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Autore: La_Birba    23/03/2015    2 recensioni
Non ero esattamente una tipa che ama socializzare, sapevo farlo, solo che non mi andava. Io, Bulma Brief, ero la ragazza che amava leggere e tuffarsi in ogni libro che leggeva. Io vivevo quelle avventure, insieme all'eroe di turno. Quindi in breve, nella mia testa avevo così tanti amici che non riuscivo manco a contarli tutti, mentre nella realtà ero io e basta. Odiavo il genere umano!
tratto dal primo capito. ecco in questa storia troverete una Bulma diversa, una studentessa modello che si innamorerà di un strano professore: Vegeta. spero vi possa piacere come sta piacendo a me scriverla :) ditemi cosa ne pensate di questa mia piccola malsana idea :)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Io ti amo

 

Quella sera dovetti ripassare diverse materie dato che la mia testa prima era occupata da tutt'altri pensieri. Non ero più la studente modello che ascoltava sempre le lezioni e che prendeva appunti. Ero diventata una sciocca ragazzina innamorata. Troppo presa da quell'amore per vedere altro. Non avevo i classici prosciutti davanti agli occhi, avevo proprio un maiale intero!! Dovevo riprendermi da quell'amore appiccicoso e rivedere le mie priorità. Dovevo andare all'università! La migliore oltretutto! Come aveva detto Vegeta, me la dovevo gestire da sola. Non dovevo vederlo come fidanzato-professore, ma come due persone diverse. Però credo che da fidanzato mi avrebbe sicuramente aiutato se glielo avessi chiesto. Magari una mano per la tesina dell'esame di fine anno me la sarei potuta far dare, dovevo sfruttare le opportunità che avevo dopotutto!

 

Il giorno dopo andai a scuola sentendomi la solita secchiona. Ero preparata per qualsiasi interrogazione o possibile verifica a sorpresa. A fine lezioni, andammo in aula video, dovevano dirci cos'avremmo dovuto recitare. Non so cos'era passato nell'anticamera del cervello di quelli che avevano avuto questa “fantastica” idea, però la recita era ricaduta su una fiaba, più precisamente “Alice nel paese delle meraviglie”. Chi diavolo aveva pensato a quella cagata?! Ok era una cosa che facevamo in più e i professori non ci avrebbero seguito però, cavolo! Fatto stà che io e Chichi eravamo due carte. Più precisamente avremmo dovuto dipingere le rose di rosso. Avevo lo stesso entusiasmo che avrebbe una volpe nel diventare una pelliccia!! Da quello che compresi Alice l'avrebbe fatta una ragazza dell'altra quinta che si chiama C-qualcosa-18..non ricordo bene. Il fante di cuori, per mia grande fortuna lo fecero fare a Yamco. Che bello, partecipava anche lui alla recita! Il mio entusiasmo cresceva ogni momento di più. Credo che pure quella possibile volpe avrebbe avuto compassione di me. Le parti più belle come lo stregatto o il coniglio bisestrale erano state date a due idioti della mia classe.

I due tipi che avevano organizzato tutto erano dell'altra quinta, uno si chiamava C-qualcosa-17 e l'altro Crilin. Ero quasi sicura che avessero qualche legame con 18o come diavolo si chiamava.

In breve ci dissero che i costumi ce li saremmo dovuti far da soli, e con dei turni, decisi poi più tardi, avremmo dovuto costruire gli sfondi e colorarli. Tutti noi, almeno un pomeriggio a settimana. Il mio entusiasmo era al massimo.

Io e Chichi ci misero nel turno insieme (almeno quello!) e con noi c'era anche Yamco e un tipo di nome Rif, che aveva la parte del bianconiglio.

 

  • spero sarai felice di fare una stupida carta.

  • Dai Bulma. Staremo insieme. Ci divertiremo vedrai. Dobbiamo pensare a come farci il costume. Lo facciamo insieme? Magari vieni da me e buttiamo giù due idee.

 

Sbuffai e poi dissi un sì, non senza brontolare però. Scrissi un messaggio a Vegeta, “la recita sarà Alice nel paese delle meraviglie, indovina un po'? Faremo due carte io e Chichi, vado da lei perchè dobbiamo pensare a come fare il costume, ci sentiamo più tardi”. Dopo pochi minuti mi vibrò la tasca, “ mi farò un gran ridere, non le ho mai guardate le recite, ora ho un motivo! Sarò in prima fila per gustarmi bene la scena!” Era odioso! Decisi di non rispondergli più.

