…Ti farò amare il mare, piratessa…
Il mare era
calmo, la nave ondeggiava pigramente e la luna si rifletteva altezzosa nelle
nere acque notturne. Sedeva a prua e scrutava l’orizzonte, riflettendo sulla
rotta da prendere e portandosi alle labbra, di tanto in tanto, una bottiglia dal
vetro opaco, contenente il rum.
-…la rotta è
lunga e la vita è breve…
Cantava quelle
tristi canzoni di pirati che aveva appreso da bambino, quando suo padre era
ancora in vita come un dei più famigerati corsari dei sette mari e lo faceva
addormentare cullato da quelle note melanconiche.
-…ya ho, ya
ho…la nave, l’uomo e il mare…
Si portò alle
labbra un altro sorso di quella bevanda maligna che bruciava le gole ed
annullava le naturali inibizioni dell’uomo.
- Ancora in
piedi?…è molto tardi, ti conviene andare a dormire…
Un ragazzo magro
e bruno si avvicinò con in mano una lanterna ed un sigaro stretto tra i denti.
-…infatti non
sono in piedi, sono seduto…canta con me, amico mio…
Il capitano fece
segno all’amico di sedersi con lui.
-…Allora
Naruto…hai deciso quale rotta prendere?
Il biondo bevve
un altro goccio di rum, sospirando.
-…Non lo so,
non ho idee ultimamente…
Shikamaru si
distese a pancia all’aria, sbuffando bianche nuvole di fumo verso il cielo
stellato.
-…senza leggi
e senza Dio…
Naruto continuò
la canzone, distendendosi accanto all’amico.
-…dove andare
lo sa solo il cuor mio…
Il sole non era
ancora sorto quando il capitano fu svegliato da degli strattoni concitati.
- Signore, ero
di vedetta quando ho visto da lontano avvicinarsi una nave!
Il biondo si
sedette stiracchiandosi, notando di essersi addormentato sul ponte e che
Shikamaru gli si era assopito accanto con il sigaro in bocca.
-…che tipo di
nave è?
Il giovane
ragazzo spostò gli occhi dorati verso l’orizzonte e grattandosi la testa
disse:
- Credo sia una
nave di aristocratici, sicuramente non è un mercantile, né un vascello pirata
come il nostro…cosa faccio capitano Uzumaki?
Naruto si passò
una mano tra i capelli e si diresse verso il timone con aria allegra.
-…sveglia
tutti, ultimamente non ho molte buone idee, attaccare quella nave sarà un
ottimo diversivo!…Corri Kiba, mi voglio proprio divertire!
- Agl’ordini!
Il
giovane corse sottocoperta, seguito dal suo inseparabile cane, Akamaru.
-
Nara svegliati! Dobbiamo
elaborare un piano d’attacco!
Shikamaru
sussultò facendo cadere il sigaro a terra.
-…cosa?…Oddio
mi sono appena svegliato e non ho nessuna voglia di impegnarmi sui tuoi sciocchi
giochetti.
Riprese il
sigaro e cercò di riaccenderlo con i fiammiferi che portava in tasca, senza
successo.
-…Abbiamo un
ricco veliero da attaccare! La razzieremo e poi faremo un salto a Tortuga per
far rifornimento di rum e di polvere da sparo…nella stiva sta scarseggiando
anche il cibo…
Il moro lanciò
il sigaro in mare, imprecando.
-…si, devo
comprarmi anche altri sigari…guarda questo! Mi è andato sprecato! Ora me ne
mancano solo tre…
- Dovresti
fumare di meno, se no ti si affumica il cervello e dopo non funzionerebbe bene
come adesso, e per fare i piani d’attacco mi serve bello lucido…
L’Uzumachi
scorse all’orizzonte un puntino nero avvicinarsi.
-…ecco la
nave, che dici Shika, ci fermiamo o ci avviciniamo?
-…ci
avviciniamo, la nostra nave è nettamente più veloce e sicuramente ancora non
ci hanno scorto…li coglieremo di sorpresa…
Naruto sorrise,
puntando gli occhi brillanti d’eccitazione sull’orizzonte.
-…Tutto a
tribordo!
