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Autore: Farbig_21    22/03/2015    1 recensioni
Bloody Diary è la classica storia, Elena s'invaghisce di Damon mentre è ancora fidanzata con Stefan. Stefan capisce e non capisce. Damon sta male, Elena è confusa. Katherine è la spacciatrice del gruppo. Klaus e Caroline ogni tanto fanno la loro comparsa. Droga, alcool e fame. Una fame eterna.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus | Coppie: Damon/Elena, Elena/Katherine, Katherine/Stefan
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Diary of Niklaus Mikaelson
8 settembre 1354
Non vi sono voci fra i miei cadaveri, ne sospiri ne urli. Nessuno di loro riesce a urlare, nessuno ne ha il tempo. Ma per quanto io possa dissetarmi, per quanto possa desiderare, tentare, sedurre.
La mia sete mai sarà colmata.
Appare, ora bellissima. Dalla lunga chioma d’argento, da occhi vellutati come per incanto da una sottile sfumatura grigia. La mia Persefone. La sua luce riscalda e ed esplode dentro di me rendendomi ancora più avido di desiderio, ancora più avido di quanto non fossi prima. Ancora più geloso di quella immagine che non mi appartiene.
 
 Cosa sto scrivendo? Cosa scrivi penna maledetta, non sono le mie mani a muoverti ! Quali pensieri, quali peccati. Non posso certo esserne innamorato. E’ solo un idea, una dea. E’ per questo che ne sono attratto nient’altro, è del tutto naturale. In fondo è una divinità, non certo una donna comune. E per di più vuole uccidermi, quali fantasie vado sperperando? A quali speranze voglio aggrapparmi?
Non ho bisogno di aggrapparmi a nulla, io. Sono solo e solo devo restare, sono pieno e vuoto mi devo mostrare.
Sono anima e carne vedrete , l’animale che selvaggio ora dorme risorgerà per domare tutti voi, compresa te mia bella Persefone.

 
Klaus si destò dalla lettura tornando in sè, si era immerso in un passato pericoloso, stava stuzzicando  cicatrici da tempo chiuse. Non si accorse di una presenza alle sue spalle che lo fissava affascinata dall’espressione rimastagli sul volto. Quando avvertì un debole sospiro, si girò di scatto ritrovandosi incastrato negli occhi di Caroline Forbes.
“Ti ho svegliato?” Improvvisò la ragazza infastidita da quello sguardo così intenso.”No, io stavo.. Lascia stare. Ad ogni modo.. Cosa vuoi?”- “Ho bisogno che tu uccida una persona per me.”accennò Caroline Tutto d’un fiato. “Non puoi farlo da sola vampirella?” disse sorridendo Klaus. “Oh, non posso va bene? Perfavore..”  “E di chi staremmo parlando?” “Nessuno, un mio ex.” -”Sarò felice di farlo fiorellino, ma tu in cambio cosa farai per me?” -” Il solito stronzo.. Che cosa vuoi?” “Una serata, tequila e cocaina!”- “Scordatelo!”- “Una bottiglia di vino e due canne?” “Può andare.”
“Domani, ti passo a prendere alle sette.”- “Vengo da sola grazie, qui a casa tua. Nessuno deve vederci è chiaro?!” – “Ammettilo che non vedi l’ora di saltarmi addosso saltando la cena.” – “Te lo sogni.” Urlò e scappò via.
 
Diario di Damon Salvatore
8 settembre 
 
Non sono adatto a lei, non sono abbastanza virtuoso, non sono abbastanza… Stefan.. Ma perché dovevo innamorarmi di nuovo della ragazza di mio fratello? Non potevo guardare dall’altra parte? Non lo so, darmi uno schiaffo, lasciarmi dissanguare tutto pur di non farla soffrire a causa mia. Dovrei sparire, scappare, lasciarla libera.. Ma morirei senza di lei, sarebbe un suicidio andarsene.. Ed un suicidio restare.. Perché l’ho baciata? Non avrei dovuto, Stefan è mio fratello. Ma lei è così viva.


