JACK: Chi è?
ANNA: Jack? Sono Anna.
JACK: Cosa vuoi?
ANNA: Voglio solo parlarti.
Allora Jack le aprì la porta.
JACK: Cosa c’è?
ANNA: Volevo chiarire quello che è successotra di noi.
JACK: Va bene.
ANNA: Prima di tutto volevo scusarmi con te e poi volevo dirti che non l’ho fatto apposta.
JACK: Non l’hai fatto apposta!?! E allora cosa pensavi che la mia bocca fosse una torta?
ANNA: No! E’ solo che….da quando il mio rapposrto con Kristoff non funziona più cpme una volta, mi sento quasi sempre fragile e vederti che mi consolavi mi ha fatto sentire bene.
JACK: Non è una buona scusa per infilarmi una lingua in bocca.
ANNA: Lo so ma….
JACK: Senti Anna; tu sei una ragazza bellissima, buona e solare ma il mio cuore appartiene a Elsa. Io e te forse non avremo mai un buon rapporto ma è grazie a te se sono tornato con lei….e capisci Elsa è tutto per me.
ANNA. Si lo so. E mi dispiace di aver fatto quello che ho appena fatto.
Ad Anna quasi uscivano le lacrime agli occhi e allora Jack non voleva avere rimorsi per dei sentimenti.
JACK: Anna…voglio farti una proposta.
ANNA: Cosa?
JACK: Dimostrami semplicemente che mi vuoi bene.
Anna ci pensò un po’ su e poi si decise.
ANNA: Ok. Facciamo così: possi darti un abbraccio?
JACK: Si.
ANNA: E’ l’unica cosa che ti chiedo e poi torneremo a detestarci; io ti tratterò come il solito strozetto saccente e tu invece mi tratterai come la solita strega.
JACK: D’accordo.
E così fecero: si abbracciarono per un po’ e la rossa le diedde anche un bacio sulla guancia e lo stringeva più forte che poteva una volta fatto lo guardò negli occhi e gli prese la mano.
ANNA: Devo darti una cosa.
E gli restituì il coltello che gli aveva preso Elsa.
JACK: Grazie.
ANNA: Promettimi solo che starai sempre vicino ad Elsa e che non combinerai cazzate.
JACK: Ok.
A quel punto Anna se ne andò dalla casa di Jack.