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Autore: Smolderpants    28/03/2015    3 recensioni
Harry Styles è una sirena ingenua ma in cerca di un brivido in più nella sua vita.
Louis Tomlinson è figlio di un miliardario. Stanco della vita che gli è sempre stata prefissata, durante l'estate si trasferisce nella sua nuova villa al mare e lontano da tutti.
Cosa succede quando due mondi completamente opposti o meglio due piedi e due pinne si incontrano?
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati circa dieci giorni da quando Louis Tomlinson si è diplomato. Finalmente la scuola che era stata scelta da suo padre Dan, è finita. Non è mai stato un tipo  interessato alle materie scientifiche, non che non sia bravo ma a contrario di come tutti credono, la sua più grande passione è l'arte, unico modo per sfuggire dalla realtà che non ama affatto. È sempre stato un ragazzo molto solare e con la voglia di vivere ma nonostante questo, ultimamente si sente molto oppresso dalla vita che è costretto a fare. Lo si nota anche dalle sue ultime tavolozze da disegno, ogni schizzo di colore presente rappresenta un'emozione, i colori che una volta erano accesi e caldi sono ormai tramutati in colori cupi e tristi, proprio come si sente lui. La sua famiglia non è mai stata perfetta come può sembrare guardata dall'esterno. Sua madre Johanna non è una madre modello, lei è più il tipo da feste nelle grandi ville di Beverly Hills con scorte immense di Champagne e drink di ogni colore immaginabile. Louis è l'unico figlio maschio, Charlotte e Félicité nonché sue sorelle più piccole frequentano ancora la scuola, quindi, era ed è sempre stato lui ad avere tutte le responsabilità. Grazie ai suoi voti eccelsi però, suo padre ha deciso di fargli un regalo. "Louis, quest'anno ti sei impegnato davvero molto, queste sono le chiavi della tua nuova residenza estiva'' gli aveva detto Dan lasciando cadere il mazzo di chiavi sulle sue mani. Quella villa -da come l'aveva descritta suo padre- sarebbe stata isolata da tutto e tutti, permettendogli una vacanza rilassante durante tutta l'estate, significava che sarebbe stato libero per la prima volta o almeno sarebbe stata un'illusione di tre mesi perfetti. "Grazie mille papà" gli aveva risposto sorridente e pronto ad abbracciarlo ma lui non sembrava accorgersene dato il suo semplice "di nulla, è solo un incentivo per farti capire di continuare con gli studi il prossimo anno, magari andando all'università e prendendo lo stesso ramo del liceo che hai frequentato" come sospettato quella vacanza sarebbe stata solo un'illusione. 

In questo momento Louis è in camera sua, sta sistemando le magliette nella sua grande valigia, non vuole ammetterlo ma, è sempre stato un ragazzo molto vanitoso ed ecco perché, una volta pronti tutti i bagagli, prende i vestiti che ha ripiegato ordinatamente sul letto e che ha scelto accuratamente la sera prima per essere perfetto durante il viaggio in Lamborghini - macchina che gli è stata regalata per i suoi diciotto anni- che lo porterà a destinazione. Davanti allo specchio della sua camera, inizia a sistemare il ciuffo castano e ribelle che gli ricade di fronte agli occhi per poi mettersi degli skinny jeans blu ed una camicetta aderente bianca e delle vans abbinate. Per sua sfortuna nota che i suoi occhi azzurri sono contornati da delle occhiaie che molto probabilmente sono frutto della notte in bianco che ha passato. Era stato troppo impegnato a pensare a cosa avrebbe fatto durante questi tre mesi di libertà. Per rimediare, prende degli occhiali da sole neri firmati Ray Ban dalla tasca esteriore dello zaino e sorride guardando il suo outfit.

Sono passati circa dieci giorni da quando Harry Styles è stato bocciato. Frequenta -o almeno gli toccherà frequentare di nuovo l'anno prossimo- il quarto anno di superiori. Sfortunatamente non aveva superato gli esami di letteratura, di nuoto -lo sa, è strano- e storia marina. Ah! cosa più importante è una sirena. Ci sono molte cose da dire su di lui come ad esempio... beh... in realtà la sua vita è abbastanza monotona. Sua madre Anne è davvero dolce ma molto protettiva da quando suo padre è morto. Mentre, sua sorella Gemma più grande di lui è considerata una rompi pinne di prima categoria anche se le vuole molto bene. Riguardo i suoi interessi, sembrerà strano ma colleziona bottoni o almeno crede si chiamino così. La prima volta che ne ha visto uno, era appoggiato su uno scoglio in piena notte e sulla riva luccicava qualcosa, rimase stupefatto dalla forma circolare di quell'oggetto e dai buchetti all'interno quindi, da quel momento poteva ritenersi fortunato se ne trovava uno. Fino ad ora ne aveva ben cinque, non male per una persona che abita in fondo al mare. 
È in camera sua, la sveglia-conchiglia che sua madre gli ha comprato qualche settimana fa non smette di suonare, si chiede perché deve continuare ad usarla se le vacanze sono appena cominciate. Con una lentezza disarmante si sposta dall'altra parte del letto – amaca fatta con le reti dei pescatori- e tirando il lenzuolo di alghe morbide fin sopra la testa cerca di riaddormentarsi.
"Per dio Nettuno! Spegni quella dannata sveglia" strilla Gemma lanciando verso di Harry la sua spazzola argentata e decorata con perle vere. "Hei! Stavi cercando di uccidermi?" urla lui di risposta mentre spegne l'oggetto della lite. "Come sei melodrammatico fratellino! Piuttosto, devo ricordarti che quest'estate devi lavorare? Inizi oggi" afferma entusiasta mentre si aggiusta nella sua rete. "Oggi? Gemma ti prego convinci mamma a non mandarmi, solo l'idea di dover aiutare nostro cugino Niall a pulire i delfini mi scandalizza" "Non è così brutto come sembra, i delfini sono molto socievoli e poi devi andarci per forza, quest'anno i tuoi voti a scuola sono stati orribili. Faresti meglio a recuperare la fiducia di nostra madre" e detto questo Gemma chiude gli occhi incitandolo con la mano ad andarsene. "E va bene..." Si alza sempre con lentezza e va a prendere il lucida coda dall' armadio. Deve ammetterlo, va fiero della sua coda anche perché il colore che ha fa risaltare i suoi occhi, è color verde smeraldo con alcune sfumature azzurre e come ben sa tutti ne sono invidiosi. Prende uno dei fiori rosa che contornano lo specchio e se lo mette tra i capelli castani e ricci che ricadono fin sopra le spalle. Come è abituato a fare, anche questa mattina non si prende la briga di mettersi una maglietta ma rimane a petto nudo mostrando i pettorali definiti ed alcuni tatuaggi che i polipi, tramite il loro inchiostro, gli hanno fatto su richiesta. Molti raffigurano ciò che rappresenta il mare come ad esempio la nave che ha sul braccio o l'ancora che ha sul polso mentre altri invece rappresentano la libertà come le rondini che ha sul petto.

