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Autore: FrenzIsInfected    22/03/2015    1 recensioni
Andy Walcott e Natalie Johnson sono due studenti universitari di Seattle. Una sera, guardano insieme i due "The Ring". Andy rimane colpito dalla storia di Samara. Dopo quella sera, strani sogni invadono le menti dei due giovani; la bambina appare sempre più spesso ai loro occhi. Mossi dalla curiosità, intraprendono un viaggio che nasconde loro incredibili verità.
Genere: Avventura, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Samara Morgan
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La verità del Cerchio'
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Natalie fu svegliata dal rumore di una porta che si chiudeva. Si alzò. Era notte fonda. Il faro di Moesko Island continuava a girare. 

Sentì dei passi al piano di sotto. Piano piano, uscì dalla stanza, e piegandosi guardò in fondo alle scale. 

Vide Andy che barcollava nel pianerottolo. Si stava dirigendo all’uscita.

– Dove stai andando? – lo chiamò Natalie.

Il ragazzo non rispose. Prese il giaccone e uscì dalla casa. Natalie scese anch’essa di sotto, guardò fuori dalla finestra. Si stava dirigendo verso la stalla dei cavalli. Si coprì e seguì il fidanzato fuori.

– Andy, si può sapere che ti è preso? – gli urlò.

Il ragazzo continuava imperterrito verso la stalla.

O è sonnambulo, oppure c’è lo zampino di Samara, pensò.

Andy ora si trovava davanti all’ingresso chiuso fino a poche ore prima. Allungò una mano verso il portellone e lo aprì. 

Natalie restò sbalordita a fissare Andy entrare nella stalla. All’improvviso, senza motivo apparente, dopo aver constatato per un intero pomeriggio che quel posto non era accessibile, ora quel ragazzo, da sonnambulo, aveva aperto l’ingresso con facilità estrema. 

Passato qualche secondo, si decise ed entrò anche lei. Accese la luce. Richard, dopo la morte di Samara, aveva trovato il modo di riutilizzare quella stalla vuota, convertendola in fienile. Ora, nelle postazioni dove anni addietro vivevano i cavalli, erano state ammassate enormi balle di fieno. Guardò avanti e la vide.

La scala.

Alzò lo sguardo. Lì in cima, in una piattaforma rialzata dal terreno, c’era la cameretta di Samara. L’alloggio della bambina durante quella prigionia voluta dal padre. L’ultima dimora, prima di Shelter Mountain. 

Andy, intanto, aveva raggiunto la scala, e dopo esser rimasto inizialmente fermo, si stava arrampicando su di essa.

- Potevi aspettarmi, almeno? – chiese la ragazza.

Ancora nulla.

Non lo seguì. Aspettò di vedere quello che succedeva.

Andy non si accorgeva di quello che stava facendo. Era come se vagasse in un sogno senza fine. Dopo aver visto l’occhio, non aveva avuto più padronanza del suo corpo. Sentiva solo il bisogno di arrivare in cima a quella scala. Affrettò l’andatura, finché non gli si pararono davanti il televisore e la sedia di Samara. Sulla sinistra, un lettino con un mobiletto. Sopra di esso, un carillon. Un bagaglio raccoglieva polvere ai piedi del letto. 

I suoi occhi, poi, si aprirono. Vide tutto ciò.

Ma come ci sono arrivato quassù?, si domandò. 

Osservò meglio intorno, poi si voltò verso il basso. Vide Natalie che lo guardava.

- Natalie, che ci faccio quassù? Come sono entrato? - chiese uno spaesato Andy.

- Potrei farti la stessa domanda. – esclamò la ragazza.

D’un tratto, il vento si alzò. La porta della stalla si chiuse di colpo. Natalie si girò e tentò di riaprirla, inutilmente.

- Che sta succedendo? – domandò Andy.

- Non ne ho la più pallida idea. – rispose Natalie.

La televisione si accese. Il crepitio caratteristico di un fuoco lo fece girare.

- Oddio! - .

La carta da parati che ricopriva il muro stava bruciando. Dietro di essa, come marchiato a fuoco, c’era il disegno di un albero.

Quello di Shelter Mountain.

- Vieni via di lì, Andy! – gli urlò Natalie.

Il ragazzo restò fermo. Guardò estasiato quell’incisione. 

Come poteva esserci riuscita quella bambina? Perché era nascosto? 

Il disegno poi prese fuoco. Fuoco che investì Andy, passandogli attraverso. Formò un cerchio, che non diede modo a Natalie di vedere cosa stava succedendo. L’albero, sotto gli occhi di un Andy tremante, si trasformò nel cerchio. Delle voci si propagarono nell’aria.

E poi un occhio.

L’occhio di Samara.

Andy aprì bocca ed occhi.

- Andy, scendi subito! - .

Sei mio!

La bambina uscì dal disegno ed entrò dentro di lui. Il ragazzo urlò.

- ANDY! - .

Qualcosa le impediva di muoversi. Vide che delle radici le avevano stretto le caviglie, facendola cadere a terra. Vide Andy librarsi in aria sopra un mare di fuoco. Il ragazzo urlava di dolore; un urlo talmente acuto da lacerare i timpani. Natalie piangeva. Non ce la faceva a vedere il suo ragazzo in quelle condizioni.

- SMETTILA! TI PREGO! LASCIALO STARE! – urlò di disperazione.

La tortura per i due durò ancora qualche minuto. 

Poi, il televisore si spense. 

Il vento cessò di soffiare. 

Le radici liberarono Natalie. 

La porta della stalla si aprì. 

Il fuoco smise di bruciare. 

La carta da parati tornò a coprire il muro. 

Andy rimise i piedi per terra. 

Stette fermo, a guardare il muro che fino a qualche secondo prima lo aveva terrorizzato. 

Poi barcollò, andando a finire sul bordo della piattaforma. Per un attimo, Natalie pensò che fosse sul punto di scendere dalle scale. 

Poi le gambe gli cedettero, ed il ragazzo cadde nel vuoto.

  
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