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Autore: Nefer    18/12/2008    2 recensioni
FANFIC SOSPESA. ANNO IN CUI E' STATA INIZIATA: 2005
Nell'era moderna vivono sia yokai, hanyo e umani, purtroppo hanyo e yokai vivono segregati in un bosco in cui gli umani non possono accedere.
Kagome Higurashi é una giovane sognatrice. Vorrebbe tanto incontrare il suo principe azzurro. Un giorno si inoltra nel bosco e qui… incontrerà Inuyasha, giovane principe dei demoni…
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Ringrazio per aver commentato lo scorso capitolo:
Ryanforever
MyImmagination
Monik (per caso mi avevi commentao anche su manganet? C'é una Monik anche li ^^)


CAPITOLO 2: FUGA

Il castello si estendeva per molti metri...forse chilometri...
Era in stile giapponese e con circa una cinquantina di stanze e un giardino enorme pieno di ciliegi e di altre piante e alberi sempreverdi. Una bellissima fontana si trovava al centro del giardino.
Una bella ragazza faceva il bagno in una grande huro (le vasche da bagno in stile giapponese. NdN); l'acqua era piacevolmente calda.
Lei aveva vivaci occhi color ambra e non dimostrava più di sedici anni: I suoi capelli argentei erano legati in su e due adorabili orecchie canine bianche sbucavano tra i ciuffi.
Canticchiava sotto voce mentre giocherellava allegramente con le bolle di sapone.
In quel momento entro una ragazza con lisci capelli a caschetto neri e labbra scarlatte.
 - Signorina Inutsuki, volevate vedermi? - chiese. Indossava un modesto kimono nero a fiori rossi
La ragazza dagli occhi ambrati si voltò verso di lei.
 - Ah, Yura - fece osservando la yokai: Yura, il demone dei capelli e la sua dama di compagnia -Siediti-
Yura si sedette sul bordo della vasca.
 - Volevo chiacchierare un po' - disse Inutsuki - E magari puoi pettinarmi i capelli, sono tutti pieni di nodi.
 - Ma certo signorina - disse Yura mentre le compariva in mano un pettina. Sciolse i capelli di Inutsuki e cominciò a pettinarli
 - Senti Yura...che ne pensi di quel principe dei lupi?
 - Se mi permettete trovo che sia molto carino e... che i suoi capelli siano stupendi! - disse Yura sognante, pensando ai corvini capelli del giovane demone lupo.
 - Già è carino ma...ha un brutto carattere e quando da piccoli giocavamo insieme mi trattava malissimo e poi correva ad azzuffarsi con mio fratello lasciandomi sola...
 - I maschi... -sospirò Yura
 - Non capisco perchè mio padre voglia tanto il nostro matrimonio...
 - Beh, è un buon partito.
Inutsuki si abbracciò le gambe creando piccole onde-Non abbiamo bisogno di un buon partito. Siamo già potenti così...governiamo su tutti i demoni-borbottò contrariata.
Non voleva sposarsi...in fondo aveva solo sedici anni...
Avrebbe tanto voluto uscire dal bosco e vivere tra le sue coetanee. Andare a fare...shopping...come lo chiamavano gli umani...andare alle loro scuole e parlare della prima cotta ad un'amica fidata...
E invece era lì...in quello stupido castello con la sola compagnia di Yura. Non era affatto giusto!
 - Yura...
 - Si, signorina?
Inutsuki esitò, pensando bene a quello che aveva in mente...era proprio sicura di volerlo fare? Sorrise. Sì....
 - Vai a prendere le mie cose...ce ne andiamo....
Sì, quello che aveva in mente era proprio una fuga. Voleva andare a vivere nel mondo umano, in fondo molti demoni vivevano in città. uscì dalla vasca ed indossò il kimono.
In quel momento la raggiunse Yura.
 - Bene, andiamo... - disse Inutsuki con un sorriso.


Ormai il sole era una palla rossa che tramontava.
Un ragazzo dall'aria distinta e affascinante sedeva su una comoda poltrona in un enorme biblioteca che ospitava migliaia di libri. Era immerso nella lettura di un libro e i suoi lunghi capelli argentati rilucevano agli ultimi raggi di sole. Gli occhi ambrati, seri e attenti, si muovevano velocemente sulle righe.
Improvvisamente entrò un demone rospo verde nella stanza. Basso e decisamente brutto, fece un inchino timoroso.
 - Mio signore... - esclamò agitato - Perdonate l'interruzione, ma vostra sorella è sparita...non si trova in nessuna parte del castello e anche la sua serva...
 - Quella stupida... -disse pacatamente il ragazzo senza scomporsi  - ..nostro padre va via per qualche giorno e lei ne approfitta per combinarne una delle sue...
 - Cosa dobbiamo fare?
 - Non fate niente...lasciatela stare...sono sicuro che presto tornerà...non è abituata alla vita degli umani...


