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Autore: FrancyCece9    25/03/2015    1 recensioni
Benedetta, 19 anni, neo-diplomanda, con un sogno nel cassetto e un grande segreto da nascondere
Michele, 22 anni, la passione per il canto, un animo gentile sotto una scorza da duro
Lei perfettina, lui casinista, due caratteri all'opposto che assieme fanno scintille
Sullo sfondo un'accademia e quattro amici
Scoccherà la scintilla tra la piccola Benedetta e l'imprevedibile Michele?
(La precedente fanfiction "Vivimi" era scritta da me, orala pubblicherò nuovamente)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il lunedì Michele si svegliò presto a causa di un raggio di sole che arrivava dritto in faccia a lui, si tirò su con gli occhi ancora chiusi, si passò una mano sui capelli e guardò con odio la finestra, la fissa di Benedetta di tenere la tapparella socchiusa, si alzò in piedi e la guardò, dormiva con un lieve sorriso sul viso, un braccio appoggiato sopra la testa, un gamba piegata, i capelli sulla faccia, il respiro regolare, le coperte tutte sfatte, un sorriso spuntò sulle labbra del ragazzo, era la tenerezza fatta a persona, guardò l’orologio, andò in bagno e si vestì, poi senza fare rumore uscì dalla stanza.
-Buongiorno Principessa!- sussurrò Michele circa una mezz’oretta dopo a pochi centimetri dal corpo addormentato della bella romana, Benedetta aprì un occhio e si ritrovò davanti Michele sorridente
-Ciao- borbottò stropicciandosi gli occhi e accennando un sorriso
-C’è una sorpresa- annunciò Michele, Benedetta si mise a sedere puntellandosi sulle braccia e lo guardò con aria interrogativa
-E sarebbe?- domandò lei ravviandosi i capelli, lui si girò e prese un vassoio dal suo letto
-Colazione in camera!- rivelò appoggiando il vassoio sulle gambe della bionda, lei sorrideva e guardava il vassoio, una briosche, una mela, un succo di frutta, alzò la testa e incontrò lo sguardo del cantante
-Wow- riuscì a dire Benedetta, poi notò una rosa rossa –E la rosa?- domandò poi indicandola
-E la rosa è per la mamma più brava del mondo- le sussurrò lasciandole un bacio tra i capelli
-Michele- disse con aria triste, Michele la guardò preoccupato
-Dimmi- le rispose sedendosi sul letto vicino a lei, lei si girò e si inumidì le labbra
-Non riuscirò a fare la mamma- scoppiò in lacrime, Michele la guardò sconvolto, prese il vassoio della colazione e lo poggiò sul suo letto, e adesso cosa doveva fare? Era uno di quegli sbalzi di umore che hanno le donne in gravidanza?
-Ma non è vero!- la rassicurò lui –Sarai la mamma migliore del mondo, ne sono sicuro- continuò abbracciandola, lei lo circondò con le braccia
-Ho paura Michele- gli confessò stretta nel suo abbraccio continuando a singhiozzare –Ho paura di non farcela, ho paura perché sono sola, ho paura Michele- continuò la bionda, Michele le accarezzava i capelli dolcemente, non sapeva cosa fare, come poteva prenderla?
-Ehi Benedetta!- le disse, lei si tirò su –Guardami- la esortò, lei alzò gli occhi per incontrare quelli del romano –Togliti dalla testa che sei da sola, ci sono qui io, ti aiuterò, ti sosterrò. Non sei da sola- le ripeté tenendole la testa fra le mani
-E se quando piange non riesco a calmarlo e se non capisco cosa vuole- Benedetta scoppiò nuovamente in lacrime, Michele alzò gli occhi al cielo
-Ma nessuno nasce imparato e nessuno sarà la mamma di tuo figlio, solo tu avrai quel feeling, quel rapporto speciale che ti legherà per sempre, sarà tutto più facile- la rincuorò –Anzi, solo tu capirai cosa vuole quando piange, solo tu riuscirai a calmarlo, perché sarà come se lo conoscessi da sempre. Fidati Principessa, sarai la mamma più brava del mondo- concluse passandole il pollice sul viso asciugandole le lacrime -E ora fai colazione, non vorrai mica che nasca deperito- disse ancora prendendo il vassoio, Benedetta ci rimase male –No no no, scherzavo, non piangere ancora- le disse preoccupato, lei lo guardò e si mise a ridere
-Non nascerà deperito, ho una fame allucinante- disse lei continuando a ridere.
