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Autore: Chichilina    16/12/2008    4 recensioni
Restyling!!! L’avevo promesso da tanto ed eccolo. Immaginate che una ragazza appassionata di Sailor Moon scoprisse un giorno che non si tratta solo di un cartone animato ma di un …DESTINO! Serenity, Endymion e il Golden Kingdom entrano in connessione con la nostra realtà e, per Usagi diventano un magico e inesorabile tutt’uno. Buona lettura e…commentate!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Seiya, Usagi/Bunny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia non smetteva di cadere. Anche gli esperti non sapevano più cosa raccontare per spiegare l’imperversare del cattivo tempo. Telegiornali e meteo non facevano che parlare di perturbazioni anomale che coprivano tutto il pianeta, dall’Artico all’Antartico. In alcuni stati pioveva, in altri nevicava e in altri ancora non smetteva di grandinare.

La popolazione mondiale era attanagliata dal mal tempo, ma, per quanto il fenomeno fosse inedito e spaventoso, non era certo la pioggia o le neve a tenere tutti con il fiato sospeso. Macchie scure coprivano il sole ed erano ogni giorno più grandi.

        -       Minako ma secondo te si tratta di attacchi alieni?

       -       EH???

        -        Forse sono gli alieni a provocare quelle strane macchie sul sole e forse è anche colpa loro se non smette di piovere?

        -       Usa, tu vedi troppa televisione, te lo ripeto da una vita. Sarà solo qualche fenomeno scientifico che io e te non capiamo, ignoranti in materia come siamo. E  poi, è circa un mese che il tempo non cambia, se fossero stati gli alieni non penso che a quest’ora non si sarebbero già dati una mossa. Secondo me tutti ci stiamo spaventando troppo per un qualche stupido fenomeno passeggero. Anche se…secondo te gli alieni sono carini?

        -       Mina!!! Sei sempre la solita! Comunque…bho? Non saprei… Va bhè, lasciamo stare. Meglio non pensarci. Comunque sia, ho deciso. Stasera piova pure quanto vuole ma io mi metto l’impermeabile, mi porto l’ombrello e vado sul lungomare: ho bisogno di respirare aria di mare! Mi sono stancata di stare chiusa in casa!

        -       Sei proprio sicura? Te lo devo ricordare che fuori c’è il diluvio?! Sei la solita sconsiderata!

        -       Mina, non ce la faccio più. Seya non verrà di sicuro con me ma io devo uscire, altrimenti rischio di impazzire letteralmente seduta davanti a questa finestra.

        -       Amica mia, promettimi almeno di fare a attenzione!

Eccola lì,  Minako si preoccupava sempre per la sua Usagi. Per lei la sua coinquilina era tutta la sua famiglia. Ad Usagi si ammorbidì ancora di più il sorriso già disteso.

        -       Tranquilla amica mia e poi…tanto ci sei tu che verresti a salvarmi in caso di pericolo!

Strizzando l’occhio a Minako la ragazza uscì di casa.

 Il lungomare era deserto, faceva davvero freddo e la pioggia era pungente come non se lo ricordava mai. Eppure Usagi non aveva intenzione di rinunciare. Amava passeggiare sul lungomare e fantasticare su quella che sperava sarebbe stata la sua vita insieme al suo fidanzato ormai storico, Seya. Tra due anni si sarebbero finalmente sposati e lei non faceva altro che pensare al giorno del loro matrimonio e al suo futuro sposo. Alto, moro e possente. Quello che più gli piaceva era quel modo tutto particolare che Seya aveva di sorridere. Si, sposarlo era il desiderio più grande del cuore di Usagi.
Persa fra i suoi sogni romantici, incurante della pioggia scrosciante intorno a se, lagiovane ebbe una specie di randez  vous: “…Principessa, la prima luna di Primavera è sorta, aspettami, un giorno sotto questa stessa luna verrò a prenderti per portarti a casa, e non ti lascerò mai più sola”. La voce del suo sogno.
No, non assomigliava per niente a quella di Seya. Per anni si era aspettata prima o poi di incontrare qualcuno con quella voce. Ma non era successo. Lei credeva di amare il suo Seya, di averlo sempre amato anche se, più di una volta, aveva pianto per causa sua, più di una volta quella dolcezza che lei voleva vedere in lui era diventata freddezza e le aveva spezzato il cuore.
Lei però aveva sempre resistito.
“Non esiste l’uomo perfetto e non voglio buttare all’aria tanti anni insieme”.
Si ripeteva queste frasi tutte le volte che lui la trascurava, o la faceva soffrire.
Minako più di una volta le aveva consigliato di lasciarlo: “Non troverai mai l’uomo giusto se ti ostini a non vedere i difetti enormi di Seya e a sopportare tutto. Essere stati legati per otto anni non significa che tu debba sempre sopportare tutto oppure che tu sia costretta a passare il resto della vita con quell’orso dalla doppia personalità!”