Appena ha finito di sistemarsi, nuota molto velocemente verso la scala a chioccia che hanno nella loro abitazione, non è molto differente dalle case che si trovano sulla terra ferma e lui lo sa bene perché molte volte, di nascosto, va a sbirciare tra i resti delle navi o tra le cose che semplicemente le persone dimenticano sulla spiaggia e un giorno vide appunto alcune immagini che raffiguravano un'abitazione, avrebbe tanto voluto averne una tutta per se, camminare con le proprie gambe sulle piastrelle e magari con sei bambini che lo avrebbero circondato ma, è un sogno che probabilmente non si sarebbe mai avverato. "Mamma sei in casa?" chiede andando verso la cucina. "Si amore sono proprio qui, sei pronto?" sua madre sta preparando la colazione, come d'abitudine avrebbero mangiato alghe e gamberi, il cibo è abbastanza monotono da quelle parti. "Si sono pronto. Posso prendere il nostro cavalluccio marino? Non ho voglia di andare a pinne'' Ebbene si, nel mare ci sono cavallucci marini talmente grandi da permettergli di muoversi molto più velocemente, nuotare a volte diventa stancante. ''Sei impazzito? Non hai ancora la patente marina!'' Ha sedici anni ma qualche strappo alla regola secondo lui può anche farlo. ''Ti prego, non ho voglia di nuotare di prima mattina'' Piagnucola gridando come un'aragosta buttata nell'acqua bollente, aveva visto quell'orribile scena in un film horror. ''Non usare quel tono con me signorino! E ora vai se non vuoi fare tardi, non approfittare della bontà di Niall''

"Harry!!" Niall urla andando verso di lui e abbracciandolo. A volte quel ragazzo abbraccia talmente forte da far credere di avere dei tentacoli al posto delle braccia. "Ciao Niall, hai qualche lavorino leggero da farmi fare?" chiede facendolo ridere come un pazzo, manco avesse detto la battuta del secolo. "Lavorino leggero? Harry dobbiamo lavare dei delfini... Sai che non sono tanto gentili quando non te ne prendi cura in modo adeguato?" Sciocchezze, pensa mentre prende la spugna che gli viene data. Qualche minuto dopo è a terra con due delfini attaccati alle braccia, a quanto pare non sono tanto dolci come si crede nelle leggende.

Le strade di Santa Monica sono straripanti di gente, l'aria leggermente afosa accarezza la sua pelle abbronzata, non è l'esatta idea che si è fatto di un posto tranquillo ma la cosa che lo rincuora è che suo padre gli ha esplicitamente detto che sarebbe stato isolato da tutto. Prende il pezzo di carta stropicciato nella sua tasca per controllare la via che lo avrebbe portato alla sua villa. Scende le scale che dividono la spiaggia dalla strada e i suoi piedi sprofondano nella sabbia calda, decide di slacciare e togliersi le Vans per godere della magnifica sensazione dei granelli di sabbia sotto ai piedi.
Sta camminando da circa dieci minuti quando in lontananza nota una villa bianca e celeste, apparentemente a due piani. Si dirige con passo più svelto e finalmente è di fronte alla sua nuova casa. "Louis!" sente una voce chiamarlo, proviene dalla figura sotto al portico. Il ragazzo che è appoggiato alla porta ha la carnagione più scura della sua, un ciuffo nero pettinato alla perfezione, dei grandi occhi castani contornati da lunghe ciglia ed un sorriso che mostra i suoi denti bianchissimi. "Cosa ci fai qui amico?" Sorride Louis mentre si butta praticamente su di lui abbracciandolo. Zayn è suo amico da quando aveva sei anni, abita nella villa accanto alla sua. Ammette che grazie a lui ha avuto la conferma di essere gay, in poche parole è stata la sua prima cotta ma, non c'è mai stato niente di speciale tra loro o meglio, sono solo migliori amici con ecco... con benefici. "Tuo padre ha pensato che avessi bisogno di un amico qui e beh mi ha chiesto se volevo venire con te, ovviamente ho accettato." Dice avvicinando Louis a lui con il braccio e lasciandogli un veloce bacio a stampo sulle labbra. "Magnifico! Mi aiuti con le valigie?" "Mi metti già a lavoro eh? Non preferiresti fare qualcosa di più divertente?" allude palpandogli il sedere. "Zayn non è il momento, forza fammi vedere la casa." Ride andando verso le sue valigie. Sente Zayn sbuffare mentre lo segue.

La villetta è davvero immensa, appena entra gli si presenta davanti una grande sala da pranzo luminosa. Il mobilio è davvero semplice, al centro c'è un divano rivestito di pelle azzurra ed un tavolino di legno con alcune riviste sopra, una tv al plasma su uno dei muri ed un davanzale, il pavimento è di parquet e i muri sono ricoperti da pietra grigia. "Questa casa è stupenda" esclama mentre lascia i bagagli vicino all'entrata e corre per vedere le altre stanze, l'entusiasmo non gli è mai mancato. "Ci sono due stanze da letto di sopra, una per me e una per te. Abbiamo due letti matrimoniali a disposizione." Gli dice Zayn mentre illustra meglio la casa. "Con questo a cosa vorresti alludere?" "Beh... puoi immaginare da solo" muove le sopracciglia in modo allusivo mentre lo lascia entrare nella sua nuova stanza. E' molto grande anche questa, il letto matrimoniale è al centro del muro frontale, a sinistra c'è l'armadio e a destra una scrivania e una porta, sicuramente il suo bagno personale. Louis si stende sul letto constatando la morbidezza che sembrano avere le coperte e allarga braccia e gambe come se stesse facendo un angioletto sulla neve. "E poi non fare il difficile, so che lo vuoi anche tu" Continua Zayn sorridendogli mentre gli si sdraia accanto sul letto. "Qualche sera potrebbe anche succedere" sorride di rimando mentre continua a rilassarsi in quella posizione.

La sera stessa, dopo aver aggiustato tutte le sue cose nell'armadio e nel bagno, si veste più comodamente con dei pantaloni grigi di tuta ed una maglia a mezze maniche nera e va verso la cucina che ha modo di provare. Louis non è mai stato un cuoco provetto ma questo ambiente gli da la voglia di provare nuove cose. Apre il frigo e nota che Zayn ha già comprato alcune cose, ci sono gli ingredienti sufficienti per fare una frittata, non giudicatelo, come prima cosa da cucinare va più che bene. 

