Capitolo 16: Ci sto provando!

pov: Joseph

Mentre il mio sorriso si specchiava nei suoi occhi, ebbi la sensazione di non aver bisogno d'altro.. la odiavo, ma l'amavo sinceramente dal più profondo del cuore e la sua vicinanza era una tortura, quanto avevo immaginato il suo viso davanti ai miei occhi, le sue labbra che si posavano sulle mie, il suo corpo nudo sotto al mio peso e i colpi lenti che affondavo dentro di lei “ non puoi permetterti di pensare queste cose adesso!” mi sistemai il cavallo del pantalone fiducioso che non si accorgesse di nulla, ma ora che ero li in macchina con lei, l'unica cosa che potevo sentire era la freddezza delle emozioni che fino a quel momento avevo cercato di non far entrare e sapevo che una volta congelato di nuovo, il mio cuore non si sarebbe più aperto. Lei eri li, io ero li, eravamo felici pur essendo tristi... l'amavo e probabilmente non l'avrebbe mai saputo, magari era meglio così, per me. Feci retromarcia pronto ad andare in spiaggia, avevamo deciso di spostare tutto li, avevamo organizzato una piccola festicciola in maniera blanda, avremmo fatto un falò e ci sarebbero stati i marshmallows e alcool, avremmo passato la notte li... “ Dio, non vedo l'ora di ubriacarmi” non aspettavo altro, volevo dimenticare per un istante il modo in cui mi ero torturato l'anima. Infondo me lo meritavo un po' di relax mentale, basta ragazze, basta Sofia, basta i problemi di cuore di Mimmo e mia sorella, basta scuola, basta tutto... mi sarei goduto queste vacanze, magari sarei andato a letto con qualcuna ma sapevo che probabilmente non sarebbe bastato. Volevo mettere a posto la mia vita e volevo iniziare proprio da quel giorno, in cui li a pochi centimetri da me avevo le labbra, le dolci labbra carnose.. il viso roseo e gli occhi brillanti della ragazze che probabilmente anzi, con certezza non avrei più dimenticato, ma come facevo ad arrivare a questo obbiettivo se mia sorella non era d'aiuto?! Sbaglio o era stata proprio lei a chiedermi di accompagnare Sofia << devo parlare di cose abbastanza importanti con Mimmo è non posso in alcun modo rimandare...>> mi aveva detto con gli occhi persi di chi sta per perdere la cosa più importante della sua vita... povera sorellina, entrambi irrimediabilmente, ciecamente, stupidamente, fottutamente innamorati..

***

Pov: Sofia

Il traffico era scorrevole era una di quelle giornate in cui il sole bruciava la pelle. Il cielo era di un candido celeste perfetto, senza una nuvola ma io pur guardando altrove non sapevo che dire... “Ok, provare a vivere, è semplice, devi solo dirgli che lo ami da impazzire da sempre, che è lui quello che vuoi e nient'altro, dai, è abbastanza semplice no?.. Cazzo, cazzo, cazzo perché non ci riesco?! Ho lo stomaco chiuso, un nodo alla gola non riesco a parlare” avevo lo sguardo puntato al cielo e se avessi potuto mi sarei buttata dalla macchina in corsa. Non so se fino a quel momento mi avesse guardato mai, se mi avesse pensato... ma non sapevo se il fatto che ci fosse proprio lui fuori ad aspettare fosse un semplice caso oppure no, non avevo visto Elena nei paraggi e probabilmente era già in spiaggia. “ Quella stronza... prima o poi me la pagherà...” mi ripromisi mentalmente mi aveva liquidato con un sms, in cui mi diceva che aveva delle questioni “importanti” da risolvere e avevano a che fare sicuramente con Mimmo e il suo eterno amore, speravo in cuor mio che almeno loro non fossero tanto ciechi e ostinati da non ammetterlo l'una per l'altro. Cercavo di guardarlo con la coda dell'occhio ma vedevo che il suo sguardo era duro... quanto avrei voluto mordergli quelle labbra e succhiare quella lingua tagliente che mi aveva fatto molto male. Era strana quella situazione, come tutto era iniziato, come la mia vita fino a quel momento fosse cambiata. Quante persone lungo il mio percorso avevo incontrato e quante ne avevo perso per la vita, per le scelte opposte... l'incontro con Mimmo, la sua amicizia e sincerità, il fatto che fosse un ragazzo simpatico e che magari aveva visto in me una buona amica e confidente... la caduta, l'infermeria, Joseph che mi aveva portato in braccio... Elena... e adesso, adesso che finalmente il ragazzo che volevo da sempre mi aveva notata, mi aveva baciata, mi aveva fatta ingelosire e mi aveva resa furiosa mi trattava come una sconosciuta, faceva male... faceva male da morire e io? Io che facevo? Niente, sempre la solita senza coraggio, sempre la codarda della situazione. Dovevo prendere in mano la mia vita e ciò che ritenevo giusto per renderla migliore e quale momento migliore se non proprio quello?