Sentì le voci
dei suoi uomini fargli eco e la nave si girò velocemente.
-…sai amico
mio, sento che dentro quella nave ci sarà qualcosa di molto interessante…
Si svegliò di
soprassalto e si massaggiò le tempie con aria scossa. Odiava il mare, la faceva
stare male con i suoi dondolii ed i suoi continui lamenti. Si alzò dal letto e,
barcollando, raggiunse la finestra e ne aprì le pesanti tende oro. Il sole
stava sorgendo, facendo capolino all’orizzonte di quell’immensa distesa
d’acqua gorgogliante. Era in viaggio ormai da una settimana, doveva
raggiungere il padre oltreoceano, perché rimasta orfana della madre che la
teneva con se. Sentì bussare alla porta.
-..avanti
Entrò la sua
dama, Ino, una bella ragazza bionda, che recava in mano una bacinella d’acqua
tiepida.
-…signorina
Hinata, ecco l’acqua per pulirvi il viso…
- Grazie Ino,
appoggiala al solito posto…
La domestica
mise la bacinella nel lavatoio di marmo ed aspettò che la padrona si sedesse.
- avete una
pessima cera stamattina, siete sicura di sentirvi bene?
-…il mare mi
sta uccidendo…spero di arrivare presto…
Ino passò
l’asciugamano alla ragazza che si era sfregata il viso nel tentativo di pulire
via anche la nausea, e prese a pettinarle i lunghi capelli corvini.
-…Forza
signorina Hyuga, per me stando in camera il mare vi sembra molto più brutto di
come è visto dal ponte…
-…ma ne
dubito…
Sentirono un
boato seguito da un forte tremore delle pareti.
- cosa sta
succedendo?
Hinata si alzò
di scatto in piedi e corse alla finestra e si sporse leggermente. Appena la vide
scattò all’indietro come se volesse sfuggire a quella visione.
-…Oh mio
dio…
Davanti
a loro si scagliava l‘imponente figura di una nave dalle vele nere.
- Issate le
vele! Forza Kiba muovi quelle gambe...Naruto aiutami a sistemare l’asse lunga!
Sakura Haruno
continuava ad impartire ordini correndo da una parte all’altra del ponte. Era
famosa per la forza d’animo e la potenza fisica, era allieva della più grande
piratessa di Tortuga, Tsunade.
-…dovrei
essere io a dare gli ordini in questa nave…
Il biondo stava
posizionando il ponte che sarebbe servito per raggiungere l’altra nave, con
l’aria notevolmente scocciata.
- Hey Shino,
ricarica queste pistole…
Shikamaru lanciò
le due armi al pirata con la benda sull’occhio coperta da un paio d’occhiali
scuri.
Kiba uscì da
sottocoperta con in mano una spada che porse trafelato a Naruto.
- Signore…anf…ecco
a voi la vostra spada…l’ho appena affilata…
-
Perfetto, avverti quel
pigro di un Nara di prepararsi all’attacco!
-
Signorina Hinata…sono
pirati! Mettetevi in salvo, sicuramente sono qui per razziare la nave e se
trovano una bella ragazza come voi non penserebbero due volte a farvi
prigioniera!
Ino spingeva
agitata la sua padrona verso il bagno.
-…Ma Ino!
Questo vale anche per te! Anzi, sei anche più attraente!
- stia zitta per
favore e si chiuda qua dentro!
La domestica
chiuse la moretta dentro al bagno e girò la chiave, per poi infilarsela in
tasca.
Si mosse per la
stanza, agitata, scrutando ogni parete alla ricerca di un’arma. Aprì tutti i
cassetti e gli armadi, spargendo il loro contenuto per la camera, poi la sua
attenzione fu attirata da un baule chiuso a chiave. Prese una sedia ed incominciò
a colpire la cassapanca fino a sfondarne il coperchio.
-…Ino? Che
cosa sono questi rumori! Fammi uscire!
- Non agitatevi!
Sto cercando un’arma!
Iniziò ad
ispezionare il contenuto di quel cassone e con sollievo trovò una pistola
carica di tre pallottole.