"Cos'è questa puzza di bruciato? Non dirmi che hai provato di nuovo a cucinare" sente dire dietro di lui mentre cerca di destrarsi in cucina senza nessun risultato positivo. "Grazie per la fiducia! Piuttosto, vieni ad aiutarmi... la frittata si è completamente carbonizzata." "Sei molto più bravo con i pennelli che con i fornelli" scherza mentre butta la frittata o quello che ne è rimasto. "Adesso ti diverti anche a fare rime?" alza un sopracciglio alzando gli occhi al cielo. "Non fare l'offeso principessa, vado ad ordinare due pizze" e detto questo prende il cellulare dalla sua tasca e va verso la sala da pranzo. ''Non chiamarmi principessa!'' Urla Louis di risposta anche se in fondo questi nomignoli non gli dispiacciono. 
Durante l'attesa dell’arrivo delle pizze, Zayn si è addormentato sul divano, stava guardando sicuramente la tv. Per passare il tempo, Louis esce di casa e si siede sul dondolo presente nel portico. Prende il pacchetto di sigarette e ne porta una tra le labbra accendendola, è un vizio che ha da quando aveva quindici anni e diciamo che non è l'unica cosa che fuma, tutto merito del suo caro amico Zayn.

Una strana melodia interrompe i suoi pensieri. Proviene dagli scogli, non sono molto distanti dalla sua abitazione così, rapito da quel suono si dirige lentamente verso essa, sembra la voce di un angelo ed è totalmente ipnotica, non riesca a pensare ad altro se non a quelle note e man mano che si avvicina la voglia che ha di scoprire la fonte di quella bellissima voce è sempre più forte. Vede in lontananza una sagoma, è seduta su uno scoglio e canta guardando la luna, i capelli si muovono al vento e lui, colto da una curiosità ancora più forte si avvicina senza problemi. "Ciao" dice cercando di avere un tono simpatico. La figura si gira immediatamente verso di lui, ha gli occhi completamente aperti e terrorizzati. Si butta in acqua mostrando la sua coda e.... la sua coda? non può credere ai suoi occhi, probabilmente Zayn gli ha messo delle canne nel pacchetto delle sigarette. "Aspetta non andartene! Non ho intenzione di farti del male" Gli spiega speranzoso di vedere ancora quella persona o forse sirena. "ti prego" continua. Aspetta qualche minuto ma ormai non c'è più traccia di lui. Perdendo le speranze si incammina lentamente verso casa, i piedi sprofondano sulla sabbia ormai fredda della sera ma una voce lo ferma. "Non sembri pericoloso" Louis si volta di scatto e quello che vede subito dopo pensa sia un miraggio. Quello che è appena spuntato dall'acqua è un ragazzo, il suo viso è leggermente rotondo, contornato da lunghi capelli ricci e mantenuti da una coroncina di fiori marini, gli occhi sono di un verde smeraldo la cui lucentezza si vede nonostante il buio della sera, le labbra sono rosse e carnose e si piegano in un sorriso curioso. "Non lo sono" cerca di dire prendendo un respiro e ingoiando la saliva in eccesso. "T-tu invece? Sembrerò invadente e stupido ma... ecco, cosa sei esattamente?" Il ragazzo-pesce ride alla sua affermazione. Ora si che si sente stupido. "Non l'hai ancora capito? Sono una sirena" afferma con fare ovvio. "Scusa se pensavo che le sirene fossero solo frutto di leggende" "sei ancora sotto shock?" Gli chiede guardandolo dritto negli occhi, è proprio vero che le sirene sono creature incantevoli. "No credo... e tu? Avevi già visto un umano da vicino prima d'ora?" Chiede avvicinandosi a lui cautamente. "Veramente no, le tue cose li sotto sono abbastanza curiose" ride guardando la parte inferiore del suo corpo. "Dici le mie gambe?" "Ehm si, proprio quelle. Posso toccarle?" Louis arrossisce alla sua domanda ma annuisce, è troppo curioso di avvicinarsi maggiormente a lui. "Wow, sono così lisce" afferma mentre la sua mano si muove su e giù sulla sua gamba provocandogli brividi lungo tutto il corpo. Con le dita sale sopra la sua coscia e si avvicina verso l'inguine. Un mugolio esce involontariamente dalla sua bocca ed Harry lo guarda in modo curioso. "Fermo" Quasi grida mentre da uno schiaffetto leggero alla sua mano. "Cosa?" arrossisce di colpo mentre ritrae definitivamente la mano. "Quella parte è off limits, non mi faccio toccare dal primo che capita" incrocia le braccia al petto mentre lo fissa, forse non dovrebbe fissarlo così ma pensa che sia così bello, le sue labbra sono così invitanti e...Basta Louis! "Vuoi toccare la mia coda?" Chiede come se fosse la cosa più normale del mondo toccare la coda di uno sconosciuto. Louis arrossisce fino alla punta delle orecchie ma annuisce forse troppo animatamente. Sotto le dita sente la ruvidità delle branchie, la sua coda sembra verde da quello che può vedere con la luminosità della luna e la sua espressione mentre passa la mano su di lui è indecifrabile. "Allora? Ti piace la mia coda?" ride mentre si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Molto carina!" Ride sentendo la sua risata contagiosa. "LOUIS DOVE SEI? LA PIZZA E' ARRIVATA!" sente gridare Zayn dal pianerottolo. Il ragazzo si tuffa immediatamente in acqua dopo aver sentito l'altra voce. "Aspetta! Non mi hai detto come ti chiami..." quasi sussurra le ultime parole. Quel ragazzo ancora senza nome è il pesciolino più sexy che ha mai visto fino ad ora.

Dopo quello strano incontro Harry si sente al settimo cielo, non aveva mai visto un umano da vicino e beh... Mai ne aveva visto uno così bello! Dopo quella voce che gli aveva interrotti – maledetta voce- aveva nuotato molto velocemente, non poteva rischiare che qualche altro umano lo vedesse, dopo tutto era la legge del mare che lo vietava. E’ abbastanza tardi, sua madre gli ha fatto promettere di ritirarsi ad un orario decente per poter cenare tutti insieme ma come al solito non ha tenuto conto delle ore che passano. “Sono a casa” urla per farsi sentire e lasciando all’entrata la sacca che Niall gli ha dato in dotazione per il suo nuovo lavoro. Non gli arriva nessuna risposta, probabilmente si sono entrambe addormentata. Come sospettato Sia Anne che Gemma sono sul divano di spugna dove russano in sincronia. Dirigendosi verso l’armadio del salotto Harry prende delle coperte e le copre al meglio, non ha il cuore di svegliarle o meglio, non vuole che vedano l’orario in cui si è ritirato.

