E’ sbagliato
Sono intontita per il dolore alla gamba, mio fratello mi prende in braccio ed esce dalla cabina, appoggio la fronte sull’incavo del collo. Riesco a percepire la sua rabbia nelle vene. Guardo i suoi occhi, così severi e pieni di rancore- Percy.- sussurro.
-Sta zitta, ora.- mi zittisce. Mi porta alla capanna di Poseidone, quando entriamo mi fa appoggiare i piedi per terra, ma resto comunque con le braccia aggrappate alle sue spalle. Mi sta guardando.
-Scusa. Avrei dovuto ascoltarti, mi disp…-
-Non saresti mai dovuta venire qui.- commenta, staccandosi da me. Io abbasso lo sguardo, sto per scusarmi di nuovo ma lui continua- E’ soltanto colpa tua se ora mi sento…-
-Arrabbiato?- dico.
-No, cioè si, anche quello. Ma mi sento… strano, con te.- l’ultima parola la bisbiglia. Io vengo scossa da un brivido quando mi tocca il braccio con una mano- Perché mi fai questo effetto, Liz?-
La distanza tra i nostri visi si riduce pericolosamente e io lo guardo con gli occhi socchiusi, come se fossi in trans- Non lo so.-
-Neanche io.- confessa, poi appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie. Mi sento così… bene. Chiudo gli occhi e lui mi afferra i fianchi stringendomi a lui, io metto le mani dietro la sua testa e approfondisco il bacio. Percy mi solleva e senza staccarsi da me un secondo si fa strada verso il suo letto, adagiandomi delicatamente e mettendosi sopra di me. Gli tiro appena i capelli e lui geme, senza fiato.
Infrange il contatto delle nostre labbra e si alza per levarsi la maglietta bianca, io quasi non mi mordo il labbro a sangue per la visione del suo petto asciutto e muscoloso. Inconsciamente mi sollevo di poco anche io e mi levo il vestito leggero in pochi secondi, restando solo in biancheria. Lui si china di nuovo su di me e quando sento di nuovo i nostri corpi scontrarsi emetto un- Oh.- di piacere.
Mi bacia la clavicola e io stringo le mani sulle sue spalle, respirando affannosamente. Alza di poco lo sguardo- Ti peso?-
-Un pochino,- ammetto- ma non importa.-
-Scusa, di solito sono abituato con Annabeth e lei è un po’ più forte di fisico.- commenta, sorridendo. Ma io non sorrido, lo guardo scioccata.
-Percy spostati.- dico, facendo pressione sul suo petto- Cosa stiamo facendo, è tutto così… sbagliato.-
-P-perché?- balbetta lui, baciandomi ancora una volta- Ah, ti ha dato fastidio quella cosa su Annabeth.-
-No!- sbotto- Non me ne frega di lei, Percy! Non capisci che quello che stiamo facendo è sbagliato?! Sei mio fratello!-
-Fratellastro.- mi corregge lui e preme di nuovo le labbra contro le mie, in un bacio quasi disperato. Mi stringe le mani lungo i fianchi e mi tira di più verso il suo ventre, io gemo in un modo osceno e Percy fa una piccola risata mentre mi bacia.
Gli tiro uno schiaffo nella guancia e lui fa un verso di dolore- Levati!- grido, rossa come un peperone. Lo spingo via e mi alzo dal letto, riprendendo il vestito- Stammi lontano!-
-Liz…- inizia lui.
-No, Percy! Vattene, vai via!- ordino, indicando la porta. Sento degli spari in lontananza e delle luci rosse, bianche e blu illuminare il cielo. Lo spettacolo è iniziato.
Lui si rimette la maglia e viene verso di me, con le sopracciglia aggrottate- Fammi par…-
-Fuori! Ora!- grido, arrabbiata- Va’ da Annabeth e dagli altri, basta che te ne vai adesso!- il cuore sembra morirmi in gola.
Sta per dire qualcosa, ma ci ripensa- Okay. Scusami, mi dispiace tanto.- si scusa, ma io non lo degno di uno sguardo, aspetto che se ne va e poi tento di respingere le lacrime.
Inutilmente.
Nota d'autrice: Voi non sapete quanto mi sento in imbarazzo a scrivere questa storia... e questo non era niente in confronto al prossimo capitolo...
Seriamente, mi faccio impressione da sola xD
A voi le recensione... ho paura dei vostri commenti ahahahah
Grace <3 <3 <3 :*