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Autore: yoursincerely_ila    24/03/2015    4 recensioni
-Non puoi andartene-. Disse esasperato.
-Ah no? Beh, vuoi vedere invece come me ne vado?-.La rabbia incominciò ad uscir fuori e,perforandolo con lo sguardo, mi lasciò il polso.
-Clary...-.
-Tu non capisci. io non...-. Sbuffai. Perchè mi riusciva così difficile?
-io... non sento di appartenere a questo mondo, al tuo mondo-.Aggiunsi. Lo guardai negli occhi. lo sapevo che lo stavo distruggendo, ma era la verità.
Partendo dal presupposto che amo Clary e Jace,questa storia si ispira al libro Shadowhunters, in quanto compariranno alcuni luoghi e personaggi.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Clarissa, Izzy Lightwood, Jace Lightwood, Jocelyn Fray
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono stata una stupida. Tutti quei baci,quelle carezze, non dovevano esserci stati, eppure ne ero stata accondiscendente.

Non aveva capito che ero scappata dalui, perché io avevo paura per lui.

Okay, si era preoccupato per me, ma mi aveva gridato contro urlando parole orribili.

Non aveva capito che ci ero rimasta malissimo.

Non aveva capito che, da oggi, le cose sarebbero cambiate.

                                  ***

Sentii bussare alla porta e sperai con tutta me stessa che non fosse stato Jace. Non avrei retto un altro litigio.

<< Avanti >> Asserii continuando a muovere la matita fra l'indice e il medio. Questo disegno non voleva proprio uscire come volevo io.

<< Clary, potresti scendere? >> Chiese mia madre con solo la testa affacciata sulla porta. Finalmente decisi di lasciar stare il disegno e buttai la matita sulla scrivania. Facendo mezzo giro sulla sedia girevole puntai il mio sguardo sul suo.

<< Devo proprio? Entra e dimmi tutto qui >> Non ne volevo di che sapere; scendere avrebbe significato incontrare Jace, e incontrare Jace avrebbe significato discussioni, e proprio non ne avevo la forza.

Entrò e si sedette sul letto, portando dietro l'orecchio qualche ciocca ribelle uscita fuori dallo chignon improvvisato, segno che era nervosa. Mi alzai e cercai di chiudere la porta il più piano possibile, fino a ritornare sulla mia amata sedia.

<< Ecco, ti volevo parlare di Jace >> Sentire pronunciare il suo nome ad alta voce mi fece irrigidire. Mi fissò con compassione negli occhi per qualche secondo.

<< Quanto intende fermarsi?  Non che mi dispiaccia perché non mi causa problemi, ma devo partire subito dopo Natale e magari.. gli faccio pure un regalo >>  Incominciò a parlare con sicurezza, perdendola nelle ultime parole. In effetti, non ci avevo pensato, né a quanto sarebbe rimasto, né ad alcun genere di regalo.

<< Vuoi che glielo chieda, in pratica? >> Quest'idea mi faceva girare la testa, ma prima o poi dovevo affrontare Jace. In un modo o nell'altro,  non potevo non rivolgergli la parola per sempre, e forse questo poteva essere un aiuto. Annuì in risposta e così non potei che risponderle con un << Lo farò >> .

Quando mia madre uscì, decisi di prepararmi, ero ancora in pigiama. Dopo essermi fatta una bella doccia, misi un maglioncino color crema e un paio di skinny neri. Capendo che dal quel groviglio rosso che insistevo a chiamare capelli,non ne potevo fare niente, feci uno chignon disordinato. Mi parai di fronte il grande specchio osservandomi attentamente.

<< Ce la puoi fare Clary >> Ripetei al mio riflesso. Girai la testa di lato e stirai il maglioncino con le mani.

Ero pronta.

In cucina non c'era nessuno, così risalii sopra e mi avvicinai alla stanza di Jace. La porta era socchiusa, e quando bussai si aprì un po' di più. Era seduto sul letto con un paletto e un coltello nelle mani, cercando di rendere il pezzo di legno più affilato.

<< Entra, ormai >> Disse senza guardarmi. Titubante feci qualche passo fino ad arrivare di fronte alla sua figura.

<< Che... emh, fai? >> La domanda più stupida che potessi fare. Era così ovvio.

<< Che mi devi dire? >> Andò al sodo continuando ad ignorare i miei tentativi di legare i nostri sguardi.

<< Volevo chiederti semplicemente quando..ecco, quando hai intenzione di tornare a Brooklyn >> Risposi abbassando lo sguardo sulle maniche del maglione, portandole sopra le dite. Jace finalmente posò le armi a terra e si alzò mettendo le mani nelle tasche posteriori dei jeans.

<< Vuoi sapere quando mi puoi cacciare di casa? Beh, se ti sto dando fastidio ti chiedo scusa e tolgo subito il disturbo >> Era proprio di fronte a me e mi sentivo estremamente piccola. Da qualche parte trovai del coraggio e lo guardai dritto negli occhi.

<< Fino a prova contraria ti ho chiesto io di rimanere e non ti direi di andartene perché ,a, non voglio e ,b, non sono incoerente come te.  Secondo, mia madre voleva saperlo, perché parte e ti voleva fare il regalo di Natale >> Non mi mossi dalla mia posizione e lui fece lo stesso. Ero così arrabbiata. Perché doveva farmi salire i nervi e non poteva rispondere semplicemente? La cosa che mi sorpese fu il fatto che mi accarezzò la guancia con il pollice e io strinsi forte la sua per paura di cadere. E non a terra, ma moralmente.  In quella manciata di giorni era diventato così importante. Non potevo fare a meno di lui, stava diventando come una droga. La mia droga. Ma mi aveva trattata male. Non riuscivo a dimenticarlo.

<< Parto il 29 >> Sentii soffiare all'orecchio con una voce sensuale. Mi spostai, anche se riluttatamente, non sapendo dove guardare. Dovevo trattenermi.

<< Okay >> Risposi semplicemente per poi uscire dalla stanza. Il mio autocontrollo si stava per spezzare e non doveva succedere. Più gli stavo lontano, meglio lo avrei gestito. Era l'unico modo per non farmi condizionare.

<< Aspetta, vuoi.. farti un giro con me? >> Chiese un po' esitante uscendo dalla porta dato che ormai ero in corridoio.

<< Si >> Risposi d'impulso trattenendo un sorriso. Ecco cosa succedeva quando non mi ascoltavo.

<< Perfetto, vai a prendere il cappotto >> Sorrise dolcemente e entrò di nuovo in stanza per poi uscire.

Ora avrei dovuto mantenere le distanze, e so che con lui così vicino mi sarebbe stato troppo difficile.



Eccoli qui! Spero vi siano piaciuti! Vi devo dire che la storia l'ho finita.. sono indecisa se aggiungere altri
due capitoli o no, ma comunque non importa ora. Ditemi che pensate, continuo a quattro recensioni c:
Baci 

ila xx

  
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