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Autore: whatthehell98    26/03/2015    0 recensioni
"Scrivi di noi." si raccomandò più volte.
Io ero incapace di parlare, perciò annuii mentre le lacrime copiose rigavano le mie guance.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Scrivi di noi." si raccomandò più volte. 
Io ero incapace di parlare, perciò annuii mentre le lacrime copiose rigavano le mie guance. 
"Parla del nostro amore, fai sapere al mondo quanto forte ci amavamo, quante ne abbiamo passate. Io leggerò qualsiasi cosa tu scriverai. Devi inseguire i tuoi sogni Elena, come io sto inseguendo i miei."
Lo abbracciai, mi strinse forte a se per qualche minuto. 
Poi si staccò:
"Devo andare."
"Addio Harry." gli accarezzai una guancia. 
"A presto Elena."
Con queste parole mi lasciò lì, da sola. Prendendo quel maledetto aereo che l'avrebbe portato chissà dove, - e non intendo come meta, ma mi riferisco al suo posto nella società, cosa avrebbe realizzato e come si sarebbe realizzato e affermato lui stesso-, per incoronare il suo sogno. Lo guardai mentre si allontanava, finché non vidi più niente. Solo puntini. Tanti puntini. Tante, troppe persone in viaggio.

Dopo qualche minuto di cammino sono ormai arrivata a casa nostra, ormai svuotata della sua presenza. Non la sento nemmeno più "casa mia."

Devo scrivere, devo farlo per me, per Harry. 
E allora scriverò. 
Corro nella camera che fino a poco fa condividevo con Harry, chiudo la porta e accendo il portatile. Apro leggermente la finestra, prendo il pc, il mio pacchetto di Marlboro, l'accendino, il cellulare e poi mi siedo a gambe incrociate sul letto. 
Inizio a scrivere, verrà tutto da se, ho troppi ricordi da scrivere per non dimenticare. Non che li avrei dimenticati comunque, ma è per tenerli in mente sempre. Rileggerli quando mi va, quando mi sento un po' sola.

"Era esattamente due anni fa quando lo conobbi. Era bello, bello da morire. Faceva male a guardarlo." 
Iniziai così, e ovviamente iniziai a piangere nuovamente. 
Accesi una sigaretta e aspirai la nicotina contenuta in essa. Harry non l'avrebbe tollerato. Odiava vedermi fumare. 
Ma Harry non c'è più.

"Ero a scuola, primo giorno dell'ultimo anno di superiori, leggermente in ritardo bussano alla porta di quell'aula così maledettamente stretta per 21 di noi. Il professore aprì la porta e ci presentò il nuovo alunno. Harry, il mio Harry. E guarda caso l'unico banco vuoto era quello affianco al mio. 'Nonono, non sederti qui.' pensai. E invece, Harry si sedette proprio vicino a me. Si presentò e io timidamente mi presentai a mia volta. Il suo sorriso era qualcosa di indescrivibile."

Scrissi per tutta la notte, raccontai tutto, il nostro primo appuntamento, il primo bacio, persino la nostra prima volta, senza entrare troppo nei dettagli. Quella notte fu davvero magica e speciale. Era il mio compleanno, regalo migliore di quello non potevo ricevere. Raccontai delle mille promesse fatte, dei mille progetti concordati con lui.
Scrissi raccontando fino all'addio di quella mattina, raccontai il motivo della sua partenza.

Mi ritrovai con grandi cerchi viola sotto agli occhi, non avevo chiuso gli occhi per terminare quel progetto. Lo stampai, erano ben 250 pagine. Duecentocinquanta pagine che parlavano di noi, di me e Harry. 
Stampai non so quante copie: una per me, una per Harry e altre copie da distribuire in giro, senza un pretesto.

Harry non mi aveva ancora chiamata, non si era fatto sentire. Ma lo capivo. Era appena morto suo padre e aveva avuto in eredità il ristorante, che tra l'altro è il più famoso di Londra. Lui stava correndo lì, lasciando me da sola. Ad ore ed ore di distanza. Non porto rancore, solamente sento la sua mancanza, sempre e comunque. 
Lui ama la cucina, sono sicura che gestirà al meglio quel ristorante, e chissà, magari tra qualche anno ci sarà davvero un futuro per noi.

Sulla copia per Harry scrissi a mano e in bella grafia: "Ti porterò sempre con me. Non arrabbiarti per ciò che ho scritto. -Elena."
Si sarebbe arrabbiato leggendo della nostra prima volta? Probabilmente, o forse no.

Decisi di mandare il mio manoscritto ad una casa editrice. Chissà, magari qualcuno è interessato a pubblicarlo. Vorrei solo potermi affermare nel mondo della scrittura. Scrivo da quando ero piccola.

Imbucai il pacchetto per Harry. Chissà se sarebbe mai arrivato a destinazione.

   
 
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