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Autore: darkness eyes    28/03/2015    2 recensioni
Ciò che stava accadendo era frutto di un gioco , un gioco che mi avrebbe cambiato la vita .
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La lacrima rossa

La lacrima rossa che attraversò il mio viso pervase il mio animo facendolo sprofondare nella tristezza .
Da quel momento il mio corpo non si controllò più da solo . Ciò che stava accadendo era frutto di un gioco , un gioco che mi  avrebbe cambiato la vita .
Tutto partì da un mattino degli ultimi giorni di vacanza quando , con degli amici , entrai in una casa abbandonata . Molti dicevano che fosse infestata e io ammetto che fin dall’ inizio ne fossi spaventata . Ciò nonostante segui gli altri fino a quella che era l’entrata a lì mi fermai per qualche istante .  Era una casa piccola ma con un immenso giardino ; era costruita su due piani .
 Stetti a guardare l’edificio . Qualcosa già mi spaventava di quella casa ma non avrei capito cosa finchè  non sarei salita al piano di sopra . Quando entrai notai subito l’arredamento antico che , nonostante fosse passato molto tempo da quando la casa  era stata lasciata disabitata , era ancora in buone condizioni .
Mi avvicinai con lentezza alle scale e mi accorsi che c’erano molte carte per terra . Le raccolsi e solo dopo averle riunite mi accorsi di averne lasciata una ; la rigirai tra le mani e mi accorsi che dietro vi era scritto “ Comincia il gioco ;  se tu ascolterai la nostra storia presto saprai” .
Rabbrividii e dallo spavento feci cadere tutte le carte a terra .
Raggiunsi subito gli altri  e vidi che avevano lasciato una stanza vuota . Entrai in quella . Era una stanza più piccola delle altre e doveva appartenere a dei  bambini perché c’erano due culle. Mi ci avvicinai e notai che all’interno di ognuna c’era una bambola . Erano un maschio e una  femmina e probabilmente rappresentavano due gemelli perché si assomigliavano molto . Sui loro volti erano stati  disegnati occhi e bocca e le loro facce erano completamente bianche tranne sulle guance che erano state colorate di rosa . Fissai le due bambole per un momento e mi ricordai dove le avevo già viste ; quando ero una bambina passavo sempre davanti ad un negozio e nella vetrina c’erano due bambole  uguali a quelle che trovai nella casa . Rimasi a fissarle stranita ma poi mi diressi verso l’unica finestra della stanza . Ma mentre guardavo fuori sentii degli strani rumori provenire da dietro di me. Assomigliavano quasi un cigolio di una vecchia porta . Per un attimo fui indecisa tra girarmi o far finta di niente ma la mia curiosità mi portò a guardare quello che stava accadendo ; ora le bambole erano vicine , appoggiate a terra  e si davano la mano .  Dai loro occhi uscirono delle lacrime rosse . Quando le lacrime toccarono terra , le bambole si disintegrarono lasciando solamente una chiazza di sangue impressa sul pavimento di legno . Cercai di scappare da quella  stanza ma quando uscii trovai una carta per terra “  Ti sei spaventata , vero? Finalmente ci hai trovati  ” .
Non volevo  più rimanere in quella casa e pensavo che non ci sarei mai più tornata .  Avvertii gli altri che me ne sarei andata . Ma nello stesso momento in cui aprii la porta per uscire , una luce mi accecò e caddi a terra . Chiusi gli occhi . Non avevo più pensieri nella mente. L’ unica cosa a cui riuscivo a pensare era se mi sarei potuta salvare . Non volevo più riaprire gli occhi per quello che avrei potuto vedere ma ne  fui costretta ; se volevo uscire da quella casa dell’orrore  sarei dovuta scappare . Allora mi decisi . Mi incamminai verso la porta . Ma  più mi avvicinavo più quella si allontanava . Mi diressi , allora , verso le scale per raggiungere gli altri al primo piano ma mi accorsi che tutte le carte che avevo fatto cadere per terra non c’ erano più . Rabbrividii . Ciò che stava accadendo andava ben oltre ogni spiegazione logica . Se avessi raccontato a qualcuno questa storia non mi avrebbero creduto . Ma cosa importava ? Intanto non sarebbe cambiato nulla , anzi sarebbe tutto peggiorato . Infatti quando salii al piano di sopra per raggiungere gli altri li trovai tutti a fissare uno stesso punto fisso . Erano davanti alla finestra girati di spalle .
Io :” Hey ! Che fate?! “
Nessuno mi rispose .
Ma quando mi avvicinai per vedere cosa stessero facendo , si girarono tutti di scatto . La loro faccia era cambiata ; i loro volti erano diventati come quelli delle bambole . Sorrisero , ma i loro sorrisi esprimevano falsa felicità , o  meglio , cercavano di nascondere la loro tristezza .
Corsi subito al piano di sotto . Alla fine della scale un’ altra carta “ Il gioco chi lo vincerà ? Più tardi si saprà “.
Dopo averlo letto uscii subito da quella casa . Non appena aprii la porta ci fu un’ altra luce abbagliante e , poi , mi ritrovai di nuovo fuori .
 Fissai la casa . Dalla finestra le due bambole mi fissavano . Si stavano di nuovo tenendo per mano . Stretta nei loro pugni uniti c’era una carta . Qualcosa vi era scritto . La soluzione del gioco probabilmente. Il gioco a cui stavamo giocando , “Il gioco del terrore”. 
   
 
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