“Claire, passato” Lottie appoggia le sue mani sopra alle mie spalle fissandomi negli occhi. “Capito? Lui è il passato”
“Lo so, andiamo” sbuffo sfuggendo dalla sua presa.
Appena metto piede fuori dall’edificio, sulle mie labbra ritorna un sorriso a trentadue denti. Sole, sole che illumina ovunque. Non c’è niente da fare, le belle giornate, nonostante tutto, metto di buon umore.
“Lottie!” esclamo con le braccia aperte e i palmi delle mani rivolti al cielo mentre giro lentamente su me stessa.
“Attenta, dietro di te!” indica qualcosa alle mie spalle ma, troppo tardi, ho colpito qualcuno.
“Ops, scusami!” cerco di scusarmi ma appena alzo lo sguardo e mi porto una mano sulla bocca per lo stupore. “Michael!”
“Mi hai quasi accecato!” esclamano strofinandosi l’occhio sinistro. “Claire!” esulta appena la sua vista torna lucida. “Fatti abbracciare, che fine hai fatto per tutto questo tempo?”
“Beh, potrei farti la stessa domanda a te”
“Hai ragione, abbiamo parecchie cose da recuperare tutti insieme” mi sposta quasi di peso e corre ad abbracciare Lottie.
“Michael! Michael! Lascia la presa, sto per soffocare” lo avverte e immediatamente per lo spavento di stacca.
“Scusami!” torna serio fissando un punto dietro di me. “Claire, sei felice?”
Lo guardo perplessa. “Si certo che lo sono. Perché?”
“Ecco bene, se vuoi continuare ad essere felice, per una buona volta, ascolta il tuo caro e vecchio amico. Non girarti”
Non girarti a me è come dire a un leone di non attaccare la gazzella che sta correndo davanti a lui.
Mi giro e poco distante da noi, c’è Luke intento nel stringere a lui la sua nuova ragazza.
“Ti avevo detto di non girarti” sospira Michael.
Mi rigiro e gli occhi di Luke incrociano i miei. Una strana sensazione invade la bocca del mio stomaco, una sensazione mai provata prima d’ora. Sarà odio? Sarà disgusto per la scena a cui ho appena assistito oppure sarà indifferenza? Per non sbagliarci più, diciamo che è un mix di tutte e tre le cose.
“Claire, non allarmarti ma il nemico numero uno si sta avvicinando a noi” mi informa la mia amica.
“Ciao” sento la voce di Luke alle mie spalle. Chiudo gli occhi mordendomi il labbro inferiore, per cercare di trattenere una seconda volta nel giro di poco tempo le lacrime. La sua voce, mi è dannatamente mancata come tutto il resto di lui. Sognavo da per parecchio tempo questo momento ma ora che è arrivato, l’unica cosa che vorrei fare è tornare nella mia stanza e non uscire più fino a domani per andare a lezione.
Pensavo di essere più forte ma ho capito che nonostante siano passati mesi, lui rimarrà sempre la mia forza e la mia debolezza.
“Luke, non rinvangare nel passato. Non è il caso” prende le mie difese Michael e sorrido in segno di ringraziamento.
“Adesso non posso nemmeno salutarla?” brontola alle mie spalle.
“Mesi fa, non le hai detto solamente ciao ma direttamente addio” gli ricorda Lottie. “E ora se lei si rifiuta di avere una conversazione con te, ha tutte le ragioni del mondo” aggiunge con tono duro.
“Grazie Lottie, grazie Michael ma, questa penso che sia una questione che dobbiamo risolvere soltanto io e lui” prendo parola.
“Ciò significa che possiamo parlare, da soli” potrei giurare di averlo sentito sorridere a pochi centimetri dal mio collo.
Scuoto la testa girandomi per poterlo guardare negli occhi. “No, non ora”
“Ma…” lo interrompo appena apre bocca.
“Niente ma Luke, ora non me la sento” mi giro e quando faccio per aprire la porta di vetri, lui riprende a parlare.
“So che dormi con addosso la mia felpa”
Lo guardo dritto nei suoi occhi azzurri e in fondo ad essi, posso intravedere un filo di tristezza. “Può anche essere” alzo le spalle e torno dentro scuola.