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Autore: ParaRioter    20/03/2015    2 recensioni
Questa fanfic è una Joshley, lo dico prima... xD
La storia è ambientata al intorno al 2014, dopo il Self-Titled tour, ma le date non sono specificate. La storia si incentrerà su loro due e su come i due Farro rientreranno nelle vite dei tre.
Dal testo:
"Lei non lo aveva notato: si era fermata e adesso guardava i due con aria perplessa. Jeremy le disse qualcosa, poi i tre tornarono a camminare, dato che avevano seminato i fan esaltati dietro l’angolo, fin quando non trovarono una macchina piuttosto spaziosa, dalla quale uscì un autista che aprì loro le portiere. Josh era rimasto lì, a guardarli andare via, senza dire una parola: erano almeno tre anni e mezzo che non li vedeva"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Jeremy Davis, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SOMETIMES GOODBYE'S THE ONLY WAY


-Josh...- iniziò Jeremy con tono stanco.   
-Che hai combinato sta volta?-
-Non metterla così sul tragico, ti prego.-
-Ovvio che la metto sul tragico. Lei è fidanzata. Fidanzata, capisci? E nemmeno da poco. Perché devi fare sempre casini?-
-Beh, non è stata solo colpa mia. Lei...-
-Fammi indovinare, ci hai provato di nuovo con lei.- disse e si portò una mano ai capelli.     
-Ehi, non farmi passare per maniaco!- cercò di difendersi Josh pur sapendo, nel profondo, di essere lievemente ossessionato da quella ragazza.                                                                                               
-Ma io non riesco a capire una cosa. Che  vuoi da lei? Ti attrae fisicamente? Tensione sessuale tipica degli ex?-         
Non sapeva come rispondere a quella domanda. Cos'era per lui Hayley? Qualche anno prima avrebbe risposto: un'estranea. Prima ancora: una compagna di band. Più a ritroso: la sua "migliore amica". E all'inizio... 
L'amore della sua vita.
Ma sapeva che fra quelle elencate era la risposta più inadatta e insensata. Non era più un ragazzino, ormai. Quando ruppe con Hayley, la prima cosa che si  promise fu che non sarebbe mai più dipeso da lei in alcun modo, che le avrebbe dimostrato di poter andare avanti quanto facilmente aveva fatto lei. E adesso eccolo di nuovo qui, a pendere dalle sue labbra e da ogni suo gesto.
-Non lo so, Jerm. Non lo so. È questo il punto.-        
-E questo è un gran bel casino, sai? Hai avuto un sacco di occasioni però, vedo, di poter chiarire i tuoi sentimenti per lei una volta per tutte. Perché sei sempre così...-
-Come?-                     
-Codardo. Fattelo dire, Josh. Lo sei sempre stato e sai che io sono un tipo schietto e sincero. Ti sei sempre comportato come se il mondo non andasse oltre le tue opinioni e il tuo modo di pensare. Beh, allora tu ed Hayley vi siete trovati. Uguali ed opposti. Ecco qual è il vostro problema. Siete troppo orgogliosi entrambi per dirvi cosa provate e troppo infantili per ammetterlo.- lo aveva lasciato spiazzato. Non era infantile. Forse era... insicuro e confuso. Se ne avesse parlato ad Hayley lei cosa avrebbe detto?
-Rovinerei tutto, anche perché non mi piace essere impulsivo. Non so nemmeno con certezza cosa sia successo nell'arco di quest'ultimo anno fra me e lei.-
-Ma se non provi? Morirai col rimorso. Anch'io ero insicuro con Kat. Pensavo che i miei trascorsi da Don Giovanni avrebbero rovinato il nostro rapporto e l'avrebbero allontanata e invece no. Mi sono mostrato una persona ragionevole ed affidabile e le ho dimostrato che la amavo e che era l'unica per me. È l'unica per me. E ora vedi? Siamo sposati e abbiamo una famiglia.-
-Parli in maniera troppo esagerata. Sono appena uscito da un fottuto matrimonio precoce, stancante, impossibile e devastante. A questo punto non credo di voler fare sul serio.- prese un lungo sorso di birra e poi gettò uno sguardo fuori dal finestrino. Il panorama scorreva velocissimo davanti ai suoi occhi mentre la mente si perdeva in altri pensieri. Il tour era stata la cosa più bella che gli fosse mai capitata. Tornare coi ragazzi gli era sembrato un sogno, eppure aveva dovuto rifare i conti con quei sentimenti che pensava aver sotterrato in qualche parte remota del suo cuore.
