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Autore: Ciuffettina    24/03/2015    4 recensioni
Metatron aveva avuto un’altra delle sue idee, cosiddette, brillanti: nessun angelo poteva portare a termine più di una missione e così eccoli lì tutti e tre: Gabriel, Michael e la sua brutta copia, ovvero Raphael.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabriel, Michael, Nuovo personaggio, Raphael
Note: Cross-over, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
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Gabriel si leccò le labbra soddisfatto: ci voleva proprio una bella scorpacciata di fichi per far sparire quel saporaccio di latte acido. Chissà come se la stavano cavando i suoi fratelli a Sodoma e Gomorra?
Michael doveva giudicarle e, se era il caso, farle distruggere, mentre Raphael doveva portare in salvo la famiglia di Lot.
Dunque sono in quattro, più i fidanzati delle ragazze, troppa gente per un arcangelo solo, o fa più viaggi o se Michael è intelligente manda al diavolo Metatron e gli dà una mano, anzi un’ala.
Svolazzò a Sodoma o, meglio, dove Sodoma sorgeva...O che ho sbagliato l’atterraggio oppure…
Accidenti, quella era un cumulo di macerie fumanti! Certo che i suoi fratelli avevano deciso davvero in fretta la sorte della città, chissà che cosa avevano combinato i sodomiti, sacrifici umani in pieno giorno?
Girando qua e là vide una formazione biancastra dalla vaga forma umana «Com’è strana! Non l’avevo mai vista prima… Sembra…» La esaminò meglio. «Sì, è proprio fatta di sale... Son proprio curioso di sapere che cosa è successo, forse avrei dovuto seguirli.»

Tornato in Paradiso li chiamò: «Miki, Raphi, sono a casa!»
Gli comparvero davanti e Michael lo guardò male: «Quante volte devo ripeterti di non chiamarmi “Miki”, lo detesto!»
Raphael: «Ed io detesto essere chiamato “Raphi”!»
«Uh, come siete noiosi! Facciamo così: chiamerò Michael “Raphi” e Raphael “Miki”, contenti? No, eh? Beh, che cos’hanno combinato i sodomiti per farvi arrabbiare così?»
Raphael raccontò: «Arrivati a Sodoma, trovammo Lot seduto fuori da casa sua. Appena ci vide, ci venne incontro, si prostrò e ci invitò a casa sua, cercai di rifiutare ma insistette tanto che accettammo. Dopo i sodomiti si affollarono intorno alla casa, giovani, vecchi, tutto il popolo al completo; e ingiunsero a Lot di farci uscire, perché volevano conoscerci. Ti rendi conto?!»
«Avrebbero solo dovuto provarci!» disse Michael, impugnando l’elsa della sua spada.
«Hai usato un eufemismo o è ciò che hanno detto loro?» chiese Gabriel.
«È quello che hanno detto loro.»
«Strano, i sodomiti non hanno quel modo di dire. E poi?»
«Lot uscì e, dopo aver chiuso la porta dietro di sé, offrì loro le sue due figlie, che ancora non avevano conosciuto uomo, affinché ci lasciassero stare.»
«Non credo che alle ragazze sia piaciuto essere state presentate in questa maniera» disse Gabriel.
«Non le han volute, gli dissero di spostarsi e cominciarono a spingerlo per sfondare la porta, a quel punto aprimmo, lo tirammo dentro e richiudemmo, non prima di aver abbagliato quella marmaglia, così non riuscivano più a trovare l’entrata» disse Michael.
«Già, uno spettacolo molto divertente… continuavano a girare e a dire “succali” o qualcosa del genere» interloquì Raphael.
Un orribile sospetto passò per la mente di Gabriel: «Avevate le ali visibili o no?»
Michael: «Invisibili, è ovvio, non le mostro, se non è necessario.»
Raphael: «Visibili, volevo che sapessero che avevano a che fare con un arcangelo.»
È più probabile che abbiano capito che avevano a che fare con un idiota” pensò Gabriel «E poi?»
Michael proseguì: «Dissi a Lot di far uscire la sua famiglia dalla città, perché stavo per distruggerla. Lot uscì ad avvisare i suoi futuri generi ma pensarono che scherzasse. Siccome indugiava ancora, li trasportammo fuori dalla città. Raphael disse loro di rifugiarsi sulle montagne, di non fermarsi nella valle e di non voltarsi. Mentre fuggivano chiamai Uriel che fece piovere dal cielo fuoco e zolfo sopra Sodoma e Gomorra. Solo la moglie si voltò e divenne una statua di sale.»
«Gliel’avevo detto di non girarsi, era proprio una scimmia ritardata» ghignò Raphael.
Ecco che cos’era quella colonna, poveraccia.” «Michael, che cos’altro è successo che ti ha fatto decidere per la distruzione delle due città?»
«Quanto ti ho raccontato, non è sufficiente a illustrare la loro turpitudine? I gomorrei erano dello stesso popolo, pertanto avranno avuto le stesse perversioni. Non c’era bisogno di controllare ulteriormente.»
Gabriel si schiaffò una mano sulla faccia: e ora come lo spiegava a quei due che i sodomiti li avevano scambiati per dei sukkali, i loro alati geni tutelari, e volevano davvero solo conoscerli?

*****

Racconto ispirato dal capitolo 19 della “Genesi”
Nel racconto i termini “sodomiti” e “gomorrei” sono usati nel senso di “abitanti di...”
1) È probabile che gli abitanti di Sodoma e Gomorra fossero Sumeri, i quali adoravano degli esseri alati chiamati “sukkali”, al servizio del loro dio Anu.
   
 
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