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Autore: Chichilina    17/12/2008    9 recensioni
...quando quella sera tra le braccia mie hai sentito il cuore volare...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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CAP.5 IL RUMORE DI UN CUORE SPEZZATO

Che rumore fa il cuore quando si rompe e i suoi pezzi si infrangono sul pavimento dei ricordi?

Questa era la domanda che Mamoru continuava a fare a se stesso.
L’unica risposta possibile sembrava essere il rumore della metropolitana che correva sui binari. Era più di un’ora che il giovane vagava per i corridoi sotterranei della città. Senza meta, Senza speranze. Seduto curvo su se stesso studiava la pelle delle sue scarpe scure e con le mani si teneva la testa quasi ad aiutare il collo troppo stanco di sostenere un peso così grande.

La sua vita era finita, il suo amore era finito.

Accanto a lui un adolescente ascoltava una canzone famosa al suo I-pod. Mamoru riusciva a sentire addirittura la musica tanto era alto il volume. Una vecchia seduta di fronte controllava nella busta della spesa che ci fosse tutto e, senza emettere un fiato, mimava con la bocca la lista della spesa che aveva riposto nel cassetto della memoria. Un uomo di colore in piedi a poca distanza da lui chiacchierava in un a lingua straniera con una donna sedutagli di fronte.

Mamoru non riusciva a capire, sembrava che tutto fosse rimasto uguale per gli altri, sembrava che l’immensa esplosione che aveva sentito dentro di lui e che aveva ridotto in schegge il suo cuore, non l’avesse percepita nessun altro. Come poteva essere?
Prima o poi sarebbe sceso da quella metropolitana e sarebbe tornato a casa, avrebbe chiuso la porta del suo appartamento e nessuno avrebbe mai saputo che lì un uomo stava soffrendo, che li un uomo stava impazzendo.

Come poteva non pensare al lei, come poteva non pensare a tutte le volte che l’aveva vista sorridere piena d’amore per lui. Come poteva non pensare all’ultima volta che aveva fatto l’amore con la sua Usako, quella notte, quella lunga notte in cui si erano finalmente ritrovati dopo la battaglia con Galaxia.
No, non poteva proprio smettere di pensare che avrebbe voluto quella notte durasse per sempre. Si era stupito nel leggere la disperazione con cui lei aveva voluto fare l’amore con lui, dopo ore paassate immobili a guardarsi. Come per cacciare altri pensieri dalla mente. Aveva creduto che quei pensieri riguardassero la sofferenza provata per la sua assenza, e invece…ora sapeva che i pensieri del suo amore erano per un altro amore, per un altro uomo. Ora sapeva che lei, faceva l’amore con lui nel disperato tentativo di tornare ad amarlo come prima. Ora capiva che la più dolce delle creature era stata corrotta dal dolore più profondamente di quanto si potesse immaginare.
E poi…da quella notte più niente. Era sparita. Un mese di domande sulla sua assenza e mai la giusta risposta.

E intanto la vita scorreva.

Era giusto?

Si, per gli altri la vita andava avanti come sempre. Ma non per lui. Il passato e futuro sovrano della Terra ora era solo un uomo distrutto. Tutti continuavano la loro vita ignorando che l’uomo più importante della Terra stava vagando in una metropolitana sentendosi come l’ultima delle bestie.

 

 

La musica era alta, altissima. Sarebbe bastata a stordire chiunque ma non lui. Il cantante più famoso del momento, il principe delle classifiche musicali non riusciva quasi a sentirla.
Aveva sperato che in quel modo sarebbe riuscito a non pensare, non pensare a lei ma…era un tentativo fallito in partenza.

Seya era disteso sul letto della sua stanza, chiusa volontariamente a chiave.

La sua mente vagava alla ricerca di lei, l’amore della sua vita. Solo poche ora prima lei gli aveva confessato di averlo amato. Lui non lo aveva capito. Si era preparato di tutto punto quella mattina per andare da lei. Le aveva addirittura portato un mazzo di fiori. Si era messo in cammino verso casa della principessa della Luna che per lui era solo la più desiderabile delle donne credendo di non averla mai avuta veramente. Credendo, giurando di non aver mai pensato che lei avesse amato qualcun altro, proprio lui, oltre che il “suo” Mamoru.

