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Autore: Farbig_21    29/03/2015    1 recensioni
Bloody Diary è la classica storia, Elena s'invaghisce di Damon mentre è ancora fidanzata con Stefan. Stefan capisce e non capisce. Damon sta male, Elena è confusa. Katherine è la spacciatrice del gruppo. Klaus e Caroline ogni tanto fanno la loro comparsa. Droga, alcool e fame. Una fame eterna.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Caroline\Klaus, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus | Coppie: Damon/Elena, Elena/Katherine, Katherine/Stefan
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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DIary of Niklaus
 
Più mi avvicino più lei appare lontana, più ti ho in sogno meno ti ho in realtà. Cara eterea Persefone..
Oggi ti ho vista, vagavi nel giardino di limoni dietro Villa Salvatore, i tuoi occhi erano stanchi, ti guardavi attorno senza entusiasmo ne piacere. Sembrava non guardassi affatto, sembrava non sentissi nulla, né il forte odore dei limoni, né il vento tra i capelli, né il sole caldo sulla pelle stanca.
“Non era l’andar suo cosa mortale
Ma d’angelica forma, e le parole
Suonavano altro che pur voce umana;
uno spirto celeste, un vivo solo
fu quel ch’io vidi, e se non fosse or tale
piaga per allentar d’arco non sana.”
Non saprei dire cosa mi spinse ad andarle incontro, mi accostai alle sue spalle senza fare rumore.. Naturalmente si era accorta di me da un pezzo: “Vi sembra forse corretto seguire una gentil donna?” Proclamò provocandomi un tremendo mal di testa che mi schiacciò a terra sfinito. “F..Ferma! Io non intendevo farti male né.. Disturbarti. Si..Ecco, io sono venuto perché..” le parole mi morirono in gola, lei era lì, che attendeva le mie vili scuse. “Sei venuto perché?”
“Non ho potuto farne a meno.” Dissi, alzandomi e piano avvicinandomi. L’espressione dura che aveva mantenuto si stava piano sciogliendo in un espressione di sorpresa a seguirsi, in un sorriso. Un sorriso dolcissimo.

 
“Ooohh insomma, sempre a leggere stai.” Un sorriso spuntò naturale sulle labbra di Klaus, era bello sentire la sua voce e in più se non fosse venuta tutto il piano sarebbe saltato.
“Già, a te non farebbe male invece.” Caroline sbuffò brontolando su quanti libri aveva letto, su Jane Austen e di quanto avesse amato le sorelle Brontè. “Dai, piantala e vieni qui.” Klaus l’afferrò per la vita mettendole una canna accesa fra le labbra, e ponendole un bacio delicato sulla fronte. “Ma è deliziosa! Sei andato ad Amsterdam per prendermi sta’ roba?” Rise Caroline facendo dei cerchietti con il fumo per la stanza. “Perché, vuoi andarci?” “Ora?” “Si adesso, andiamo in Europa.” “Tu sei fuori.. Dov’è l’alcool?”.. “Ah, già..Andiamo a prenderlo ad Amsterdam” “Ma sei fissato. Tieni.” Caroline tirò la canna a Klaus che prese al volo mentre stava  prendendo una bottiglia verde dalla credenza dietro il divano. “Aha!” Fece Caroline “E questo sarebbe?” “Assenzio.. Del 1857 quando non avevano ancora capito che lo stavano distillando male e che gli effetti allucinogeni erano dovuti a quello.” Prese dalla credenza  due cucchiaini, zucchero in zollette,  un pacchetto di fiammiferi e un ghigno eccitato. “Io non la bevo quella roba.” “La vampirella ha paura?” Nel frattempo con attenta precisione Klaus stava versando il liquido verde in due bicchieri, vi pose sopra i cucchiaini e le zollette accese un fiammifero e cominciò a bruciarle per scioglierle. Una volta compiuto il rituale diede il bicchiere a Caroline che con uno sguardo piuttosto arrabbiato gettò giù tutto d’un fiato. Guardò Klaus che le apparse più bello che mai. Voleva solo lasciarsi andare.
 
Diary of Damon Salvatore
 
Non ha nessuna importanza, è solo fumo.
 