-Ciao...- una voce fin troppo familiare risuonò dal fondo del tourbus. Hayley avanzava piano e con il capo chino, leggermente rossa in volto.
-Ciao Hayley! Ah, ora che ci penso avevo promesso a Z e T che ci saremmo visti un bel film di Spielberg stasera, perciò ora vado, altrimenti rischio un linciaggio per "ritardo a serate di estrema importanza"- detto ciò, Jeremy si alzò dal divano stiracchiandosi per poi rivolgere uno sguardo eloquente all'amico ancora seduto.
-Oh...ok.- mormorò Hayley -Posso sedermi?- chiese poi rivolgendosi a Josh.
-Certo...- Josh sentì le certezze abbandonarlo, com'era consuetudine in presenza della cantante. 
-Avrei bisogno di parlarti riguardo alcune cose Josh- il suo tono si era fatto più serio e meno insicuro. -Tipo ieri...- un silenzio tombale piombò sui due non appena toccato l'argomento. Perché doveva essere così imbarazzante?
-Mi dispiace...- iniziò ma Hayley si era già fatta più vicina del dovuto.
-Dev'esserci un motivo se continuiamo a comportarci così. Andiamo, non siamo più dei ragazzini.- ricordò le stesse identiche parole proiettate in un contesto diverso, un paio di anni prima, quando starle vicino era diventato quasi impossibile. Allora, per un paio di malintesi avevano rovinato la band. E non era forse quello che stavano facendo di nuovo?
-Hayley… questo discorso fino a che punto ha senso? Intendo, siamo cresciuti e le nostre idee in merito sono cambiate.-
-Però torniamo sempre al punto di partenza. Tu cerchi me...- avvicinò il volto a quello di Josh e con al punta del naso gli sfiorò la gota. -io cerco te. Sempre. Non possiamo fare a meno di attirarci come calamite dalle cariche opposte. Ecco come siamo io e te. E io amo questa cosa. Amo il nostro rapporto, tanto che non lo lascerei mai andare. Non lascerei mai andare te. In realtà non l'ho mai fatto.- il cuore di Josh fece un balzo mentre si lasciava ammaliare dalla sua voce.
-Sei sempre stato mio, nel profondo. Nel mio piccolo, in quell'angolo del mio cuore riservato solo a te. Eri mio ed era un segreto per tutti, persino per te. Eri mio quando ci siamo lasciati, quando non ci sopportavamo, quando litigavamo fino a farci male, fino a farmi piangere o urlare. Quando mi hai detto che volevi andartene e mandare a rotoli tutto quello che avevamo costruito e io ti ho riportato indietro conservando ogni parte di te in quell'album che altro non è stato se non un'ulteriore fonte di litigi e discordie. Ma non mi importava nulla, perché con quei testi avrei potuto finalmente gridare al mondo che eri mio e, nonostante tutto, lo eri ancora. Che l'idea che tu mi giudicassi mi faceva diventare matta, che la prospettiva di non rivedere mai più il tuo sorriso non la volevo considerare nemmeno, che però ero troppo stronza per chiederti scusa per tutti gli sbagli, che nessuno era fortunato quanto me che avevo trovato te, che mi ero sentita persa e avrei preferito scomparire, che avevo tutto tranne ciò che volevo davvero, che le favole non esistono, e che tu... eri ancora la mia unica eccezione.- qualche lacrima accompagnata da lievi singhiozzi iniziò a farsi sentire. E presto Josh si sarebbe aggiunto a lei se avesse continuato.
