Serie TV > The Blacklist
Segui la storia  |       
Autore: Kairyporter    19/03/2015    1 recensioni
FF americana, traduzione. Quello che, secondo l'autore, è successo dopo l'episodio 2x10 Luter Braxton:Conclusione
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Reddington socchiuse gli occhi incontrando lo sguardo di Malcom mentre camminava attraversando l’entrata. Si guardò intorno prendendosi un momento per studiare le numerose opere d’arte e sculture che affollavano lo spazio. C’era una grande testa di cavallo, di vetro verde, in cima ad un obelisco, al centro della costosa pavimentazione in marmo. Liz stava in disparte seduta sul borsone di Dembe, accanto ad un guazzabuglio di cubi di metallo incastrati gli uni con gli altri che dal pavimento si innalzavano verso il soffitto.
Reddington si fermò davanti ad una teca di vetro che conteneva un ombrello arancione sospeso, la maniglia era la ricostruzione di un cuore umano. Arricciò le labbra ed emise un verso di insoddisfazione: “La tua collezione mi fa improvvisamente apprezzare quell’opera di Vermeer, quell’inquietante donnina che suona quella musica orribile” Scosse la testa osservando meglio l’opera “Non condividiamo lo stesso gusto per l’arte, temo.”
“Hai appena fatto un terribile errore Reddington” Dichiarò Malcom tenuto fermo dalla mano di Dembe sulla spalla. “Gli armeni erano il mio corpo contundente. Facendoli fuori non hai di certo indebolito la mia attività. E quanto a te, venire qui oggi… ho telecamere posizionate su tutta la proprietà e ho pagato la migliore società di sicurezza che...”
“Si, si il sistema di sicurezza è di prim’ordine” Lo interruppe Reddington con un gesto della mano. Indicò una telecamera nascosta “Se solo fosse accesa. Vedi, sappiamo che tua moglie è a tre fusi orari di distanza, in Napa questo fine settimana, sappiamo che la tua amante, Claudia, arriva sempre puntuale alle dieci quando avete intenzione di trascorrere la giornata insieme. Dopo aver suonato quattro volte il citofono, abbiamo scambiato quattro chiacchiere e ora si trova nel bagagliaio della mia macchina”
Malcom aprì la bocca con rabbia cercando di alzarsi, ma la mano di Dembe strinse la presa
“Sta bene, te l’assicuro” Si affrettò a chiarire Reddington “In uno spazio abbastanza angusto però. Il bagagliaio, in questo modello è nettamente inferiore rispetto agli altri” Intrecciò le mani, com’era solito fare, e annuì “Ogni volta che tua moglie è fuori città, Claudia si presenta qui alle dieci, suona quattro volte al cancello e si spegne immediatamente il sistema di sicurezza in modo che non ci sia alcuna traccia della sua presenza nella tua proprietà, così da permetterti di spassartela allegramente con lei in ogni angolo della casa. Il sistema riparte quando se ne va, di solito dopo le dodici ore circa, e ovviamente la tua società di sicurezza questo lo sa” Sorrise “Per questo non saremo disturbati per un po’”
Malcom impallidì improvvisamente
Reddington studiò l’uomo per un lungo istante prima di inclinare la testa e spostare lo sguardo verso Liz come se cercasse di prendere una decisione importante. Dopo qualche secondo iniziò “Quando ero un ragazzino giocavo sempre con un bambino che abitava nella mia stessa strada, Christopher Basler.”
Liz alzò gli occhi al cielo “Va bene… Non starò qui un minuto di più. Dato che stai ricominciando con le tue storie, io vi aspetto in macchina. Divertitevi”
“Per quanto sia convinto che Claudia godrebbe volentieri della tua compagnia, preferirei che restassi Lizzie” Disse mentre osservava Liz prendere il borsone, ignorandolo.
“Bene” cedette vedendola andare via “ma ho bisogno di una cosa nel borsone prima che lo porti via” Si avvicinò a Liz che era inginocchiata per aprire il borsone, in attesa che Reddington ispezionasse il contenuto. Red chinandosi frugò per un attimo, mentre Liz si voltò a guardare fuori, osservando le auto nel vialetto, in attesa che finisse.
Sentendo un clangore metallico e gli scatti famigliari delle chiusure delle manette Liz guardò in basso trovando il suo polso destro legato ad un paio di manette. Strattonò il polso, perdendo l’equilibrio e cadendo su un fianco. L’altra manetta era fissata intorno alla parte inferiore di una massiccia armatura che le stava affianco.
