Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Madworld916    28/03/2015    4 recensioni
Sono passati diversi anni dalla scomparsa di naraku e Rin , ormai cresciuta , trascorre una vita semplice e tranquilla ma caratterizzata dalla costante presenza del suo amato signor Sesshomaru. Ma una nuova minaccia incombe sulle vite di inuyasha e dei suoi amici , che ancora una volta si troveranno riuniti per uno scopo comune : riconquistare la propria libertà.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Quelle viscide e disgustose mani , strette ancora con prepotenza ai miei polsi.
I muscoli del demone che avevo di fronte erano tesi , spinti dall’inconsapevole istinto di respingere il nemico.
Sperai con tutta me stessa che Sesshomaru intervenisse , e mi sottraesse a quel tocco così violento.

:”lo senti anche tu , non è così Sesshomaru? Il cuore di questa debole ragazzina batte come una mandria inferocita. Quanto può essere
fragile e misera la razza umana , assolutamente insignificante”

Ritrassi il volto , per osservare con maggiore attenzione l’ignobile.

:”Tu non hai il diritto di dire una simil…AH!”

Il demone rafforzò la brusca presa , interrompendo qualsiasi mia volontà di rivolta.

:”Io presterei attenzione ,Rin, ai termini che utilizzi in mia presenza.”

Mugugnai contro quell’insolente quanto veritiera minaccia : come semplice umana , non mi sarei mai potuta oppore fisicamente alla sua decisione.

:”cosa non ti è chiaro delle parole , lasciala andare?”

La voce atona e glaciale di Sesshomaru mi riscosse da quel tormento , come fosse stata rugiada preziosa e inestimata.

:”S-sesshomaru”

Biascicai con difficoltà quel nome , intriso di dolore e paura.

:”Sono qui”

Trasalii .
Semplici parole .
Per molti sarebbero potute risultare inutili , banali.
Ma per me , assumevano un significato ben diverso.
Molto più solenne.
Molto più profondo.
Suonava come una promessa , alle mie orecchie.
La garantita , che non mi avrebbe lasciata.
Che mi avrebbe difesa , e protetta dal male.
Quella voce calda e suadente mi avvolse , facendomi dono di forza e coraggio.

:”Patetici!”

Lo stridere acuto del demone rieccheggiò nelle mie orecchie.
Il suo voltò assunse un’espressione sadica e maniaca , pericolosa .
Con un fluido gesto , mi afferrò per le spalle , spingendomi a terra.
Fui costretta ad inginocchiarmi , impotente.
Con la stessa rapidità , ruotò il mio fragile e abbandonato corpo , indirizzandomi ai piedi del demone cane.
Incontrai gli occhi di Sesshomaru , circondati dall’alone di una sensazione che non vi avevo mai letto , perduta e sconosciuta.
Paura.
Mi lasciai travolgere dall’intensità del suo sguardo , saziandomi della sua presenza.
Per troppi giorni avevo sofferto la sua mancanza , come un corpo privo di vita , spento.
Il demone mi afferrò il mento tra due dita , avvicinandolo al suo.

:”Osservalo bene Rin , perché sarà l’ultima volta. Di addio al tuo amato Sesshomaru”

Con un calcio e un’agilità sorprendete , mi spinse lontano da entrambi.
Rotolai sul terreno , finchè non mi fermai a carponi sull’erba fresca , passandomi una mano tra i capelli , ancora  frastornata.

:”Ti avevo detto di lasciarla andare”

Il demone proruppe in un’agghiacciante risata.

:”Mio caro Sesshomaru , ma io ti ho accontentato! Vedrai , non appena ti avrò spedito all’altro mondo saprò prendermi cura della tua preziosa fanciulla!”

Sesshomaru , al solo sentire quelle parole , rimase impassibile , ma dentro di lui qualcosa si spezzò.
Lo notai dal modo in cui stringeva impaziente Bakusaiga , bramoso di sguainarla e mettere a tacere una volta per tutte le pungenti provocazioni di quell’insulso essere.
Lo sta facendo per me?

