L’ inizio della guerra.
 
L’ intero esercito si trovava in Madagascar, dove Mike scelse di preparare la guerra. Il principe, avendo il potere dell’ aria, creava delle correnti che lo facevano volare intorno a tutta l’ isola, in modo da controllare l’ allenamento di tutti.
“PRICIPE MIKE EMERGENZA!” Furono le parole emesse dal tele-chip del principe. Il tele-chip era un micro-chip che si inseriva nella pelle vicino all’ orecchio che aveva preso il posto del cellulare.
“I marziani sono sulla terra! Stanno attaccando la Russia!”
“Impossibile! Secondo i radar nessuna navicella è partita o atterrata sulla terra da due settimane!”
“Ma sono entrati lo steso!”
“Ok, raduna l’ esercito!”
 
Heather tese la mano verso un grattacielo, che si congelò all’ istante, appena la ragazza chiuse il palmo, il palazzo si frantumò. Pensò che Mike era un idiota: aveva radunato tutti soldati in un posto, quindi il resto del pianeta era molto vulnerabile. Ma i soldati terrestri furono velocissimi ad arrivare.
 
I militari diedero vita ad uno scontro epico: cose che solo Stan Lee può immaginare. Il principe non perse tempo: il suo vento faceva volare via molti marziani. Aguzzando la vista, però, notò che ce ne era uno senza orecchie a punta e lo riconobbe. Per un attimo pensò di aver capito chi fosse il Custode. Era Duncan Convict.
 
Duncan era fidanzato con Courtney, ma da quando lei lo lasciò in lui maturò un profondo odio contro la monarchia. Organizzò una rivolta, ma l’ Esercito Reale la fermò, imprigionando il ribelle. In carcere, poi, si tolse la vita. O almeno così si pensava.
 
Mike fece volare via il criminale “Perché combatti per loro? Ci hai traditi tutti!”
“Il fratello gracile della principessa, pensi davvero che sia io il Custode? No, il traditore è più vicino a te di quanto tu possa pensare.”
“Menti!”
Il moro spazzò via l’ avversario con una folata di vento. Duncan però aveva il potere del rinoceronte: puntò la sua preda e la infilzò col suo corno, che sembrava una cresta verde. Mike si portò una mano allo stomaco: aveva un grosso buco! Pensò a sua madre, Sky, uccisa da Duncan durante la rivolta con un colpo simile a quello. Pensò a suo padre, Dave, che morì pochi anni dopo per una malattia. Infine pensò che lui non sarebbe morto, non quel giorno. Quindi tornò a combattere, nonostante la ferita.
 
Brick con il suo potere del fulmine stava folgorando molti guerrieri, quando incontrò Gwen, un generale marziano. Lei aveva il potere della api: volava e sparava pungiglioni avvelenati dall’ indice. Venne atterrata da una scossa elettrica, ma si rialzò. Si alzò in volo e sparò dei pungiglioni contro l’ avversario, che si difese con una barriera di elettricità. Forse era troppo forte per lei, così decise di scappare.
“E’ inutile che voli via, tanto ti prendo!” gridò Brick.
Effettivamente, con un potente fulmine, la prese in pieno.
 
Dakota si trovò dinnanzi ad uno dei più forti soldati marziani: Sam.
“Lo sai che sembri uno sfigato?” domandò la donna ironicamente.
“Lo sai che sembri una puttana?”  rispose il rosso con un ghigno irrisorio.
La bionda si scaglio contro di lui a velocità della luce, ma con grande sorpresa scoprì che anche l’ avversario aveva la vis della velocità. Così iniziò un inseguimento a trecento kilometri orari!
 
Izzy e Owen invece si scontrarono con due famosissime guerriere marziane: Katy e Sadie! Lavoravano di bocca: La più magra emetteva onde acustiche che stordivano l’ avversario, mentre l’ altra lo mangiava, con il suo morso che strappava qualsiasi materiale!
Applicarono la loro strategia su Owen, che prima cadde a terra stordito, poi Sadie cominciò a mangiargli la pancia. Allora Izzy trasformò le sue mani in due pugni di ferro e picchiò la cannibale. Il biondo nonostante le ferite si rialzò e mostrò a Katy il suo potere: le sparò contro dei proiettili che uscivano dalla bocca. Ma l’ aliena con le sue onde riusciva a deviare i colpi. La rossa se la stava cavando meglio, fino a quando la marziana non le morse la mano, danneggiandogliela ma non strappandola. Anche per lei il gioco si faceva duro!
 
Jasmine aveva un unico obbiettivo: Alejandro! Era sicura di poterlo battere: la vis del canguro contro quella del fuoco! Un super-scontro stava per avere inizio!