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Autore: Chichilina    28/11/2008    9 recensioni
Restyling!!! L’avevo promesso da tanto ed eccolo. Immaginate che una ragazza appassionata di Sailor Moon scoprisse un giorno che non si tratta solo di un cartone animato ma di un …DESTINO! Serenity, Endymion e il Golden Kingdom entrano in connessione con la nostra realtà e, per Usagi diventano un magico e inesorabile tutt’uno. Buona lettura e…commentate!!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Minako/Marta, Seiya, Usagi/Bunny
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Restyling!!!
L’avevo promesso da tanto ed eccolo. Non è che sia soddisfatta al 100% ma…meglio della prima edizione è sicuro. Ri pubblicherò capitolo per capitolo. Spero mi seguirete carissimi amici. Ps. Mi siete mancati tanto. Scusate se non mi sono fatta sentire per tanto tempo!!!

Bacio a tutti.

Chichilina

Immaginate che una ragazza appassionata di Sailor Moon scoprisse un giorno che non si tratta solo di un cartone animato ma di un …DESTINO!

Serenity, Endymion e il Golden Kingdom entrano in connessione con la nostra realtà e, per Usagi diventano un magico e  inesorabile tutt’uno.

Buona lettura e…commentate!!!

 

Una vita aspettando la prima luna di primavera

…E se tutto quello in cui credi, l’uomo che ami,  la tua stessa vita, non fossero che un’illusione, un gioco del destino o piuttosto un ricordo a cui non ci si può legare?

 

Tic-tic-tic…

Tic-tic-tic…

Le mille gocce di pioggia si infrangevano insieme contro la vetrata spessa. Il vento le accompagnava nella loro corsa ingoloriosa verso quella barriera trasparente.
In sottofondo si poteva sentire la voce possente del mare che gridava agli scogli il suo incontro con il cielo.

Si dice che quando piove è perché la Dea del cielo e il Dio del mare hanno  ceduto al bisogno di stare insieme, e che ogni goccia non è che un bacio, ed ogni onda non è che un abbraccio dei due amanti divisi da Madre Terra.

E’ solo un mito ma…ha il suo fascino.

Una ragazza dall’altra parte del vetro spesso seguiva con il dito la scia lasciata dalla piogge infranta sulla finestra.

       -       Mi piace la pioggia ma ora basta! E’ più di un mese che il cielo sembra un disco rotto! Sono stufa! Nemmeno stasera potrò uscire con Seya. E io che speravo tanto di poter fare una passeggiata romantica sul lungomare. Uffa!!

      -       Usagi, dai, abbi pazienza. Prima o poi smetterà di piovere, non credo proprio si tratti del diluvio universale. Anche se … a dire la verità mi sono stufata anche io. Come farò a trovare il principe azzurro se resto chiusa qui con te??


Sulla spalla della giovane ragazza una mano affettuosa aveva annunciato la presenza della sua amica ben prima delle sue parole. Usagi la guardava  riflessa nella finestra mentre tentava di acconciarsi i capelli ribelli. Non potè fare a meno di sorridere a quell’immagine così abituale. Adorava la compagnia di Minako e sapeva che non sarebbe mai cambiata.
Più che un’amica era una sorella per Usagi. Una sorella che l’aveva scelta tra tante, un giorno d’estate di tanti anni prima.

Sono teneri i ricordi dell’infanzia. Quella sensazione di rarefatto, lontano, eppure indimenticabile che sa darti un ricordo di bambina è un’esperienza semplice da capire. Capitava spesso a Usagi di rivedere negli occhi furbi della sua amica quella bambina spavalda che più di 14 anni prima si era avvicinata a lei nel parco con una merendina in mano barattando quel dolce con un “ Ciao, come ti chiami?”.

Non si erano mai più separate da quel giorno. Complici nella vita come due sorelle legate dal sangue, il sangue dell’amicizia.
Nel loro affetto avevano scoperto il sapore della libertà, quella libertà che si prova quando condividi la vita con qualcuno che sai non ti abbandonerà mai e che mai ti giudicherà.  Era bello così. Non doveva cambiare mai.

