Film > Le 5 Leggende
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Autore: Kestler    25/03/2015    0 recensioni
-Si certo, come no? E naturalmente i tuoi scherzi poi vengono testati su di me, ovvio!- fece la ragazza tentando di essere arrabbiata per il comportamento del ragazzo-La stupida di passag…- fu allora che Elsa smise di parlare, perché le labbra di Jack si erano posate sulle sue, ed erano calde e morbide. Quando lui poi indietreggiò, non poté fare a meno di notare l’espressione stupita della ragazza, che nel frattempo era arrossita-Ti detesto quando fai così, lo sai? Ti…ti…autocommiseri ecco! Sei la più bella tra le belle, la più cocciuta, la più ingenua, la più eccentrica che possa esistere!
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Frost
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Dopo qualche settimana sarebbe stato organizzato il ballo di Natale della scuola.
Tutti gli studenti erano in fermento, e i preparativi erano affrettati. Ciascun ragazzo diede una mano a completare la festa, chi dipingeva i festoni, chi scaricava la musica e sistemava lo stereo, chi preparava la pista da ballo e regolava le luci, insomma avevano tutti un gran da fare.
Elsa si occupava della preparazione delle locandine e degli inviti dei professori. Nell’aula adibita a stampa e impaginazione Elsa stava facendo uno schizzo della prima locandina, quando notò il suo ragazzo che si dava da fare colorando con una bomboletta spray rossa tutti gli armadietti del padiglione della scuola.
All’idea di vederlo così indaffarato si mise a ridere di gusto.
-Carino eh?-fece una voce pungente alle sue spalle-
-Oh si! Pensa che sta con quella…ehm, come si chiama?-questa volta la voce era più squillante
-Helen? Elettra? Als…Els…Elsa! Ecco come si chiama! Quella con i capelli bianchi!-disse un’altra
-Con quella?-fece la prima
-Quegli occhi sprecati! E quelle labbra…-disse maliziosamente la seconda
-Vabbè lo sai com’è Frost! Le sue “storielle” non durano più di tanto.- gesticolò la terza
-Si, infatti. Si lasceranno e noi avremo campo libero perché lui si rimetta con Maya-concluse la prima
Elsa, presa dalla collera, si alzò e si avviò verso il gruppetto. Gli passò in mezzo e si sporse per afferrare un barattolo pieno di pennelli. Notandola, le tre ragazze trasalirono. Elsa ebbe la sua piccola vendetta personale.
I preparativi accelerarono e con il passare del tempo si diffusero sempre più le voci sul fatto che Jack fosse un tipo da storielle passeggere e che non le prendesse sul serio più di tanto, mentre invece era tutto il contrario.
La giovane decise di non tormentarsi pensando ai discorsi di quelle e dopo aver messo la cartella sotto braccio tornò a casa, aveva di fronte a sé un pomeriggio di shopping con la sorella Anna per scegliere il vestito del ballo.
La povera Anna sopportò tutte le sfilate di Elsa, che alla fine scelse un abito color argento che le calzava a pennello.
Il giorno del ballo arrivò in fretta, tutti i biglietti vennero distribuiti e tutto fu come previsto.
Naturalmente Elsa si sarebbe presentata con Jack come cavaliere.
Il gruppo “piromani” della scuola si era organizzato per uno spettacolo di fuochi d’artificio a mezzanotte, e aveva piazzato una base per i comandi nel giardino esterno. Il ballo si sarebbe svolto nella sala conferenze della Haverell, e siccome era (quasi) Natale, le tende erano state colorate di rosso, i tavoli erano coperti da sottili tovaglie dorate e i festoni erano di un verde catarifrangente.
Jack passò a prendere Elsa, e quando la vide scendere le scale di casa, rimase a bocca aperta: indossava un meraviglioso abito color argento fino al ginocchio, con minuscoli cristalli sul corpetto che brillavano ai raggi della luna, le maniche erano semitrasparenti e avevano anch’esse dei cristalli sui polsi che mano a mano diminuivano lungo il braccio. Era semplicemente stupenda…perfetta!
-Allora? Che ne dici?-disse la ragazza facendo un giro su se stessa-
-Ehm…sei…WOW!-fece Jack passandosi le mani fra i capelli-
-“Wow”? tutto qui?-
-Sei semplicemente perfetta…-si avvicinò lui lasciandole un delicato bacio sulle labbra-
-Così va meglio- disse Elsa, che ormai si era sciolta definitivamente-
Il viaggio verso la scuola fu straziante per Elsa, non sapeva come parlare a Jack, come dirgli tutto quello che era successo con quelle tre oche. Prese un bel respiro e iniziò a parlare:
-Jack senti, dovrei dirti una cosa…-iniziò Elsa torturandosi una ciocca di capelli-
-Dimmi tutto-
-Qualche giorno fa, alcune ragazze nella sala di arte parlavano di te-
-Cose belle o cose brutte?- sghignazzò il giovane-
-Né belle, né brutte. Ti guardavano da capo a piedi e parlavano di tutto quello che avrebbero voluto e potuto farti- a quel punto la ciocca di capelli fu lasciata dalla ragazza che scostò la sua mano da quella di Jack iniziando a stropicciare l’orlo del vestito-
-Gelosa eh?- scherzò Jack-
-No, piuttosto…chi è Maya?-
Al suono di quel nome Jack trasalì e a quel punto erano già arrivati di fronte alla scuola.
Come un gentleman Jack uscì dall’auto ed andò ad aprire la portiera alla sua ragazza che continuava a guardarlo corrucciato ancora in attesa di una risposta.
Arrivati al ballo la pista era già piena di coppiette sdolcinate, i tavoli erano imbanditi (ancora per poco) e c’era tantissimo punch profumato.
-Posso avere questo ballo mia dama?-si inchinò goffamente Jack-
-Ne sarei onorata mio cavaliere.- rispose ironicamente Elsa prendendo la mano del giovane.
Danzarono sulle note di “Nowadays” del musical “Chicago” ridendo mentre tentavano di imitare il balletto del musical, quando partì un lento e abbracciati l’uno all’altra iniziarono lentamente a muoversi aritmo di musica.





Chiedo venia per il ritardo assurdo con cui ho aggiornato, fatemi sapere se vi pace il capitolo.
Un abbraccio, Kestler *-*
  
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