Damon era attaccato alla bottiglia di Bourbon da un po’, e i suoi sensi non erano così lucidi come avrebbero dovuto. Sentire i passi leggeri di Elena, non lo sconvolsero neanche un po’. Era convinto di stare sognando o qualcosa di simile, capitava spesso quando oltrepassava leggermente il limite. Invece quasi senza rendersene conto si ritrovò ad aprire la porta ad un Elena decisamente sconvolta.
“St..Stefan non c’è.” – “Lo so, devo parlare con te.” – “Ah che bella notizia.” Doveva rimanere sobrio, doveva rimanere se stesso, non poteva distruggere tutto per qualche bicchiere di troppo. Datti un contegno Damon! I pensieri cavalcavano veloci, cos’era venuta a fare? Voleva parlare con lui? L’avrebbe affrontata, tranquillo, senza scusanti. Non si sarebbe scusato per averla baciata, lei si era stretta alla sua presa dopotutto, non era tutta colpa sua. Non aveva intenzione di abbassare la cresta come Stefan. No, lui avrebbe combattuto per quello che è, per quella che è la sua natura, per lei. Lui avrebbe combattuto per averla, anche se significava combattere contro suo fratello.
“Dimmi pure.”- “Damon..” Elena era in lacrime,  di spalle ma lui la sentì singhiozzare.. Perché piangeva, lui.. non aveva ancora detto nulla, non era il momento giusto per piangere. Si girò di scattò, il trucco colato e le labbra tremanti, Damon avanzò per abbracciarla ma lei lo respinse violenta. “Stai lontano, sono venuta a dirti che.. che.. che tu non dovevi farlo! Non avevi nessun diritto di baciarmi!
“Diritto, eh? Non mi sembra ti sia dispiaciuto così tanto ieri sera.” Era arrabbiato, tutte le  lacrime di lei gli sembravano così insulse. “Non ti azzardare, io amo Stefan.” Damon si sentì travolgere da un’ondata di rabbia, un ondata d’istinto. Si avvicinò di colpo, così vicino che poteva percepire ogni minimo movimento di Elena, l’odore di lacrime che le inondava il viso. Talmente vicino da farla tremare, un brivido, feroce, minaccioso. “E’ questo che hai ripetuto a te stessa mentre m’immaginavi?” – “Smettila, io non ho mai..” Damon non le fece finire la frase, le baciò il collo con delicatezza assaporando ogni millimetro di pelle. Sentì Elena fremere contro il suo corpo. La guardò negli occhi, lei si sentiva impazzire. Cosa stava facendo? Era così attratta da quegli occhi e quelle labbra contro di lei, Damon. Si stava lasciando toccare da Damon, si stava eccitando al suo tocco. Si accorse di desiderare di più, si accorse di non poterne essere sazia. Gli afferrò il collo e lo spinse dall’altra parte della stanza contro il tavolo, contro il letto, contro qualsiasi cosa. Sentiva solo le sue mani che avide si avvicinivano alla sua pancia, scendevano sempre più in basso. Finchè non le sentì dentro di lei, forti, decise. Elena lo spogliò privandolo d’ogni indumento, voleva vederlo, voleva sentirlo. Completamente. Fecero l’amore sul pavimento, sul letto,  nella doccia. Non si fermarono fin quando non sentirono la moto di Stefan parcheggiare nel vialetto.
Elena si rivestì di colpo, prese i vestiti la borsa e svanì dalla finestra.
“Frateello caro..”  Damon apparve così felice che Stefan stettè nel riconoscerlo. “Cosa ti è successo?” “Successo, a me?” – “No, alla bottiglia di Bourbon.” – “Ah beh, quella..”- “A te, idiota.” “Un buon pranzetto “  Sorrise Damon, ammiccando. “Non vorrai dire che..”- “Tranquillo! Mangia, guarisci, cancella. Tadà.” Stefan parse bersela, non era così difficile credere che il fratello si era appena procurato un bel “pranzetto”.
 