 La mattina seguente Harry è più radioso che mai, durante la notte ha pensato a quel ragazzo dagli occhi azzurri ed è arrivato ad una conclusione, non può starsene in mare con le mani in mano quando al di fuori c’è qualcuno che merita di essere elogiato anche dagli Dei. Quel ragazzo gli è sembrato anche simpatico a primo impatto e quando gli ha toccato la coda… insomma, quando lo ha fatto ha avuto strani brividi per tutto il corpo che non riesce a spiegarsi. Per non parlare di quando è stato lui stesso a toccargli le gambe, le cosce e… insomma è meglio non fantasticare inutilmente! “Ragazze io vado da Niall, non voglio essere già etichettato come un ritardatario” “Ma da quando hai tutto questo interesse sulla puntualità?” Gemma alza entrambe le sopracciglia. Harry con tutta risposta gli fa una linguaccia e “Che ragazzino strano” Sente dire da sua sorella prima di chiudere la porta ormai dietro di se.

Passa circa una settimana da quell’incontro ma non ha avuto ancora la possibilità di fare niente. Probabilmente non ha idee molto ingegnose o strane per rivedere occhi blu, di lui non sa neanche il nome, ma vuole comunque fare la cosa più banale che gli salta in mente. Ha appena finito di lavorare da Niall ed ha intenzione di tornare nei pressi di quello scoglio, le sue probabilità di rivederlo sarebbero di gran lunga maggiori anche se ha promesso a Nick, il suo migliore amico, di uscire un po’, normalmente il sabato passano sempre il pomeriggio e la serata insieme, ingozzandosi di alghe fritte mentre guardano qualche film. “Nick senti, stasera ho delle cose da fare quindi devo andarmene prima, ti dispiace?” “Non preoccuparti Harriet, il film finisce tra un ora e poi sarai libero di andare verso la tua strada” Harriet… Soprannome che gli danno da quando è piccolo ma che non ha mai sopportato. “Nick secondo me guardi troppi film, queste frasi tienile per te, piuttosto… non mangiarti tutto il pacchetto di alghe e danne una anche a me!” “Sai che non sono bravo a condividere” e tutti possiamo immaginare cosa è successo dopo, alghe fritte ovunque.

Louis durante la prima settimana di vacanza si è divertito moltissimo, Zayn lo ha portato già a due feste, ha avuto la possibilità di surfare quasi ogni mattina ed ha anche imparato a fare i frullati. Non male per soli sette giorni ma, c’è sempre un ma, la cosa che più avrebbe voluto vedere non si è presentata neanche una volta sugli scogli, posto ormai frequentatissimo la sera da Louis. Non capisce esattamente il motivo della sua scomparsa, credeva di essergli sembrato simpatico e poi… Ha così tanta voglia di rivedere quei due smeraldi.

‘’Lou ma si può sapere dove vai ogni sera?’’ gli chiede Zayn mentre cerca di sistemarsi un ciuffetto di capelli fuori posto. ‘’Nessun luogo in particolare, ho semplicemente bisogno di ricavare un po’ di spazio in solitudine, sai… per pensare.” Questo sabato sera ha deciso di non uscire con Zayn ma di andare direttamente nel luogo che tanto ama. “Per pensare eh? E allora perché ti stai vestendo come se dovessi conquistare Brad Pitt?” dice guardandolo dalla testa ai piedi e mordendosi il labbro inferiore. In effetti Louis questa sera è molto positivo, pensa che essendo Sabato anche i pesciolini sono liberi di uscire quindi… Ha messo la sua migliore camicia bianca, delle bretelle nere e dei pantaloni neri che gli fasciano perfettamente il fondoschiena. “Lo sai che anche per buttare la spazzatura mi vesto come si deve” risponde Louis incrociando le braccia al petto e chiudendo gli occhi in modo saccente. “mmh faccio finta di crederti, io vado allora! Ti faccio sapere com’è andata la serata.” Gli sorride Zayn dandogli una pacca sul sedere facendolo sussultare. “Okay, a dopo bro.” Quando è sicuro che Zayn sia uscito, si sistema meglio il ciuffo ed esce di casa, essere positivi e quello che si ripete ogni cinque secondi finché non arriva di fronte allo scoglio che secondo lui ha proprietà magiche o forse diventa magico solo quando il ricciolino è presente.

Passa circa un ora da quando Louis e li ma non c’è nessuna traccia di lui. Inizia a pensare che quel ragazzo si sia dimenticato di lui ma, proprio quando la mente gli sta giocando brutti scherzi l’acqua inizia a muoversi in superficie. “Sei solo?” Sente sussurrare. Louis sentendo quella voce sente il cuore accelerare, non crede stia succedendo davvero. “Si pesciolino” dice cercando di non far tremare la voce dall’emozione, sarà anche una cosa stupida e lo sa ma… non vede quel fottuto ragazzo da sette giorni. “Non sono un pesciolino, porta rispetto verso le sirene fighe” dice il ragazzo uscendo dall’acqua e appoggiandosi al suo solito scoglio. “Scusa reginetta dei mari” replica divertito per l’espressione del riccio. Passa qualche minuto di puro silenzio, entrambi persi negli occhi dell’altro. “Perché non sei più venuto a trovarmi?” E’ Louis a rompere il silenzio. “Non ho potuto purtroppo… Sai, lavoro con mio cugino e i delfini sono davvero esigenti, sembra stran- Hei! Ma quelli sono dei bottoni?” quasi urla guardando la camicia di Louis che invece ha il volto interrogativo, gli occhi di Harry brillano come se avessero visto un tesoro inestimabile. “Ehm si?” dice guardandosi il petto. “Io sono un grande collezionista di bottoni! Per favore dammeli, farò tutto quello che vuoi!” “Tutto quello che voglio?” Harry annuisce entusiasta. “Okay allora!” dice Louis avvicinandosi. Una volta di fronte a lui, Harry inizia a sbottonargli la camicia in modo lento per non risultare troppo esigente. In quel momento si sente strano, come se non gli interessasse affatto dei bottoni ma più che altro di quello che c’è sotto. Le dita sfiorano il petto e la pancia leggermente pronunciata di Louis. Harry arrossisce visibilmente e sposta lo sguardo. “Che succede?” Chiede il castano alzandogli la testa con il pollice e l’indice. “Nulla nulla” si affretta a dire il riccio continuando a prendere i bottoni. “Allora… hai detto che farai tutto quello che voglio… Vorrei avere il mio premio ora” Dice guardandolo divertito, che strana collezione. “D-dimmi” la voce gli trema dall’imbarazzo, non dovrebbe provare niente di niente e invece… “Voglio sapere il tuo nome e voglio farti una domanda quasi… personale.” ‘’Mi chiamo Harry Styles… tu invece?” “Harreh… Mi piace! Io sono Louis, Louis Tomlinson’’ si presenta con un inchino facendo scontrare le loro teste. “Auch! Louis dovresti stare più attento con quella testolina che ti ritrovi” gli dice Harry mentre alza il volto, sono così vicini, tanto che entrambi possono sentire i respiri dell’altro. “S-scusa ho calcolato male la distanza” e si rialza sistemandosi il ciuffo. Quelle labbra carnose sono troppo per la sua sanità mentale. Harry ha nella mano sinistra una manciata di bottoni mentre l’altra unisce le due estremità della camicia di Louis. “Scusa se ti ho denudato, puoi fidarti di me… non sono un maniaco” sorride Harry mostrando le sue adorabili fossette. “Non ne sarei tanto sicuro” ride Louis evidenziando la mano del riccio sul suo petto. “Dio scusa” dice Harry levandola subito come scottata. “Non ti ho detto che mi dava fastidio” gli risponde riprendendogli la mano e mettendola nello stesso punto dove era prima. La serata risulta essere una delle preferite di Harry e una delle preferite di Louis. I due ragazzi la passano a parlare a grandi linee della loro vita e di quanto non gli soddisfa, hanno già alcune cose in comune. “Mi sono divertito, magari ogni sabato possiamo vederci allo stesso posto” “magari” sorride Louis alzandosi dalla sabbia e cercando di spolverare i pantaloni dai granelli rimasti. “Ora vado, il mio coinquilino sta per tornare” e con un ultimo sorriso più che sincero si incammina verso casa. “Louis?” “Si?” “Non avevi una domanda quasi personale da farmi?” “Certo Harry, magari la prossima volta che ci vediamo così sono sicuro che la curiosità ti spingerà a rivedermi.” Harry è affascinato, anzi no, è estasiato da quel ragazzo, Loueh… Il sabato ha un altro motivo per essere il suo giorno preferito.