:”parli troppo per i miei gusti. Divertiamoci un po”

Rimase un momento in silenzio , i capelli mossi morbidamente dal tocco leggero e delicato di una fresca brezza .
Poi si volse in mia direzione.

:”Rin , allontanati , non voglio essere distratto”

Accennai un gesto del capo , ferita dalla sua freddezza inaspettata.
Nel mentre , raggiunsi il corpo di Sango , riverso sul terreno umido , e poi quello del kappa ancora stordito dall’effetto dell’incantesimo
Non mi voltai.
Non lo degnai di uno sguardo , consumata nel profondo dal dolore di quelle solenni affermazioni.
Io ero una distrazione.
Lasciai a quelle sensazioni , la possibilità di stringermi con maggiore violenza e ardore.
Poi , con un tuffo al cuore , percepii sulla mia pelle , la sferzata d’aria provocata dallo spostamento di entrambi , e un secondo dopo il tininnare agghiacciante e metallico delle spade.
Mi allontanai il più possibile dalla zona di duello , e tentai di non prestare attenzione alle urla animalesche.
Se mi fossi voltata , molto probabilmente avrei cercato di fermarlo , con la paura di perderlo.
Sesshomaru , non era tipo da manifestazioni in pubblico dei propri sentimenti , ma d’altronde era comprensibile , essendo lui un demone.
Io ero umana , due mondi totalmente diversi.
Scacciai infastidita quegli stupidi pensieri , e mi concentrai sui miei compagni .
Trascinai con forza il corpo privo di sensi della sterminatrice , sul quale riposava Jaken.
Lanciai d’istinto una fugace occhiata alla lacerazione , dalla quale scorreva ancora sangue , seppure in minore quantità.
Con un enorme sforzo , riuscii a raggiungere i margini della radura , dove era stato scaraventato lo stesso corpo di Kagome.
Mi guardai intorno , speranzosa che spuntasse .
Ma così non fu .
Della ragazza non v’era neppure la minima traccia.
Rin sta calma e concentrati su Sango.
Spostai il corpo del kappa , e rivolsi le mie attenzioni alla ferita :come avevo potuto constatare in precedenza , non era profonda.
Estrassi dalla sacca la stessa soluzione che avevo applicato per kagura , e la spalmai intorno alla zona interessata, dove era ancora presente la freccia.
Inserii alcune erbe necessarie a rallentare la fuoriuscita eccessiva di sangue , e mi preparai a togliere definitivamente quel corpo estraneo dalla gamba arrossata di Sango.
Uno sbadiglio mi spaventò.

:”R-rin ,dove sono?”

Il piccolo demone si era finalmente risvegliato dal suo stato di trance.

:”Jaken per l’amor del cielo , sei impazzito? Mi hai fatto prendere un colpo. Piuttosto , invece di startene fermo come una statua , aiutami. Tappa la bocca a Sango , non vorrei che ci sentissero”

:”Rin m-ma che stai dicendo? E poi quante Sango ci sono? Perché ne vedo tre?”

Sospirai affranta.

:”Jaken ti prego concentrati , siamo nel bezzo di un agguato , lei è ferita , Kagome scomparsa , e Sesshomaru…”

L’immagine del demone mi provocò una fitta dolorosa.

:”COSA? Padron Sesshomaru è qui? Dove , devo vederlo!”

Jaken fece per andarsene , ma lo trattenni per la collottola.

:”Non se ne parla , adesso mi darai una mano , quant’è vero che mi chiamo Rin”

:”e va bene,cosa devo fare di preciso?”

:”tappale la bocca , per lei sarà doloroso , e cercherà in tutti i modi di resistere , ma tu dovrai impedirglielo , intesi?”

Mi preparai per la seconda volta in una settimana , ad attuare un processo delicato sul corpo di un ferito.
Afferrai l’estremità dell’arma appuntita , e senza pensarci un minuto di più , la tirai con forza dalla parte opposta , nel tentativo di asportarla mentre la stessa Sango si trovava sotto l’effetto soporifero.
Il suo corpo si rianimò al mio tocco , contraendosi per il dolore.
Tentò di urlare , per dare sfogo di quell’insopportabile fastidio , ma l’intervento di Jaken le impossibilitò qualsiasi volontà di opporre resistenza.
Non appena la freccia fu liberata, fasciai con cura la ferita , stringendola talmente tanto da impedire la perdita di sangue.

