Titolo: Sposami, senpai!
Fandom: Haikyuu!! Personaggi: Morisuke Yaku, Haiba lev Pairing: YakuLev Genere: Introspettivo, Fluff Rating: SAFE Avvertimenti: OneShot, Future!Fic, What if? (E se…) Conteggio Parole: 545 Note: 1. Giocando con Kuromi si siamo messe ad immaginare le varie… proposte di matrimonio XD 2. Non betata ç_ç
Mancavano pochi istanti all'inizio della partita e Yaku non si era mai sentito teso come in quel momento. Aveva dato tutto se stesso per raggiungere quel risultato, e finalmente quel giorno avrebbe giocato come libero titolare della sua squadra universitaria. Non era solo la sua partita di debutto, ma era anche un match importante per la sua scuola e quello aveva contribuito a renderlo nervoso come un moccioso il primo giorno di scuola, ma poteva farcela. Doveva farcela! Si ripeté quelle parole più e più volte, tremando impercettibilmente ad ogni rumore o chiacchiericcio senza senso dei suoi compagni. Prese un bel respiro. " Andrà tutto bene", si disse, " Ti sei allenato e ti sei meritato questo posto. Devi farcela", continuò, ritrovandosi poi a sussultare quando alle sue orecchie giunse un allegro ed improvviso: « Yaku-senpai!» Avrebbe voluto ignorare quella voce squillante che aveva superato gli incitamenti della folla. Avrebbe voluto continuare la sua opera di auto-convincimento in attesa del suo ingresso vero e proprio in campo... tuttavia non riuscì a non voltarsi, cercando quasi con necessità il familiare viso di Haiba tra gli spalti più vicini alla sua panchina. Incrociò subito i suoi grandi e luminosi occhi verdi. Il sorriso di Lev sembrava andare da un orecchio all'altro e la sua pelle chiara era colorata di un tenue rosa quasi imbarazzato ed emozionato. Li per lì, Yaku sarebbe anche riuscito a ricambiare il sorriso perché, doveva essere sincero, vedere il suo fidanzato tra il pubblico aveva avuto un effetto quasi rilassante su di lui e si sentiva davvero pronto ad entrare in campo... ma conosceva Haiba fin troppo bene, e suo malgrado sapeva che vederlo sorridere in quel modo non gli avrebbe portato niente di buono. « Yaku-senpai!», ripeté ancora Lev, iniziando a srotolare uno striscione che aveva legato al ferro delle tribune, facendo sbiancare Morisuke quando ogni singola lettera scritta a caratteri cubitali su quel pezzo di stoffa andò a formare un imbarazzante: "Sposami, senpai!" « C-che diamine...?», esalò quasi senza voce, « TOGLI SUBITO QUELLO STRISCIONE!», gracchiò poi, facendo ridere tutti i suoi compagni. In quel preciso istante Yaku avrebbe tanto desiderato poter scavare un fosso, entrarci dentro e sparire dalla faccia della terra - ovviamente, prima avrebbe ucciso Lev, e solo in seguito si sarebbe sotterrato. « Sono maggiorenne, senpai! Adesso possiamo sposarci!», continuò Haiba esaltato, « Mi vuoi sposare, vero?» Altre risate si aggiunsero alle precedenti e Yaku, con le orecchie in fiamme, cercò con lo sguardo un qualsiasi oggetto - possibilmente contundente - la lanciare contro quel cretino. « Sì, Morisuke-san. Lo vuoi sposare? Non lasciare quel poverino senza una risposta! Non essere così crudele!», ghignò malizioso il suo alzatore, ricevendo una dolorosa gomitata da parte di Yaku. « Lo ammazzo... questa è la volta buona che lo uccido, e di lui non resterà che polvere... lo giuro...», borbottò rosso in volto, ritrovandosi poi suo malgrado a trasalire quando l'arbitro di quell'incontro li richiamò all'ordine, invitandoli ad entrare in campo per i saluti. Non sentiva più l'ansia da prestazione, quello doveva ammetterlo, ma al contrario di qualche minuto prima aveva una tremenda voglia di andare a spaccare la faccia a quell'idiota del suo fidanzato e, conoscendo la sua debolezza allo sguardo da cucciolo bastonato di Lev, anche futuro marito. |