Andammo a casa di Chichi e disegnammo uno schizzo di un possibile vestito. Dopodiché facemmo una lista dei materiali da prendere. Rimasi con lei ancora un po', prendendo in giro ognuno dei nostri “compagni di recita”. Alle 17 decisi che era giunto il momento di andare a casa. Passai però prima da Vegeta. Mi accolse senza neppure un saluto ma solo ridendomi in faccia.

 

  • hai mangiato pane e simpatia a pranzo?

 

Glielo dissi con il dente avvelenato. Se avessi morso qualcuno l'avrei ucciso sicuramente. Smise di ridere. Mi abbracciò cullandomi un po'.

 

  • oh suvvia come siamo suscettibili. Sarai sicuramente la carta più carina che ci sia mai stata nella storia di tutti i mazzi.

 

Era odioso, però in un modo amabile. Sarei potuta stare tutta la vita tra le sue braccia così, anche se mi prendeva in giro. Mi diede un bacio sulla testa, così tirai su il viso e mi baciò anche sulle labbra. Mi era mancato. Non rimasi molto con lui. Dovevo ritornare a casa.

Dopo qualche giorno recuperai quella maledetta C con una A. ero tornata la studentessa modello. Passai vari giorni in compagnia di Chichi, però sapevo dosare bene il mio tempo anche per stare un po' con Vegeta, con i miei genitori e poi anche ai libri, soprattutto di scuola.

 

  • Bulma, ma te e il professore Sayan quanto vi siete spinti oltre?

 

Quella domanda mi colse impreparata. Stavo facendo i compiti per la settimana successiva e la matita mi partì facendo una riga enorme sul libro.

 

  • cosa intendi Chichi?

  • Bhe, se oltre ai baci avete mai fatto altro...

 

Arrossimmo entrambe. Era la prima volta che affrontavamo quel tipo di argomento.

  • ecco sinceramente non ci ho mai pensato..e Vegeta non ha mai tirato fuori l'argomento.

  • È strano però non credi? Non ne so molto però gli uomini in genere non hanno spesso quel pensiero in testa? Almeno se vedi i nostri compagni spesso fanno battute con doppio senso.

 

Quello che stava dicendo Chichi non era una cavolata. Spesso ci eravamo ritrovati nel letto, lui mi aveva messo le mani sotto la maglia ma toccandomi solo la schiena. E se non fosse stato attratto da me?! Oppure se mi riteneva troppo piccola per certe cose?! Era tutto possibile. I dubbi si infiltrarono nel mio cuore. Non ricevendo alcuna risposta, Chichi pensò probabilmente che era giusto consolarmi.

 

  • ma tranquilla. Lui è adulto e magari sa resistere a certi impulsi. Se può esistere il sesso senza amore, perchè non può esistere il contrario?!

  • Non saprei.

 

Ero piuttosto sconsolata, però dovevo davvero proporgli questi miei dubbi. Il dialogo è alla base di ogni rapporto infatti. Mi diressi a casa sua. Ero imbarazzata, il mio disagio aumentò drasticamente quando me lo ritrovai davanti.

  • d...devo parlarti.

 

Lui mi guardò confuso. Io mi sedetti sul divano e lui fece lo stesso mettendosi accanto a me. Presi un profondo respiro, lo guardi dritto negli occhi e dissi:

 

  • sei attratto da me?

 

Lui alzò un sopracciglio.

  • cosa significa?

  • Ecco..oggi Chichi mi ha chiesto se noi ci siamo mai spinti oltre al bacio capisci? E allora ho pensato che tu magari non sei attratto da me o mi reputi troppo piccola non so. Dimmelo tu.

 

Non ero più riuscita a guardarlo. Avevo detto tutto fissando le mie mani che si stavano massacrando tra di loro. Lui mi alzò il viso e mi diede un bacio in fronte.

 

  • ora trovami un uomo talmente idiota che si fidanza con una ragazza che non lo attrae! Semplicemente non voglio che ti senti in dovere di fare una cosa che non vuoi fare. Deve essere un momento speciale fatto con una persona che per te è importante.

  • Ma tu per me lo sei.

 

Arrossii dicendo quella frase. Mi stavo sentendo una bambina.