:”Brava Sango “

La sterminatrice di demoni , per tutta risposta mi afferrò di slancio un braccio , in modo da attirare la mia attenzione.
Lo sguardo velato dal dolore , assente.

:”M-miroku , M-i-ro-ku”

Con uno sforzo incredibile si accasciò al suolo , tormentata dall’immagine del monaco.

:”pensa a riposare , vedrai che tra poco tornerà , sta tranquilla”

Pregai in cuor mio che fosse vero.
 
 







Intanto , dalla parte opposta rispetto a Rin , Inuyasha e Miroku si erano ritrovati a fare i conti con un gruppo di demoni di quarta categoria , molto inferiori rispetto alle aspettative.
Entrambi cercarono di dimezzarne il numero , ma questi sembravano moltiplicarsi colpo dopo colpo , fendente dopo fendente.
Il monaco si voltò , sfiancato e affaticato da quell’interminabile giostra.

:”Inuyasha così non andremo da nessuna parte! Sono troppi , finiremo per essere sopraffatti dalla stanchezza”.

Il mezzo demone si concentrò sulle parole del monaco , tentando allo stesso tempo di controllare la zona circostante , nella speranza di percepire l’emanazione del fratello .

:”Inuyasha , che facciamo?”

Il monaco lo destò dalle proprie riflessioni.
Improvvisamente un aroma fresco e candido lo investì con la stessa violenza di una secchiata d’acqua gelida.
Era delicato e deciso allo stesso tempo ,maestoso: si trattava di Sesshomaru.
L’aura demoniaca confermò i timori di Inuyasha.

:”Miroku , dobbiamo andarcene!”

Il monaco gli riservò uno sguardo interrogativo.

:”Cosa vuoi dire? Se anche solo provassimo a muoverci ci seguirebbero all’istante!”

:”Sesshomaru è qui , il che significa che deve essere successo qualcosa”

:”Che cosa te lo fa pensare Inuyasha?”

Inuyasha tentennò qualche secondo.
Non rivelò a Miroku che in realtà , in contemporanea a quella di Sesshomaru , aveva percepito un’aura demoniaca sconosciuta e pericolosa.
Chiunque avesse provato ad attaccare Sesshomaru avrebbe potuto incontrare il proprio destino.

:”Andiamo!”

E corsero via , facendosi strada tra le fronde degli alberi , inseguiti da un’orda implacabile di demoni.

 
 
 
 




 
:”Rin , l’umana dorme”

Era passta circa un’ora.
Il vento scuoteva impetuoso la zona circostante , circondando il mio corpo ormai infreddolito.
Mi soffermai sul volto della bella sterminatrice , quasi del tutto avvolto dalla dolce nota di un placido sonno.
Non era stato facile mettere a tacere i continui richiami al marito , simili a urla disperate in una notte buia e desolata.
Solo in quel momento , forse , capii il dolore che stringeva Sango.
Trovarsi lontana dalla persona che ami , ti fa sentire vulnerabile , e inesorabilmente solo.
Sesshomaru.
La sua immagine , nitida e perfetta , si fece largo attraverso i miei ragionamenti contorti , sgombrando quella cofnusione.
Perché mi sentivo così inutile in sua assenza?
Non era tanto una questione di protezione , quanto più di completezza .
La mia anima , il mio corpo , si riempivano della sua essenza , quei capelli ambrati , splendenti come il chiarore di cento lucciole.
Le sue mani , affusolate e snelle , che per anni avevano impugnato armi , affrontato nemici , ucciso uomini.
Quel pensiero , anche se solo per un secondo , mi terrorizzò.
Agli occhi del mondo , lui era un mostro.
Ma ai miei , come sarebbe potuto esserlo?
Ripensai a quella frase , quelle parole , ancora chiare alle mie orecchie.
Stai toccando qualcosa che mi appartiene.
Che significato avrebbero potuto assumere?
Nemmeno io stessa ero riuscita ad interpretarle , Sesshomaru era pur sempre un uomo enigmatico , combattuto tra due identità opposte , quasi nemiche.
La paura di perdermi lo aveva spinto a dichiarare quello che non era mai riuscito ad esprimere?
Ma quello stesso timore , lo aveva indotto a vivere nella preclusione dei propri sentimenti.
Quanti pensieri si formarono , e quanti si dissolsero.
 Intanto, le ombre di un sole caldo e piacevole andavo mischiandosi con il terreno morbido e umido.
Un calore , all’altezza del petto , mi spinse .
Io devo andare da lui.
Mi alzai , spinta da non so quale tipo di sentimento.

