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Autore: Martyx1988    17/12/2008    3 recensioni
Una nuova generazione di combattenti per il nuovo torneo del pugno d'acciaio. "Cosa volete da noi?" gli domandò Alex sprezzante. "Da voi? Niente. E' voi che voglio" "Perchè?" chiese Mei Mei, senza alcuna esitazione nella voce. "Perchè vi vogliono mio figlio e mio fratello? Io vi voglio per lo stesso motivo. Sarete il mio asso nella manica, la mia arma per schiacciare la Mishima Zaibatsu e quei due pagliacci al suo comando una volta per tutte"
Genere: Azione, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Jin Kazama, Lei Wulong, Ling Xiaoyu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un altro attacco

"Nuova generazione di guerrieri?". Il volto impassibile di Alex per un attimo si animò di interesse verso ciò che l'agente Wulong gli stava spiegando.
"Esatto, Alex, e quel simbolo dimostra che tu sei destinato a farne parte. E' come una specie di chiamata alle armi"
"E se io non rispondessi?"
"Ti rimarrebbe una cicatrice a forma di freccia sul dorso della mano, un marchio indelebile dell'ignominia che hai commesso". La voce di Lupo Nero vibrò per tutta la stanza, la voce forte e altera di un capo, e il suo sguardo si concentrò su Mei Mei la quale, incapace di reggere la pressione, abbassò il volto sulle sue braccia incrociate.
"Nessuno ti obbliga a fare qualcosa contro la tua volontà, Alex" riprese Lei "Ma se quel marchio è comparso, forse vuol dire che potresti darci un grosso aiuto a sconfiggere la Mishima Zaibatsu al prossimo torneo del Pugno d'Acciaio"
Lo sguardo di Aquila Solitaria vagò per qualche istante dal poliziotto a Lupo Nero a Mei Mei, per finire su Julia. Era appoggiata al davanzale interno della finestra della piccola abitazione del vecchio indiano, con le mani affondate nelle tasche dei jeans. Lo stava osservando di rimando da dietro gli occhiali.
Avrebbe partecipato anche lei al torneo, e con i soldi della vincita avrebbe finanziato le sue ricerche. Ancora una volta. Esisteva quindi la possibilità di uno scontro tra i due fratelli. Come lo avrebbe affrontato Alex?
Non ebbe tempo di pensarci, al suo orecchio fino giunse distintamente il rumore di un'auto in avvicinamento seguito dallo scatto di un fucile caricato. Lo sguardo lesto andò oltre la schiena della sorella fino alla quasi invisibile canna del fucile, puntata contro di lei. Si gettò sopra di lei portandola a terra appena prima che il proiettile rompesse il vetro, andando a conficcarsi nel muro di legno di fronte. Immediatamente tutti quanti furono a terra, sottoposti ad una raffica di colpi. Erano anche delle semiautomatiche a sparare, constatò Lei, che prontamente aveva messo mano alla sua e si era appostato sotto la finestra. Poco dopo lo raggiunse Lupo Nero, con un fucile a pompa sgamgherato in mano.
"Ci farà ben poco con quello"
"Non li lascerò crivellare la mia casa di pallottole" rispose il vecchio capo risoluto.
Appena gli assalitori si fermarono per ricaricare, Lei si sporse dalla finestra per rispondere agli spari, mirando più che altro alle gomme della vettura. Non dello stesso parere, Lupo Nero ne prese in pieno uno.
"Ottima mira, ma me ne lasci uno vivo, devo fargli un paio di domande"
"Ah non si sprechi, non siamo nuovi a incursioni di questo tipo"
"Quelli non sono Yankee che vengono a rivendicare il territorio, grande capo. Uno di loro ha già aggredito Mei Mei a scuola"
"Quindi non sono venuti per far fuori me" disse Julia, accovacciata poco distante assieme agli altri due ragazzi.
"No, non sei l'obiettivo principale, Julia. Sono loro". Accennò col capo ad Alex e Mei Mei.
"Bisogna portarli via" affermò Julia.
"NO" protestò il fratello, sollevandosi sopra di lei, ma Mei Mei lo riportò giù in tempo per evitargli di diventare un gruviera.
"E se li aggirassimo?" domandò la ragazza in un sussurro ai due fratelli. Non voleva farsi sentire da Lei, di sicuro non avrebbe approvato. A pensarci bene, nemmeno lei avrebbe mai fatto una cosa del genere, ma in quel momento percepiva l'energia fluire dal simbolo sulla mano in tutto il corpo, spingendola ad agire.
Julia e Alex si guardarono, poi voltarono lo sguardo a Lei e Lupo Nero, che sparavano agli aggressori a intervalli regolari. Il vecchio capo ne aveva stesi due. Tornarono a guardarsi.
"Dalla porta sul retro" sentenziò Alex.