Nonostante tutto Usagi aveva continuato a resistere. Era come se in Seya lei credesse di aver investito tutta se stessa e non volesse accettare di aver … perso il suo tempo e il suo amore.

Smise di fantasticare, la pioggia si era fatta più fitta. Fu un’istante. Una folata di vento fece volare via l’ombrello dalle mani ormai semi congelate. Un fulmine squarciò il cielo e andò a colpire i fili della luce pendenti dal palo poco lontano dalla giovane. Scintille improvvise. I lampioni si spensero.
        “… Ahhhh……!!”

Usagi terrorizzata si buttò a terra, cercò di proteggersi dalla pioggia e dalle scintille. In quel momento sarebbe voluta  scappare a casa correndo e urlando. Non si vedeva niente, era buio, le nuvole coprivano la luce della luna e lei aveva paura.

I lunghi capelli marroni erano già fradici.

        “Come faccio adesso?? Fa freddo, non si vede niente. Ma come mi è venuto di passeggiare sul lungomare con     questo tempaccio?! Non ho nemmeno portato il cellulare! La solita stupida!”

Intanto il tempo continuava a peggiorare, altri fulmini sembravano aprire il cielo. Era il 20 di marzo  ma sembrava una brutta serata di fine novembre.

All’improvviso un’ idea, un’ancora di salvezza lanciatale dalla memoria. Usagi si ricordò di una caverna calcarea alla fine del lungomare. Non era lontana.  Lì avrebbe potuto ripararsi e poi, quando Minako  si sarebbe preoccupata per la sua assenza l’avrebbe cercata. In quella grotta giocavano sempre da bambine, non le sarebbe stato difficile pensare di cercarla proprio lì.

Piano piano, sempre sotto la pioggia, Usagi  riuscì ad arrivare alla grotta. Si sentiva al riparo. Era completamente zuppa di pioggia ed era stremata per la paura e per la stanchezza. Non se ne accorse. Dopo pochi minuti si addormentò esausta.

   - …Principessa, la prima luna di Primavera sta per sorgere, aspettami, sto venendo a prenderti per portarti a casa, e non ti lascerò mai più sola.

Quella voce. Usagi la conosceva bene. Era il giorno dell’appuntamento annuale con il suo sogno. Però…per la prima volta le parole erano cambiate. “Sta venendo a prendermi?!  Oddio! Finalmente saprò di chi è questa voce.”

Si trovava come tutte le volte che aveva fatto quel sogno sul balcone di casa a guardare le stelle. Il solito manto luminoso, la solita rassicurante Luna all’orizzonte. Ma, all’improvviso tutto cambiò. La trapunta di stelle si scompose. Gli astri si muovevano!
Da tutti gli angoli del cielo le stelle sembrarono radunarsi e prendere forma: una scala che dal suo balcone sembrava arrivare fino alla Luna.
-  Serenity sto arrivando.
Ancora quella voce. Ma come l’aveva chiamata? “Serenity? Ma che nome è?” Usagi aveva i brividi ma non era per la paura, era emozionata.

All’improvviso in cima a quella scala di stelle apparve una figura. Usagi non lo sapeva ma quella figura avrebbe cambiato quella notte, e non solo quella notte, per sempre.

Finalmente ho trovato il tempo per pubblicare, o meglio, ri-pubblicare il secondo capitolo. Aspetto i vostri pareri miei cari amici e amiche. Grazie per il tempo che vorrete dedicarmi con una recesione. vi mando un bacio formato gigante. 

Chichilina

   
 
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