27.
- Mamma! Guarda! -, urlò Violet dall’altro della sua posizione. Shade l’aveva issata sopra la sua testa, pronto a farla saltare come tante volte aveva fatto. Puntualmente le braccia dell’uomo si stesero mentre la bambina volava in alto per poi essere ripresa. La sua risata cristallina si liberò nel giardino contagiando anche Shade e Fine, che li guardava seduta tra l’erba. – Bravissima!-, le urlò in risposta mentre di nuovo la bambina chiedeva vivacemente al cobalto di lanciarla. Per un attimo, Shade guardò la moglie incrociando gli occhi cremisi ai suoi cobalto. Le stava regalando uno di quei sorrisi dolci e pieni d’amore che a Fine facevano battere il cuore. Erano ormai parecchi anni che stavano insieme, e due che erano sposati eppure nonostante il tempo lui era ancora in grado con un solo sguardo di farla arrossire. Sorrise di rimando portandosi una ciocca di capelli sciolti dietro l’orecchio, imbarazzata. Violet, accorgendosi dello scambio tra i suoi genitori pretese di scendere dalle braccia del padre e corse vicino alla madre che stava giocando con le sue costruzioni. Le mise un braccino attorno alle spalle e si apprestò al suo orecchio. – Credo tu piaccia a papà, anche se lui è solo mio.-, le rivelò annuendo risoluta e minacciosa. Anche Shade, che si era avvicinato, aveva sentito quella frase poco sussurrata e scoppiò a ridere di rimando mentre Fine sorrideva alla figlia dandole un bacio sulla guancina morbida.