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Autore: Dream_Maker    16/12/2008    6 recensioni
Cosa succede se Gaara e Matsuri litigano?? potrebbe succedere di tutto... questa è una della ipotesi!!! =) leggete e commentate!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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gaara + matsuri -Nii-san!Nii-san!!!!!- era una voce femminile, arrivava dalla finestra.
Solo una persona poteva chiamarlo in quel modo…
-Che c’è Matsuri?? Lo sai che sto lavorando e non voglio scocciature!-
Se l’era aspettata una risposta del genere, ma lui gliel’aveva promesso.
-Avevi giurato che oggi saresti venuto con me a fare una passeggiata fino al burrone!-
Ah il burrone! Quanti bei ricordi! Quand’era piccola ci andava sempre e un giorno aveva deciso di portarci anche il suo adorato sempai, gli era piaciuto molto così ci andavano quasi tutti i giorni, dopo l’allenamento.
Ma ora era il Kazekage e non poteva distrarsi per fare cose così “idiote”.
-No oggi non posso ho troppe carte da leggere e firmare! Ci andremo un altro giorno!-
-*Si si certo come no! È da settimane che mi ripeti la stessa cosa*-
Se ne andò dispiaciuta e pensò che anche quel giorno avrebbe dovuto allenarsi da sola.

-Matsuri! Anche oggi Gaara-sama non ha voluto vederti?
Me lo aspettavo, non ha tempo da perdere per gente come te! E poi ricorda che tu sei e rimarrai solo una sua allieva!-
Non aveva neanche dovuto girarsi, l’aveva riconosciuta subito, la sua vocetta si riconoscerebbe ovunque..
-Ayako lasciami in pace non sono dell’umore giusto…-
-Te lo detto non hai speranze! Lui non ti vuole!-
Non la degnò nemmeno perché sapeva che se si fosse girata l’avrebbe insultata, quindi se ne andò con non curanza.
-*Ma perché mi tratta così? Che abbia davvero ragione Ayako?  Va bè ora devo solo pensare ad allenarmi!*-
Così si diresse verso il bosco.
Mentre camminava qualcuno la chiamò.
-Matsuri!!!-
Era Temari.
-*Che noia proprio oggi che non ho voglia di parlare?* Cosa c’è?-
-Mi hanno raccontato che anche oggi mio fratello ti ha dato buca e volevo dirti che…-
-Non mi interessa!! Che faccia quello che vuole!-
Matsuri scappò via cercando di trattenere le lacrime.
Possibile che nessuno capisse?
Arrivata nel bosco si sedette dietro una roccia e aspettò; aveva perso la voglia di allenarsi, e questo non era mai successo.
Qualcuno le toccò la spalla.
-Mi dispiace per prima forse sono stata un po’ troppo fredda..però volevo dirti che, se ti fa piacere, ti accompagno io al burrone. Così parliamo un po’ da ragazza a ragazza!-
-Grazie Temari sei una vera amica..-
Le due ragazze s’incamminarono. Dopo un bel po’ il silenzio venne interrotto da Matsuri –Ma tuo fratello mi odia così tanto? Sono così insopportabile?-
Temari la guardò perplessa, non si aspettava una domanda del genere e rimase un po’ spaesata.
-Ecco lo sapevo, non mi sopporta! Poi mi trova bruttissima! Non ho nessuna speranza con lui, ha tantissime altre pretendenti, molto più belle di me!-
-NON DIRE SCIOCCHEZZE!!- sbraitò Temari, la povera Matsuri sobbalzò. –……Scusa non volevo spaventarti è solo che mi fai proprio arrabbiare! Ma non capisci Gaara-sama ti vuole moltissimo bene!-
Silenzio.
Matsuri guardò per terra pensierosa, poi rispose –E tu come lo sai?-
-Sono sua sorella sciocchina! Poi pensaci, ha voluto solo te come allieva. E chi è l’unica che ha il permesso di chiamarlo Nii-chan? Tu!-
Altro silenzio, è vero non ci aveva pensato. Però questo non voleva dire niente, basti pensare come, tutte le sere, chiamava Ayako nel suo studio per chiederle come era andata…
Va bene che lei cura i piccoli ninja però…
-Vedrai che un giorno capirà-
Matsuri la guardò perplessa –Cosa capirà?-
-Che tu sei la persona più importante che abbia incontrato nella sua vita-
-…Se lo dici tu…Ora però devo tornare a casa..-


