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Autore: _Yozora_    19/03/2015    5 recensioni
[Julie e il segreto della musica ]
Daniel si sedette sul bordo del letto e con una mano le sposto una ciocca di capelli da davanti gli occhi per poi accarezzarle una guancia.
La guardava come se fosse la prima volta che la vedeva.
Osservava ogni particolare con estrema attenzione per imprimerselo bene nella memoria.
Il dolore dolce-amaro tornò a prendere il posto della devastazione e il ragazzo lo accolse con gratitudine.
Si accorse che, intrappolate tra le ciglia della ragazza, c'erano delle lacrime.
Quella vista gli provocò una fitta al cuore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Daniel era appoggiato al muro esterno del negozio di musica, nel quale, quelle ultime due settimane, aveva passato gran parte del suo tempo, aspettando i suoi amici.

Si immaginava le loro facce quando li avrebbe informati che sapeva dove andavano negli ultimi 4 giorni.

Non poteva biasimarli.

Avevano lasciato quella casa insieme a lui, ma, come lui, avevano lasciato lì una parte di loro che era importante.

Non poteva certo prendersela con loro per aver cercato di riprenderla.

Il fatto che non gli avessero detto niente dimostrava ancora una volta quanto veramente tenessero a lui.

Li vide avvicinarsi.

La loro espressione non prometteva niente di buono.

Sembravano preoccupati.

Era successo qualcosa?

Cercò di ignorare l'angoscia che lo stava assalendo alla bocca dello stomaco.

Quando lo videro cercarono di sembrare allegri.

- Passato una bella giornata? - chiese in tono innocente.

- Certo, tu? - rispose Martin.

Daniel si strinse nelle spalle.

- Come al solito -

Tacque qualche istante nell'attesa di scoprire se avessero detto qualcosa.

Non aprirono bocca.

- Pedrinho sta bene? - chiese a brucia pelo.

I due lo guardarono sbalorditi.

Sapeva.

- Come...come fai a sapere dove siamo stati? - balbettò Felix.

Nel suo sguardo il chitarrista ci lesse la paura di averlo ferito.

Sorrise rassicurante.

- Ho intuito – si limitò a rispondere.

In realtà li aveva sentiti parlare una sera mentre credevano che si fosse addormentato.

Martin lo guardava tra il sospettoso e il preoccupato.

- Da quanto lo sai? - chiese

Daniel si rivolse a lui

- Dalla sera del primo giorno in cui ci siete tornati – ammise.

- Dovreste accertarvi che qualcuno dorma sul serio se parlate di cose che avete intenzione di mantenere segrete – aggiunse divertito.

I due sospirarono.

- La cosa ti infastidisce? - chiese Felix sedendosi sul marciapiede.

- No. Perchè dovrebbe? Ve l'ho già detto siete liberi di fare ciò che volete – disse sedendosi al suo fianco.

Martin li affiancò.

Daniel attese ancora qualche minuto prima di fare la domanda che gli ronzava per la mente.

- Vi siete fatti vedere da qualcun altro? - la sua voce era un sussurro involontario.

- Sì – rispose Martin senza guardarlo.

- Da Bia – si affrettò ad aggiungere Felix, appena vide l'espressione dell'amico cambiare.

- Non ha saputo che eravamo stati lì, fino ad oggi -

- E ci ha fatto anche una bella lavata di capo – aggiunse l'altro con tono divertito.

Scambiò un occhiata con il batterista e capì che dovevano dirglielo.

- C'è una cosa che devi sapere – disse ponendo tutta la sua attenzione sull'amico che sedeva in mezzo a loro due.

Lui si limitò a guardarli in attesa.

- Non ha più scritto una canzone o suonato, da quando ce ne siamo andati – intervenne Felix osservando il chitarrista per cogliere la minima reazione.

Il ragazzo sospirò sconsolato, sapeva su chi si concentrava la conversazione, senza dire niente.

C'era dell'altro, lo sentiva.

