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Autore: Kikyo90    18/12/2008    2 recensioni
I ricordi lontani nella mia anima, non sono altro che flebili illusioni perse nel vento... - fic partecipante al concorso Contest on Twilight indetto da Sherry90
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Esme Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LACERANTE COME L'AMORE

I ricordi lontani nella mia anima, non sono altro che flebili illusioni perse nel vento...
Com'é potuto succedere? Ogni giorno che passa, il ricordo della tua morte mi lacera l'anima e una tristezza indescrivibile mi schiaccia il cuore.
L'illusione di una vita insieme a te, ormai, é persa nel vento.
Molto tempo é passato da quando Victoria ti ha ucciso e non passa giorno che io non venga a farti visita.
La tomba é nella nostra radura, all'ombra di un'enorme quercia e contornata da mille fiori tutti colorati; talmente colorati, che quasi stridono in un luogo tanto triste.
Tengono lo stelo un po' piegato, come se anche loro piangessero per la tua scomparsa.
Le fronde del grande albero, testimone della nostra prima e sola unione, sono piene di rugiada che mi cade addosso come tante, piccole lacrime.
Il giorno di oggi segna esattamente cinque mesi dalla tua morte, e sembra che anche il cielo voglia urlare il suo dolore con lampi, tuoni e pioggia.
Io sono in balia del temporale, ma non mi importa poiché sono altrettanto furiosa contro un destino che sembra essersi accanito contro di me.
Progettavamo la nostra vita insieme e programmavamo la mia trasformazione, ma... per colpa mia, caro Edward, tu sei morto... senza sapere che dentro di me porto il frutto del nostro sfortunato amore.
Chissà da chi prenderà... sarà un vampiro o un umano?
Io, purtroppo, sono rimasta una semplice umana in preda ai sensi di colpa...
Non capisco come tutti, i Cullen e persino Jacob, possano dirmi che io non c'entro e che é stata una fatalità.. se tu non ti fossi buttato davanti a me per proteggermi da Victoria, saresti ancora vivo.
É vero, una parte di te mi é rimasta, ma non mi basta assolutamente. Io non POSSO e non VOGLIO passare la mia vita senza di te... e so cosa fare.
Dalla tasca dei miei pantaloni, estraggo uno stiletto.
Questa cosa l'ho pianificata da tempo, e per farlo mi sono vestita esattamente come nel lontano giorno della nostra unione. Così, quando saremo di nuovo insieme, sarà come se non ti avessero mai strappato da me e dal mio infinito amore.
Saggio la lama con le dita e, come fece secoli or sono Giulietta, la conficco nel mio ventre.
Sono pronta ad accogliere la morte, contenta di essere umana per poterti finalmente raggiungere.
Aspetto che sopravvenga il dolore, ma stranamente non arriva. Guardo la ferita mortale che mi sono inferta, e non riesco a scorgere traccia di sangue.
Perché?
Che il bambino con te concepito abbia cambiato il mio corpo e che mi abbia resa immortale?
No... non ci credo... non ci voglio credere...
Affondo lo stiletto più e più volte, ma la morte non arriva.
Allora, scoppio a piangere furiosamente, non potendo credere di dover passare l'eternità senza di te... no!
Edward, io volevo raggiungerti!
Non credevo che la nostra semplice e felice unione mi potesse condannare ad un'intera esistenza senza i tuoi baci e le tue carezze... possibile che non esista niente in grado di uccidere un vampiro a parte un altro vampiro? Come, come devo fare?
-Bella...
Mi giro, col volto ancora rigato di lacrime, per vedere chi mi abbia chiamata e ti vedo.
-Esme, anche tu qui?
Hai la faccia contratta in una terribile smorfia di dolore e sono sicura che se i tuoi occhi potessero lacrimare, piangeresti tutte le tue lacrime.
-Cosa fai con quello stiletto?
-Voglio raggiungere Edward... come si uccide un vampiro? Avanti, dimmelo!
E riscoppio a piangere, consapevole che non esiste niente che possa fare ciò.
-Bella, quello che hai cercato di fare, non é assolutamente la cosa giusta. Anche se adesso ti sembra l'unica soluzione, ti assicuro che non lo é.
Il tuo tono materno mi spinge a posare lo stiletto per darti retta.
-Capisco come tu ti possa sentire dopo aver perso Edward, ma ti assicuro che se ucciderai la creatura che ti porti in grembo te ne pentirai per sempre. Credimi, io che ho già perso un bambino lo so bene quali sensazioni ti da...
Ti guardo, e solo ora mi rendo conto che stavo per fare l'errore più grande di tutta la mia vita eliminando il bambino che dorme ancora dentro di me.
Getto a terra quello stiletto tentatore e mi porto le mani davanti al viso, cercando di soffocare le mie lacrime sempre più disperate.
-Su, coraggio... e poi, c'é una cosa di noi vampiri che tu ancora non sai.
-E quale?- cerco di dire tra un singhiozzo e l'altro.
-Quando un vampiro maschio muore, se prima si é unito sentimentalmente e fisicamente ad una donna umana, rinasce dalla donna stessa sotto forma di bambino. Certo, non conserva alcuna memoria delle sue vite precedenti, ma tu saprai che non hai affatto perso il tuo Edward. Adesso hai capito perché devi essere forte?
Io smetto di piangere e annuisco, mentre tu mi fai segno di seguirti e mi riaccompagni a casa.
Durante il tragitto, accarezzo il mio ventre piatto e privo di qualsiasi ferita, pensando che tra non molto saremo di nuovo insieme.
Forse, ora, il ricordo di te sarà più facile da sopportare e nostro figlio mi aiuterà ad alleggerire un'eternità che avremmo dovuto passare insieme.

***FINE***

 

  
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