****


Il mattino dopo Matsuri andò nello studio del kazekage per parlargli, faccia a faccia.
Davanti alla porta c’era Kankuro che, come al solito, guardò molto intensamente le sue gambe per poi salire e salire fino ad arrivare agli occhi neri.
-Posso entrare o è occupato?-
-Pua, sto mandrillo di mio fratello se ne andato con Ayako!-
Rabbia, gelosia, dolore e tantissimi altri sentimenti le salirono dentro.
-PER LEI IL TEMPO CE L’HA PERO!!-
Urlò con tutta la sua forza, con tutta la sua energia, per poi cadere a terra piangendo disperatamente.
Kankuro la prese in braccio e la portò dentro lo studio; la posò sulla poltrona e la guardò.
-Cos’hai da guardare tu?-    
-Calmina volevo solo darti una mano e poi stai tranquilla! Sono andati a fare una missioncina qua vicino, in cui serviva il kazekage, quindi non pensare male!-
Lei lo guardò, con i suoi profondi occhi neri.
-*Non mi ero mai accorto che fosse così bella*-
-Perché mi fissi in quel modo?- Chiese lei.
-Oh no, niente, pensavo-
La riguardò, non ce la faceva, doveva toccarla, sentire il suo sapore sulle labbra;si chinò, lei non capì subito cosa avesse intenzione di fare Kankuro quindi non si spostò.
Lo capì troppo tardi quando ormai l’aveva stretta tre le braccia e le sue labbra si stavano avvicinando alle sue.
Qualcuno aprì la porta e Kankuro si girò di scatto.
-*Puf, per fortuna*- pensò Matsuri, -*o forse no*- perché quando si girò vide Gaara li, sulla porta, con uno sguardo arrabbiato, stupito e deluso allo stesso tempo, ma il peggio è che dietro aveva Ayako, che sghignazzava.
Kankuro le si levò di dosso e uscì dalla stanza senza dire una parola, tropo in imbarazzo per guardare il fratello negli occhi. Lei rimase li, non riusciva a muoversi, la vergogna la paralizzava, aveva i capelli arruffati perché quella mattina non si era pettinata e le lacrime agli occhi, non sapeva cosa fare.
-Grazie Ayako- disse –Ora puoi andare-
Lei obbedì felice e se ne andò via correndo, probabilmente ansiosa di raccontare quello che aveva visto a tutti.
-E tu, mi devi una spiegazione!-
Non sapeva cosa rispondere, poi se lo immaginò, abbracciato ad Ayako e così disse –Ti devo una spiegazione?? Perchè mai dovrei, questi sono affari miei, e quello che faccio nella mia vita privata non sono cavoli tuoi-
Si pentì subito di averlo detto, perché vide il kazekage abbassare lo sguardo deluso per poi rialzarlo arrabbiato e disse –Infatti non me ne frega niente di quello che fai nella tua vita privata. PUOI SC****TI CHI VUOI A ME NON INTERESSA!! MA SI DA IL CASO CHE QUESTO SIA IL MIO STUDIO!!! ED E’ DI MIO INTERESSE SAPERE COSA CI SUCCEDE DENTRO!E ora vattene,non ti voglio più vedere!!-
Sbigottita da quelle parole dure e aggressive non disse niente, pensò solo che quelle frasi non sarebbero mai uscite della bocca del Gaara che conosceva lei.
-Ma io vedi…Posso spiegarti...Non è colpa mia…io…-
-Non mi interessa!! È il mio ultimo pensiero cosa fai durante il tuo “tempo libero” e con chi lo fai ora ti prego di uscire dal mio studio e no farti rivedere mai più.-
Era stato fermo e deciso, così Matsuri uscì dallo studio cercando di mantenere uno sguardo fiero, ma si rese conto che stava per scoppiare a piangere per l’ennesima volta.
-*Voglio Temari…Ma lei è partita per andare a trovare il suo fidanzato, quindi ora sono sola.*-
Quando arrivò in piazza c’era una folla di ragazzi e ragazze che la guardavano e dicevano cose stupide e la prendevano in giro, la notizia di quel che era successo nello studio si era diffusa velocemente.
Corse via cercando di scacciare i pensieri negativi e corse e corse.
Si ritrovò nell’ultimo posto in cui pensava di finire, il burrone.
Allora si sedette vicino all’albero dove si sedevano sempre lei e Gaara e pensò, pensò a com’era stato duro e cattivo, come non l’aveva lasciata finire di parlare… e poi pensò a quello che le aveva detto Temari il giorno precedente…
-Ma chi volevi prendere in giro, Temari?- disse –Io a tuo fratello non importo! Ma adesso basta, mi sono stufata di amarlo alla follia per poi essere ricambiata con promesse non mantenute e sguardi duri!!!Questa è l’ultima volta che piango per lui!-
Erano parole che nemmeno lei si aspettava di dire però, pensò, era quello che avrebbe fatto.
Così tornò al villaggio convinta che lo avrebbe dimenticato una vola per tutte.
Ma ecco, appena arrivata vide la piazza, la fontana, le case e tutto le ricordavano lui.
-*No devo togliermelo della testa! Ma qui ci sono troppe cose che lo ricordano… ho deciso me ne andrò!*-

