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Autore: Zoe__    21/03/2015    3 recensioni
Tutti nella vita abbiamo un punto di riferimento, e possiamo anche esserlo. Una presenza fondamentale nella vita dell’altro, che può essere il tuo stesso punto di forza. Liam ed Hailey si amano senza paura, riescono a superare ciò che ostacola il loro cammino, facendo leva l’una sull’altro, pur di non buttarsi giù, perché non serve accasciarsi sotto il peso delle difficolta e lasciarsi distruggere dalle avversità. Per amore anche nei momenti più brutti e bui è necessario non abbattersi, perché si è forza reciproca, anche se non si pensa possano esserci delle soluzioni. Ma a tutto c’è una soluzione, bisogna solamente trovarla e per questo c’è bisogno di un legame forte e saldo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’aeroporto è gremito di persone. Ce ne sono un centinaio alla sua destra, ad esempio, ed altrettante in attesa ad ogni gate. Londra, Parigi, Praga, Roma, Los Angeles, Monaco, Amsterdam, Berlino. Ognuno è lì per partire, chi per piacere, chi no. E lui che ci fa lì?
L’uomo serio.
Ma a chi vuole raccontarla? Di serio non fa un bel niente perché a fingere di aspettare la madre, il padre e le sorelle non è capace. Se si trova in aeroporto, alle due e mezzo di notte del diciannove dicembre, con meno due gradi al di là del vetro, il sonno da non vederci è solo uno il motivo.
Hailey Christina Parker
Ventitré anni, alta poco meno di lui. Capelli folti e marroni, dai riflessi più chiari dati dalla luce del sole, occhi grandi e blu, profondi come l’oceano. Un viso dai tratti delicati e dolci, guance paffute e naso all’insù. Ambiziosa, intelligente e studiosa. Futura violinista alla Juliard School of Art di New York City. Una laurea al conservatorio ‘Australian Institute of Music’ a Sidney, un concorso e si è magicamente trovata a NYC catapultata nel caos della metropolitana e nel traffico dell’enorme città, pochi mesi prima. L’Australia è molto più tranquilla, Sidney le manca, ma la Juliard è sempre stato il suo sogno, sin da bambina quando ha visto sua sorella partire per uno fra i college più prestigiosi al mondo. Una ragazza timida, nonostante le sue numerose vittorie nella vita, piena di insicurezze, nonostante la forza che non si rende conto di avere.
Il cuore martella forte nel petto muscoloso di Liam, rivedrà la sua bimba, dopo un mese di lontananza.
Liam James Payne
Ventisette anni, altro un metro e ottanta, circa. Capelli castani, a volte rasati, a volte ricci, ogni tanto alzati in una cresta mantenuta dal gel, occhi caldi color nocciola, pieni, e coinvolgenti, tanto da trasportarti. Il viso contornato dalla barba ben curata e labbra rosee e carnose. Laureato nella facoltà di legge a Londra -sotto l’ala protettiva del padre- si trova nella grande melaperché per i suoi genitori è giusto così, terribilmente ingestibile come situazione, ma ovviamente pur di non sentirli si era trasferito. Inutile negare che la sua vecchia vita, i suoi vecchi amici, gli mancano.
Loro si erano incontrati un anno e mezzo prima, circa. Liam tornava dalle vacanze a Londra, due settimane noiosissime passate con la sua famiglia, fra incontri con avvocati, giudici, gente riccona e con la puzza sotto il naso. Intolleranti a tutto quello che non sia rigorosamente firmato, Liam non li capisce. Lui è semplice, forse ingenuo, ma nel suo lavoro fa il meglio, si impegna e non aspetta che qualcuno faccia qualcosa per lui come accade ai suoi ‘colleghi’ se può definirli tali. Riesce al meglio nel suo campo, un avvocato alle prime armi, ma lo stesso esperto e preciso. Lavora in uno studio, al quattordicesimo piano di un grattacielo enorme nella metropoli americana, il suo datore è felice dei suoi progressi e Liam non può lamentarsi. Proprio appena uscito dall’ufficio l’aveva vista correre verso le scale della metro, con un pacco di spartiti nella mano sinistra ed il violino tenuto con la destra. Era stato un secondo e gli erano caduti dalle mani. Si era affrettato, da bravo gentiluomo ad aiutarla.