“Rin ma cosa fai?”

La voce gracchiante di Jaken risuonò lontana alle mie orecchie.
Scostai con gentilezza il corpo di Sango dalle mie ginocchia , adagiandola con quanta più delicatezza possibile ai piedi di un albero.

:”perdonami Sango , io …devo andare da lui”

Osservai i lineamenti severi e allo stesso tempo dolci di quel viso così materno.
Il respiro regolare e cadenzato del riposo.
Mi alzai , più decisa che mai .
Non ebbi nemmeno il tempo di avanzare di qualche passo , che un urlo lacerante squarciò l’aria.

:”RIN ,NON MUOVERTI”

Una voce familiare.
Poi il fragore di una spada contro qualcosa.
O qualcuno.
Inuyasha aveva fatto appena in tempo ad estrarre Tesseiga, difendendomi dal meschino attacco di un demone.
Contemplai quel corpo martoriato afflosciarsi esamine e privo di vita sul terreno.
Poi le sembianze fittizie dell’essere si dispersero nell’aria come bollicine.

:”Inuyasha ma c-osa”

Il mezzo demone mi scrutò preoccupato .

:”Per fortuna stai bene”

Mi passo amorevolmente una mano sul volto , le dita calde e sottili mi ristorarono da quel freddo intenso.
 Intanto alle nostre spalle Miroku seguitava di gran carriera , preceduto da una ragazza .
Socchiusi entrambi gli occhi , nel tentativo di riconoscerne l’identità.
Lunghi capelli corvini , occhi nitidi e profondi , uno sguardo pieno di sincerità .

:”Kagome ! “

Corsi di slancio , gettandomi d’impulso contro le sue braccia .

:”Che gioia rivederti , sei ferita?”

Mi scostai dalla sua presa , ricercando sul suo volto i segni di un possibile attacco, quando in fondo sembrava stare piuttosto bene.

:”Rin sta tranquilla , sto bene , solo un brutto spavento … piuttosto Sango!”

La giovane mi superò allarmata , sotto lo sguardo attonito e impreparato di Miroku , che aveva da poco appreso le condizioni della moglie.
Il monaco si fece largo , inginocchiandosi ai piedi dell’amata , e scostandole dal volto una ciocca di capelli.

:”Oh Sango , amore mio , ma cosa ti è successo?”

Cercai di parlare , ma ogni volontà di alleviare il dolore di Miroku , mi morì in gola , atterrita da quel momento così intimo e personale.
Inuyasha intanto , tastò la ferita della sterminatrice , mentre Kagome si limitò a farsi da parte , ammutolita.

:”Non si tratta di una ferita troppo profonda , si riprenderà presto vedrai. Rin , hai fatto un ottimo bendaggio, non fosse stato per te probabilmente non sarebbe qui”

Le rassicurazioni di Inuyasha travolsero sia me che lo stesso Miroku .
Questi in particolare , mi riservò un’occhiata di profonda gratitudine , per poi ritornare allertato e preoccupato a contemplare il corpo della compagna.
Mi persi un momento ad ammirare il loro amore così assoluto e essenziale.
E pensai , che forse ne sarebbe valsa la pena .
Che forse Sesshomaru avrebbe potuto imparare ad apprezzare l’ombra di quel sentimento acerbo che stava ormai prendendo forma all’interno del suo cuore.
Dentro di me , avevo da tempo iniziato a confrontarmi con tali emozioni , ma per lui non era una questione di pari misura.
Per tutta una vita non si era lasciato piegare dai sentimenti , lui che come principe aveva sempre ripudiato e rifiutato il contatto con questo genere di aspetti dell’esistenza umana.
Io stessa ero umana , eppure il destino ci aveva fatti incontrare quel giorno in cui la mia intera vita era cambiata radicalmente.
La mia vita.
che senso avrebbe assunto , se lui non ne avesse fatto parte?
Non riuscii nemmeno a sfiorare un simile pensiero , che un vuoto all’altezza dello stomaco si impadronì di me.

