A Patrizia, con tenerezza ed affetto...
Buon Compleanno!

Il mio regalo me lo scelgo io!
immagine tratta da internet

Si avvicinava, ormai, il giorno tanto atteso...

Tenten non faceva che contare i giorni da una settimana: i giorni, le ore, perfino i minuti.
Non vedeva l'ora che la sveglia suonasse e l'alba rischiarasse debolmente attraverso i vetri della sua camera da letto.
Sapeva che quella sarebbe stata una giornata speciale, anche se erano in pochi a conoscerne il motivo. Ogni anno, quando ricorreva appunto il giorno in questione, solamente Gai Sensei e Rock Lee parevano avere la sensibilità ( e la memoria! ) sufficiente per ricordarsene.
Come la sveglia suonò le sei, Tenten, che addirittura la stava minacciando sottovoce col pugno alzato perché squillasse, balzò fuori dal letto e lanciò in aria la coperta come una specie di tappeto volante tutto colorato. Si tolse in fretta la casacca e i pantaloni del pigiama, lanciandoli in aria allo stesso modo, e si vestì di tutto punto. Impiegò una buona mezz'ora per lavarsi e spazzolarsi i soffici capelli castani, aggiustandoli con cura negli chignons, prima di avvolgersi la fascia del coprifronte lucidato a dovere.

- Chissà se quest'anno se ne ricorderà - pensò.

Stava ancora guardandosi allo specchio, controllando di non avere nulla fuori posto, quando la voce di Rock Lee dalla finestra la salutò allegramente.

- Ben alzata, Tenten - gridò. - Facciamo la strada assieme?
- Eccomi, scendo subito - rispose lei, affacciandosi per fargli "ciao" con la mano, e in men che non si dica spiccò un agile balzo dal davanzale per atterrare alcuni metri più sotto con la grazia e le evoluzioni di uno scoiattolo della foresta.

Rock Lee l'abbracciò cordialmente, rivolgendole come sempre i suoi più caldi e sinceri auguri, e Tenten lo ringraziò di cuore.
Anche il maestro Gai, quando entrambi si recarono al campo di allenamento, non mancò di salutare l'allieva con una sferzata di calore paterno nella voce... ed un sorriso a 360°, che dava più imbarazzo che altro, sembrando quasi più tocco del solito.
E Neji ?
Lui dov'era finito?

- Sei in ritardo - brontolò il Genio degli Hyuga, salutandola con la sua solita militaresca noncuranza.

Tenten sospirò con un sorriso colmo di serena rassegnazione.
Figuriamoci se quel brontolone ricordava che, quel giorno, era il suo compleanno.

- Probabilmente, non si ricorda nemmeno il suo - borbottò tra sé, accostando la mano davanti alla bocca perché solo Rock Lee udisse il commento.
- Già - ridacchiò il ragazzo, con le folte sopracciglia che gli tremavano per lo sforzo di non mettersi a ridere.

Neji grugnì seccato.

- Allora, ti vuoi muovere?

Lanciandole al volo un kunai, che Tenten afferrò elegantemente con naturalezza, Neji sottolineò che intendeva iniziare subito il loro consueto allenamento quotidiano.
Senza scomporsi minimamente, Tenten prese a roteare vorticosamente l'oggetto acuminato nel palmo della mano e rispose al compagno annuendo. Le lame, ad un semplice gesto, nelle sue mani divennero due, poi quattro... e così via.
Con una destrezza degna da fare invidia al miglior lanciatore di coltelli del circo, Tenten fece i soliti lanci di riscaldamento andando a conficcare profondamente i suoi kunai nella corteccia di un albero lì vicino. Dopodiché si stiracchiò energicamente le spalle e sciolse uno dei suoi rotoli di pergamena per evocare la sua tecnica di combattimento armato.
Neji si preparò, ovviamente, attivando il Byakugan e concentrandosi per respingere qualunque attacco con il rilascio di chakra della sua Tecnica della Rotazione.
Purtroppo per lui, non appena gli occhi di Tenten scintillarono furbamente, la linea dei lanci che gli vennero contro risultò "leggermente" modificata.
Anche Tenten sapeva usare il chakra, e deviare una lama dalla consueta traiettoria, per una kunoichi in gamba come lei, non era altro che un gioco da ragazzi. Subito una pioggia di kunai sfrecciò incontrollabile in direzione di uno sbigottito Neji che, costretto a cambiare goffamente la propria posizione di guardia, si ritrovò spiazzato e incapace di roteare sul posto. Le lame si conficcarono saldamente nel tronco d'albero alle sue spalle, inchiodandogli i lembi dei vestiti al legno con incredibile precisione, lasciandolo completamente immobilizzato.

- Tenten - ruggì rabbioso. - Ti sembrano scherzi da fare ?!?

Avvicinandosi al ragazzo, con una smorfia beffarda dipinta sul volto, Tenten lo accarezzò piano per una guancia e gli sussurrò.

- Di' un po', distrattone, ti sei dimenticato che oggi è il mio compleanno?
- Beh... ecco, io, veramente... - arrossì l'altro confuso.
- Rilassati, non è certo la prima volta - lo tranquillizzò lei. - Quest'anno, però, ho deciso quale regalo voglio... e me lo prendo!

Ciò detto, lasciando Neji completamente di stucco, Tenten lo baciò dolcemente sulle labbra.

FINE

Angolo Autore:
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