Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: bimmy    22/03/2015    0 recensioni
Bianca: Ma tu sei dalla mia parte o no? Sembra che ti dispiaccia la mia presenza!!!!
Ragazzo: Quando c’è buona merce sono contento di far soldi… ma in questo caso vedo solo una ragazza che si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato..
Bianca: E ha ascoltato cose sbagliate. Tu avrai la mia età potresti darmi una mano!!
Ragazzo: Mi dispiace ma io non posso farci niente. Ho potuto solo evitarti la morte in quel momento. Ma non è detto che ti andrà bene una volta venduta.
Si avvicinò e mi appoggiò un asciugamano davanti al sopra il petto e intorno al collo a mò di parrucchiere. Inumidì i capelli e procedette al taglio. Le forbici facevano un rumore metallico e le dita si muovevano veloci, sicure ed in modo incredibilmente preciso. Ogni tanto le nocche toccavano il collo e provavo brividi in tutto il corpo.
Ragazzo: Tremi per la paura?
Bianca: No… è che ho freddo.
All’improvviso mi circondò il collo con le braccia e le sue mani reggevano le forbici davanti ai miei occhi.
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 20
Tornata a casa ero giù di morale e mi dannavo per trovare una soluzione a questa storia. Mangiai in fretta, presi le cuffie ed il cell con la musica a palla ed uscii per una lunga passeggiata.
Con le scarpe da tennis andavo da dio. Camminavo veloce per le stradine del paese in cui abitavo. Non era casa mia, ma un alloggio momentaneo per i miei studi. Il caldo si stava affievolendo pian piano con l’avanzare della giornata. Le ombre si allungavano e diventavano più inquietanti.
Mi fermai ad osservare il tramonto da un punto panoramico… non mi diceva niente. Ignoravo quanto era bello. La mia mente era fissa su quello che mi aveva detto Mirco. Mi nascondeva qualcosa e non me lo voleva dire. Dopotutto poteva farsi inviare soldi dal padre… non credevo che fosse così orgoglioso da mettere l’indipendenza davanti a me… a noi. Mi accorsi che faceva sempre più buio e ripresi la passeggiata sempre più oscura. Osservavo i cani che mi abbaiavano da dietro i cancelli ed i gatti che mi fissavano con quello sguardo come impauriti dalla mia presenza.
Decisi follemente di partire per andare dove abitava momentaneamente Mirco. Così tornata nel mio appartamentino preparai la tracolla con soldi, cibo e vestiti e mi avvicinai alla fermata del bus.
Tutto era stranamente silenzioso… nemmeno un suono o un rumore… salii sulla vettura vuota… ovviamente e mi sedetti nel posto dietro all’autista. Avevo indossato una felpa leggera per proteggermi dall’aria fresca, mentre il cappuccio lo faceva da gente indiscreta. Osservavo il paesaggio passare davanti ai  miei occhi. Era riassumibile con un unico aggettivo…. Nero.
Salirono a bordo due individui strani vestiti con abiti verdi militari, occhiali da sole e cappelli a tesa larga. Mi strinsi di più nel mio cappuccio e tolsi le cuffie con attenzione per non far udire il minimo rumore dato che erano concentrati su dove andava l’autista.
Scesi tranquillamente dal bus, ma presi un’altra direzione rispetto alla casa di Mirco. Mi nascosi e osservai dove andavano i due tizi e scoprì che si dirigevano dove non avrei mai voluto. Li seguii quatta quatta e mentre bussavano la porta mi nascosi dietro un albero. Gli aprì Mirco tutto assonnato, ma si riprese subito appena li riconobbe. Non fiatò e li fece entrare.
Mi sistemai sotto la finestra aperta ed ascoltai.
Mirco: Che ci fate voi due qui?
Tizio 1 : Andiamo ... non è questo il modo di accoglierci. E poi questa non è una visita di cortesia. Hai fatto quello che dovevi?
Mirco 2: Sì. Adesso gradirei che mi lasciate in pace.
Tizio 2: Non possiamo, capisci? Sai troppe cose a riguardo..
Mirco: Bè se per “cose “ intendi quelle necessarie ad abbellire la vostra merce non credo che sia poi così importante. Io sono un parrucchiere.
Tizio 1: ….e un cuoco, un amante, un traditore… vogliamo continuare?
Mirco era frustrato… lo osservavo da fuori ed i suo volto era teso.
Mirco: Basta così!!!
Tizio 1: Cosa c’è? Non gliel’hai ancora detto? Che hai mollato la tua ragazza per stare con lei e fuggire?
Però tu sei impegnato…
Mirco: Non l’ho chiesto io!!!
Tizio 1: Shhhhh!!! Silenzio!!! Parlo io adesso…. Comunque hai fatto bene a portarla di nuovo dai suoi. Così potremo tenerla d’occhio e vendicarci a dovere quando meno se l’aspetta.
Mirco: Sta male…
Tizio 2: Come?
Chiese sorpreso con voce profonda.
Mirco: E’ malata di tumore… non vivrà a lungo.
Tizio 1: Davvero?
Mirco: Sì. Per questo la lascio. Verrò con voi. Come a vecchi tempi e se voi mi accettate.
Tizio 1: Vedremo… come si evolverà la situazione.
Tizio 2: Intanto sbrigati a partire e dille addio… anche se … sai bene che non crediamo ad una sola parola di quello che ci hai detto.
Mirco era rassegnato e stringeva i pugni. Guardava in basso e digrignava leggermente mostrando a stento i denti. Poi appena i due uomini lo guardarono tornò normale.
I due uscirono e sparirono nella notte.
Mi avvicinai alla porta e bussai. Appena Mirco mi vide rimase sorpreso.
Mirco: Che ci fai qui?
Ero in lacrime e gli chiesi perché non mi avesse detto niente.
Mirco: Dai forza entra!!
Disse nervoso guardandosi attorno. Entrai e richiuse la porta dietro di me. Si girò e mi osservò stupito. Mi guardai e scoprii che ero tutta sporca di terra.
Mirco: Devi farti un bagno. Ti preparo la roba. Dovresti avere dei vestiti ancora qua.
Bianca: Mi devi rispondere.
Mirco: Prima il bagno poi ti rispondo. E mi diede un bacio appassionato che mi sconvolse. Tanto era disperato.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: bimmy