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Autore: DanyMery96    27/03/2015    2 recensioni
Brandon il solito ragazzo freddo e antipatico. Brandon quel ragazzo con un passato oscuro alle spalle. Brandon quel ragazzo che spera in un futuro migliore. Brandon quel ragazzo che non si sarebbe mai innamorato comincia a lottare per la donna della sua vita. Caroline giovane studentessa dai mille sorrisi e dalle mille sfacettature, non sai mai come prenderla. Caroline ha la mania di mettersi nei guai e lui è sempre pronto a proteggerla Solo che Caroline non sa' che il male che fà Brandon e il suo passato sono dovuti ad un membro della sua famiglia. Mille intrecci, mille pianti altri amori, segreti bugie morte illusioni speranza tutto è rinchiuso in questa storia.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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{POV CAROLINE} Non potevo crederci, avevo passato la notte con lui, quel ragazzo, che avevo sempre odiato, avevo sempre trattato male, il ragazzo che reputavo un animale senza cuore, era un angelo, caduto dal cielo solo per me.Mi aveva parlato della sua vita, una vita che ti segna, una vita che ti fa del male fino a farti rovinare, ma soprattutto impazzire. Accarezzai il suo viso, e gli lasciai un piccolo e morbido bacio alla guancia, quella faccia seria era scomparsa era limpida e senza ombra di rabbia. Custodiva un segreto, lo sentivo nel mio cuore, ormai potevo dire di conoscerlo, avevo passato più tempo con lui che con qualunque altra persona. Non mi aveva raccontato tutto, perchè lo sentivo freddo e sopratutto arabbiato, come se volesse gridare al mondo intero della sua massima delusione. L'alba era alle porte, e mi sentivo felice, perchè ero ancora con lui il ragazzo che amo. "Brucia" disse ridendo mentre io saltai dallo spavento. "C-cosa brucia?" alzai le coperte e lo guardai. "Il tuo sguardo!" disse ridendo e mettendo la mia testa sul suo petto e stringendolo tra le sue possenti braccia. "Fanculo Brandon, mi hai fatta spaventare." mi scostai e lui prese i miei polsi e alzando il viso cominció a parlare. "Guarda che non dimentico che hai detto di esserti innamorata di me." disse ammiccando ed io mi alzai e mi avvicinai alla moto fumante dalla rabbia. "Allontanati dal mio amore allora!" dissi scoppiando dalla delusione delle sue parole, mi sentivo presa in giro. "E sentiamo, perchè?" sorrise e mi cinse i fianchi. Feci una smorfia, mi era riuscita bene la scenata. "Rischi di bruciarti prima o poi.!" dio ero stata brava. Cosí salii sulla moto sensuale, e ammiccai divertita mentre il suo mento toccò terra sorpreso. Non rispose si limitó a guardarmi e a sorridere malizioso, montó sulla moto e sfrecciammo via, pochi metri dalla mia dimora, i sbirri ci seguirono e Brandon non era per niente spaventato. "Fermatevi!" disse uno di loro e ci fermammo, corsero verso di noi e gridarono. "Adesso smetti di fare il furbetto!" Brandon scoppió a ridere ed alzo le mani in alto, ma quando uno di loro mi afferrò io sussultai dal dolore. "Metti giù le mani!" disse Brandon all'uomo, ma lui non voleva sentire nemmeno le mie lamentele, cazzo mi stava facendo male. "Togli quelle cazzo di mani dalla mia donna ti ho detto!" le vene del collo si gonfiarono divenne rosso dalla rabbia e tutta la forza che sprigionava la si sentiva dapertutto cosí riuscí a liberarsi e a staccarmi da lui. Ringhiò contro l'uomo e quello si incupí. "Toccami e vedrai, non solo hai torto e fatto una rapina al