Sempre tenendosi bassi, i tre sgattaiolarono verso la cucina, dove una piccola porticina in legno dipinta di bianco portava direttamente fuori dall'abitazione. Una volta usciti restarono rasenti alla parete e raggiunsero l'angolo della casa, da cui partica uno spesso recinto di legno, a delimitare idealmente il possedimento di Lupo Nero. Julia si sporse e intravide un'anonima jeep nera coperta di polvere sulla strada sterrata, e da sopra di essa gli aggressori tenevano sotto tiro la finestra e la porta principale. La loro attenzione era tutta rivolta ai due uomini armati rimasti in casa.
"Dilettanti" mormorò la ragazza tra sè e sè, invitando poi con la mano gli altri due a seguirla. Tutti e tra si accovacciarono cercando di farsi coprire il più possibile dal recinto e lo percorsero in tutta la sua lunghezza, fino al grande albero, confine ultimo del territori del vecchio capo. Si appostarono dietro di esso, continuando ad osservare la scena. Gli uomini sulla jeep erano solo quattro, di cui due già morti. Gli altri resistevano agli spari di Lei e Lupo Nero facendosi scudo con l'abitacolo, i cui vetri erano ormai inesistenti.
"Ok, ecco il piano: Alex, sali sull'albero e stai pronto a piomabe addosso a quei due quando li avremo disarmati. Tu Mei Mei resta qui dietro e distraili"
"Cosa? Perchè devo restare io indietro?"
"Perchè non sei pellerossa, ti faresti subito scoprire". Alex si guadagnò una bella linguaccia.
"Se riesci a distrarli, allora Alex potrà bloccarne uno saltando dall'albero e io riuscirò ad arrivare alla jeep e fermare l'altro"
"Ok d'accordo" si arrese Mei Mei, iniziando a pensare ad un modo per attirare la loro attenzione. Lo sguardo le cadde su alcuni sassi ai suoi piedi e li raccolse.
"Augurati di avere una buona mira". Un'altra linguaccia raggiunse Aquila Solitaria, ormai a metà della sua scalata. Anche Julia si era appostata, pronta a scattare al primo momento buono.
Mei Mei soppesò il sasso che aveva in mano. Non sapeva nemmeno lei come fosse la sua mira, ma da quando aveva quel simbolo sulla mano aveva fatto le cose più impensate, colpire la jeep non doveva poi essere troppo difficile. Trasse un respiro profondo, quindi si sporse dall'albero a scagliò la pietra, che colpì al fianco uno degli uomini. Questi guardò meravigliato la cosa che lo aveva colpito poi alzò lo sguardo in tempo per vedere Mei Mei sparire dietro l'albero. Subito le puntò la pistola contro, ma un proiettile preciso partito dalla semiautomatica di Lei, che aveva visto tutto dalla finestra, lo colpì alla mano che impugnava l'arma, obbligandolo a mollarla. Alex ne approfittò per piombargli addosso e stenderlo con un destro notevole, senza però accorgersi del secondo uomo, che gli puntò la pistola alla tempia.
"Non ti muovere" gli intimò, ghignando sotto i baffoni neri.
Col suo fine udito Alex sentì i passi felpati di Julia venire nella loro direzione, ma prima che la ragazza raggiungesse la jeep un colpo partì dalla casa e prese l'uomo alla spalla sinistra. Girandosi, vide il vecchio indiano ancora col fucile puntato e gli sparò, prendendolo in pieno petto.
"NO!!" urlò Alex, lanciandosi fuori dalla jeep e lasciando l'uomo nelle mani di Julia, che era riuscita a raggiungere la vettura e a disarmarlo. Il ragazzo aprì la porta di casa gettandoci tutto il suo peso addosso e vide davanti a sè l'agente Wulong che teneva Lupo Nero tra le braccia, sanguinante.
"Chiama un medico, presto!" urlò il poliziotto, ma quando Alex mosse il primo passo verso il telefono, la mano del vecchio gli intrappolò la caviglia. Il ragazzo si voltò e incrociò lo sguardo dell'uomo, stava sorridendo.
"E' un buon giorno per morire" biascicò Lupo Nero, prima di lasciare del tutto la presa su Alex e accasciarsi tra le braccia di Lei.
Aquila Solitaria si inginocchiò a fianco del corpo del vecchio capo e lo prese tra le sue du braccia, scoppiando poi a piangere sul petto di Lupo Nero. Anche Mei Mei piangeva, sulla soglia della porta, e anche Julia, intenta a rendere inermi i due uomini sulla jeep.
Dopo poco Alex risollevò la testa e guardò Lei intensamente con gli occhi neri contornati di rosso.
"Va bene, accetto"

Perdonatemi per la lunghissima attesa!!
Ringrazio tutti quelli che hanno continuato a leggere nonostante la brusca interruzione e quelli che hanno commentato e aggiunto la storia ai preferiti. Mi farò perdonare, lo giuro!!
   
 
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