“Cos’hai stamattina?” Chiese Stefan preoccupato. “Niente, fratello. Tutto naturale” Rispose, sforzandosi di apparire sgradevole, Damon. Stefan non doveva accorgersi di nulla o Elena si sarebbe arrabbiata e quella minima speranza di conquistarla si sarebbe infranta. Si accorse solo ora di essersi già abbandonato ad Elena ancora, ancora e ancora. Stefan mollò la presa e uscì in moto, doveva passare a prendere Elena per andare a scuola e non poteva certo fare ritardo.
Damon non le scrisse, non si fece sentire. Dopo quel bacio datole la sera prima Elena non si era fatta viva e lui non aveva intenzione di fare il suo cagnolino. Doveva farsi rimorchiare, doveva fare in modo che lei desiderasse e pensasse solo alle sue labbra. Solo a lui.
Elena d’altro lato stava impazzendo, Per un momento decise di voler rivivere la scena vissuta la sera prima. Era tutta la mattina che evitava di pensarci, dicendo a se stessa che non c’era niente da pensare, lei amava Stefan. Quanto ossessivamente si era ripetuta questa frase pur di convincersi. Ma essendo sempre più scossa decise di elaborare bene la situazione. Chiuse li occhi e si focalizzò sulla sera precedente.
 
Aveva il braccio avvinghiato a quello di Stefan, stava tenendo d’occhio suo fratello che pareva volersi scolare tutto il Grill. Quando l’effetto della Mescalina cominciava a farsi sentire. Sentì le pupille dilatarsi e il bar che cominciava a ruotare, le pulsazioni sempre più forti. Stefan appariva preoccupato, sapeva che la sua fidanzata ultimamente prendeva qualche droga ma essendo un vampiro non si preoccupava troppo che la situazione potesse sfuggirle di mano. “Vado un attimo in bagno.” Annunciò Elena improvvisando un debole sorriso. La distanza fra il bancone e il bagno le sembrò infinita quando aperta la porta avvertì un odore familiare. Un odore buono che l’attirava e la seduceva. Un misto di dopobarba, sangue e.. e.. Damon. L’odore di Damon. Si voltò di scatto trovandosi inaspettatamente vicina al volto di lui, al quale tremavano le labbra, Elena lo notò o era la mescalina a notarlo ma si sentì d’un tratto euforica, elettrizzata, attratta da quella labbra, da quel collo, da quegli occhi che la guardavano desiderandola. Damon si avvicinò, le labbra ora ferme, le mani le sfiorarono la schiena provocandole un brivido. Non poteva resistere, lei era li. E non accennava a volersene andare.. Doveva solo avvicinarsi ancora un po’. La prese fra le braccia baciandola con passione, lei si avvinghiò al bacio spingendo i fianchi verso di lui, ansimando, e abbandonandosi a quell’attimo. Damon la spinse gentilmente contro il muro quando lei si staccò con difficoltà, mollando uno schiaffo a Damon e fuggendo via. Tornando da Stefan, lei amava Stefan e nessun’altro.
“Allora.. Abbiamo ancora dieci minuti prima di andare.. Se ci sbrighiamo..” Stefan aveva corso per arrivare prima “Ehm.. si, ecco io.. Non sono ancora pronta.” – “Cosa vuoi dire?” – “Devo farmi una doccia e non posso farti fare tardi a letteratura. Ti raggiungo a scuola.” – “Facciamo la doccia insieme?” – “VAAII!” esclamò Elena ridendo. Stefan un po’ deluso le posò un bacio leggero sulle labbra e sparì.
“Devo chiarire questa faccenda con Damon” pensò, buttò giù due pillole con un sorso d’acqua, non poteva affrontare la situazione da lucida. Controllò che Stefan se ne era andato e sgattaiolò dalla porta sul retro, diretta a casa Salvatore. Preparando un discorso su quanto amava Stefan, e su quanto lui avesse sbagliato a provocarla e a baciarla,a toccarla.. a pensarla, a desiderarla.. Arrossì d’un tratto sentendo un brivido fra le gambe, senza accorgersene cominciò a correre sempre più veloce, voleva vederlo. Ne aveva bisogno.
 
  
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