“Non si preoccupi io-” aveva incontrato i suoi occhi e, Dio che occhi. Voleva scusarsi se lo aveva fatto chinare a terra per prendere le sue cose, che da brava sbadata aveva gettato a terra, ma non ci riusciva.
“Non fa niente, è un-” aveva visto per la prima volta le sua guance rosse. Era arrossito anche lui. In preda all’imbarazzo Hailey aveva preso gli spartiti di fretta e si era aggiustata gli occhiali sul naso.
“Hailey.” Aveva allungato la mano. Lui l’aveva stretta prontamente.
“Liam.” Si era presentato sorridendo. Si erano osservati ancora, curiosi, come se qualcosa li tenesse legati, qualcosa di invisibile che avrebbero scoperto con il tempo.
L’annuncio risveglia Liam dal dormi-veglia in cui si trova, sul seggiolino blu. Sta arrivando? Freme, è impaziente. Vede la folla muoversi, probabilmente uno dei voli tanto attesi è appena atterrato. Hailey deve essere lì. Si muove velocemente, come se non fossero le tre di notte, come se non fosse per niente stanco e frastornato. Le porte si aprono, ma non esce ancora nessuno, forse devono arrivare le valigie, pensa. Qualcuno inizia ad uscire, chi si ricongiunge ai famigliari e chi va via da solo, con un’espressione più o meno triste. Lei ancora non c’è, non arriva. Il cuore gli martella più forte, quasi volesse uscire dalla gabbia toracica. Gli manca, gli manca da impazzire, come l’aria. Come se per un mese non avesse avuto aria per respirare. Si morde l’interno della guancia, pizzicandosi il collo pur di rimanere sveglio e non dormire in piedi. Strofina gli occhi e passa una mano sul viso stanco.
“Non posso mollare ora.” Sussurra a se stesso, con i denti stretti.
Una figura difronte a lui si guarda smarrita attorno. Un paio di pesanti UGG rosa ai piedi, dei skinny jeans neri ed un maglione bianco fin troppo famigliare.
Liam!” esclama la ragazza. Corre, per quanto può -data la valigia ed il bagaglio a mano- verso di lui. Non ci crede, non può crederci. Lì, davanti a lui, è lì. Si gratta nervoso la nuca ed inizia a correre verso di lei. Appena sono l’uno davanti l’altra Hailey lascia i bagagli e stringe la braccia attorno al collo del suo fidanzato.
“Hailey” balbetta “finalmente amore mio.” Si lascia andare e la stringe più forte che può, mentre la sente aggrapparsi alla sua camicia. Piange, perché le è mancato terribilmente, un vuoto costante all’altezza del petto ed un’attesa infinita.
“How many times do I have to tell you even when you’re crying, you’re beautiful too?” le sussurra piano all’orecchio, mentre avverte i singhiozzi soffocati contro il suo petto. Cita la sua canzone preferita e immagina le innumerevoli volte che l’ha ascoltata, lontana da lui. Le alza il viso e lascia un bacio delicato sulle sue labbra, poggiando le mani ai lati del viso, attirandola a lui. Le labbra morbide si incontrano dopo un distacco lungo e difficile, si riconoscono, si riuniscono.
“Ti amo.” Mormorano baciandosi ancora. Si mordono le labbra, assaporandosi dopo settimane. Si accarezzano, sentendo i brividi sotto i vestiti.
“Mi sei mancato da morire.” L’abbraccia nuovamente, stringendolo.
“Anche tu piccola.” Le dice, spostandole i capelli dal viso. Gli occhi si scontrano, una scossa percorre le schiene, le mani si intrecciano. I cuori galoppano allo stesso ritmo nel silenzio il loro unico rumore.
“Vieni a casa da me?” Chiede Liam. Hailey recupera i bagagli annuendo. Lui afferra la valigia più pesante e lei arrossisce. Nessuno dei due è cambiato in quel mese, il loro amore non è variato e tutte le piccole attenzioni di Liam e le guance costantemente rosse di Hailey ne sono la prova. I palmi a contatto e le dita incastrate fra loro. Escono dall’aeroporto.
“Non ho la giacca…” Dice la ragazza mordendosi le labbra. Liam le poggia sulle spalle il cappotto nero e le bacia la testa. Lei sorride, sfiorandogli il collo.
