Il vento scuoteva le fragili foglie varipinte dei pochi alberi rimasti in piedi, il cielo si stava ricoprendo di una sporca ovatta.
E sopra un cumulo di macigni, giaceva il suo corpo, con un kunai infilato nel petto. Un filo di vento gli agitava le ciocche corvine.
Naruto quasi non si reggeva in piedi.
Era lì, di fronte a lui, una mano insanguinata che impugnava debolmente un kunai, era paralizzato dalla rabbia, dalla frustrazione, dal dolore. Una lacrima gli percorse il viso, una lacrima che non avrebbe mai voluto versare.
Singhiozzava a malapena.
Girò di poco la testa, voltò gli occhi lucidi, intravedeva la figura di Sakura ma non aveva il coraggio di guardarla. Strinse un po' il kunai, trasse un lungo repsiro e si allontanò, si sentì piccolo in quel momento, piccolo e solo.
Sakura era immobile, occhi fissi nel vuoto, tremava, era pallida, ferita, debole, persa. Iniziò a singhiozzare, vennero giù le lacrime, crollò in ginocchio stremata, lanciò un grido disperato e finalmento scoppiò a piangere.
Naruto quasi sapeva che reazione avrebbe avuto Sakura. Aveva infranto una promessa, ha deluso la ragazza del suo cuore, sarebbe tornato ad essere un mostro. Digrignò i denti e diede un pugno al tronco dell'albero. Sakura ebbe la forza per riprendersi, alzò gli occhi verso Naruto, non lo distingueva bene, aveva gli occhi zuppi di lacrime. La ragazza si alzò, si stropicciò gli occhi smeraldi e a pesanti passi si diresse verso il biondo.
<< n..Naruto... >> tentò di dire con un filo di voce tremolante.
<< sakura-chan... >> rispose il ragazzo, come se volesse dirle qualcosa, ma non ci riuscisse
La ragazza si fermòa pochi metri da lui, tenendosi un braccio con una mano, affannata.
<< perdonami Sakura-chan, lui non doveva.. non doveva farlo... >>
<< l-lo so N-Naruto... >> non finì la frase che cedette; Naruto si voltò velocemente e fece in tempo ad afferrarla, anche se non aveva nemmeno il coraggio di tenerla fra le braccia.
Il ragazzo delicatamente si inginocchiò sulla dura terra screpolata.
<< guarda che ho fatto.. ho deluso tutti.. >> singhiozzò il biondo.
<< no.. n-non dire questo.. S-Sasuke-kun o-ormai era malvagio.. hai fatto t-tutto il possibile.. m-ma lui era accecato dalla v-vendetta.. >> Sakura era ancora affannata.
<< ..Non hai deluso n-nessuno, s-sei stato davvero n-nobile.. tu sei.. unico..baka.. >>
<< sakura-chan...>
<< ..sono io che ti perdono, Naruto.. >>
<< no, non ce ne è bisogno.. adesso, andiamo a Konoha, ti porto in ospedale. >>
<< no! Aspetta, fermati.. >> la ragazza si accoccolò sul petto di Naruto.
<< ..Non ora, è tutto finito.. stare qui, conte.. è bellissimo.. >> Iniziò a tossire.
<< sakura-chan stai sanguinando ti devo portare a Konoha!  >>
Il ragazzo si alzò, tenendo Sakura sotto un braccio.
Iniziarono a camminare, Naruto evitava di guardare Sasuke. Si vergognava a tornare in quel modo a Konoha, da assassino.
A poche decine di metri c'era il portone del villaggio, a fatica camminarono assieme, entrambi si sentivano al sicuro l'uno vicino all'altra.
Appena varcata la soglia si sentirono mancare, caddero entrambi a terra. Lei era su di lui, con le mani insanguinate sulle spalle, e lui che le teneva sui fianchi. Sentivano le grida di aiuto degli abitanti, ma in quel momento lei era persa nei suoi due pezzi di cielo, e lui nei suoi smeraldi. Si avvicinarono le labbra, un profondo e lungo bacio, accompoagnato da salate lacrime di gioia e tristezza.
Lei si ababndonò su di lui, persero i sensi, ma finalmente col sorriso sulle labbra.
Sì, era tutto finito.