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Autore: PersephoneAm    22/03/2015    1 recensioni
' -Mi fai incazzare!-urlai,-Buonanotte!-.
Mi girai per andarmene, ma lui mi afferrò il polso e lo strinse saldamente.
-Ma quale buonanotte! Tu rimani qui!-. '
PS. Primi tre capitoli in revisione(:
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Verso le dieci e mezza uscimmo dal ristorante. Salutai tutti i miei parenti, che mi avevano riempita di regali e buste con dentro soldi. Li ringraziai uno per uno, soprattutto i nonni, che vedevo molto raramente in quanto abitavano a Mantova quelli paterni e a Brescia quelli materni.

«Ora che farai la patente puoi venire a trovarci.»disse il nonno, guardandomi divertito.

«Quando Alex mi regalerà una macchina lo farò, nonno.»risi io, indicando mio fratello

«Io?»fece Alex. «Una macchina a te? Ma non ci penso proprio!»

Gli feci la linguaccia e qualche minuto dopo eravamo già in viaggio, diretti verso casa di Teo, dove avrei festeggiato i miei diciotto. Thomas guidava tranquillo e io lo fissavo, estasiata e completamente persa.

«Possibile che voglia saltarti addosso anche quando stai guidando?»gli chiesi, mettendo il broncio.

Lo vidi irrigidirsi e girarsi verso di me, mentre io reprimevo un sorrisino. «Non distrarmi, ché sto guidando!»

«Ma se non ho fatto niente?»feci la finta tonta io, ridacchiando.

«Se non ci fosse un bel po' di gente ad aspettarti e tuo fratello dietro che ci sta seguendo, accosterei la macchina e ti scoperei sul cofano.».

«Mh... Molto romantico.»feci io, con una smorfia.

«Hai iniziato tu per prima!»rise lui, svoltando a destra ed entrando nel garage sotterraneo della casa di Teo. «Non ti lamentare poi se non sono romantico!»

«Ma il bello è che non lo sei mai! Ahahaha!»esclamai, baciandolo sulla guancia e scendendo dalla macchina.

Tommy mise la sicura all'auto e mi posò un braccio sulle spalle, come in un gesto di possesso, e io alzai gli occhi al cielo, sbuffando divertita. Una volta dentro la casa di Teo, tutti gridarono "Auguri!" nella mia direzione e io risi ancora di più, arrossendo per tutta quell'attenzione.

Un ragazzo prese ad avvicinarsi, un po' più basso di Thomas, con i capelli biondi tirati indietro dal gel e rasati ai lati. Gli occhi nocciola e il caldo sorriso mi permisero di riconoscerlo subito. «Tonyyyyy!»

Gli andai incontro, abbracciandolo e lui mi strinse a sé. Tony era il mio ex ragazzo delle medie e una sorta di migliore amico (ovviamente prima che ci mettessimo). In prima superiore, però, lui mi aveva detto che i suoi avevano deciso di trasferirsi a Torino, perché suo padre aveva trovato un buon lavoro lì. La partenza di Tony, sommata alla morte dei miei genitori, mi fece prendere malissimo, così male che per un periodo non volli mangiare nulla e lì, proprio in quel periodo, era arrivato Tommy. Lui mi costringeva a mangiare un piatto di pasta o una pizza intera, senza mai desistere dal suo intento. Non mi lasciava alzare dal tavolo senza che prima avessi finito la metà del mio pranzo o della mia cena e, in quel momento, avevo capito che persona speciale era veramente. Ero segretamente innamorata di lui, tantoché ogni scusa era buona per stare nel salone e guardarlo giocare alla play con mio fratello e i loro amici.

E ora eccoci qui, fidanzati.

«Come stai, Alli?»mi chiese Tony, carezzandomi la guancia con il pollice.

«Benissimo.»risposi io. «E tu?»

«Molto bene, ora!»

«Dio! Non ti vedo da due anni, ma sei cambiato molto!»esclamai, prendendogli la mano e tirandola via dalla mia guancia con delicatezza, per fargli capire che lo facevo perché ora non mi interessata più.

«Anche tu sei cambiata: sei ancora più bella!».

«Ed è fidanzata!»si intromise Tommy, affiancandomi.

«Ho saputo.»annuì Tony, dando la mano a Tommy, che la strinse. «Sei fortunatissimo, amico.»

«Lo so.»

«Beh, vado a salutare gli altri!»dissi io. «Ci rivediamo tra poco.»

«No Alli.»mi fermò lui. «Io non posso fermarmi a lungo. Sono qui con mio padre, perché aveva una riunione, ma partiremo tra qualche ora.»

«Che peccato!»feci, mettendo il broncio. «Beh, ma da Torino a Milano non è molto! Qualche giorno ci rivedremo!»

«Abito a Monaco, ora.»scosse la testa lui. «Mi sono trasferito lì l'anno scorso.»

«Ah, cavolo! Vabbe, allora ci rivedremo un'altra volta, dai. Quando tornerai qui con tuo padre, fammi uno squillo. Il mio numero è quello di due anni fa.»

«Certo, dovrei averlo da qualche parte, in una rubrica.»

Io presi dalla borsetta un fazzoletto e la penna e ci scrissi sopra il mio numero. «Così sei sicuro di averlo.»

«Perfetto! Ora io vado. Ci rivediamo, Alli!».

«Ciao Tony!»lo baciai sulla guancia e lo guardai uscire da casa di Teo.

«Stai bene?»mi chiese Tommy, posandomi una mano sul fianco.

«Sta tranquillo! Ho passato quella fase, Thomas. Grazie a te!».

Thomas mi sorrise e mi baciò sulle labbra, poi insieme ci gettammo nella mischia, ballando come dei pazzi nel salone, insieme ai nostri amici e ad altri ragazzi che non conoscevo.

Quando la festa finì, alle cinque del mattino, Thomas e gli altri si erano addormentati o se ne andavano ancora in giro per casa ubriachi. Io andai alla porta per chiudere a chiave e poi mi stesi sul divano, dove Thomas russava come un matto. Prima di addormentarmi, sentii il telefono vibrare e vidi uno strano numero su Whatsapp. Non era italiano e subito intuii chi era.

"Sei diventata stupenda. Stanotte mi hai fatto innamorare di te un'altra volta, ma so che non posso confrontarmi con il ragazzo a cui hai sorriso così profondamente per tutta la serata. Ciao, Tony".

Rimasi scioccata, ma gli risposi comunque:"Grazie per i complimenti, Tony. Posso comunque offrirti la mia amicizia, se vuoi.. Buonanotte".

Non tardò a scrivermi:"Scherzi? La tua amicizia mi basterà per tutta la vita. Buonanotte, meine Lieben".

Mi avvicinai a Thomas, che si lamentò nel sonno, ma mi strinse comunque a sé, mormorando il mio nome e poi caddi tra le braccia di Morfeo, troppo stanca per la serata movimentata.
   
 
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