****

 La mattina seguente Ayako si svegliò e vide il letto di Matsuri vuoto e perfettamente rifatto -*strano*- pensò -*Molto strano…*-
Corse subito da Gaara pensando che lei fosse li, che cercava di chiarire le cose, invece no, nello studio c’era solo il kazekage –Dov’è Matsuri????-
Gaara la guardò sorpresa –Come dov’è Matsuri? Non è in camera?-
-No! È sparita e adesso che ci penso ieri notte non è tornata, ma stavo dormendo e…-
-Non c’è tempo da perdere dobbiamo cercarla! Dividiamoci chiamiamo delle squadre! Presto!!!!!-
Il villaggio era in fermento, tutti la cercavano, ma lei era lontana ormai, molto lontana.
-*Chissà se si sono accorti della mia assenza? No non credo e poi penso che se ne fregherebbero, per loro è stata solo una liberazione!*-

-Niente, nessuna traccia signore! È da giorni che cerchiamo e non l’abbiamo trovata! Dovremmo darla per dispersa!-
-No mai!! Continuate a cercarla, non può essere sparita nel nulla!-
-Si signore!-
-*Come ho potuto? Perché sono stato così idiota ho perso un ottimo ninja e anche una persona speciale! È da settimane che è sparita, di lei non c’è traccia…*-

 Più di due mesi dopo

-Il kazekage non è più lo stesso da quando è scomparsa Matsuri, non riceve più visite, non esce più del suo studio e…-
-SILENZIO!!! Guarda sta uscendo!-
-OHHHHHHHHHH!!!-
-Lasciatelo passare…-
-Dove sta andando?-
-Non lo so forse al burrone..-
-Già lasciamolo solo…-
Gaara stava camminando per il bosco che portava al burrone, quella strada l’aveva percorsa tante volte, ma mai da solo, sempre con Matsuri, invece lei chissà quante volte era passata piangendo, tutto per colpa sua.
-*Vorrei arrivare li e vedere Matsuri appoggiata al nostro albero, che mi aspetta e che quando mi vede mi dice “finalmente sei arrivato, ti stavo aspettando, amore”
Amore? Perché ho pensato che mi chiamava amore?? Ma si sarà la stanchezza…*-
Ecco che il vento fresco gli accarezzò il viso, una brezza già sentita molte volte, ma che non aveva lo stesso sapore senza di lei.
Alzò lo sguardo e vide un’ombra appoggiata all’albero.
-*Non è possibile*- pensò -*Queste cose succedono solo nei film!*-
L’ombra si girò e Gaara riconobbe il suo viso, i lineamenti dolci, capelli corti e castani, gli occhi neri, ma non era più la stessa era cresciuta tantissimo.
-Finalmente sei arrivato, ti stavo aspettando- disse.
Gaara era contentissimo ma nello stesso tempo triste, non l’aveva chiamato amore.
Ma quello non importava, l’importante è che l’aveva ritrovata e ora gli sembrava bella più che mai.
Le corse incontro e l’abbracciò.
Lei lo guardò stupita –Stai piangendo?- chiese.
-Si sto piangendo, perché solo ora mi rendo conto di quanto sei bella e di quanto io sia stupido a non averlo capito prima! E solo ora capisco il tuo valore, è proprio vero che si capisce l’importanza di una cosa solo quando la si perde! Vorrei non averti mai offeso e vorrei che tu fossi stata vicino a me in tutto questo tempo!!-
Anche Matsuri si commosse e appoggiò la sua testa sulle spalle si lui, lui le prese il mento e gli alzò il viso e disse –Sei la persona più importante che abbia mai incontrato nella mia vita!-
-*Allora*- pensò -*Temeri aveva ragione…*-
-Grazie- mormorò.
-Hai detto qualcosa?-
-No no niente- Matsuri gli prese la mano.
Rimasero li a guardare il tramonto, poi sentì Gaara che le prendeva nuovamente il mento, ma sta volta non voleva dirle qualcosa, almeno non a parole, infatti la baciò.
E si baciarono, finchè non decisero che era ora di tornare a “casa”.


Ok, lo so, fa schifo… però vi prego di lasciare un commento, anche se non vi e piaciuta…
Pernso però che non la leggerà nessuno…. 
   
 
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