 

‘’Quindi… Hai conosciuto un ragazzo eh?’’ ride Louis guardandolo come farebbe un fratello, dopo aver incontrato Harry, lui e Zayn non hanno più avuto rapporti se non di amicizia e ora che ha trovato un ragazzo è davvero felice per lui. “Si Louis, quante altre volte devo dirtelo? Non mettermi in imbarazzo” e seccato si accende la centesima sigaretta di quella domenica mattina. “E come si chiama? Lo hai conosciuto ieri sera?” Chiede curioso, è sempre stato una pettegola. “Si chiama Liam eh si, l’ho conosciuto ieri sera ma… di certo non ti dirò altri particolari” e Louis ride di gusto nel vedere il suo caro Zayn sono figo e tenebroso Malik in imbarazzo.

Un’altra settimana passa veloce, Louis il sabato precedente ha scoperto che Harry ha mangiato sempre e solo alghe o gamberetti nella sua vita quindi, in una mano ha delle patatine fritte – rigorosamente comprate- e nell’altra ha un bottone azzurro ma utilizzato come ciondolo per una collana. Sa di essere abbastanza sdolcinato ma a volte anche lui ha le sue debolezze, Harry Styles è una di queste. Guardare Harry è come guardare un’opera d’arte pensa. non che Louis non abbia già disegnato un suo ritratto ma… nessuno deve saperlo. “Louis finalmente!” Urla Harry rischiando di farsi sentire. “Zitto Harry, nonostante sia notte fonda qualcuno potrebbe sempre sentirci” dice portandosi l’indice sulla bocca. ‘’Tieni, queste sono per te. Mi hai detto che il cibo non è molto buono dalle tue parti’’ gli porge le patatine. ‘’Oh.. grazie!’’ sorride prendendone una dalla confezione e portandosela in modo lento ed esitante in bocca per poi socchiuderci le labbra intorno. Louis si costringe a guardare da un’altra parte, anche mentre mangia quella sirena gli scombussola ogni cosa. ‘’Ma sono buonissime’’ afferma rubando letteralmente di mano il cibo da Louis. ‘’Come sospettavo, nessuno può resistere alle patatine fritte.’’ “Avete fortuna anche sul cibo’’ borbotta continuando a mangiare. ‘’Cos’è quella cordicina che hai tra le mani?” chiede curioso dopo qualche secondo. “Beh questo… Questo è un piccolo regalino per te” arrossisce dandosi del cretino. “Per me? Lou sei un tesoro” ancora quelle fossette… “tieni” sorride leggermente “non è niente di che ma, insomma è un piccolo pens-“ “Louis! è-è bellissima, grazie” ringrazia Harry facendo cadere le patatine a terra e avvicinandolo dal braccio, lo rinchiude in un abbraccio stritola ossa. “Sono contento ti piaccia” e lo è davvero, si era fatto tanti complessi… “Questo bottone è dello stesso colore dei tuoi occhi, è come averti sempre vicino” Sorride dolcemente porgendogli la collana per farsela mettere. Louis arrossisce e la prende, la unisce dietro il collo di Harry, con le dita lo sfiora e poi scende lungo la schiena provocando all’altro brividi di piacere. Harry si gira verso di lui e allungandosi il necessario lascia un bacio bagnato sulla sua guancia. “Lou… fammi la domanda che volevi chiedermi.” Lo incita sussurrando accanto al suo collo mentre gioca con le dita di Louis, decisamente più piccole delle sue. Il castano è ancora scosso dal bacio del riccio e con difficoltà riesce a rispondere.“Ehm…okay, è solo pura curiosità!” “Okay, sputa il rospo” “Volevo sapere, come vi.. insomma, come vi accoppiate voi sirene?” chiede tutto d’un fiato, si sente decisamente in imbarazzo ma da quando lo ha conosciuto se lo è sempre domandato. "Come ci accoppiamo? Noi non lo facciamo!" Risponde Harry arrossendo leggermente. "e allora come fate a procrearvi?" Louis è molto più che sorpreso, come può una persona, umana o pesce che sia non provare attrazione per qualcuno? "nasciamo dalle uova, come fanno i pesci" "quindi non hai mai provato il brivido dell'eccitazione?" Harry arrossisce a quelle parole ancora più di prima. “No…” “Non ci credo… dopo tutto sei metà umano e sei nell’età degli ormoni!” “Veramente… veramente ultimamente ho strane sensazioni e strane voglie” ammette abbassando lo sguardo sulle loro mani ancora unite. “Oh… Per… per una sirena?” “Lou non ne voglio parlare” “Eddai Harry, siamo amici” dire quelle parole però non è la cosa più bella del mondo. Quanto vorrebbe fargli capire che lui può fargli provare tutte le sensazioni che non ha mai sentito prima solo… vorrebbe anche capire come riuscirci, è davvero frustrante per lui. ‘’Non importa… non ne voglio comunque parlare. Anche tu non mi dici niente di te, ad esempio… Chi è il ragazzo che ti chiama ogni volta che stiamo insieme? Abita con te vero?’’ Il viso di Harry e corrugato. ‘’Zayn? Si abita con me, è… è un mio amico.’’ La sirena lo guarda con sfida, non crede che Louis gli stia dicendo tutta la verità. ‘’Okay si, in precedenza abbiamo avuto una relazione più intima.’’ Harry di risposta lascia andare le dita di Louis e lo allontana, girando il volto da un’altra parte. ‘’Hei Harry, che ti prende?’’ ‘’A me? Proprio niente’’ ‘’Non sarai mica geloso?’’ ride Louis portando le mani sui fianchi. ‘’Io? Geloso di te? È per quale motivo dovrei esserlo?’’ dice guardandolo nuovamente negli occhi. Dalle orecchie sembra fuoriuscirgli fumo dalla rabbia. ‘’Non so, dimmelo tu’’ ‘’Non lo sono e basta!’’ Harry in realtà non ha mai provato questa sensazione ma la odia e.. odia il fatto che il corpo di Louis sia stato già toccato da qualcuno. Da qualcuno che poteva farlo, senza la complicazione di una coda. ‘’Dai Harry non ti arrabbiare, non è successo niente’’ cerca di rassicurarlo avvicinandosi, i piedi si bagnano nuovamente e anche metà dei pantaloni ma non gli importa. ‘’Tra me e lui non c’è più niente. Probabilmente sei tu la cosa più interessante che è presente nel mio cuore’’ gli sorride Louis scostandogli un ricciolo dalla fronte. I due si guardano ed Harry si calma al suo tocco, i restanti minuti che sono insieme non parlano, lo fanno i loro occhi per loro.

