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Autore: Ladychic    15/12/2008    7 recensioni
E se Bill e Tom avessero una sorella? E se a causa del divorzio dei genitori si separassero? E se a distanza di 13 anni si dovessero incontrare nuovamente più maturi e decisamente cambiati?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Fine estate 2008 Monaco.



Regna la penombra nell'immensa camera da letto. La stanza è tappezzata di quadri e da ogni parte si vedono pennelli,tavolozze, matite, fogli... Al centro della stanza si trova un grande letto matrimoniale sul quale è profondamente addormentata una ragazza.


I capelli biondo scuro ricoprono parte del cuscino, l'espressione che ha è quella di assoluta serenità.


Qualcuno apre di scatto la porta della camera e ne fa il suo ingresso all'interno.


La sagoma di una donna abbastanza in carne si avvicina di fretta alla finestra e con uno scatto spalanca le tende , facendo così entrare quegli odiosissimi reggi di sole.


-Forza sveglia, sveglia signorina..!-


Dal letto iniziano a provenire diversi lamenti e qualche imprecazione.


-Giuditta! Potresti cortesemente spiegarmi perchè diamine mi hai svegliata a quest'ora?! Sarà l'alba, cribbio!- Si lamenta assonnata la ragazza ancora sdraiata nel letto.


La donnona si avvicina alla giovane e con un grosso sorriso le risponde

-Signorina Misha, è stata lei che ieri sera mi ha severamente ordinato di svegliarla alle nove in punto.-


-Io avrei detto una cosa simile?!- chiede stupita la ragazza.


Giuditta annuisce.


Misha cerca di riflettere... La cosa che più odia è quella di essere svegliate e specialmente essere svegliata di mattina presto in una giornata d'estate! Era per caso ubriaca ieri quando ha detto a Giuditta di farlo..?


No...no... non era ubriaca... aspetta...


-Giuditta...-


-SI??-


-...che giorno è oggi..?-


-Il 5 settembre, signorina.-


In men che non si dica la ragazza fa uno scatto felino, butta a terra le coperte e si siede nel letto.


-Oh cazzo... La lettera!!- urla, e con un ultimo scatto, paragonabile a quello di una leonessa che balza all'attacco della preda, Misha corre fuori dalla stanza.


Corre scalza lungo tutto l'andito, scende velocemente le scale con il rischio di cadere e spaccarsi l'osso del collo, attraversa il grande soggiorno di quell'immensa villa e finalmente arriva in cucina.


Il suo sguardo cade subito sulle tre lettere appoggiate nel tavolo.


Le prende in mano...


La prima è per il padre.


Nella seconda vede il suo nome scritto!


Il cuore inizia a batterle in una maniera eccessiva, Tum-tum, tum-tum, tum-tum....


La apre...


Cara e bellissima Misha, come tu ben sai il mio cuore palpita d'amore per te. I tuoi capelli sono l'oro più prezioso che esista in questo mondo. Le tue labbra sono come rugiada che...


Non finisce neanche di leggerla che con rabbia la straccia e la butta a terra.


-E vaffanculo a te Moris Herman!! Non lo capisci che non mi interessi minimamente?!!!!!-


Uffa! Si era illusa per niente...


Un momento... prende in mano la terza lettere, la volta.


Vede il suo nome scritto sopra e un timbro a lei familiare...


E' questa.


Con le mani tremanti la apre...

-Dio, ti prego, fai che mi hanno presa, fai che mi hanno presa...-


Fa un grosso respiro e inizia a leggere a voce alta.


- Cara signorina Kaulitz, siamo lieti di informarla che... E' STATA AMMESSA ALL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI AMBURGO!!!!!!!! Oddio non ci credo!!!!! Mi hanno presa veramente!!!! Giuditta!! SONO STATA AMMESSA!!!!!!-


-Si signorina, sono felice per lei-


In quel momento entra in cucina un uomo di mezza età.


-Misha, tesoro, si può sapere a cosa devo tutto questo chiasso e specialmente tutto questo entusiasmo di mattina presto?-


-Oh papà non ci crederai, mi hanno ammessa all'accademia di Amburgo!-


-Cosa?!- chiede l'uomo incredulo.


-SI! Sono troppo felice, finalmente il mio sogno si realizza!-


-Tesoro è fantastico! E' magnifico! Sei stata bravissima, tutti dicono che è difficilissimo entrarci!-


-Neanche io ci speravo! E' un sogno!- La ragazza inizia a saltellare per tutta la casa.


-Sarà il caso che chiami il preside, così ci metteremo d'accordo per i libri i dormitori eccetera...- Dice il padre esaminando per bene la lettera.


-Certo papà! Anche perchè i corsi iniziano il 15 settembre! Tra dieci giorni!! -


-Gli telefonerò verso l'ora di pranzo. Adesso scusami tesoro ma devo scappare a lavoro. Ci vediamo stasera.- Jorg da un bacio sulla guancia alla figlia ed esce.


-Ciao papà, buon lavoro!- risponde Misha.



In cucina rimangono Giuditta e la ragazza ancora super emozionata dalla buona e tanto attesa notizia.


-Vuole che le prepari qualcosa da mangiare, signorina?-


-No, Giuditta, grazie, non ho fame.- Risponde la ragazza incamminandosi per le scale.