      -       Menomale che in tv trasmettono la mia amata Sailor Moon, cosa farei senza di lei?!”

      -  Cresceresti! Usa, hai 24 anni suonati. Io penso a trovarmi un fidanzato e tu che ce l’hai,  pensi a un fumetto??!! Che direbbe il tuo Seya se ti vedesse appiccicata alla televisione a cantare “Sailor Moon la luna splende, ecc…”?

- Mina,  Sailor Moon non si tocca! Non me ne perderò mai una puntata nemmeno quando avrò 100 anni!

Minako non riusciva proprio capire la sua amica, una passione del genere alla sua età le sembrava un tantino esagerata.
Era una passione grande: Usagi aveva addirittura convinto il suo fidanzato a farsi regalare tutta la serie del suo cartone preferito, 12 dvd per un totale di 200 puntate, tutto comprato su internet.
Ma questo non era niente, immagini, figurine, bambole e gadget vari facevano di Usagi la più fedele fan del famosissimo manga e rendevano la loro casa una specie di negozio per collezionisti.
Ormai Minako si era rassegnata. Non riusciva a dirle mai "basta", lei era la "sua" Usagi. Infondo, nessuno riusciva davvero a dirle di no. Usagi era una ragazza speciale e tutti amavano quel suo sorriso contagioso capace di estorcere simpatia. I suoi profondi occhi marroni sapevano entrare nel cuore di chi li guardava e i suoi capelli lunghi e color cioccolato sembravano lasciare dietro di lei una scia di allegria ovunque passasse.

Quello che Minako, e nessun altro sapeva era che quella passione così smisurata per Sailor Moon aveva una logica tutta sua nel cuore della giovane.
Tutto era cominciato una notte di sogno, la notte del 15 esimo compleanno di Usagi. La notte del 21 marzo.
Le stelle del cielo sembravano una trapunta ricamata ad arte. Ogni luce richiamava il riflesso di quella vicina, ogni scintillio narrava di mondi lontani, di sogni e speranze che qualcuno a quella luce aveva affidato.
Il pigiama felpato era morbido, lasciava un senso di tenerezza sulla pelle. Era strano provare quella sensazione in un sogno. Usagi sapeva di star dormendo. Una consapevolezza  inspiegabile ma salda. La Luna in tutto il suo regale apparire sembrava essere tutta sua. Un dialogo segreto la faceva sentire in contatto con tutto quello splendore. E poi… una voce, una voce che veniva da dentro cominciò a diventare prepotente: "…Principessa, la prima Luna di Primavera è sorta, aspettami, ti prego, un giorno non lontano, sotto questa stessa luna verrò a riprenderti per portarti a casa, e, credimi, non ti lascerò mai più sola”.
Di chi era quella voce? Usagi non lo sapeva. Era una voce da uomo, una voce indimenticabile, carica di dolcezza ma anche di tristezza. Qualcuno le stava chiedendo di aspettarlo. Per quale motivo?
Ai sogni, si sa, non si può dare mai un solo significato. E la mattina dopo nella mente di usagi tutte le domande per quello strano momento onirico si risolsero in un rassegnato “non so”. Quando però, solo pochi mesi dopo in televisione cominciarono a trasmettere le puntate di Sailor Moon, un manga di origine giapponese su una ragazzina principessa della Luna, Usagi ne divenne piano piano una appassionata , sognando nella sua mente di ragazzina di vivere una favola come quella di Bunny e Marzio, con l’uomo che in sogno le aveva promesso di venirla a prendere prima o poi per restare sempre con lei.
La rendeva stranamente felice quell’illusione, le sembrava di riempire quel vuoto che ogni tanto sentiva nel cuore, una sensazione di solitudine che non si sapeva spiegare. 
Avvolte l’anima lascia strani messaggi. Era come se una parte di lei mancava.

Gli anni però continuarono il loro viaggio e, nonostante quel sogno continuava a tornare ogni notte in occasione del suo compleanno, e nonostante quella sensazione di solitudine mai dimenticata, Usagi era diventata una donna, aveva imparato a convivere con la nostalgia e si era innamorata.  


   
 
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