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Autore: Queila    20/03/2015    3 recensioni
La mia prima storia su questi due personaggi, loro si sono amati, sì, forse, non so... però sicuramente sono stati amici ^^ e anche molto... ihihihihi. Questa FF riassume come io li vedo. Spero di non aver fatto un disastro totale.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Nimphadora Tonks
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Non chiamarmi Ninfadora!

 
Miserabile, ecco come si sentì in quel preciso istante.
Era uscito di corsa dal castello, sentiva i muscoli delle cosce bruciargli per lo sforzo. Mentre prendeva un respiro profondo, oltre l’aria gelida qualcos’altro gli raggiunse l’anima: i singhiozzi disperati della sua migliore amica trasportati dal vento di gennaio.
Lentamente morì il giorno e una nuova notte nacque tra le lacrime di Charlie.
Il cielo era buio, neanche la luna piena che svettava in cielo solitaria, riusciva a mitigare l’oscurità nata nel profondo dell’animo del Weasley.
Vorrei essere qualcosa di più, per te, Charlie…”
Quelle parole lo raggiunsero ancora.
“Parto per la Romania tra qualche mese, non mi sembra il caso, Tonks…”
Le aveva detto, semplicemente… non aveva aggiunto altro. Aveva tralasciato tutti i sospiri che aveva emesso alle spalle della ragazza, tutte le pergamene riempite con le più sdolcinate malinconie, tutte le notti in bianco spese a pensarla… aveva dimenticato di dirle che l’aveva amata, di un amore infantile, ma vero, sincero e soprattutto doloroso, sempre in bilico tra amicizia e attrazione.
Lei era la causa della sua partenza, lei e quell’enorme vuoto che gli si era formato dove una volta, tanti anni prima, c’era il cuore. Aveva passato giorni, settimane, mesi interi con il pensiero di lei a logorargli lentamente l’anima e la mente. Charlie era stato in perfetto equilibrio tra la confessione e il tacere per tre anni, alla fine aveva scelto il silenzio. Si era arreso all’amicizia, Charlie, aveva compresso i suoi sentimenti segreti, li avevi dilaniati e accartocciati in una piccola sfera, per poi farli sparire, li aveva oscurati, celati e cancellati, così come il suo cuore.
Era troppo tardi, ormai, non avrebbe cambiato idea, sarebbe andato dai draghi e lentamente, il fuoco emesso dalle loro fauci avrebbe bruciato per sempre quel sentimento nato già morto.
Insieme alle lacrime, quella notte, Charlie perse anche la sua adolescenza. Il dolore fa crescere. L’esperienza ti rende uomo.
Con il profilo squadrato che svettava all’ombra della luna, il Weasley si asciugò l’ultima lacrima e sospirò di malinconia ancora una volta, prima di tornare al sorriso che lo caratterizzava, sarebbe andato a consolare la sua migliore amica…
Tonks era raggomitolata con la testa tra le ginocchia. Il camino della Sala Comune Tassorosso le illuminava la nuca, rendendo ancora più luminosi i capelli corvini che le erano spuntati.
“Ehi…” disse Charlie sussurrando.
La ragazza alzò la testa, mostrando gli occhi gonfi e rossi al ragazzo, che le sorrise con fare colpevole.
“Vieni vicino al fuoco” suggerì lei, facendogli spazio sul tappeto persiano di fronte al camino.
“Scusami, Dora… io, ecco…”
“No, Charl, no… va tutto bene, ho solo paura di aver rovinato la nostra amicizia” ammise puntando lo sguardo dritto nelle fiamme che danzavano divoratrici.
“Tranquilla, sarai sempre la mia Tassorosso sbadata preferita…” le carezzò leggermente la testa.
“E tu il muscoloso, quadrato, Grifondoro che più ammiro al mondo”.
Gli appoggiò la testa sulle spalle e chiuse gli occhi, ispirando profondamente.
Charlie sussultò, ma capì che sarebbe andato tutto bene, avrebbero dimenticato presto quella fredda sera di gennaio.
Mentre le fiamme si consumavano lente ma fameliche, pian piano l’anima del ragazzo si assopì, placando il dolore cronico che aveva al centro del torace, ce l’avrebbero fatta, erano troppo amici per rovinare il loro rapporto.
“Pensavo a una cosa, Charlie…” Tonks ruppe il silenzio dopo parecchi minuti.
“Cosa?”
“Dobbiamo vendicarci dello scherzo di Natale di Fred e George in qualche modo, prima che parti… e ho già in mente un paio d’idee” disse ridendo, i capelli si tinsero di rosa accesso.
Charlie abbassò lo sguardo sugli occhi di lei, sorridendo.
Vide di nuovo quel guizzo di felicità che rendeva la ragazza speciale, e ne fu lieto.
“Ti voglio bene, Ninfadora” disse sorridendole.
“Anch’io, Charlie, anch’io, ma non chiamarmi Ninfadora!”.
 
 
 
NdA:
 
Salve gente, come va?
Dunque questa storia era nella mia testa da un po’ di tempo… mmm… mi è uscita malino, però xD Non sono del tutto convinta, ma Charlie mi piace… è un personaggio di cui volevo scrivere, quindi ecco qua la mezza schifezza… fatemi sapere cosa ne pensateeee ! ^^
 
La storia partecipa al contest “Pagine perdute” indetto da I@dyriddle sul forum di EFP.
  
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