-Posso fare altro per voi?- Domanda cortesemente la donna.


-oh, ma certo! Potresti portare giù dalla soffitta le mie nove valige, sai, dieci giorni passano in fretta, devo iniziare a prepararle...!- dice con semplicità Misha.


-n..n..no...nov...nove..NOVE?!?!- esclama allibita Giuditta pensando già all'immensa fatica alla quale sarebbe stata costretta a sottomettersi nel condurre nove trolley giganteschi giù dalla soffitta.


-Certo! Starò ad Amburgo per tutto l'anno scolastico! Secondo te dove dovrei mettere tutto il mio guardaroba??!- Esclama la ragazza che ormai aveva raggiunto il piano superiore.


-Come vuole, signorina.- Risponde stancamente la donna.



Misha percorre felice come non mai tutto l'andito e rientra in camera sua.


Decide di prepararsi, ha l'intenzione di andare personalmente dai suoi amici ad annunciare loro l'incredibile notizia.


Dopo una doccia rinfrescante di un ora tira fuori dall'armadio decine di pantaloni, gonne e magliette e dopo mezz'ora di indecisione opta per dei jeans neri e un top rosso e nero.


Si trascina in bagno e dopo essersi pettinata per bene passa al trucco.

Con la matita nera delinea bene il contorno degli occhi castani, ovviamente non esagera... con quei suoi lineamenti fini, perfetti e delicati potrebbe assomigliare troppo a.... lasciamo perdere...


-Giuditta io sto uscendo!- grida infine sbattendo la porta d'ingresso alle spalle.


Percorre con tranquillità il viale alberato che conduce al parco dove sono soliti stare tutto il tempo i suoi amici.


Non poteva partire senza salutarli.

Durante il tragitto passa di fronte ad un'edicola. Lancia uno sguardo fugace ai giornali e riviste esposti in bella vista nel bancone dell'edicola.


Continua a camminare e un sorriso triste le increspa il viso.


Ovviamente, anche quel giorno, i loro visi occupavano le prime pagine di quasi tutte le riviste per ragazze.


La mente di Misha inizia a far riaffiorare dalla memoria alcuni ricordi sfuocati.


Lunghe telefonate, qualche lacrima, molte risate, promesse, speranze.

Tante lettere, foto, video.


Poi la notizia del loro primo vero concerto, i contratti con le case discografiche la loro fama che aumentava a dismisura e quella decisione: stampa, media, fans, nessuno sarebbe mai dovuto venire a conoscenza di lei.


Con l'accrescere della fama, prima dei Devilish, e poi dei Tokio Hotel, infatti, Simone, Jorg, Bill e Tom e persino Misha avevano ritenuto più saggio non svelare l'esistenza di quest'ultima.


Erano più che certi che i giornalisti avrebbero in continuazione tartassato di domande la povera Misha.


E così a partire dal 2001 le telefonate e le lettere divennero molto più rare, all'inizio si limitavano a compleanni, Natale e altre feste, poi a causa dei numerosi impegni e tour dei fratelli, si persero i contatti.


Concludendo, erano ormai sette anni che non si sentivano.


O almeno, Misha sapeva di loro, poteva benissimo vedergli quando voleva. Poteva sapere tutto ciò che Bill si comprava, tutte le ragazze che si faceva Tom, cosa facevano nel tempo libero, quale era il loro film preferito ecc... bastava sfogliare una rivista o collegarsi ad internet.

Ma loro, loro non sapevano di certo più nulla di lei.


Non sapevano se stesse bene, che scuola e che amici frequentasse, non conoscevano le sue passioni e aspirazioni, non sapevano nulla.


L'avevano dimenticata?

Non era colpa di Bill e Tom.


E forse era meglio così.


Il tempo passava, nella vita di Misha incominciarono ed entrare nuove persone, amiche, amici, ragazzi, e così anche la ragazza iniziò a disinteressarsi ai fratelli.

Tutta via le rare volte in cui esagerava col trucco moltissime ragazze le domandavano quell'irritante domanda


Oddio, ma sei identica a Bill Kaulitz!! Avete anche lo stesso cognome, non è che siete parenti???”


O, quando si metteva un cappellino e lasciava cadere fuori in una coda i capelli biondi, qualcuna esclamava:


Dio, quanto assomigli a Tom dei Tokio Hotel!! Siete parenti per caso?”


Quelle domanda la facevano morire.


SI!!!! Sono loro sorella!!!” Voleva urlare a tutto il mondo.


Ma, per Bill e Tom, lei, era ancora una sorella?...


E dopo mesi e mesi (SCUSATEMI!!!!!!!) ecco che aggiorno la mia fanfiction...

Be, che ne pensate? Fatemi sapere che sono curiosa!!


SCUSATEMI SCUSATEMI SCUSATEMI ancora per l'immenso ritardo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Ringrazio vivamente:



Lollipop_CB, billina_93, pazzerella_92, pandina_kaulitz ,

angeli neri , Arumi_chan, DarckViolet92


Ragazze, scusate tanto se vi ho deluso aggiornando così tardi...

:( Spero, con questo capitolo d'essermi fatta perdonare, almeno un pochino.... Recensite ok???

Un bacione, Chiara*

  
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