- Bia dice che non è più stata la stessa da allora e ieri...- esitò un momento, poi si decise a continuare la frase

- Ieri Nicolas l'ha lasciata – concluse.

Daniel lo guardò di scatto.

Una scintilla passò nei suoi occhi.

 

 

Dopo che Felix e Martin gli avevano raccontato come erano andate le cose tra Julie e Nicolas, o almeno avevano riferito i fatti così come glieli aveva fatti sapere Bia, Daniel si era precipitato verso casa della ragazza ignorando i richiami dei suoi amici.

Era furioso.

Lo aveva sempre detto lui che Nicolas era un idiota, ma non pensava fino a quel punto.

Per un momento ebbe l'istinto di fare una deviazione e passare per primo a casa del ragazzo per spaventarlo di nuovo e anche più di come non avesse già fatto.

Si trattenne.

Non voleva perdere tempo.

Si fermò proprio davanti la porta della casa che aveva abitato per tanto tempo, fino a due settimane prima.

Sapeva che non poteva essere visto.

Aveva deciso che sarebbe andato a trovarla senza farle sapere che era lì.

Era giusto così.

Comunque l'agitazione lo assalì, non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi, eppure non aveva molto da fare.

Non avrebbe parlato con lei né fatto niente che avrebbe potuto farle capire di non essere sola.

Voleva solo osservarla.

Assicurarsi che stesse bene.

Vederla ancora una volta.

Si decise ad entrare e, senza esitare, raggiunse la camera della ragazza.

Si fermò di nuovo prima di entrare cercando di calmarsi.

Il cuore era impazzito di nuovo e la mente era entrata in tilt.

Attese qualche minuto poi entrò.

Julie dormiva.

Nonostante fosse appena passata l'ora di cena, lei già dormiva profondamente.

Daniel si sedette sul bordo del letto e con una mano le sposto una ciocca di capelli da davanti gli occhi per poi accarezzarle una guancia.

La guardava come se fosse la prima volta che la vedeva.

Osservava ogni particolare con estrema attenzione per imprimerselo bene nella memoria.

Il dolore dolce-amaro tornò a prendere il posto della devastazione e il ragazzo lo accolse con gratitudine.

Si accorse che, intrappolate tra le ciglia della ragazza, c'erano delle lacrime.

Quella vista gli provocò una fitta al cuore.

- Daniel – sussurrò lei.

Il fantasma ritrasse la mano di scatto temendo che si fosse svegliata.

Invece la ragazza non si mosse.

Tirò un sospiro di sollievo, per poi rendersi conto che stava sognando.

Julie stava sognando lui.

- Daniel, torna. Ti prego – riprese a mormorare lei nel sonno.

Una delle lacrime tra le sue ciglia scese a rigarle il volto e, in quel momento, lui capì.

Non era per Nicolas che stava soffrendo.

Non era per la rottura con lui che piangeva, ma perchè il fantasma se ne era andato.

Quella consapevolezza lo colpì in pieno e lo lasciò senza fiato.

Il suo sguardo si fece di una tristezza infinita.

Un sorriso amaro si fece strada sul suo volto.

- Sono io l'idiota – sussurrò a sé stesso.

Accarezzò di nuovo il viso della ragazza e con una dolcezza nella voce mai sentita prima sussurrò

- Mi dispiace -

Poi sparì.

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autrice: Sono pessima, ma davvero pessima pessima!!!! Perdonatemiiiii!!! T.T Anche se sono davvero imperdonabile perdonatemi vi prego T.T ci ho messo tanto ad aggiornare perchè non ho un attimo di respiro e vi imploro davvero perdono...non credevo di mancare da così tanto...comunque eccomi con un altro capitolo. Spero che vi piaccia!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e ancora di più chi ha recensito...SIETE FANTASTICI!!!!! Ma un ringraziamento speciale va, sopratutto, a tutti voi che continuate a seguirmi nonostante i miei interminabili ritardi.
Grazie di tutto...alla prossima e stavolta cercherò di essere un po' più rapida ^^
_Yozora_
  
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