  • lo so ma resta il fatto che non sei ancora pronta e quindi non c'è alcuna fretta.

 

Era davvero maturo. Probabilmente era anche per quello che mi ero innamorata di lui. Ero abbastanza contenta della risposta così mi accoccolai al suo fianco. Mi promisi però che sarei stata pronta. Se volevo fare l'amore con qualcuno, quel qualcuno doveva essere proprio Vegeta.

 

Fui sul punto di appisolarmi da quanto ero beata tra le sue braccia, purtroppo mi chiamò proprio quando stavo per crollare.

 

  • ehi bella addormentata su svegliati. Ah no in effetti tu sei solo una carta..ma devi comunque svegliarti.

  • Lo sai che sei odioso?!

    Avevo la voce impastata dal sonno. Mi diede un buffetto sulla testa poi si alzò facendomi accasciare sul suo divano. Ormai ero sveglia purtroppo. Mi alzai. Lo salutai con un bacio e me ne andai a casa. Avevo un bel po' di cose da fare. Avevo lasciato finalmente il lavoro in quel buco di locale. Era stato mio padre a consigliarmelo, dicevo che era meglio riposarsi un po' di più, perchè poi sarei stata stressata sotto gli esami. Dunque alla sera mi dedicavo principalmente a mettere apposto gli appunti di ogni materia.

 

Aprile ormai era giunto. La mia relazione andava a gonfie vele però mi dispiace il fatto di non aver mai presentato Vegeta ai miei genitori. Il motivo era ovvio, però da un certo punto di vista mi dispiaceva. Voglio dire lui non era mai stato a casa mia mentre io da lui ci andavo non tutti i giorni ma quasi. Più e più volte avevamo messo apposto quella povera casa. Gli avevo regalato diverse cose per decorarla un po'. Un giorno gli avevo proposto di fare una foto insieme e dopo averlo più o meno supplicato, ero riuscita a convincerlo. Quella poi, l'avevo portata a stampare e poi avevo fatto un bellissimo quadretto che avevo appeso all'entrata. Io sorridevo e lui era serio però mi teneva la mano. Ci rispecchiava molto. Anch'io ne avevo una copia infatti. Mi piaceva tantissimo.

 

Un pomeriggio io e Chichi c'eravamo dovute fermare a scuola purtroppo. Dovevamo colorare gli sfondi della nostra “fantastica” recita. Dovevamo finire la casa nella quale Alice diventa enorme e logicamente avevamo finito il rosso per le tegole. Andai allora a prendere la vernice.

 

  • ti serve forse una mano?

 

Merda, Yamco mi aveva seguita, ma cosa cavolo voleva ancora da me?!

 

  • no tranquillo direi che ce la faccio perfettamente da sola grazie lo stesso!

  • Su dai non fare la preziosa.

 

Mi si avvicinò pericolosamente. Gli dissi di lasciarmi stare ma lui di tutta risposta mi diede una spinta e mi fece volare per terra tra i vari cartelloni e colori.

 

  • dai Bulma, perchè mi rifiuti sempre? Mi pare di essere stato dolce in gita con te. Se non fosse arrivato quel nonnetto a interromperci ti saresti divertita anche te. Fidati.

 

Si lecco le labbra e mi fece l'occhiolino. Aveva intenzione di...non ci potevo credere. Stavo per urlare ma mi fu addosso e mi tappò la bocca. Ero disperata. Cos'avrei mai potuto fare. Ero troppo più forte di me per difendermi. Provai a scalciare ma il suo peso me lo impediva. Vegeta stavolta non mi avrebbe salvato, speravo però in Chichi, lei si sarebbe accorta che mancavo da troppo tempo. Pregai che arrivasse in tempo. Yamco mi baciò il collo, odiavo quel contatto. Lo odiavo, non doveva finire così. Volevo piangere, se solo fosse servito a qualcosa però..chiusi gli occhi volevo estraniarmi da tutto quello.

Non so bene cosa accadde. So solo che non sentii più un peso sul mio corpo. Quando riaprii gli occhi c'era qualcuno che lo teneva sollevato per il colletto contro il muro. La mia vista si appannò quando udii la voce di Vegeta.

 

  • non so cosa pensavi di fare o dove credevi di essere, ma posso garantirti che ti spedisco al collegio in men che non si dica se ti becco di nuovo a fare certe cose. Sono stato chiaro

  • lei non si può permett..

  • sono stato chiaro?!

