《I miei occhi si illuminarono. Angeal mi stava raggiungendo. Veniva dal cielo, luogo dove avrei passato l'eternità. Quell'ala bianca sbatteva, lui volava. Come un angelo non come un mostro》 Passarono 5 anni da quando Zack morì. Cloud aveva salvato il mondo 2 volte, ma non si sentiva comunque pieno. Sentiva che gli mancava qualcosa, e quel qualcosa era insieme a lui, ma lui non la sentiva. Non era solo nel suo cuore, nei suoi ricordi, era lì e basta. Cloud stava tornando a casa per la cena, Tifa si sarebbe arrabbiata se non sarebbe arrivato in tempo. La sua moto nera rombava per le strade desertiche. Era tardi, solo i lampioni illuminavano quelle strade abbandonate. I fari della sua moto indicavano la strada più lunga per Arrivare a casa. Aveva bisogno di tempo, di pensare, di ricordare. Di rivivere il momento in cui l'ha visto. L'ultimo momento in cui l'ha visto. Era lì, appoggiato all'entrata della grande chiesa piena di fiori. Quella chiesa che aveva lasciato un segno, con quei fiori che avevano profumato midgar, l'avevano resa più viva. Ricordava quei capelli neri e lunghi, quei occhioni azzurri -Arricchiti con energia mako- come ripeteva sempre. Quel SOLDIER alto e snello, quella cicatrice nella guancia. Era lui. Cloud era sicuro di averlo visto insieme ad Aerith. Lei, la ragazza che aveva addolcito il suo animo, colei che viveva in quella chiesa. La ragazza con la treccia lunga e quel viso candido. Come poteva dimenticarli? Non lo aveva fatto. Era totalmente sicuro di averli visti. Era confuso e affamato, ma non aveva intenzione di tornare, Doveva capire. Erano morti tutti e due, ma lui li aveva visti. Li aveva analizzati. Li aveva ricordati. Erano loro. Lui doveva pensare a loro. Doveva pensare a lui. Ricordava ancora quando Zack morì dopo aver affrontato centinaia di soldati. Ricordava la buster sword. Ricordava il sangue. Ricordava la lunga spada di Sephiroth che infilzò Aerith mentre tentava di salvare il mondo. Cloud ricordava. Mentre la sua moto rombante mangiava l'asfalto, lui ricordava.