-Per me eri mio anche su quell'altare. E, Dio, quanto mi sono sentita stupida a immaginarmi al suo posto lì con te a recitare le nostre promesse, oppure a sperare che tu mandassi all'aria tutto solo per me. Ero una ragazzina forse ma...- Josh sapeva dove voleva arrivare e fu in quel momento che capì che non era pronto a sentire altro. La corazza che si era costruito con tanta fatica non poteva essere abbattuta con così tanta facilità. L'aveva permesso... a se stesso. Non sarebbe più finita in quel modo, non avrebbe più rovinato la band per i suoi capricci da ragazzino innamorato e troppo presuntuoso. Hayley era nostalgica e a volte troppo impulsiva, come Josh del resto. Ma non questa volta. Questa volta sarebbe stato diverso, sarebbe stato lui a dare un freno alla situazione prima che fosse troppo tardi.
-Appunto. Eri una ragazzina, ora non lo sei più. Sei una donna e sei anche molto matura, vedo.- accompagnò le sue parole con una carezza sul volto di Hayley per asciugarle le lacrime incontrollate che le avevano segnato le guance. Si sentì terribilmente in colpa per averla illusa e aver illuso anche se stesso.
-Mi dispiace, al momento potresti odiarmi, ma quando ci ripenserai capirai che stiamo facendo la cosa migliore, Hay. È lo stesso motivo di sette anni fa. Ma non solo, non possiamo continuare a distruggerci a vicenda coinvolgendo anche gli altri. Ti ricordi quello che mi hai scritto nella lettera? Leggendola mi sono arrabbiato moltissimo con te, ma ripensandoci non avevi torto. Perché continuare a riversarci sul passato perché temiamo il futuro?- -Io non temo il futuro, Josh. Forse tu lo temi, ed è per questo che parli così. Avevo detto che avrei chiuso per sempre con Joshua Farro e invece eccomi qui. Ho superato qualsiasi possibile paura nei tuoi confronti e ho ricucito le mie stesse ferite. Se c'è una cosa che odio è proprio parlarne ma ho sistemato tutto, Joe. Cosa c'è che non va?- il suo tono era quasi supplichevole e Josh si sentì un mostro ripensando a tutto ciò che le aveva fatto passare ma proprio per questo rimase fermo sulle sue idee.
-Non c'è niente che non va in te. Non potrebbe mai. Quello che non va è la situazione in cui ci siamo cacciati, perché siamo stati troppo impulsivi, per primo io. Riallacciare i rapporti non significava approfittarne. Mi dispiace. Mi dispiace di averti fatto tradire Chad, una persona nettamente migliore di me che tu ami e a cui tieni tantissimo. Sono stato così infantile da non capirci niente. La gelosia mi ha accecato e non posso assicurarti che se vi vedessi anche ora insieme mi farebbe piacere, perché sono troppo abituato all'idea di essere io il tuo punto di riferimento, l'unico di cui ti importa fino in fondo, ma devo accettare che non è più così. Non sto dicendo che tra noi non esiste più alcun legame ma è così che è meglio che vada. Scusami...- le posò un delicato bacio sulla fronte a cui lei non seppe dire di no. Poi le rivolse un sorriso dolce ma lievemente malinconico. Voleva poter avere la capacità di tornare indietro nel tempo per resettare gli ultimi cinque minuti e riascoltare le sue bellissime parole e poi rituffarsi nel passato un'ultima volta per rivivere tutti i momenti più dolci con Hayley, la sua non più piccola e fragile Hayley. Ma fece tutto il contrario. Non la strinse a sé ancora una volta, non si lasciò trasportare dal suo profumo o dalle sue carezze, dai suoi sorrisi o dai suoi occhi sempre attenti e pieni di amore, o dai suoi baci così leggeri ma al contempo profondi e passionali. No. Le rivolse un ultimo sguardo rassicurante che nascondeva tutte le frasi superflue e il pentimento che già si faceva strada dentro di lui. Poi si alzò e si allontanò senza voltarsi indietro. Hayley lo guardò andare via senza dire una parola per fermarlo perché in fondo sapeva che aveva fatto la cosa più giusta ma più crudele allo stesso tempo, ed era proprio questo a farle più male, l'idea di essere stata respinta dal suo Josh. Colui che, nel bene o nel male, l'aveva fatta arrivare dov'era. Colui a cui doveva tutto, compreso il suo cuore.
E non appena se ne fu andato, Hayley lasciò che nuove lacrime le cadessero sul volto, incessanti come la pioggia d'autunno, scoprendo e sfogando tutto il dolore trattenuto nelle ultime parole pronunciate.
  
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