:”è stato anche merito di Sesshomaru”

Inuyasha si scostò da Sango , improvvisamente attirato come una falena dalle mie affermazioni.

:”Rin , che cosa è successo?”

Feci un bel respiro , e ricercai un minimo di coraggio.

:”Qualcuno ci ha attaccati , proprio mentre stavamo tentando di fuggire. Io , non ho mai visto un essere simile. All’apparenza mi sarebbe potuto sembrare un demone , ma le sue capacità superano di gran lunga l’impressione iniziale. Io n-non…”

Il mezzo demone tentò di seguire il mio discorso frammentato.

:”non cosa ? Rin avanti parla!”

Deglutii amaramente quel boccone così duro da mandare giù.

:”Non sono del tutto certa … che Sesshomaru possa batterlo!”

Ricacciai fuori quell’aspra considerazione , che aveva da poco preso coscienza dentro di me.
Kagome si portò una mano sulle labbra.
Lo stesso Jaken , rimase qualche momento fermo , come una statua di sale.
Anche lui sospettava quell’eventualità.

:”Rin , devi guidarmi da lui , se come dici tu si tratta di un nemico troppo forte per Sesshomaru ,spetterà a me assumerne il controllo. ”

Inuyasha era riemerso dall’incertezza , uno sguardo deciso e pronto.
Annuii.

:”fate attenzione , vi prego”

Kagome abbracciò Inuyasha , sussurandoli qualcosa che non avrei mai potuto cogliere , frasi di un legame troppo esclusivo e privato.
Si separarono mal volentieri , e proseguimmo soltanto io e lo stesso mezzo demone , seguiti a ruota dal piccolo Kappa .

:”Jaken stai bene?”

:”S-si , sono certo che padron Sesshomaru darà prova di grandi capacità! Sei solo tu la mal fidata!”

La nota tremolante nella sua voce confermò i miei sospetti sul quanto fosse anch’egli preoccupato e realmente dubbioso.
Intanto , salii in groppa ad Inuyasha , circondandoli il collo con le braccia e stringendomi timorosa e spaventata alla sua schiena marmorea.

:”Sesshomaru è il miglior guerriero che abbia mai affrontato. Nessuno potrà piegarlo , mi hai capito? NESSUNO”

Sussurrò felbilmente.
Le mie orecchie si riempirono di quell’affermazioni così profonde e veritiere , ripetendo al lato vigliacco e debole della mia persona di non arrendersi , e di portare fede.
Senza perdere nemmeno un minuto , Inuyasha ingranò una corsa rapida e leggera , e sfrecciammo tra le fronde degli alberi , accarezzando appena le foglie e la rigogliosa vegetazione.
Il battito del mio cuore si propagò su tutta la mia essenza , annebbiando qualsiasi tipo di volontà.
L’’unico obbiettivo era sesshomaru.
I passi del mezzo demone si fecero più frenetici e incalzanti .
La paura aveva ormai avvolto entrambi.
 
 
 
 
 
 




Il respiro corto , lo sguardo annebbiato e vacuo.
Sesshomaru impugnava deciso Bakusaiga , ma la spavalderia che lo aveva sempre caratterizzato , questa volta era andata via via spegnendosi.
Di fronte a lui , si ergeva maestoso e fiero il nemico.
L’essere non aveva proferito parola , limitandosi a qualche sporadica smorfia o risata di disappunto.
Si prendeva gioco di lui , tentando di ferirlo nell’unico punto che avrebbe potuto davvero colpirlo
Il suo unico tallone d’Achille.
L’orgoglio.
Era stata più che altro una lotta di sguardi , un’insistente ricerca su chi fosse il migliore .
Il principe dei demoni era ormai stanco ed annoiato da quell’inutile duello.