“Reddington!!” Ringiò furiosa cercando di afferrare il cappotto dell’uomo, ma Red era già fuori dalla sua portata. Fece qualche passo indietro scansando per poco il calcio di Liz diretto alla sua caviglia.
“Oh tranquilla Lizzie, non ho intenzione di lasciarti li” La osservò mentre Liz cercava disperatamente di liberarsi giocando con il meccanismo delle manette
Reddington incrociò lo sguardo di Malcom “Nonostante non l’abbia mai vista liberarsi credo che ci sappia fare, quindi dobbiamo fare velocemente” Si avvicinò fino ad avere Malcom di fronte. Dembe lo lasciò andare facendo un passo indietro.
“Christopher Basler. Il ragazzo in fondo alla strada. Aveva una sorella maggiore, Catherine, che si prendeva cura di noi, e lo faceva abbastanza bene considerando che eravamo dei bambini estremamente vivaci. Un caldo giorno d’estate stavamo giocando in giardino con un tubo flessibile e una piscina per bambini, correndo avanti e indietro in casa ogni volta che volevamo fare uno spuntino o quando ci serviva un nuovo battaglione di soldatini per aumentare le nostre truppe. C’era una grande porta di vetro scorrevole in cucina che era stata aperta tutto il giorno. Quando si fece buio notai che gli insetti entravano in casa, così chiusi la porta. Povero piccolo Christopher… non se ne accorse. Quando corse verso la cucina cadde rompendo il vetro… Un disastro! ... Quel ragazzo sanguinava come un maiale sgozzato, e non mi ha mai perdonato. Ma vedi” Reddington si avvicinò ancora a Malcom “Ho sempre pensato che fosse stata colpa sua. Lui credeva che fosse un percorso senza ostacoli, ma avrebbe dovuto osservare meglio. Solo perché eri sicuro che le ultime sette non c’erano pericoli, non significa che l’ottava  sia sicura” Red fece una pausa prima di continuare in tono greve “Ho bisogno dell’elenco dei clienti degli ultimi sei mesi”
“Stai scherzando, spero”
“Claudia è viva e sta bene per il momento Malcom. Ma se ti lasciamo qui legato e ce ne andiamo posso assicurarti che non vedrai mai più quella ragazza. E’ entrata in questo paese illegalmente e, credo, ci siano persone a Minsk che sarebbero contente se ritornasse nel suo paese d’origine”
“Sei un bastardo!”
“Si” Concordò “Spesso e volentieri” Indicò con una mano una porta chiusa che dava sul corridoio “Sono sicuro che la lista è nel tuo ufficio. Dembe ti accompagnerà”
Mentre i due uomini si allontanavano, Reddington si voltò di nuovo verso Liz che sedeva a gambe incrociate sul marmo del foyer. Sospirò e scosse la testa guardando il braccio della ragazza, nascosto dietro alla gamba accanto alla statua. “Lizzie, mi deludi. Dovresti essere libera ormai!”
Il volto di Liz era attento, lo sguardo curioso. Senza distogliere lo sguardo da Red alzò la mano mostrando il polso libero e la manetta appesa. “Pensi che mi sia già ferita oltrepassando la porta di vetro? O mi stai dicendo che devo stare più attenta?” Chiese
Red si inginocchiò accanto al borsone cercando le chiavi delle manette. “Anni dopo, quando eravamo al liceo, chiesi a Catherine un appuntamento. Il tema del povero Christopher saltò fuori e le chiesi quali difficoltà le avessi creato a causa di quell’incidente. I suoi genitori dovettero trovare uno spettacolo orribile quando tornarono: gravi danni alla casa, il loro figlio urlante e sanguinante. Mi aveva accusato per tutto quel casino?”  Trovando le chiavi si avvicinò a Liz per sbloccare la manetta legata all’armatura. Lei non si mosse, ma osservava con attenzione. “Si è scoperto che Catherine si era presa la colpa. Si sentiva male per quello che era successo al fratellino, desiderava così tanto che quell’incidente non fosse mai avvenuto che, se tornasse indietro, legherebbe il fratello ad una sedie e lo lascerebbe in camera” Red si sedette sui talloni, i palmi sulle cosce, le manette buttate nel borsone. “Al momento pensai che era un po’ estrema come soluzione. Per proteggere qualcuno che amava, ma ora…” si interruppe guardando Liz con un dolce e triste sorriso.
Liz rimase seduta per un lungo istante prima di interrompere il contatto visivo. Non disse nulla. Si alzò e tornò alla macchina.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Blacklist / Vai alla pagina dell'autore: Kairyporter