Sono passati due mesi da quando Harry e Louis sono diventati inseparabili, un solo giorno è diventato troppo poco per vedersi quindi, anche il Mercoledì è diventato un giorno o meglio una sera unicamente dedicata a loro. Circa un mese fa Zayn aveva presentato per la prima volta il suo nuovo ragazzo a Louis con cui aveva fatto subito amicizia. Capelli castani e corti, occhi marroni e profondi, corpo muscoloso e viso dolce. Un mix che, sapeva bene, far impazzire il suo caro amico. ‘’Zayn, Liam…. Vi sarei immensamente grato se dopo le vostre scopate improvvise ripuliste il ripiano della cucina. Qui ci abito anche io!’’ Urla Louis stizzito mentre con un mestolo solleva i boxer di Zayn. ‘’Calma amico, come se non sei abituato a vedere delle mutande’’ il tono di voce troppo rilassato di Zayn se possibile, lo rende ancora più nervoso. ‘’Abituato un cazzo, abbi un po’ di rispetto!’’ ‘’Scusa Lou ma per favore, evita di fare la sassy mestruata di prima mattina’’ sbuffa prendendo i suoi boxer e sedendosi sul ripiano della cucina. ‘’Cos’hai da fissare?’’ Chiede Louis con un sopracciglio alzato mentre mette a lucido la sua personale tazza da colazione. ‘’Oh niente’’ ride Zayn. ‘’Okay okay non mi guardare come se mi volessi uccidere... Dimmi un po’, stai uscendo con qualcuno anche tu eh?’’ Louis alza nuovamente lo sguardo verso di lui interrogativo. ‘’Cosa te lo fa pensare?’’ ‘’Quando ho fatto il bucato ho notato la tua camicia completamente senza bottoni, ci avete dato dentro tu e il tuo amico misterioso’’ lui come risposta arrossisce. ‘’Non dire cazzare Zayn!’’ ‘’Andiamo Loulou, ti conosco meglio delle mie tasche, sono tuo amico ricordi? A me puoi dire tutto’’ gli sorride trascinandolo verso di lui e bloccandolo tra le gambe. ‘’Lasciami Zay’’ Si lascia scappare un urletto dimenandosi tra le sue gambe ma senza ottenere alcun risultato, odia ammetterlo ma a volte è davvero poco virile. ‘’Non così in fretta, chi è lui?’’ ‘’E va bene… è un ragazzo che ho conosciuto qui in spiaggia ma non ho nessun rapporto con lui, cioè… siamo solo amici.’’ dice con un velo che nasconde qualcosa, probabilmente pensa a come vorrebbe qualcosa in più da quel ricciolino. ‘’Sapevo che c’era qualcuno! Come si chiama? Potrei averlo visto in giro?’’ ‘’Datti una calmata! Si chiama Harry ma sono sicuro che tu non l’abbia mai visto e ora, scendi dal ripiano della cucina perché l’ho lavato da poco e fammi continuare a pulire le tazze’’ Zayn molla la presa e scende con un salto aggraziato. ‘’Fai attenzione Lou, quando parli di questa persona ti brillano gli occhi, non vorrei mai che tu soffrissi’’ dice lasciandogli un bacio sulla guancia e incamminandosi verso il secondo piano della casa. ‘’Vado da Liam’’ sorride salendo le scale. Probabilmente Zayn ha ragione, non ha mai provato niente di simile per una persona, nonostante non lo abbia neanche mai baciato sente che c’è una specie di legame tra loro, qualcosa che non sa spiegarsi.

Nick non riesce a spiegarsi il motivo per cui il suo caro amico sia perennemente impegnato. Di giorno lavora da Niall ma la sera? Il sabato è sempre stato il loro giorno ma qualcosa di più importante a quanto pare si è appropriato di quel giorno.

 ‘Harry perché non ci vediamo oggi?’

Gli ha mandato un messaggio, almeno quelli non gli evita.

‘Oggi è Lunedì, per me va benissimo…. Cosa facciamo?’

‘Cinema?’

‘okay, passi tu a prendermi?’

‘certo, allora ci vediamo alle sette Harriet xx’

Gli mancava davvero passare del tempo con lui e finalmente avrebbe scoperto cosa frullava nella mente del suo migliore amico.

I film di questa settimana non sono niente di eclatante ma fortunatamente sono gli stessi che ci sono nei cinema della terra. ‘’Guardiamo Cenerentola?’’ Chiede Harry con gli occhi che gli brillano, i film di questo genere gli sono sempre piaciuti, sarà perché si è sempre sentito in una favola per bambini data la sua natura? ‘’Cenerentola? Sei serio?’’ ‘’Eddai Nick!!’’ ‘’Okay, vada per Cenerentola…’’ ‘’Grazie sei il migliore’’ Harry lo stritola tra le braccia.