:”Chi sei?”

Per la quinta volta da quando si erano incontrati Sesshomaru propose l’invito a rispondere.
E per la quinta volta , il misterioso personaggio si rifiutò di rivelare la propria identità.
Scoppiò a ridere.
Il demone cane si lasciò sfuggire un grugnito di disappunto.
Era davvero snervante come quell’insulso essere provasse in tutti i modi di soggiogarlo.

:”Sesshomaru , come sei noioso! Avanti , quand’è che mi renderai partecipe della tua smisurata forza? Ti facevo più capace!”

Sesshomaru non si fece attendere un minuto di più e ritornò lapidario contro il demone , riprendendo una rincorsa a senso unico.
Perché il maledetto si limitava solo a parere i fendenti di Sesshomaru che sfiancato non aveva mostrato però il minimo segno di cedimento.
Le loro spade risuonavano nel silenzio di una notte ormai calata da qualche minuto.
I loro respiri , affannati e corti , colmavano il vuoto e laceravano lo spazio intorno ai corpi scultorei.
La landa desolata faceva da anticamera a quel concerto così violento e implacabile.
Il demone dalla folta chioma rossa dimostrò di essere un abile spadaccino , ma proprio quando pensò che fosse giunto il momento di porre fine alla vita del demone cane, questi lo immobilizzò da dietro , utilizzando l’effetto sorpresa ottenuto grazie al teletrasporto.
Sesshomaru infatti aveva cercato di non sfruttare tutte le carte a suo vantaggio , limitandosi a fornire una figura di se del tutto alterata rispetto alla normale condizione.
Aveva deciso di ripagare con la stessa moneta lo stolto.
E forse non aveva perso del tutto , nonostante fosse anch’egli profondamente stordito dal duro combattimento.
Adesso lo teneva stretto dalle spalle , minacciando con la propria Bakusaiga di recidere la gola.

:”Adesso che ne dici di parlare?”

Il tono malizioso e provocatorio di Sesshomaru non intimorì il nemico , le cui labbra furono curvate da un arrogante e presuntuoso sorriso.
Con il braccio libero dalla presa sferrò una poderosa gomitata nelle costole del demone cane , che per tutta risposta rilanciò d’impulso la propria spada nel tentativo di colpirlo , e gli procurò un leggero taglio all’altezza dell’avambraccio sinistro , scucendo di poco la stoffa del kimono.
Il demone dal suo canto ebbe una smorfia di disappunto.

:”Questa non me la dovevi fare sciocco!”

Si scagliò sadico contro la figura di Sesshomaru , pronto a riceverlo.
Lo scontro si protrasse qualche minuto , un continuo e ripetitivo scambio di fendenti e colpi .
Ma la furia del nemico stava diventando implacabile per Sesshomaru , che era deciso a concludere  quell’inutile giostra.
Poi una voce alle sue spalle , lo tradì.

:”Sesshomaru attento!”

Rin.
Il suo odore delicato e innocente gli riempì i polmoni , inducendolo all’esitazione.
Questo gli costò moltissimo.
Il demone approfittò della momentanea distrazione di Sesshomaru , e lo colpì alla gamba destra, seppur lievemente, poichè il ferito si ritrasse fulmineo dall’attacco feroce , scagliando contro il responsabile uno sei artigli , i quali provocarono sulla pelle del demone profonde e bollenti lacerazioni
Ma non si arrestò , e per la seconda volta si avvicinò tempestivo contro Sesshomaru , il quale non se lo fece ripetere due volte e dopo aver curato la ferita , sorprese il demone attirandolo a se con una frustata.
Questi cadde nel tranello e si ritrovò faccia a faccia conlo stesso Sesshomaru, pochi centimetri separavano la sua spada dal trapassargli il petto.