E invece… Usagi  aveva detto a lui e a Mamoru di volersi allontanare da entrambi perché il suo cuore non era abbastanza grande per amarli.

No,  non aveva capito niente.

Questo vuol dire che non aveva avuto solo il suo corpo ma.,..anche parte del suo cuore.

Si ricordò quella prima e ultima volta.

Il giorno dopo lo scontro da Galassia.

Il girono dopo il ritorno di Mamoru.

Lei era apparsa dietro la sua porta per dirgli che doveva smettere di cercarla.

Come era bella.

Gli occhi lucidi le davano una luce in più.

        -          Seya, io…

        -          Testolina buffa entra

        -          Seya…Mamoru è tornato, io non voglio sbagliare, non voglio perderlo di nuovo

        -          Cosa dovresti sbagliare? Gli sei stata fedele. Non mi hai mai permesso di amarti, non ti sei mai permessa di amarmi…

Seya aveva la voce affranta nell’ammettere il suo insuccesso. Aveva sempre saputo che Usagi era innamorata di un altro e che era stata destinata a quell’uomo che lui aveva visto solo in una foto nella sua cameretta ma,…aveva creduto, nel profondo del suo cuore, di riuscire piano piano a scalfire quell’amore e conquistarla. E invece niente, era solo riuscito a passare tanto tempo con lei, a farla sorridere per le sue battute, a strapparle qualche sguardo carico di dolcezza, e ora che i Mamoru era tornato tutto sarebbe finito senza mai cominciare davvero. Tutte le sue speranze erano morte, morte nel vederla fra le le braccia di quell’altro uomo il giorno prima alla fine della battaglia.

        -          Seya, tu non hai capito niente!

Perché stava piangendo, perché la sua Usagi era lì e stava piangendo?

        -          Usagi, dimmi…cosa vuoi da me? Perché sei venuta qui piangendo a sbattermi il tuo amore per un altro uomo! Perché mi fai questo?!! Lo sai che sono innamorato di te. Lo sai che resterò sul tuo pianeta anche solo per restarti amico anche se il mio uore urla il bisogno di averti!

E all’improvviso successe.

Come la prima neve, improvvisa e carica di meraviglia in chi la guarda cadere, Usagi, nel tempo di un istante,si avvicinò e lo baciò con impeto.

Niente in quel momento aveva un senso o forse niente in quel momento aveva più senso di quel bacio. Seya non lo sapeva.

Le lacrime che cadevano dagl’occhi della ragazza si mischiarono a quelle che scendevano dagli occhi di Seya.

Le mani dei due ragazzi si cercavano e trovate si intrecciavano come a voler creare una corda indissolubile.

Quel bacio, all’inizio pressione di labbra, si trasformò velocemente in una danza di lingue che chiedevano una cosa sola…la possibilità di amarsi.

Quando qualche ora dopo Seya aprì gli occhi e si ritrovò nel suo letto coperto solo di un lenzuolo, stentò a rendersi conto di quello che gli era appena accaduto. Si girò di scatto per cercarla ma lei non c’era. Al posto della sua candida e calda pelle un biglietto. Un biglietto che Seya non avrebbe mai voluto leggere.

“Fra le tue braccia ho sentito il cuore volare. Perdonami ma non posso appartenerti, Non posso regalarti oltre di me.Io devo scegliere il mio destino”

E ora lui era lì, sul suo letto a chiedersi quale destino Usagi avesse scelto. Tutto quello che sapeva era che non sarebbe stato con lui ma nemmeno con Mamoru. La musica non la sentiva ma il rumore del suo cuore infranto si.

Non dico niente...aspetto i vostri commenti. naturalmente aspetto di sentire se volete che vada avanti con questa storia oppure no.
bacione a tutti
Chichilina
   
 
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