Il film è iniziato da circa mezz’ora ed Harry ne è completamente preso. ‘’Harry?’’ Lo chiama Nick a bassa voce punzecchiandogli il braccio. ‘’mmh?’’ Chiede continuando a vedere il film. ‘’Dato che sono tuo amico vorrei avere una spiegazione decente riguardo alle tue sparizioni notturne, stai nascondendo qualcosa o meglio qualcuno?’’ Harry si volta di scatto verso di lui. ‘’Cosa? Perché?’’ ‘’perché non ci vediamo più come prima, di Sabato non ci sei quasi mai e insomma… sei molto distante. Dimmi la verità, lo sai che non ti giudicherei mai.’’ Harry ci pensa su ma alla fine annuisce, mantiene il suo segreto da troppo tempo per non confidarlo neanche al suo migliore amico e poi… Nick è sempre stato il primo a fare tutto con lui, le sue prime marachelle a scuola, i primi litigi, le prime collaborazioni contro le persone che avevano fatto del male ad uno di loro e tanto altro ancora, quindi un minimo di fiducia doveva pure darglielo. ‘’Ho conosciuto un ragazzo, si chiama Louis ed è più grande di noi.’’ Dice tutto d’un fiato, ha solo evitato di dirgli la cosa più importante. Le sirene non avevano un genere specifico per cui innamorarsi o meglio, non c’erano distinzioni di sesso tra loro, se una sirena provava qualcosa in più per qualcuno sarebbe stato naturale in ogni caso, che fosse stato uomo o donna ma, non doveva essere umano. ‘’Un ragazzo eh? Lo conosco?’’ chiede curioso e avvicinandosi meglio ad Harry, in modo da non disturbare il resto delle sirene presenti in sala. ‘’N-no.. c’è un motivo per cui, p-per cui non lo hai mai visto’’ Harry è desideroso di raccontargli tutto, ha paura ma è troppo eccitato solo all’idea di Louis. ‘’Quale motivo?’’ ‘’Non è una sirena’’ Sussurra nell’orecchio dell’amico per poi guardarlo negli occhi attendendo una reazione. Nick è immobile sulla sua poltroncina, gli occhi sbarrati e il respiro accelerato. ‘’C-cosa? Harry st-stai scherzando?’’ quasi urla mentre la gente attorno chiede di fare silenzio. ‘’No’’ ed in quel momento vorrebbe farsi piccolo, odia il modo in cui l’amico lo sta guardando. ‘’E’ umano??’’ il suo tono di voce non gli piace affatto. ‘’Si’’ Harry non sa che altro aggiungere, in quel momento ha il cuore che potrebbe scoppiargli senza dover fare altri sforzi. ‘’Sei completamente impazzito? Harry non fare cazzate, lo sai che gli umani portano solo guai? Sono diversi da noi e non sono brave persone.’’ ‘’Non puoi dire queste cose senza averlo neanche conosciuto!’’ La fronte di Harry è corrucciata e le mani sono strette in un pugno, nessuno può parlare in questo modo di Louis! ‘’Gli umani sono tutti uguali! Harry devi subito allontanarti da lui.’’ ‘’Non sono cose che ti riguardano, continuerò a vederlo e non dovrò dare spiegazioni a nessuno! Sapevo che non avrei dovuto dire niente neanche a te!’’ e detto questo si alza dalla sua poltrona nuotando velocemente verso l’uscita.

Di Lunedì sera Harry è comunque andato nel loro luogo di incontro, ha bisogno di staccare la spina da quel mondo pieno di pregiudizi e di godersi l’aria fresca della notte. Quella notte le stelle sono davvero tante in cielo e la luna sembra anche più grande del solito. La luce di quest’ultima gli illumina la lacrima che scende lungo la sua guancia destra, è terribilmente deluso dal comportamento di Nick, non credeva che il suo amico sarebbe stato in grado di dire cose così crudeli. In questo momento pensa a come può contattare Louis così ripensa alla prima volta in cui lo ha visto, aveva cantato e lui lo aveva sentito, lo aveva attirato verso di lui. Harry inizia a cantare la melodia di quella notte e dopo qualche minuto sente dei passi che si dirigono verso di lui. Per precauzione si tuffa in acqua e lascia solo gli occhi scoperti dietro lo scoglio. ‘’Harry sei tu?’’ La voce sottile e dolce di Louis è come melodia per le sue orecchie. ‘’Lou, quanto sono felice di rivederti, ti prego vieni qui e… abbracciami’’ quasi lo supplica riposizionandosi sullo scoglio. Louis è sorpreso dal comportamento del riccio ma non fa altro che avvicinarsi e abbracciarlo, facendo sprofondare il viso di Harry tra le sue clavicole. Harry adora il profumo di Louis ed in quel momento lo aspira come se fosse vitale farlo. ‘’Hazza cosa è successo? Chiede staccandolo leggermente da lui per poterlo guardare negli occhi e levando con il pollice le lacrime dal suo viso. ‘’I-io ho raccontato di te al mio migliore amico’’ ‘’Eh?’’ ‘’E non l’ha presa bene, dice che devo e-evitarti ed io non voglio, non voglio dovermi staccare da te’’ ‘’Ehi non devi farlo, rilassati piccolo… Ovunque andrai ci sarà sempre qualcuno che tenterà alla tua felicità ma non devi lasciarti sopraffare dalle loro parole, sai che tengo a te e tu tieni a me, non conta il pensiero degli altri, noi saremo per sempre amici, nonostante tutto.’’ Harry lo guarda con quegli occhi verdi che in quel momento sembrano ancora più grandi e lucidi, è così innamorato e ha così tanta paura di ammetterlo.“Louis ancora non capisci? Io non ti vedo solo come un amico, io- io credo di essermi innamorato di te e voglio diventare umano, voglio provare tutte le sensazioni che in questo momento posso solo immaginare, voglio unirmi a te e voglio poterti possedere in tutti i modi possibili. Il mio corpo, il mio corpo richiede l'attenzione delle tue mani e la mia bocca, la mia bocca richiede le tue labbra sottili e rosee come coralli, i tuoi occhi, quel colore ho potuto vederlo solo nelle sfumature del mare che mi circonda, hai rubato il mio cuore, hai rubato le bellezze del mare e hai rubato la mia sanità mentale, sono inevitabilmente e completamente legato a te. il mio cuore è tuo e ti prego, proteggilo come una conchiglia farebbe con la propria perla, non lasciarmi andare, aiutami a rimanere con te, è quello che voglio. ” Le parole di Harry lo lasciano stizzito, non ha mai lontanamente pensato che Harry provasse qualcosa in più per lui… Certo vedeva il tremolio che provava ad ogni suo minimo tocco ma… ma pensava fosse solo frutto della sua immaginazione. “Harry io… io non sono bravo con le parole ma, tu non puoi neanche immaginare il modo in cui ti desidero e non puoi lontanamente pensare quanto io sia frustrato nel non poterti toccare e fare di te tutto ciò che voglio!” Ed Harry sentendo quelle parole sente rassicurazione e forse… forse anche l’eccitazione nel sentirsi desiderato. A quel punto hanno solo la condivisione del pensiero corrente. Si stanno  mangiando con gli occhi ma l’unica cosa che gli divide è la tensione. Louis a questo punto non resiste e avvicina Harry a se, ha bisogno delle sue labbra in quel momento. Harry si lascia trasportare dalle mani di Louis che stringono i suoi ricci – Cosa che avrebbe voluto fare sin dall’inizio- e lascia che le loro labbra si uniscano, Harry adora questa nuova sensazione, Louis invece, nonostante non sia il suo primo bacio, prova sensazioni nuove. Come se in quel momento quel bacio sia stata la chiave per liberarlo dalla sua gabbia trasparente. Louis lo bacia con foga per poi staccarsi un attimo e ammirare le labbra ancora più rosse della sua sirena. Dopo, morde il suo labbro inferiore per poi lasciarli leggeri baci e leccarne i contorni. “Dio, Lou!” Sussurra tra il piccolo spazio che ora gli divide. Non si accorgono però che intanto la corrente gli ha portati a riva, la coda di Harry emette una strana luce che gli fa risvegliare dalle sensazioni di quel bacio paradisiaco. “Louis cosa mi sta succedendo?” e lui di risposta rimane in silenzio, non ha idea di quello che sta accadendo e ha paura, ha paura di averlo fatto rimanere per troppo tempo fuori dall’acqua. “Harry devi entrare in acqua!” dice poco dopo prendendolo dalle spalle per aiutarlo ma, prima che possa fare altro nota che due gambe lunghe hanno preso il posto della coda. Due gambe! Harry con due gambe! Cosa diavolo è successo?