 

Potevo solo immaginarmi lo sguardo truce di Vegeta. Yamco non parlò più. Sentii dei passi andare via. Mi aveva di nuovo salvato. Io piansi. Non riuscivo più a trattenere le lacrime. Vegeta si avvicinò a me, che ero ancora per terra. Mi abbracciò e mi cullò.

 

  • shh..ora va tutto bene. Stai tranquilla. Non è successo niente dai...

 

Mi calmai un poco. Almeno non singhiozzavo più.

 

  • scrivi un messaggio a Juromao. Ti porto a casa.

 

Mi prese in braccio, manco fossi una piuma e mi portò fino dalla macchina e poi andammo a casa sua. Una volta arrivati scrissi a Chichi “domani ti spiego. Vado a casa con Vegeta”. Lui mi fece un tè caldo. Mi calmai completamente. Non avevo più parlato e finalmente la voce mi ritornò.

 

  • grazie per avermi salvato.

  • Non c'è bisogno che mi ringrazi. Quel maledetto se non fosse un lurido figlio di papà vedi come glieli faccio vedere io certi giochetti.

 

Era nervoso. Era romantico a suo modo. Andai da lui e lo baciai. Era un bacio passionale, pieno della voglia che avevo di lui. Ero pronta. Ok avevo appena rischiato uno stupro diciamo ed era proprio per quello che volevo donarmi a lui. Volevo che fosse il primo in assoluto. Se non fosse arrivato in tempo non avrei potuto avere il mio momento speciale con una persona speciale. Gli feci capire i miei pensieri andando ad accarezzargli i muscoli. Lui mi prese la mano fermandomi.

 

  • Bulma ma che fai?

 

Sorrisi. Era la prima volta che mi chiamava per nome.

  • Vegeta..sono pronta..voglio far l'amore con te..non voglio aspettare un momento di più.

Glielo avevo sussurrato. Lui strabuzzò gli occhi.

  • sei sicura? Potresti pentirtene.

Gli misi un dito sulla bocca per zittirlo. Mi avvicinai di nuovo al suo orecchio.

  • Vegeta, non me ne pentirò. Sei l'unico che voglio..perchè..io ti amo.

 

Le ultime tre parole erano state molto meno di un sussurro, eppure lui aveva sentito perfettamente, come se gliel'avessi gridato. Mi baciò di risposta. Mi prese in braccio e mi portò nella sua camera. Io ero impacciata, non sapevo che fare. Mi lasciai guidare da lui che mi spogliò con calma. Soffermandosi a baciare tutto il mio corpo. Io impacciata non riuscii neppure a sbottonare un bottone della camicia. Fece tutto da solo. Rimanemmo per un lasso di tempo lunghissimo a baciarci solo in biancheria. Magari si aspettava che cambiassi idea, ma non era così. Anzi tutto il mio corpo lo desiderava, vibrava ad ogni suo bacio. Mi spogliai anche degli ultimi pezzi che ormai erano inutili. Lui arrossì, era strano eppure sembrava leggermente impacciato anche lui.

 

  • per te non è la prima volta, perchè sei arrossito?

  • Bhe in un certo senso lo è. Perchè è la prima volta che faccio davvero l'amore. Sei sempre sicura?

 

Annuii, si liberò anche lui dell'ultimo indumento e si posizionò sopra di me. Fu delicato, non voleva farmi troppo male. Un dolore lancinante mi travolse nell'immediato, però dopo poco mi abituai e provai piacere. Un piacere immenso soprattutto nell'unirmi alla persona che più amavo




tadannnn :D eccomi con quello che è il penultimo capitolo :) mi dispiace ma il prossimo dovrete salutare tutti :) è un po' più lungo degli altri proprio perchè non volevo fare un capitolo inutile nella quale non succedeva nulla e quindi ci ho messo varie cose diciamo :) dovrei mettere le virgolette xD comunque ok Bulma carta mi ispirava all'inizio ero disperata per questa recita e non sapevo proprio cosa far fare e poi la mia migliore amica mi ha consigliato Alice nel pese delle mervaglie :) vabbè dai XD rif bianconiglio mi sembrava azzeccatissimo comunque  xD spero vi sia piaciuto :) ringrazio tutti voi che leggete, commentate ecc...grazie grazie di cuore :D ci sentiamo appena sarà pronto l'ultimo capitolo :D

  
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