“La macchina non è distante tesoro.” La rassicura, sfregandole la schiena. Poco dopo sono dentro la vettura scura, Liam è alla guida ed ogni tanto sorride alla sua fidanzata che lo osserva attenta. Sono entrambi increduli, mai gli è capitato di stare separati per un mese. Un mese senza baci, carezze, senza fare l’amore. Le è mancato, toccare Liam ed essere toccata da lui. Hailey si avvicina all’orecchio di Liam.
“Uhm… amore” inizia insicura “dopo appena siamo a casa… facciamo l’amore ti prego.” Dice facendolo sorridere. Non c’è bisogno di inutili preghiere, la spoglierebbe anche in macchina.
“Non ti avrei detto di no, non potrei mai rifiutarti, bimba.” La fa rabbrividire.
L’attico al ventitreesimo piano è stupendo, la vista non delude mai, soprattutto di notte. Le stelle si vedono benissimo, alte in cielo, mentre la gente e le vetture sulla strada sembrano minuscole.
Liam è seduto sul letto, Hailey sopra di lui che gli sbottona la camicia. L’ha già privata dei jeans e del maglione è solamente in intimo, un intimo delizioso, oserebbe dire lui.
La giovane sposta il tessuto delicato ai piedi del letto, iniziando a portare via il bottone dei pantaloni di Liam dall’asola. Si baciano nuovamente, finendo sdraiati sul letto, troppo piccolo per una sola persona. Hailey è stretta fra le sue braccia, sotto il suo peso. E’ meraviglioso, gli occhi lucidi e le gote arrossate, mentre l’accarezza con una lentezza estenuante, disarmante, nonostante sia maledettamente impaziente di sentirla sua, dopo così tanto tempo. E’ bellissima, illuminata dalla sola luce notturna. Le ha dedicato le migliori carezze, privandola dell’intimo. Ai suoi occhi non c’è nulla di più bello del suo corpo nudo.
“Love your curves and all your edges all your perfect imperfections” le canticchia, intento ad accarezzarle i fianchi. Adora il corpo formoso di Hailey, morbido e piacevole. La guarda e può solo pensare che sia unicamente adorabile ai suoi occhi innamorati.
Si baciano, si stringono, si stuzzicano, conoscendo i loro punti deboli. Non parlano, non c’è bisogno di inutili parole che possono solamente rovinare l’atmosfera romantica che si è creata in quella stanza. Liam alza il piumone sui loro corpi, portando un calore piacevole.
Un gemito forte si leva dalle labbra di Hailey quando, senza preavviso, sente Liam in lei. E’ pronta ad accoglierlo, senza dubbio, ma non se lo aspetta di certo. L’attesa aveva aumentato il desiderio di aversi. Lei lega prontamente le gambe attorno al bacino del fidanzato, tenendogli la testa fra le mani, baciandolo di tanto in tanto. Una passione che non ha nessuna attenuante, la loro.
Conoscono l’uno il corpo dell’altra meglio di qualunque altra persona, si sentono tranquilli, non hanno nulla da nascondere. Perché alla fine si amano così tanto senza timori, freni o paure, perché si fanno forza da soli in una città così grande, perché bastano loro a completarsi. Sanno di non potersi mai lasciare perché in ogni modo si troverebbero e si amerebbero di nuovo ed anche di più.
Gli occhi di Hailey brillano mentre passa una mano fra i capelli di Liam. Lui la guarda e non si capacita di ciò che ha fra le braccia, non lo avrebbe mai immaginato. Sin dal breve periodo in cui erano stati amici notava troppe differenze fra di loro, lei era troppo sbadata, impulsiva, lui riflessivo e preciso come pochi. Dovevano solo trovare il loro equilibrio.
“Liam” esce in un soffio dalle labbra schiuse della ragazza. Può sentire le sue mani sfiorarla, non è sicura di tenersi per molto.
Lo fa tremare, la voce della ragazza quando gli inebria i sensi e non riesce a capire più niente. Si trova pieno del suo profumo, delle sue parole, del suo tocco, si sente stranamente completo. Ed è difficile, per lui, abituato ad un mondo fatto di beni materiali, sentirsi completo di qualcuno.
“N-non trattenerti.” Le mormora semplicemente. Chiude gli occhi in due fessure sentendo il corpo di colei che ama stringersi attorno a lui. Le prende le mani, portandole ai lati del suo viso. Hailey non può muoversi, coperta da Liam e travolta da una scia di brividi lungo tutto il corpo.
