Ciao
carissime da oggi, per sei settimane Draco ci
farà compagnia raccontandoci della sua vita ma associandola
ogni volta ad un
colore diverso.
Come
ho detto diverse volte, queste one shot servono
solo per darmi il tempo di portare a termine una long Dramione che sto
scrivendo.
Oggi
come vedete parliamo del giallo!
E'
un colore solare, che molte di voi faticheranno ad
associare ad uno gelido e altezzoso come Draco Lucius Malfoy ma credo
invece
che per il periodo di cui vuole parlare, sia l'ideale.
Ora
lascio a lui la parola, sperando che lo ascoltiate
in tanti.
Baci
Lorian
P.S.
VISTA LA CHIUSURA DI TINYPIC, RIEDITERÒ TUTTE LE STORIE
ELIMINANDO LE
FOTOGRAFIE
I
colori della vita secondo Draco
Malfoy - Giallo
Il
giallo... il giallo è il colore che associo ai primi anni
passati ad Hogwarts.
Quelli
in cui ero all'apice del potere che derivava
dal mio cognome, quando il mio unico pensiero era quello di rendere la
vita
impossibile al trio dei miracoli.
Ero
circondato da sudditi sottomessi, ingolositi da
tutto il denaro che mi apparteneva.
Esattamente
come aveva detto mio padre, poco prima di
accompagnarmi al binario 9 e 3/4.
"
Tu sei un Malfoy e come tale devi ordinare e
devi essere rispettato, temuto e
obbedito. Sta
attento Draco, vedi di non deludermi e ricordati sempre che un Malfoy
non
piange; un Malfoy si piega ma non si spezza!".
E
io forte di quei suoi insegnamenti, camminavo per i
corridoi di Hogwarts con la testa alta e un atteggiamento tronfio ed
altero.
Vedevo
che tutti, quando passavo abbassavano gli occhi
e io credevo che lo facessero in segno di rispetto.
Ho
scoperto poi che tutto il loro modo di fare, era
dovuto alla paura e al terrore ma se anche lo avessi capito allora,
penso che
avrei gongolato come uno scemo per questa cosa.
Dal
primo momento in cui posai i miei occhi sul viso
di Potter, mi chiesi perchè tutti avessero delle
aspettative, in quello che per
me era solo un normale bambino.
Normale
e per giunta stupido; tanto da rifiutare la
mia mano! O forse, col senno di poi, posso ammettere che invece fu
più che
lungimirante.
Sul
rosso non mi esprimo, perchè tanto sarebbe fiato
sprecato, dato che l'ho sempre visto come un debole ma anche qui devo
ammettere, che al mio confronto aveva del coraggio da vendere e
sappiate che
venire a patti con queste parole, mi costa un sacco.
Un
altra costante di quegli anni era la Sanguesporco,
che secondo mio padre non era degna di calcare il suolo magico.
Io
la pensavo come lui all'inizio ma poi, con il
passare degli anni, non potei fare altro che chiedermi se stavolta il
mio caro
paparino non avesse sbagliato.
Perchè
sarebbe stato da idioti non ammettere, che lei
ne sapeva più di qualunque Purosangue e per quanto io e i
miei amici o sudditi,
ci ostinassimo a prenderla in giro chiamandola secchiona, lei
aveva
sempre una marcia in più.
Con
molta probabilità se Potter non avesse avuto lei
al suo fianco, sarebbe stato capace di gettarsi tra le braccia del
Signore
Oscuro, invitandolo a prendere il the.
Tanti
episodi mi avevano accomunato a lei, durante
tutti gli anni trascorsi ad Hogwarts.
A
partire da quando la prima volta l'avevo appellata
con il dispregiativo di lurida Sanguesporco.
Vedere
i suoi occhi riempirsi di lacrime, mi aveva
dato un senso di potere infinito e il rispetto di tutte le serpi che mi
circondavano, che poi si erano sentiti in diritto di chiamarla allo
stesso
modo.
Che
soddisfazione avevo provato, quando le avevo fatto
crescere i denti da castoro, con l'incanto Densaugeo ma quella stessa
sensazione, era stata surclassata quando l'avevo vista entrare in Sala
Grande
al braccio di Krum, in occasione del Ballo del Ceppo.
Nonostante
mi facesse una rabbia immensa, non potei
non ammettere con me stesso che quella sera lei era davvero bella,
ancor più di
tutte le Purosangue che mi circondavano con la speranza di irretirmi.
E
quanto la odiai quando mi diede quel pugno sul naso,
per difendere quel pollo con gli zoccoli.
Per
un istante, la guardai negli occhi e vidi
l'immensa fierezza di cui era dotata.
Ma
la sua presenza si ripercuoteva in me anche fuori
dalla scuola, quando dovevo sopportare i rimbrotti di mio padre e le
sue
terribili Cruciatus, solo perchè non riuscivo a superarla
nei voti.
E
quando la vidi distesa sul pavimento di casa mia,
mentre inerme sopportava la tortura di mia zia, provai per lei un
infinito
rispetto.
Tutto
sommato però non posso negare che nel bene o nel
male, Potter, la Granger e si, anche il rosso sfigato, avevano lasciato
nella
mia vita un segno tangibile e profondo.
Un
segno... innegabilmente giallo.