<< Accosta per favore >> dissi guardandolo negli occhi, i suoi occhi verdi mi scrutarono con attenzione... a cosa stava pensando Dio mio?!

<< Perché dovrei accostare scusa, siamo quasi arrivati >> la sua voce risultava cordiale ma gelida

<< Josh te lo chiedo per favore >> lo guardai intensamente... “cerca di capire... voglio dirti che ti amo”

<< E tu dimmi il perché allora >> perché doveva essere così testardo?..

<< Ti costa tanto accostare un attimo >> dissi stizzita

<< No non mi costa nulla, ma non ho voglia di accostarmi >> mi stavo già spazientendo “ora ti prendo a schiaffi” mi dissi mentalmente che ragazzo insolente e stronzo!

<< Mi stai dando sui nervi, se non ti fermi apro la portella e mi lancio! Accosta! >> La mia rabbia iniziava a evidenziarsi! “Magari quello che non gli ho fatto con Jane glielo faccio ora!” il suo viso era palesemente divertito con quel suo sorrisetto idiota da chi è sicuro di se, odioso! Di punto in bianco, si protese verso di me e si avvicinò molto al mio viso... mi guardava le labbra..”fammi parlare Josh...per favore” era una vera e propria supplica... schiuse le labbra e sentì il suo fiato leggero << No >> e ritornò al posto di guida. A quel punto non riuscivo più a contenere la rabbia “ piccolo ragazzino insolente, ti faccio vedere io... altro che gelato!” gli tirai una schiaffo dietro alla testa << ma che cazzo fai! >> disse lui guardandomi in cagnesco con la mano dietro alla testa << sei, cocciuto e testardo e ben ti sta! >> gli risposi con insolenza ero davvero molto arrabbiata

<< ma come ti permetti ad alzarmi le mani! Ragazzina, tu sei una ragazzina! Basta Sofia non ti voglio qui né stasera né mai! Ti accompagno a casa e restaci! >> il verde dei suoi occhi mi scrutava con attenzione e con rabbia, poco mi importava di quanto fosse bello ma un comportamento del genere era inammissibile non fermarsi neanche per ascoltare, oh che ragazzo stupido! Si, stupido e idiota! << Ma portami dove vuoi, non voglio rimanere qui neanche un minuto di più, non ho mai conosciuto un ragazzo più stupido, testardo, arrogante e cafone di te! E adesso accompagnami a casa subito! >> Il mio sguardo era infiammato da una rabbia accecante ben gli stava a quel finto pallone gonfiato!

<< Ti ci porto immediatamente, così ti levi di torni ah e visto che ci sei butta la chiave! >> Accelerò la macchina e continuammo a bisticciare fino al penultimo semaforo vicino casa mia

<< Oh finalmente me ne vado, sarai contento! Tanto tu sei sempre esperto nel rovinare le cose, giusto! Come sempre Josh tempismo perfetto in tutto! >>

<< Vorresti dire che adesso la colpa è la mia se siamo in questa situazione?! Oh no amica mia, è colpa tua perché non hai avuto abbastanza palle da dire quello che provi, del resto c'era d'aspettarselo da una come te >>
“ COSA!!!!”

<< fermati! Fermati adesso, se no urlo! >>

<< Che c'è adesso non ti piace più il discorso ragazzina anzi, ora provvediamo subito a farti schiarire le idee! Devi imparare le buona maniere! >> il suo tono era cupo e il suo sguardo iniziò a scrutarmi il corpo “idiota, non mi avrà mai neanche se fosse l'ultimo sulla faccia della terra!”

