Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |      
Autore: Elesa    24/03/2015    0 recensioni
Spesso l'università è un'esperienza caotica,nuova per tutti. A questa sì aggiungono poi le vicissitudini amorose e le problematiche con la lontananza da casa e la convivenza con estranei. Riuscirà Elena a trovare la forza dentro sè e a risorgere,come un'araba fenice, o verrà schiacciata dalle avversità?
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi ancora qui, in lacrime. A piangere per qualcuno che poteva essere mio, per il quale non ero Io il primo dei suoi pensieri all'alba e l'ultimo dei suoi pensieri al crepuscolo. Un altro ragazzo, un'altra storia diversa, un'altra ferita indelebile che veniva incisa nel mio cuore, oramai logorato da avvenimenti affini. Erano passati due anni dalla cotta colossale che avevo preso per lui, per un ragazzo qualunque, un adone alto, moro, con i suoi occhi cristallini e la sua pelle diafana, il Dio Apollo, come lo chiamavo scherzosamente con le mie amiche, l'angelo che mi portava via dalle problematiche universitarie, trascinandomi in un universo solo mio, fatto di sorrisi ,e carezze, e abbracci. Ma, purtroppo, anche in paradiso, le cose si complicano. E fu così che, quando,spinta da tutti i ragazzi che abitavano in quella residenza ridente,mi dichiarai, dovetti subire un amaro rifiuto. Da allora la mia vita cadde in un turbine passivo di emozioni, in un vortice nero, in un oblio oscuro, e la figura angelica ben presto lasciò spazio a quella diabolica dell'odio per se stessa, del rifiuto, del panico e, a seguire, della depressione. Mi ero ripresa a stento da quella condizione,Avevo ritrovato,se non la gioia, la forza di vivere e di fingere un sorriso anche nei momenti più bui, per rallegrare gli animi più sfortunatI del mio. Ma al male non c'era mai fine. Dicembre giunse carico di esami, e ,con lui, si fecero avanti anche tre ragazzi, tra i quali un amico di scarso interesse, una Specie di sessuologo Arrapato(il classico ragazzo ventiquattrenne, più interessato ai piaceri carnali che alla conoscenza in primis e che credeva che, precedentemente all'amore, dovesse esserci il sesso) e lo stalker. Senza indugio riuscii a friendzonare l'ultimo, ma rimasi affascinata dalla simpatia del mio amico e dal carattere solare e provocatorio del lussurioso, con il quale litigai poco dopo. Proprio a causa di questo litigio, concedetti la tanto attesa uscita al mio amico, credendo ,per lo meno, di uscire in via amichevole. Leo sapeva tutto delle mie ferite, del mio periodo nero, e persino del fatto che, nonostante i miei 21 anni, non avessi baciato nessuno e fu proprio questo che lo spinse a portarmi al mare e a dare il via a un pomeriggio fatto di abbracci, baci e coccole che ebbero il culmine nella sua macchina quando, riportatami a casa dopo l'intenso pomeriggio, dopo la quinta sessione appassionata di baci, mi guardò con lo sguardo da pesce lesso, che contraddistingue i ragazzi innamorati, E ,accompagnandolo con il classico sorriso da ebete, quale forse era, mi prese il mento e, portandolo all'altezza del suo viso, sfiorò le mie labbra con le sue, interrompendo il mio discorso di saluto, e facendomi promettere che sarebbe rimasto un nostro segreto. Credendo di arrivare a toccare il cielo con un dito,tornai a casa e, dopo aver chattato tutta la sera, mi addormentai con il sorriso sulle labbra, sorriso che Leo avrebbe spento il giorno dopo, sostenendo di non amarmi e proponendomi, dato che io non ero alla sua altezza, altri incontri molto ravvicinati, sino a quando non avesse trovato la sua anima gemella. Affranta,dopo un mese troncai anche i rapporti con lui e,dopo un periodo in cui mi sentii con un ragazzo ossessivo, mi contattò lui:il sosia del mio primo amore. Alto, moro, bello e spigliato, ci accorgemmo subito del feeling mentale che ci avvolgeva, e dopo varie provocazioni ed avance, ci fu subito chiaro che il feeling era oramai divenuto attrazione. Dopo essermi persa abbastanza in lui, tuttavia, questi mi confessò di essere fidanzato, definendo la cosa futile. Il mio compito era solo quello di sedurlo e,per farlo, propose di utilizzare la webcam e,poco a poco, spogliarci. Rifiutai subito la proposta...per chi mi aveva preso?Avevo una dignitá e un'integritá morale. Eppure riusciva veramente ad ammaliarmi, e così promettemmo di trovare una soluzione alla cosa finchè, innocentemente, non trovai il profilo della sua ragazza, compagna di vita da 4 anni. I loro occhi esprimevano a pieno il loro amore. Allora perchè illudermi e umiliarmi così? Ed eccomi qui, a sentirmi nuovamente brutta e sciocca, A ripetermi che non era quello giusto, che devo saper aspettare. Ma aspettare chi? E quanto? La vita non é infinita. E se non ci fosse nessuno da aspettare? E se quello giusto non esistesse? Esiste per tutti, ma non per me. E poi...quanto sono brutta, e grassa:una balena! Come avrei potuto suscitare l'interesse di qualcuno?il mondo é pieno di ragazze perfette. Avevo ricominciato,  come pochi mesi prima, ad odiarmi per aver iniziato a provare quel sentimento che tutti chiamano amore, quel sentimento tanto affine a quello che avevo provato due anni prima, e che mi riportava così indietro nel tempo, ai miei floridi diciannove anni, al primo anno di università, all'inizio dei miei problemi, a Uopini....al Dio Apollo: a Ciro.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Elesa