- Vi chiedo solo
di attendere un po’, so come accogliere questi maledetti…
Naruto attraversò
la passerella, con un salto raggiunse il ponte della nave avversaria e fu subito
attaccato da degl’uomini in divisa, probabilmente le guardie del corpo del
nobile.
Shikamaru lo
raggiunse poco dopo, sfoderando la sua spada verso i nemici.
-…Nara,
scommettiamo che ne faccio fuori tre in cinque colpi?
- mmh…un
galeone che io ne uccido quattro in quattro colpi…
- affare fatto
amico…
In un lampo le
spade incominciarono a guizzare alla luce del sole effervescente appena nato
dalle acque. Per loro quei ragazzotti inesperti ingaggiati nella nave erano
pivelli da battere velocemente, quasi giocando, scommettendo sulle loro vite.
- uno,
due…fuori uno con colpi! Prenditi questo Shika!
- uno, due e
tre…ho fatto fuori un trio…
In pochi minuti
il silenzio della morte raggiunse il ponte avvolgendo i due pirati, ormai
abituati a quella sensazione di calma funebre.
-…direi che
hai vinto…io ne ho fatti fuori cinque…ma tu quattro con molte meno spadate…complimenti
Nara, sembri tanto svogliato ma mi lasci sempre mangiare la tua maledetta
polvere…
Shikamru
estrasse la propria spada insanguinata dal corpo di un biondo e la pulì sulla
divisa del medesimo.
-…devo
ringraziare il mio genio…non vinco affidandomi alla forza, ma solo grazie alla
strategia…
I due si
diressero verso la scaletta che li avrebbe condotti alla ricca sottocoperta.
-…sai Shika,
te li compro io i sigari a Tortuga…preferisco che ti si annebbi un po’ il
cervello pur di non essere più battuto da te…dopotutto ho l’onore da
capitano da difendere!
- Pensavo fosse
più ricca questa nave…
Naruto, frugando
in un cassetto, s’infilò una manciata di monete d’ora in tasca.
-…almeno ho
trovato dei sigari…
Shikamru inalò
il profumo dei bastoncini bruni passandoli sotto le narici.
Vagarono per le
poche stanze della nave, infilandosi orologi e soldi in tasca, ma non trovando
nulla di particolarmente prezioso. Poi si accorsero di quella stanza,
probabilmente una camera da letto, dalla porta intarsiata.
-…scommetto
che il vero bottino è lì dentro…
Naruto
trotterellò fino a raggiungere la maniglia, l’abbassò lentamente e poi
spalancò la porta. Sbiancò, la sorpresa lo aveva impietrito sul posto: aveva
una pistola puntata al centro della fronte.
Le tremavano le
mani ma lei era una donna decisa, se quel ragazzo avrebbe commesso una mossa
falsa non si sarebbe fatta problemi a sparare.
-…n-non ti
muovere….f-fai un passo e t’ammazzo…
Il biondo alzò
le mani in segno d’arresa, ma sembrava che la sorpresa iniziale si fosse
esaurita lasciando spazio ad un sorriso sghembo di chi ha sotto controllo la
situazione.
- ehi bella, sei
rimasta da sola in questa grande nave? Dai vieni con noi, siamo un’ottima
compagnia!
Sentiva le mani
congelarsi e il sudore scenderle lungo il collo.
-…voi adesso
ci portate alla riva più vicina, capito?…I-io non so guidare la nave...fate
quello che vi ordino o sparo!
Naruto abbassò
le braccia e puntò le mani sui fianchi.
- Sbaglio o hai
detto “ci portate”?…Chi c’è oltre a te in questa stanza? Mi costringi a
perlustrare…dai bionda, abbassa la pistola.
-…scordatelo!
Tieni le mani alzate!
Il ragazzo sbuffò
con aria divertita, quello si che era un diversivo divertente.
-…Shika ci
pensi tu? Io intanto guardo chi si nasconde qua dentro…
Ino sbarrò gli
occhi per la sorpresa. Shika? C’era un altro pirata dietro la porta?
Non fece in
tempo a finire di formulare il pensiero che sentì delle mani delicate
abbracciarla da dietro.