Destiny stanotte, vuoi anche prendermi a pugni? doppia condanna." Gli altri due invece lo colpirono alle gambe con una mazza facendolo cadere come un sacco di patate. "Ma non è vero" urlai dalla paura e dalla rabbia e mi gettai sui sbirri, mentre dall'enorme cancello sbucarono i miei genitori, erano tornati? "Figli di puttana!" gridò Brandon a quelli, che lo amanettarono. "Car torna in casa, non sono colpevole e tu lo sai!" disse sicuro e sorridendomi. "No io resto con te!" gridai piangendo. "Vai dentro ti ho detto cazzo!" Mio padre rimase a bocca aperta "No io non ti lascio portar via se so'che non hai fatto niente!" mentre mia madre in quella situazione era l'unica ad avere un ghigno sodisfatto. "Tu non parlare cosí a mia figlia!" disse urlando mio padre a pochi centimetri dal viso di Brandon. "Car ascolta tuo padre " lo guardò negli occhi e ammiccò divertito il solito stronzo, mi sorrise ed io indietreggiai scoppiando a piangere, non potevano rinchiuderlo per un reato non fatto. Proprio adesso che stava cambiando.     {POV BRANDON} sentivo gli occhi e il corpo bruciare dalla rabbia, mi stavano portando via per niente, per una cosa che non avevo fatto. Vedere quei figli di puttana addosso a Car mi hanno fatto surriscaldare mi sarei fatto condannare un milione di volte per lei, tutti devono stargli lontano oppure rischiano di saltare in aria ció che era mio devevo toccare solo io, non ero pazzo, ma geloso marcio. "Vieni Car entrimo dentro, adesso mi spieghi che ci fai con un delinquente " disse la mamma guardandomi. Quella puttana, l'avrei sempre odiata fino alla morte. Salii sull'auto degli sbirri e ripensai alle sue parole. ~allontanati dal mio amore allora.~ ~rischi di bruciarti prima o poi.~ Car non sapeva che mi aveva già bruciato, che mi sentivo un adolescente alle prime armi, mi sentivo un pesce fuor d'acqua, nuovo , diverso solo grazie a lei, era quello che avrei voluto gridare a lei, ma il mio fottuto orgoglio no. "Ho almeno il diritto di fare una telefonata, o no ?" dissi allo sbirro, lui mi spinse e toccai il telefono, dio, quanto cazzo mi stavo trattenendo. "Pronto?" chiamai Mark. "Sono Brandon chiamo dal commisariato, mi hanno arrestato per un reato che non ho assolutamente commesso." spiegai e lui riattaccó, arrivó tutto sorridente mentre Marcus l'addetto alle pulizie scoppiò a ridere. "Chi non muore si rivede!" disse Marcus mentre lo sbirro gli lanciò un'occhiataccia. "Chi si rivede non muore mai" gli schiacciò un occhiolino allo sbirro e questo si lanciò su di lui. "Calmati amoruccio ho delle cose da sbrigare adesso." quando ci si metteva era peggio di me. Arrivò sera e il comissario cominció ad interrogarmi. "Dov'eri ieri sera?" sbuffai e parlai. "Per strada." lui se la rise. "Con chi?" non avrei mai detto il suo nome. "Con una ragazza" lui si alzó. "Il nome!" accavallai una gamba e rubai una sigaretta da lui. "Non lo ricordo" l'accesi e iniziai a fumare. "Cosí ti metti in pericolo da solo" disse lui ormai conoscendomi. "Cazzo Filip, lo sai che metto in atto tutte le mie doti con una diversa ogni giorno." la sigaretta finí e guardai lui divertito. "Dai lascia perdere la mia vita privata!" non avrei mai dimenticato quella notte, avevo fatto l'amore per la prima volta con quella ragazza che mi ha fatto cambiare. "Mi stanno girando le palle, dimmi chi cazzo è quella troia!" E no! Questo proprio non ci voleva, feci volare il tavolo di ferro e mi avvicinai a lui mentre le guardie cercavano invano di tenermi fermo. "Ripeti