“MANNAGGIA A ME E A QUELLA TESTACCIA CHE MI RIPORTO! MA CHE MI SALTA IN MENTE?! D’accordo stai calma.. In fondo non è così tremendo ho solo fatto sesso con Damon, un paio di volte.. Niente di preoccupante. “ Non era certo la prima volta che tradiva Stefan..  Ma MAI con Damon Salvatore.. Questo era diverso, sentiva che era diverso.. Era suo fratello, coma aveva potuto? Come poteva ancora guardarsi allo specchio? Come poteva incontrare Damon e fare finta di nulla? Solo pensarne il nome la faceva fremere di piacere. Decise che aveva bisogno di calmarsi e andò a cercare nella stanza del fratello qualcosa da fumare. Qualsiasi cosa. Seguendo il suo naso trovò un po’ d’erba  fra i libri e un tocco di fumo fra i vestiti. Poteva bastare per ora, ma aveva bisogno di qualcosa di più forte..  Tornò nella sua stanza, prese la scatola di suo padre dove teneva accendino, grinder, pipe, chilum.. Cominciò a sciogliere il fumo lasciandosi cullare dall’odore che ne trapelava. Tirò fuori il bong da dentro l’armadio e con estrema precisione riempì il braciere fino all’orlo, prese una boccata d’aria e cominciò a caricarlo. Sputò il fumo lentamente, godendosene ogni sfumatura.  Aveva decisamente bisogno di qualcosa di più forte, prese il telefono e scrisse un messaggio a Katherine Pierce, la sua spacciatrice.
 
“Lasciami un tiro, stronza.” Katherine apparve più in forma che mai, i lunghi capelli ricci le incorniciavano il viso, gli occhi truccati e luminosi. “Buongiorno bellezza” Le disse Elena passandole il bong. “Allora..” Katherine fece un tiro, sputando il fumo elegantemente fuori dalla finestra “Che cosa ti serve?” “Qualsiasi cosa. Mescalina, Ketamina, Funghetti..” Katherine era diventata la spacciatrice più richiesta di Mystic Falls, aveva fatto un patto, comodo a tutti. Lei portava la droga, loro la proteggevano. Nell’ultimo periodo Elena l’aveva chiamata più spesso di tutti, più spesso di Klaus. Il chè era davvero difficile. “Posso procurarti qualche funghetto in un ora, per la Ketamina non se ne parla, mentre dovrei avere ancora un po’ di mescalina.. O un po’ di oppio se preferisci.. Ma cosa ti è successo? Hai un aria stralunata, devo dire che sei quasi affascinante.” .. “Niente, io..” – “ Ecco a voi Katherine Pierce spacciatrice, consulente e psicologa. Non puoi stupirmi dolcezza, spara.” –“ Ho fatto sesso con Damon.” – “Cosa? Voglio i dettagli piccanti! Si mantiene ancora in forma?” –“ Oh, altrochè..” disse quasi inconsciamente Elena, Katherine scoppio in una fragorosa risata. “Bene! Fantastico!” – “Fantastico? Ho scopato con il fratello del mio ragazzo e tu mi dici fantastico?!” – “Oh, Elena.. Non è certo la prima volta che tradisci Stefan.. E poi pensa potresti anche fare una cosa con tutte e due!” – “Ma Kathe.. Io..” – “Ti senti in colpa, blablabla. Finiscila. Sei deprimente. Non hai alcool in questa casa?” – “L’armadio.” Katherine aprì l’armadio e scoprì una  collezione di vizi, c’era di tutto. Prese una bottiglia di vodka e ne versò il contenuto in due calici aggiungendo limone e ghiaccio. Ne porse uno ad Elena e alzo il calice “Ai fratelli Salvatore e alle loro prestazioni. “ Elena non riuscì a trattenere la risata, era contenta che con lei ci fosse Katherine per quante gliene aveva fatte passare era l’unica che riusciva a farla stare bene in quel periodo. L’unica oltre a..
Non voleva neanche pensarci, scacciò il pensiero di Damon che la stringeva e bevve la vodka, che le bruciò l’esofago ed ogni preoccupazione.
 
 
Nota: Ho accentuato un po’ gli estremismi devo ammetterlo..  In ogni capitolo nel diario di Klaus ci saranno versi di poeti antichi. Klaus sarà in ogni secolo poeta sotto pseudonomi.  In questo caso sono versi di Francesco Petrarca nella poesia “Erano i capei d’oro a L’Aura sparsi" del Canzoniere  Va da sé, che nel 1300 Klaus era Petrarca stesso. E nel 1600 sarà un altro poeta ancora, nel 1700 un altro e via discorrendo. Tutta la storia ha una nota un po’ più “allucinante” dell’originale. Non ci sono troppo intrighi fantasy, ma ve ne sono parecchi visti dal lato psicologico dei personaggi e dal lato drogato in effetti. Ho deciso che le pagine di Damon saranno solo frasi. Niente ciance. Una sola essenziale frase. Katherine ed Elena best friends? Non credo, però diciamo che essendo Elena cambiata ha rivalutato la sua doppelganger e così ha fatto Katherine. Perciò,perché no?
Un bacio e tanto amore a chi recensisce! <3
  
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