Lo sento e non lo sento, ove il braccio suo d'egli affranca l'anima mia scivola, scaltra nell'oblio. Vedo in buio sinceritą espressa, odo il suon del dolor nel casolare freddo e scemato, lontano dall'oltraggio. E costui tornar in giaciglio fra le mani mie, n'aleggia l'aria di ritorno e poi suono di rimprovero. Poi stretto, ormai lo scampo. Il male svanisce vola via e lo sento o non lo sento?