Il vecchio demone pulce continuava a saltare su e giù infuriato.
 - Signorino Inuyasha, scendete immediatamente da quell'albero! -gridò
 - Non mi scocciare! - sbottò il ragazzo dai lunghi capelli argentai e orecchie canine bianche, sdraiato sul ramo di un albero. Si stava riposando quando quel rompiscatole di un demone pulce era venuto a svegliarlo.
 -Vi decidete a scendere?!
 -NO!
 -Vi devo parlare!
 -Bene, par...
 -uff..e va bene...vostra sorella è scappata!
Inuyasha si mise seduto - Cosa? Inutsuki? E dove è andata?
 - In città, testa di rapa! - la pulce ormai aveva perso la pazienza
 - Quella cretina! Lo sapevo che prima o poi avrebbe fatto qualche cretinata. Sesshomaru lo sa?
 - E' stato avvertito e secondo lui dovremmo lasciarla fare perchè tanto presto cambierà idea...
Inuyasha incrociò le braccia. Dunque Sesshomaru aveva deciso così e come al solito senza ascoltare un suo parere. D'altronde aveva ragione, ma Inutsuki era una testa calda e non si poteva lasciarla da sola...
 - Myoga, non torno a cena...
 - Cosa avete intenzione di fare? - chiese Myoga
 - Andare da mia sorella e farle cambiare idea!
 - Non credo si una buona idea, signorino Inuyasha. Il signorino Sesshomaru si è raccomandato di... - Myoga si interruppe poichè stava parlando al vento. Inuyasha se ne era già andato.
Quel ragazzo era davvero incorreggibile, non dava mai retta a nessuno! Era di una testardaggine incredibile!
"Chissà, signorino Inuyasha, se un giorno incontrerà qualcuno che saprà tenerle testa..." pensò Myoga guardando il cielo di un giorno che ormai volgeva al termine...


Le ombre si stagliavano agli ultimi raggi di sole.
Tutto era avvolto da una mistica luce rossa. A Inuyasha la città non era mai piaciuta, c'era stato qualche volta. Era troppo affollata e chiassosa per i suoi gusti, e in più...c'erano quelle...automobili che sparavano un fumo nero dall'odore terribile, troppo forte per il suo acuto olfatto.
E tutti quegli odori rendevano ancora più difficile individuare Inutsuki. Annusò a lungo l'aria e finalmente riuscì a trovarla. Stando bene attento a non farsi vedere dagli umani si diresse verso la direzione da cui proveniva l’odore.
Quella scema di Inutsuki doveva sempre combinarne una e complicare la giornata a tutti. Era il suo hobby!
Si fermò davanti ad una palazzina grigia. Guardò il balcone del terzo piano poi lo raggiunse con un balzo.
Inutsuki stava sistemando dei vestiti in un armadio. Aveva un aspetto umano…niente più orecchie canine, ma umane, gli occhi erano di un color nocciola e i capelli neri.
Indossava dei jeans e un maglioncino giallo. Quanto somigliava alla loro madre…
Inuyasha aprì la porta finestra ed entrò nella stanza.
Inutsuki sussultò facendo un salto indietro.
 - I-Inuyasha… -balbettò
 - Inutsuki, razza di demente, cos’hai intenzione di fare?! - esclamò Inuyasha
 - Non lo vedi? Vivere nel mondo umano!
 - Ma tu sei un demone! Devi vivere con i tuoi sim…
 - No, Inuyasha! - lo interruppe Inutsuki – Sono stanca di vivere segregata come una bestia pericolosa! Qui c’è molto di più da vedere…molte più cosa da fare… Io non torno!
 - Non sai cucinare… non sai fare niente di niente!
 - Non è veroooo!!! - sbottò Inutsuki indispettita – Tornatene al castello senza di me! Io non vengo! Capito?
Inutsuki girò sui tacchi e si allontanò impettita.
Inuyasha si costrinse ad uscire in balcone altrimenti sarebbe corso dalla sorella a prenderla per i capelli e a trascinarla a casa.
Eppure aveva ragione…anche lui era stanco di vivere tutti i giorni allo stesso modo, ma di certo non sarebbe andato a vivere in città! Si affacciò dal balcone e in quel momento vide passare un gruppo di ragazze chiacchierine. Indossavano tutte gli stressi abiti…
Com’erano strani gli umani…
Improvvisamente rimase folgorato nel guardare una di quelle ragazze umane. I suoi lunghi capelli corvini erano leggermente scompigliati da una leggera brezza…aveva una voce cristallina e un sorriso candido…
 - Sei proprio sicuro di non voler rimanere?
Inuyasha sussultò. Inutsuki al suo fianco lo guardava divertita.
 - Non mi hai sentito arrivare, eh? Preso com’eri da quella ragazza…
 - Ma che dici?! -sbottò Inuyasha - E comunque non ho alcuna intenzione di rimanere e tu faresti bene a tornare con me!
 - Neanche per sogno!
 - Bene rimani! Tanto non resisterai nemmeno tre giorni!
 - Scommettiamo?
 - Tsk, va bene!
 - Bene! - fece Inutsuki guardando il fratello saltare giù e allontanarsi senza che gli umani lo notassero…


