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Autore: Griselda    28/03/2015    1 recensioni
Salve a tutti! Da due folli menti è nata una bella collaborazione e una grande storia. Il racconto è ispirato alla serie Supernatural, in quanto una di noi (LoveAlwaysAndForever) è una fan. Abbiamo deciso di non seguire fedelmente la trama della serie, ma di lasciare spazio alla fantasia. Che state aspettando? Entrate e fateci sapere cosa ne pensate!
Dal racconto:
"Si mise a sedere sul letto e si tolse le cuffie. Il silenzio assordante prima dell'ultimo scontro era inquietante, ma non le fece cambiare idea, era determinata,in realtà lo era sempre stata, tutto ciò che voleva l'aveva sempre ottenuto. "Cas" chiamò."
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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10 ANNI DOPO...


Dopo quella notte, Valentina si risvegliò in ospedale con tutti i familiari che la osservavano chiedendosi cosa fosse successo. La madre la guardava con l'aria di chi aveva pensato chissà quale tragedia, ma i medici erano fiduciosi e dicevano che era solo un piccolo malore a causa della corsa. Sorrise ai genitori e portò una mano sulla testa dolorante, stranamente gli fischiavano anche le orecchie, ma ancora una volta il dottore rassicurò con la stessa causa.

Dopo quella notte erano cambiate tante cose: Valentina aveva un marito e due figli, ma sentiva che gli mancava qualcosa. Come se la sua vita non fosse completa senza quel pezzo. Ci pensava spesso in quei rari momenti di relax della vita quotidiana: si sedeva sulla poltrona vicino al camino e iniziava a pensare a quello che avrebbe potuto avere o a quello che aveva lasciato perdere in passato.
Alcuni ricordi gli sembravano sfocati, altri invece non riusciva a capirli, forse erano semplicemente sogni così reali da sembrare veri.
Se si concentrava abbastanza riusciva a scorgerne nuovi, ma subito dopo venivano bloccati da un forte mal di testa e un fischio alle orecchie, come se ci fosse un muro o una protezione a bloccarli.

"Jason, puoi scendere un secondo?" Chiese prima di iniziare a controllare i compiti che i bambini dovevano svolgere per casa. Si sedette affianco a loro e iniziò a leggere un tema in cui la piccola Sunshine raccontava di una gita nel bosco con la sua famiglia e il suo amico immaginario. Parve curioso che il nome del suo amichetto gli sembrasse così familiare. "Amore, l'hai scritto tutto tu questo?"
"Si mamma, ma mi ha aiutata lui" disse indicando un punto della casa vicino alla porta. "Credo che gli piacciano le nostre foto, le guarda sempre e sorride"
"Oh si, grazie mille allora" salutò con la mano il punto vuoto, poi prese un compito di Brian e corresse una piccola operazione con la matita. Lo posò sul tavolo della cucina e controllò altri compiti.

Era abituata a disegnare su fogli vuoti, come degli scarabocchi senza senso mentre parlava al telefono, ma lei non disegnava cuori, stelle, frecce o cerchi, lei disegnava ali. Le aveva sempre amate e fin da piccola desiderava averne un paio con le piume bianche, magari rubate da un costume per bambini di angeli o cupido. Aveva cercato di capirne di più cercando su internet il significato di quei disegni sovrappensiero e aveva trovato un sito in cui diceva che quei disegni volevano esprimere libertà o esser liberi da qualcosa, ma da cosa? La sua vita l'aveva scelta lei e ne era pienamente soddisfatta.

Ecco, ne aveva disegnate un paio su una pagina vecchia del diario di sua figlia e si sorprese quando le osservò con più chiarezza, senza pensieri che le offuscassero la mente. Firmò la pagina al lato, come quando si firma un capolavoro e la figlia ringraziò tutta emozionata per quel disegno uscito veramente bene, forse il migliore mai realizzato.

Jason scese dal piano superiore in pigiama e con gli occhi mezzi chiusi dal sonno, lavorava come custode di un museo e doveva star sveglio tutta la notte. Prese una tazza di caffè dalla caffettiera e diede un bacio ai bambini, poi guardò la moglie con quegli occhi celesti come il cielo. Aveva sempre avuto un debole per gli occhi celesti e lei ci era sempre cascata dentro ogni volta che il marito la guardava.

"Ascolta, devo fare delle foto per il sito. Dovrei metterlo nell'album dell'agenzia per farmi conoscere. Stai con i bambini?" Chiese e gli sorrise. Le sue guance diventarono rosse come la prima volta che si arano conosciuti in quella vacanza in montagna.
Jason prese il diario di entrambi i ragazzi e guardò gli esercizi con attenzione, intanto la figlia Sunshine leggeva ad alta voce un piccolo capitolo di storia sulla storia degli egizi. Fece il giro del tavolo in marmo bianco e posò i diari affianco al portafrutta.
"Va bene, vai a lavorare. Prendi una crostata quando torni, lo sai che non posso vivere senza crostate!" Disse ridendo.

Valentina prese la borsa della sua Canon con obiettivi e filtri, si fece una coda veloce di fronte allo specchio vicino all'entrata di casa e per un attimo fissò le foto che aveva fissato con dello scotch, ne accarezzò una in cui abbracciava  Jason, sullo sfondo si poteva vedere una piccola bacheca con i suoi disegni da piccola.
In uno di questi c'era lei che sorrideva con affianco un signore che non era suo padre, ma un angelo con le ali.
Sorrise pensando alla sua fervida immaginazione e salutò tutti con un bacio sulla guancia.

Si diresse in centro e iniziò a sistemare la sua fotocamera montando l'obiettivo e un filtro celeste: aveva deciso di fotografare un particolare punto della chiesa della sua città. Cercò un angolazione perfetta e scattò, poi spostò l'obiettivo su una statua rovinata dal tempo.
Sentì qualcuno avvicinarsi, ma continuò a fare un paio di foto, questa volta alla strada.
Amava fare un bianco e nero alle strutture delle case, soprattutto se avevano uno stile ben definito.

"Spero che tu abbia un buon motivo per disturbarmi. Odio essere interrotta durante il lavoro" sbottò prima che, chiunque fosse, potesse parlare.

"Ciao Valentina"


Salve! Eccoci con un nuovo capitolo, volevamo ringraziare tutti coloro che ci sostengono con recensioni o aggiungendo la storia tra le preferite, da ricordare o seguite *.* e tutti coloro che non recensiscono, ma la leggono in silenzio, supportandoci ugualmente, grazie.
Speriamo che questo capitolo vi sia piaciuto, fateci sapere cosa ne pensate ^^ a presto!
   
 
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