di nuovo quello che hai detto alla mia ragazza, e poi ti servirà un dentista, ti faccio ingoiare i denti!" indietreggiai, e mi sedetti. "Vedo che non è una delle tante Brandon!" annuii e gli schiacciai un occhiolino. "Bene, allora addio alla tua libertà!" ma che stronzi, tanto alla fine, non me ne importava niente, solo una cosa mi faceva rabbia non vedere Caroline. "Tanto non me ne sbatte un cazzo, so'di non aver fatto niente. " lo sbirro dietro di me scoppiò a ridere e mi girai a guardarlo, si spaventò e tornò serio."La cauzione è di 1500 dollari è un pezzente come te, non può permetterselo, quindi tre mesi." Mi alzai dalla sedia. "Meglio essere uno come me pezzente, che ricchi e sbirri." ed uscii dalla stanza, pieno di rabbia, dio volevo prendere a pugni qualunque cosa! "Ma sei un cazzone Brandon?" domandò Mark. "La cauzione è aumentata di 1500 dollari, ma che cazzo ti gira per la testa?" sbuffai e lo guardai. "Faró i tre mesi qui dentro!" lui scoppiò a ridere. "No io dico di domandare i soldi a Caroline!" mi alzai di scatto dalla sedia e gli presi il coletto della maglietta, avevo i soldi ma mi servivano per altro. "Permettiti di dirgli questo e io ti faccio fuori qui dentro, tu mi conosci giurami che non glielo dirai!" lui annuí e si aggiustò il colletto. "Vabene, faró quello che mi hai detto, ma oggi sei in vena di minacciare la gente?" scoppiai a ridere e lo abracciai. "Ah Mark, tienimi d'occhio Caroline." lui sorrise e mi strinse la mano. "Saró la sua ossessione" Quei bastardi mi strinsero le braccia e mi portarono in cella. "Cazzo sti figli di puttana" gridai, mi avevano chiuso in una cella per niente, pensai solo a lei e a quello che stava succedendo tra noi non ci credevo, mi stavo innamorando davvero, era quello che non avrei mai voluto, perchè sapevo che ci sarei rimasto male per qualunque cosa anche per una stupida sciocchezza. Speravo con tutto il cuore di non vederla in questo brutto posto mai, mi fidavo di Mark, lui, gli avrebbe detto comunque di non venire da me e qualche bugia per tirarla indietro. Ma secondo la mia idea, l'avrei rivista presto pur di vedermi avrebbe fatto di tutto, anche gridare a questi stronzi che loro hanno torto, ma quanto sono coglioni? Non avevo parole per descrivere la rabbia che stringeva ogni centimetro del mio stomaco, mi stesi sul letto e guardai il soffitto e sbuffai, mi accesi una sigaretta e ripensai a quella bellissima ragazza, cazzo, ma, che cosa cazzo mi aveva combinato? "Mi sto innamorando" dissi sorridendo.   ~Quando troverai una ragazza Brandon?   ~Quando ti farai i fatti tuoi?   ~ Quando sarò morto   ~Cazzo ma c'è l'hai con questa cosa?   ~Pensar a male non è un reato è un bene.   ~Perchè   ~Perche hai sempre ragione ANGOLO AUTRICE: Ciao ragazze volevo dirvi che sospendo (Per ora) la storia. Vedo che come ogni volta nessuno recensisce, è vero nessuno è obbligato a farlo ma è proprio quello a darmi la spinta. Ed io mi chiedo: sono io la pippa? O è proprio la storia che fa C......E? Sapere che a qualcuno almeno piace mi fa sentire bene. Come tutte no? Ringrazio le solite ragazze per il piccolo supporto, mi ha fatto piacere. E ringrazio quella santa della mia amica Dany. E come sempre per chi non lo sapesse vi propongo di leggere le sue due storie . -Al cuor non si comanda. -Destinazione: Sotto lo stesso tetto ✌ Vi saluto e spero con tutto il cuore di tornare a scrivere. Buonanotte bellissime e un bacione a tutte.
  
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