“Ti amo.” Dice piano. E lui non ha tempo di pensare o di rispondere perché il fiato si blocca in gola al bacio inaspettato. Troppo breve, ma essenziale. Sono costretti a separarsi, forse bruscamente, quando Liam è all’apice del piacere, ma non vuole fermarsi perché la meravigliosa ragazza sotto di lui merita di sentirsi piena, di provare un piacere che lui è stato il primo a darle. Sente il suo nome uscire dalla bocca di Hailey in sospiri senza fiato. “Lasciati andare” La voce calda e sensuale di Liam le arriva alle orecchie e le sue dita si intrecciano ai capelli di lui. Una miriade di sensazioni la coinvolge, stringe forte le gambe attorno al bacino del fidanzato, premendo le unghie nella carne sudata della sua schiena, ed il cuore le scoppia in petto assieme al piacere più assoluto, facendole gettare la testa all’indietro sul morbido cuscino. Gemiti disconnessi escono dalle labbra dischiuse di Hailey.
“Sei la mia bimba” le sussurra Liam, accarezzandole il viso accaldato. Dopo attimi che sembrano ore si trovano nel letto del ragazzo, nudi ed avvolti dal caldo piumone, rivolti verso la porta-finestra che da sul panorama di New York. La sveglia segna le quattro del mattino, ma loro non sono stanchi, assolutamente. Avvolti nei loro profumi si accarezzano, si baciano e sussurrano l’uno all’altra parole dolci e delicate.
“Mi sei mancato davvero tanto, mamma mi ha anche chiesto di portarti con me per la prossima volta.” Dice lei sorridendo ed accarezzando il viso del suo amato.
“Posso accettare” sussurra baciandole le labbra “non sono mai stato in Australia.” Ridacchia un po’, portandole i capelli via dal viso.
“Sono sicura che ti piacerà” risponde facendo intrecciare le loro mani, poi abbassa lo sguardo “d-devo dirti quello che il dott-” Liam scuote il capo stringendola.
“Solo quando vorrai, non devi necessariamente… adesso.” Sorride amaramente, baciandole una tempia. “Possiamo considerarla una bella notizia” inizia insicura mordendosi l’interno della guancia “m-mi ha detto che posso, capito?” sorride alzandogli il viso “certo non sarà così facile, amore, ma dobbiamo farci forza perché nonostante io abbia soli ventitré anni posso lasciare tutto pur di costruire qualcosa di solo nostro e so quanto tu lo vuoi, Liam.” lo guarda negli occhi lucidi “Anche io voglio avere un bambino.” Sussurra alla fine.
Non sa come, ma si ritrova stretto fra le esili braccia della sua fidanzata a piangere lacrime di commozione come non aveva mai fatto, è felice come un ragazzino.
“Ti prometto che ce la faremo, piccola io-” è interrotto da labbra prepotenti che si uniscono alle sue.

Ne sono sicura.” Gli sorride con gli occhi umidi, anche lei.
Tutti nella vita abbiamo un punto di riferimento, e possiamo anche esserlo. Una presenza fondamentale nella vita dell’altro, che può essere il tuo stesso punto di forza. Liam ed Hailey si amano senza paura, riescono a superare ciò che ostacola il loro cammino, facendo leva l’una sull’altro, pur di non buttarsi giù, perché non serve accasciarsi sotto il peso delle difficolta e lasciarsi distruggere dalle avversità. Per amore anche nei momenti più brutti e bui è necessario non abbattersi, perché si è forza reciproca, anche se non si pensa possano esserci delle soluzioni. Ma a tutto c’è una soluzione, bisogna solamente trovarla e per questo c’è bisogno di un legame forte e saldo. Senza insicurezze, allora, sono preparati per proseguire il loro cammino, decisi a vedersi, il più presto possibile, parte fondamentale di una famiglia. L
a loro.


nda 
Tengo particolarmente a questa one shot, è una delle mie preferite perchè l'ho scritta in un periodo particolare, spero vi sia piaciuta! Nel caso vogliate contattarmi mi trovate come Zoe Marie Efp su Facebook o @ljpliips su Twitter. Un bacio grande, Zoe.
p.s. una recenzione è sempre gradita!
   
 
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