Titolo: Capitolo Bonus- Le Rêve
Personaggi: Nyo!Francia {Marianne Bonnefoy}, Prussia {Gibert Beilschmidt}
Rating: Verde
Note: Capitolo bonus, perché sono una coppia troppo bella e non potevo sprecare un solo capitolo per loro.
“Le Rêve” significa “Il sogno” in francese, per chi non lo sapesse.
E nulla, giuro che mentre la scrivevo aveva senso.
Come già detto, è solo un piccolo bonus, nulla che spieghi meglio il capitolo precedente, ma per meglio capire questo è utile aver letto prima.
Tutto qui, buona lettura!




Dorata, la luce che invadeva con il suo piacevole tepore i giardini di Varsaille.
Potevano uscire insieme solo in quel magico, breve lasso di tempo che era il tramonto, quando il sole si lasciava scivolare languido all'orizzonte ma non aveva ancora ceduto il posto alla sua più romantica sorella, la luna.
Ogni cosa era rallentata, in quel momento che non era né giorno né notte, resa dolce da un ovattato silenzio interrotto solo, di tanto in tanto, dalla leggera risata di una ragazza.
-Allons, Gilbert!- mormora, e pare una fata tra le piante e i fiori nei quali corre.
L'albino la segue a poca distanza, deciso a non farsi battere in una gara di corsa da una ragazza. Gli occhi ridono, i capelli prendono una dolce sfumatura color miele, carezzandogli il viso in ciocche disordinate.
Le afferra il braccio ed entrambi cadono nell'erba. Fresca e umida, ad è impossibile sia già rugiada.
-Ich habe dich.-
La ragazza fa una smorfia, al sentire quella lingua dura, poi gli bacia la punta del naso.
Sono stati nemici così tante volte, in guerre loro, in guerre per altri... eppure eccoli ancora lì.
-Marianne!-
La richiama una voce tedesca, che dell'affetto del suo Gilbert non ha nulla. Si volta intorno, e per la prima volta capisce che c'è qualcosa di strano.
La luce dorata, sfumata, il tempo che pare fermo... e Gilbert che la abbraccia nei giardini di Varsaille.
Lui non è mai stato lì.
Prima che possa completare il pensiero, si sente cadere.
Spalanca gli occhi, con ancora l'immagine stampata di un cielo caldo e dorato, e Gilbert sopra di lei.
La triste cella pare più scura, le pareti grigie paiono smorte.
-Oh, ce était juste un rêve...-




Ecco, lo avevo detto che non era nulla.
Se non si fosse capito, perché so che non si è capito, è uno sogno di Marianne mentre è imprigionata dai tedeschi a Parigi, e quindi si mescolano visi e luighi che non sono mai stati davvero uniti (In questo caso, lei e Gilbert che giocano nei giardini di Varsaille.)
E null'altro, grazie a tutti per la lettura!