<< oh tu mi accompagnerai a casa invece perché se non lo fai io ti denuncio per molestie sessuali! Le hai sparate grosse insulso presuntuoso, arrogante e so tutto io! Chi ti credi di essere! Almeno io sono una donna e non ho avuto il coraggio di dirti quello che provavo, ma tu le “palle” le hai nascoste da un bel po'! E non credo che ti sia dimostrato tanto meglio di me! >> mimai la parola con le dita e incrocia le braccia al petto << adesso basta! >> gridò lui e si fermò sul vialetto di casa sua. Che aveva intenzione di fare di lasciarmi li?! Oh no aveva capito proprio male! Aveva detto che doveva accompagnarmi a casa, scese dalla macchina e mi aprì la portella in malo modo
<< Devi accompagnarmi a casa! >> gli dissi puntandoli il dito al petto e ci avrei giurato che avevo il viso rosso dalla rabbia

<< Adesso ti faccio vedere io dove ti porto >> i suoi occhi erano cupi e le sopracciglia formavano quella V irresistibile... cazzo, l'avevo fatto arrabbiare sul serio. Ma ben mi importava e iniziai a puntellare il piede per terra aspettando che risalisse in macchina per accompagnarmi ma fu tutto in un attimo, con assurda facilità mi caricò su una spalla << METTIMI SUBITO GIU'!>> gridai furibonda, gli tirai calci sul ventre e pugni dietro la schiena, ma nulla << Oh no cara mia, adesso ti insegnerò le buone maniere, una bella doccia fredda ti farà schiarire le idee!>> e quasi mi venne un infarto quando senti il suo schiaffo sul sedere << Razza di imbecille!! Come ti permetti! Giuro che appena mi metti giù ti uccido! Hai capito Josh! >> i capelli mi irritavano gli occhi e iniziavo a sudare “ maledizione a lui!” imprecai mentalmente a quella situazione, ma che razza di ragazzo farebbe una cosa del genere! << Se non stai zitta, ti farò il sedere rosso ti è chiaro questo concetto? >> sentivo le risa che cercava di nascondere e gli tirai una ginocchiata nel petto e tossì mentre apriva la porta di casa “speriamo che non c'è nessuno” non volevo osare immaginare la scena pietosa che si sarebbero assorbiti gli spettatori di quella scena...sperando sempre che non sfociasse in una risata collettiva il che mi avrebbe ancor più fatto incazzare. << Josh mettimi giù! >> strillai di nuovo << Niente affatto carina nessuna ragazza si rivolge a me in questa maniera e tu non sei una privilegiata quindi adesso, dopo una bella lavata di testa capirai i tuoi errori >> la sua risata riecheggiò nella casa vuota per fortuna e mentre salì le scale sentì la sua mano sotto al vestitino “oh cristo!” mi tirò un sonoro schiaffo per poi accarezzarmi la parte dolorante << Ma porca miseria ti stai divertendo! Finiscila con questi schiaffi! >> e ritornai a tirargli i pugni sulla schiena e calci. Spalancò la porta del bagno e mi tirò un ultimo schiaffo “maledetto stronzo” << non mi metterai davvero nella doccia! >> gli strillai cercando di alzare la testa ma ogni volta che lo faceva ritornavano gli schiaffi che modi rudi e violenti! << Ahii! Smettila! Mi stai facendo davvero male! >> << E' quello che ti meriti e adesso, via alle danze! >> mi rimise per terra, tentai di sfuggirgli ma niente mi aveva bloccato nella cabina della doccia e a quel punto disse << E adesso cara Sofia, fatti un bel bagnetto >> e con la sua risata sentì il freddo dell'acqua scivolarmi addosso. 



Angolo autrice: Non sono nelle condizioni di poter dire "scusate il ritardo" ma posso dirvi che mi dispiace e che ho avuto un annetto abbastanza stressante e impegnantivo. Ritorno a scrivere perché mi mancavate e sopratutto mi mancavano Sofy e Josh, spero che vi piaccia e fatemi sapere se il rientro in carreggiata è di vostro gradimento <3