:”Sei un debole e pagherai il prezzo della tua insolenza. Vuoi sapere chi sono? Sono il tuo peggiore incubo , non ti libererai mai di me , e la ragazzina che ti porti dietro , che nascondi con tanta premura ma che alla fine non sei in grado di difendere , sarà la prossima della lista. Vedrai , me la porterò via in un attimo e tu non la rivedrai mai più. Il mio nome è Baraka , stregone più potente della terra dell’ovest , colui che ha reso invincibile il famigerato Shakenda , e lo stesso che ti toglierà ciò che hai di più caro al mondo!”

Sesshomaru , accecato dalla rabbia e collera , trafisse il petto dello scellerato, il cui corposi dissolse nell’aria come polvere , senza lasciare traccia.
Il principe rimase un lungo momento , assorto nei propri pensieri.
Poi , con andatura regolare e pacata , ripiombò sul terreno , in direzione della fanciulla e del fratello , che gli aveva  da poco raggiunti .
Ai loro piedi un Jaken commosso osservava con ammirazione il proprio padrone.
 Poi Gli occhi di Sesshomaru incontrarono quelli di Rin.
 
 
 
Ambra.
Era vivo , e in ottima forma.
Nonostante avesse subito un duro colpo inferto alla gamba , era riuscito a risanarlo in poco tempo.
Una prova di grande capacità fisica e demoniaca.
Mi soffermai a scrutare quel corpo così lineare e slanciato , i muscoli in risalto per lo sforzo del duello.
Per il resto tutto era rimasto inalterato , il kimono perfettamente pulito e la chioma in ordine .
Il mio cuore ebbe un fremito , le gambe iniziarono a tremare violentemente.
Alcune lacrime minacciarono di scendere , ma le ricacciai dietro.
Feci un passo in avanti , poi due , e automaticamente mi ritrovai a pochi centimetri dal suo ampio petto.
Lui non si ritrasse ne dal mio sguardo , ne dal tocco della mia mano sulla sua guancia.

:”Tu s-sei vivo”

Rimase stranamente sorpreso dalle mie convinzioni.

:”Eri per caso convinta del contrario?”

Il tono atono ma allo stesso tempo malizioso , mi fece arrossire violentemente , e fui colta alla sprovvista.
In preda a non so quale tipo di sentimento mi ritrassi , spaventata di poter fare qualcosa di tremendamente sbagliato , e iniziai a piangere , contro qualsiasi aspettativa.
Sesshomaru , con una dolcezza mia conosciuta , mi asciugò una guancia , tastando con mano la mia pelle infuocata.
Il suo tocco mi rigenerò , e schiusi gli occhi , sazianndomi di quel gesto , di quel momento , di quei  secondi interminabili.

:”Non piangere”

Sorrisi istintivamente , ricordandomi che quella era un’espressione che aveva utilizzato anche in precedenza , nel tentativo puro e sincero di alleviare i miei tormenti , anche se solo per un secondo.
Quella sera , la paura di perderlo aveva avuto la meglio.
Ma allo stesso tempo , la gioia di rivederlo , mi aveva travolta in pieno.
Dei passi alle nostre spalle si fecero avanti.
Inuyasha si fermò ad osservare il fratello.

:”sono sorpreso che tu lo abbia sconfitto”

Una smofia beffarda si propagò sul volto di Sesshomaru.

:”Non l’ho sconfitto , è fuggito.”

:”Chi era?”

Inuyasha tentennò qualche secondo prima di porre quella domanda.
Il fratellastro dal canto suo , rispose mal volentieri , riservando sia a me che allo stesso Inuyasha una smorfia di disgusto.

:”Lo stregone , autore dell’evoluzione di Shakenda. Vuoi un consiglio? Proteggi ciò che hai caro , perché lui te lo porterà via”

Detto ciò si voltò dall’altra parte , e prese a camminare.

.”Aspetta Sesshomaru , dove stai andando?”

:”Rin vieni , dobbiamo proseguire il cammino , Jaken va a prenere Ah Uhn , abbiamo indugiato troppo a lungo in questi luoghi”

Deglutii a fatica , rivolgendo un nostalgico sguardo ad Inuyasha , il quale non cercò di opporre resistenza alla decisione di Sesshomaru.
Lo abbracciai , e lui rispose malinconico.