La sera era calata. Il cielo era terso e tempestato di stelle. La luna piena brillava più che mai e gli ululati di lupi irrequieti echeggiavano nell’aria….
Un piccolo villaggio di capanne e di case sugli alberi si trovava all’interno del bosco.
Due felini occhi verdi brillarono nel buio. Appartenevano ad una ragazza comodamente seduta sul ramo di un albero. Era molto bella: aveva lunghissimi capelli neri e un viso dai lineamenti delicati….tra i ciuffi di capelli spuntavano due appuntite orecchie eliche.
Aveva un’aria pensierosa.
 - Yume… - fece una voce maschile ai piedi dell’albero.
La ragazza, Yume, abbassò lo sguardo.
 - Ah…principe dei lupi, sei tornato… - disse - Cosa fa un nobile in mezzo ai ribelli?
Il ragazzo non rispose. Quante volte lei gli aveva posto quella domanda e la risposta era sempre stata la stessa….ma da qualche tempo non era più quella…c’era un altro motivo che non avrebbe mai rivelato a nessuno, nemmeno a LEI…chissà se si sarebbe accorta da sola dei suoi sentimenti…di quello che provava per quella ragazza bella, intelligente e decisa…non gli importava se lei e gli altri ribelli volessero far fuori tutti i nobili…
Si sedette ai piedi dell’albero e si appoggiò al suo tronco. Purtroppo le differenze sociali c’erano… e non si potevano ignorare…
Al contrario degli umani, che si erano evoluti con la tecnologia, che avevano costruito palazzi sempre più alti e macchine sempre più potenti, che avevano eliminato ogni tipo di differenza sociale, i demoni avevano deciso di non rinunciare alle loro tradizioni e di vivere come nel sedicesimo secolo…
E così il bosco era diviso in nobiltà e plebei…la nobiltà comprendeva i principi delle varie “razze”, dove più in alto c’erano la famiglia dei demoni-cani che regnavano su tutti i demoni. Naturalmente c’erano dei nobili contrari, anche se non lo davano a vedere. Anche perché il demone cane aveva avuto due sporchi figli mezzi-demoni da una femmina umana, che si raccontava vivesse in un ala privata del castello al riparo dall’aura demoniaca del bosco. Già, perché nel bosco c’era un’aura che solo i demoni potevano sopportare, un semplice essere umano sarebbe morto in un istante, alla prima inspirata di quell’aria opprimente….
Dopo venivano i plebei, che vivevano in modesti villaggi, lontani dai castelli. Erano più che altro persone pacifiche.
Infine c’erano loro…i ribelli. I ribelli vivevano emarginati da tutti….odiavano i nobili. Non sopportavano l’idea di essere comandati da loro e spesso attaccavano qualche castello…
Ed era proprio in uno di quegli attacchi che lui aveva conosciuto Yume…folgorato dal suo carattere deciso e dalla sua forza d’animo aveva deciso di unirsi ai ribelli di nascosto, poiché anche lui odiava i nobili e non sopportava l’idea di esserlo…
Ben presto il motivo era diventato un altro…si era innamorato di Yume…
La ragazza saltò giù dall’albero e gli si sedette accanto. Poi guardò le stelle che si intravedevano tra le fronde degli alberi.
- E’ una bella serata…vero, Koga?
Lui la guardò…fissò il suo volto…i suoi occhi sognanti in cui brillavano riflesse le stelle – Si…è proprio una bella serata… -rispose sorridendo…


…CONTINUA
  
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