Dopo la crisi di Benedetta la giornata passò tranquilla, Michele si era assentato per alcune commissioni e Benedetta era rimasta in camera a guardare la tv, dopo cena lei si mise a guardare uno dei film che le aveva portato Michele, mentre lui si faceva una doccia
-Cosa guardi?- domandò Michele uscendo dal bagno con solo un asciugamano attorno alla vita, Benedetta si girò verso di lui e rimase incantata, gli addominali scolpiti, una bella tartaruga
-Oh- disse lui guardando lo sguardo di lei
-Eh, stavo guardando…i tatuaggi, ne hai davvero tanti- constatò dopo alcuni secondi di silenzio, Michele le passò davanti, Benedetta lo seguì con lo sguardo, Michele aveva tutto al proprio posto e soprattutto era ben proporzionato
-Intendevo alla tv- continuò Michele, lei si riprese
-Alla tv?- domandò –Sto guardando “Due cuori e una provetta”, già che siamo in tema- disse ridendo, Michele prese i suoi vestiti e scappò in bagno, Benedetta lo guardò finche la porta non si chiuse alle sue spalle. Va bene che era incinta, però lei non si era mai soffermata sui certi particolari in un uomo, quei particolari che adesso la facevano avvampare per l’imbarazzo, lei che era sempre stato così pudica, sperava di rivedere ancora Michele senza maglietta, con Francesco, non era mai successo… vero anche che Francesco non aveva il fisico di Michele
-Allora balenottera, posso mettermi qui a vedere il film?- Michele entrò nei suoi pensieri
-Balenottera?- domandò fintamente offesa, prese un cuscino e lo tirò in piena faccia a Michele, lui accusò il colpo, poi si alzò dal letto e prese un altro cuscino e lo tirò addosso alla ragazza, Benedetta si mise in ginocchio al centro del letto, tra le mani un cuscino, Michele in piedi di fronte a lei, con le gambe leggermente divaricate e un cuscino pronto da tirare addosso alla piccola romana
-Ehi balenottera, conta i tuoi giorni- urlò Michele ridendo, Benedetta gli tirò un cuscino
-Michi ti devo ricordare che noi siamo in due, ti sconfiggeremo- gridò Benedetta, Michele guardò la pancia di Benedetta che s’intravedeva sotto la felpa di Winnie Pooh che indossava la bionda
-Non mi farò intenerire da una piccola puffa incinta, ci vuole ben altro- detto questo cominciò a lanciare a raffica cuscini addosso a Benedetta.
-Ok, hai vinto- si arrese Michele buttandosi sul letto di fianco a Benedetta –Anzi avete vinto- si corresse alzando l’indice
-Noi due piccolo mio, domineremo il mondo- disse Benedetta accarezzandosi la pancia, poi si girò verso Michele –Ho voglia di gelato alla nocciola- annunciò lei, Michele si tirò su
-E dove lo troviamo del gelato alla nocciola?- chiese lui, Benedetta scosse la testa –Ok, allora vado io in giro, tu stai qua- disse alzandosi e mettendosi una felpa
-Ma vai fuori così?- chiese lei squadrandolo, pantaloni della tuta e maglietta del pigiama, nascosta dalla felpa, lui si guardò
-Non c’è tempo, che dopo al bambino vengono le voglie- disse prima di uscire di volata dalla stanza, Benedetta rimase lì seduta in mezzo al letto ad aspettare Michele.
Michele girò mezza Roma prima di trovare una gelateria ancora aperta che avesse un kilo di gelato alla nocciola, quello che voleva Benedetta, poi tornò in fretta verso l’albergo, quando aprì la porta della camera si fermò impietrito sulla porta, Benedetta si era addormentata sul letto, un libro sulla pancia, la testa inclinata su un lato e la tv accesa per nessuno, Michele chiuse la porta e le si avvicinò, le scostò una ciocca di capelli dal viso svegliandola
-L’hai trovato il gelato?- fu’ la prima cosa che domandò lei ancora assonnata
-Si, l’ho trovato, sono dovuto andare fino a Trastevere, ma l’ho trovato. Ne vuoi un po’?- le domandò dolcemente mentre lei si metteva seduta
-Si si, ho una voglia matta di gelato alla nocciola- annuì lei, Michele tirò fuori un cucchiaino e lo porse alla ragazza, lei apri l’involucro e affondò il cucchiaino nel gelato nocciola, dopo aver messo il gelato in bocca sul suo viso comparse una smorfia di piacere, Michele la guardava soddisfatto, lei alzò lo sguardo
-È buonissimo- poi guardò Michele –Ne vuoi un po’?- gli avvicinò il recipiente di gelato, Michele non se lo fece ripeter due volte, fece il giro del letto e ci si buttò sopra, si sistemò vicino a Benedetta e estratto un altro cucchiaino lo affondò nella vaschetta
-Mmm, buonissimo- disse Michele –L’ho scelto proprio bene- disse ancora, Benedetta lo spintonò
-Sei sempre il solito scemo- l’apostrofò lei ridendo
-Questa convivenza mi piace sempre di più- commentò Michele, continuando a mangiare il gelato
-E lasciamene un po’- disse Benedetta prendendo la vaschetta
-Dammelo qua, che sennò diventi una superbalenottera- rise Michele, Benedetta lo seguì e riprese a mangiare il gelato.



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti! Sono tornata da Praga e ho postato il capitolo, un po' in ritardo, ma alla fine ce l'ho fatta. Comincia la convivenza "forzata" tra i nostri due protagonisti e loro si avvicinano sempre di più, chissà che succederà. Recensite per dirmi cosa ne pensate, anche se pensate che sia orribile :)
Un bacio
Francesca
 
  
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