:”Saluta Kagome e gli altri da parte mia , e perdonami per avervi coinvolto in quest’odissea infinta i-io…”

:”Rin”

Il tono autoritario di Sesshomaru non ammetteva repliche .

:”Devo andare”

Mi ritrassi dalle braccia di Inuyasha, il quale mi riservò un sonoro bacio sulla fronte .
:
”Fa attenzione Rin , te ne prego”

Mi allontanai con una flemma calcolata dalla radura , raggiungendo Sesshomaru.
Decisi di non voltarmi , perché se lo avessi fatto , il pianto mi avrebbe consumato.
Camminai lenta e silenziosa , avvolta dall’ombra statuaria di Sesshomaru.
Li , nel silenzio , nascosta agli occhi del mondo , le lacrime per i miei compagni , furono libere di scendere , e di solcare quelle guance ormai abituate al loro fresco e turgido contatto.
Pregai per Sango affinchè si rimettesse presto , e per Miroku che l’amava in un modo così solenne e fedele , da destare l’ammirazione di chiunque.
Pregai per Kagome ed Inuyasha , così che potessero uscire da quel viaggio di tormenti e dolore.
Pregai per l’anima di Sesshomaru , e per il mio ormai palesato amore.
Pregai affinchè rimanesse vivo e caldo nell’anima che dentro di me stava prendendo conoscenza di colei che sarei diventata .
O che forse già ero.

:”Ti avevo detto d non piangere”

Mi passai una mano sul volto d’impulso.

:”Perdonami Sesshomaru , vedilo come il mio personale saluto ai miei compagni di avventura”

Lui , dall’alto della sua esperienza , fermò il passo , e per poco non andai a sbattere contro la sua schiena.

:”Ho detto qualcosa di sbagliato?”

Tentennai qulche secondo in attesa di una qualche risposta.

:”non volevo lasciarti sola”

Gettò tutto d’un fiato fuori quelle emozioni represse nel profondo del suo cuore.
Sgranai gli occhi , tant’era l’incredulità.
Il battito del mio cuore accellerò pericolosamente , e il coraggio scappò via , terrorizzato più di me.
Mai nella mia vita , avrei pensato che un uomo glaciale e taciturno come lui avrebbe potuto pronunciarle.
Riprese il cammino , non curandosi dei miei tormenti e delle mie indecisioni.

:”Sesshomaru , posso fare una domanda?”

Esitò qualche istante.

:”parla”

Accettai di buon grado il suo invito.

:”Ecco vedi , nella radura non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa ti avesse detto lo stregone poco prima di fuggire”

Sesshomaru non si scompose di fronte alla mia inesauribile curiosità .

:”Mi ha detto che avrei perso ciò che ho più caro al mondo”

Rimasi qualche secondo delusa della risposta , ma non mi diedi per vita.

:”E per caso l’hai persa davvero?”

Ancora una volta non si rifiutò dal rispondere , ma impiegò qualche secondo in più , come ad indicare che avesse avuto bisogno di un momento per riflettere.

:” No , e non se la prenderanno mai”

Sorrisi ignara di cosa fosse , ma limitandomi a non insistere oltre , e proseguire con serenità il nostro cammino , davanti a noi ancora un infinito numero di pericoli da affrontare.
L’avventura proseguiva.









NOTA DELL'AUTORE:
Allora ragazzi sono tornata yee! Dopo ben 2 settimane di assenza , rieccomi qui a rompervi ahah! No , apprte gli scherzi , vi chiedo scusa dal profondo del cuore , riconosco di non essere stata del tutto onesta , ma ultimamente ho avuto davvero poco tempo e quindi tra una cosa e l'altra anche l'ispirazione è andata a poco a poco scemando , ma basta con le chiacchere , sono di nuovo qui e questo è l'importante!
Voglio ringraziare tutte quelle persone che lasciando rencesioni , siete meravigliosi! E anche tutti gli altri che spendono un po del loro tempo per leggere i miei capitoli!
Che dire , abbiamo scoperto l'identità del misterioso personaggio , quante complicazioni per Rin e i suoi amici , non trovate? 
Chissà cosa vedremo nel prossimo!!
Un bacione e a prestissimoooo!!

 
   
 
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