-…Dai fai la
brava e dammi la pistola…che anche per me tutto questo una grande
scocciatura…
Fece scivolare
la pistola nelle mani del bruno e s’immobilizzò cercando di capire come
avesse fatto a muoversi così velocemente.
Il biondo,
intanto, aveva aperto gli armadi e aveva guardato sotto il grande letto a due
piazze, non trovando nessuno.
- Nara ma io non
trovo nessuno!
Shikamaru sbuffò
sonoramente.
-…ma sei
cretino? C’è una porta li!
Naruto si
sorprese quando, seguendo la direzione indicata dell’indice dell’amico,
scoprì una porta seminascosta da una tenda.
-…o hai
ragione…
Provò a girare
la maniglia ma la serratura era bloccata.
-…è chiusa a
chiave!
-
sfondala!…tanto non credo che la ragazza si pieghi a consegnarci la chiave…
Shikamaru guardò
la Yamanaka di sottecchi, era davvero splendida.
L’Uzumaki
prese l’attizzatoio riposto vicino al camino ed incominciò a distruggere la
serratura che, dopo pochi colpi, si ruppe aprendo la porta.
Naruto entrò
nella stanza e mosse lo sguardo lungo le pareti. La sua attenzione, però, fu
attirata da una gracile figura tremante, una ragazza dai capelli corvini, che si
teneva le mani sul viso per nascondere le lacrime di paura. Cercava di
nascondersi accartocciandosi in un angolo.
-…ehi non ho
intenzione di farti del male…
La fanciulla alzò
gli occhi ed incatenò lo sguardo a quello del pirata. Naruto non riusciva più
a pensare, non sarebbe riuscito a muoversi se quegl’occhi candidi non si
fossero distolti dai suoi. Per
fortuna la ragazza li abbassò, arrossendo visibilmente.
Il biondo,
notevolmente turbato, scosse la testa cercando di formulare una frase.
- Ora verrete
sulla nostra nave…il Corallo Grigio…e in seguito decideremo cosa fare di
voi…
Naruto prese per
le ascelle la moretta e la sistemò su una spalla.
Shikamaru prese
i polsi di Ino ed insieme uscirono da quella stanza.
-…Sai Shika,
avevo ragione quando affermavo che il tesoro più interessante era qui dentro…
Aspettò che i
rumori svanissero e che i passi cessarono prima di muoversi.
-…Stupidi
pirati, vantate di essere i padroni del mare e poi vi fate fregare così da me?
Rock Lee si alzò,
diede una scossa ai pantaloni della divisa leggermente impolverati, e si diresse
verso il timone.
- Mi è bastato
fingermi morto per scampare alla vostra attenzione! Davvero pessimi…
Si portò una
mano sopra le folte sopracciglia per ripararsi del sole mattutino e osservò il
vascello nemico allontanarsi.
-…Capitan
Naruto se non mi ricordo male…riferirò tutto al tenente Gai! Grazie alla mia
furbizia li scoveremo ed io salirò di grado! Non sopporto che quel Neji Hyuga
sia di livello più alto del mio…
Aspettò che le
vele nere sparissero all’orizzonte prima di agire.
-…Sarà
difficile governare questa nave da solo, ma ce la farò!
Ruotò il timone
e continuò la suo rotta, solo in mazzo all’oceano.
Come vi sembra? Ho faticato molto per scriverla…è stato un capitolo un po’ confusionario ma dovevo ben definire le parti. Ce la farà Rock Lee a raggiungere terra? E cosa succederà sul Corallo Grigio? Seguitemi e lo scoprirete! ^^ Ora faccio delle piccole precisazioni:
Ciurma del Corallo Grigio
Naruto Uzumachi
Sakura Haruno allieva di Tsunade)
Shikamaru Nara
Shino Aborame
Kiba Inuzuka
A Tortuga
Tsunade (piratessa leggendaria)
Le “rapite”
Hinata Hyuga
Ino Yamanaka
Squadra di ricerca
Rock Lee
Neji Hyuga (sottotenente, Cugino di
Hinata)
E in ogni modo ne verranno fuori
molti, molti altri! Recensite ^^.
Un abbraccio a chi ha letto fin qui!
Giò_MooDy