Harry è stordito, non sa cosa sia successo in questo lasso di tempo ma appena ha aperto gli occhi si è ritrovato in un luogo che non ha mai visto. E’ sdraiato su una superficie morbida ed i muri che lo circondano sono fatti di pietra. ‘’Harry! Come ti senti?’’ Chiede Louis accanto a lui. Sta intingendo un panno nell’acqua fredda e dopo poco tampona la fronte di Harry. ‘’Non lo so, mi sento la testa girare.’’ Dice guardandosi la parte bassa del corpo che è nascosta sotto una coperta azzurra e morbida. ‘’Ascolta Lou, non so se quello che sto pensando sia frutto della mia immaginazione, un sogno o la realtà ma se sono qui, sulla terra ferma e credo a casa tua questo significa che….’’ Non finisce la frase perché la curiosità, l’ansia e magari anche l’entusiasmo è troppo. Sbircia sotto la coperta e ‘’E’ tutto vero! Ho le gambe! Come è possibile?’’ chiede cercando di alzarsi. ‘’Non ne ho idea, sono sorpreso quanto te’’ Louis si gratta la testa confuso. ‘’Per fortuna stai bene, ho avuto una gran paura quando sei svenuto.’’ ‘’Non preoccuparti, questa è una delle cose più belle che mi sia mai capitata in tutta la mia vita, ovviamente dopo di te’’ sorride mentre muove le dita dei piedi per la prima volta. Louis è paralizzato dalle sensazioni che prova in quel momento, felicità e amore puro. Harry si alza di scatto, le gambe inizialmente barcollano e gli tocca appoggiarsi al tavolino al centro della stanza ma dopo circa un minuto riesce già a fare qualche passo. Louis è rosso come un pomodoro e alcune goccioline di sudore gli colano dai lati della testa, quando Harry si è alzato la coperta è caduta a terra lasciandolo completamente nudo e insomma, Louis è un uomo, non può non volergli saltare addosso in quel momento. ‘’Harry ti sarei grato se ti coprissi, non mi vorrei approfittare di te’’ sorride lasciando cadere lo sguardo sul membro scoperto del riccio. Harry guarda in basso e sorride mostrando tutti i denti. ‘’Ora ho un pene anche io!’’ Louis ride, quel ragazzo è così ingenuo. ‘’Si Harry, hai un pene che mi chiama’’ dice Louis avvicinandosi lentamente. Finalmente Harry arrossisce rendendosi conto della situazione, si sente in imbarazzo in questo momento ma non vuole darlo a vedere. Harry si copre l’intimità con la mano mentre guarda Louis con occhi innocenti. ‘’Se vuoi posso farti sentire io a tuo agio’’ Il liscio ha una voce più roca confronto a quella che ha solitamente e agli occhi di Harry è tremendamente eccitante con la maglietta grigia e aderente che mostra gli addominali e i muscoli delle braccia, le guancie rosse, gli occhi azzurri accesi, i capelli spettinati ed un sorriso impertinente che gli incornicia il volto. Louis si toglie la maglietta con un gesto secco e la lascia cadere ai suoi piedi. ‘’Non hai mai visto prima d’ora un corpo nudo vero?’’ Louis delinea le proprie clavicole con l’indice per poi scendere con la mano lungo tutto il suo busto, fino ad arrivare alla striscia di peli sotto l’ombelico che confinano con l’elastico dei boxer. Harry deglutisce seguendo con gli occhi i movimenti del ragazzo di fronte a lui. Il liscio delinea l’elastico con le dita per poi lasciarlo andare e soffermarsi sullo sguardo di Harry. ‘’Lou, non so cosa mi sta succedendo ma ho voglia… ho voglia di toccarmi’’ Harry smette di utilizzare la mano per coprirsi e la usa per iniziare ad accarezzare il membro già eretto. Louis rimane a bocca aperta e asciutta per quel gesto, quel ragazzo lo sta facendo impazzire, per non parlare dell’erezione che tira in modo fastidioso i pantaloni. ‘’Harry non toccarti’’ ordina Louis mentre è finalmente arrivato di fronte ad Harry. Il riccio leva subito la mano e arrossice. ‘’Scusa’’ mormora mentre guarda Louis dalla testa ai piedi. ‘’Lou, posso toglierti i pantaloni?’’ si morde il labbro inferiore, la voce è piena di desiderio. L’altro annuisce a corto di parole mentre inizia a baciargli le labbra, Harry le socchiude immediatamente per dargli libero accesso, le braccia di Louis sono legate attorno al collo di Harry mentre quest’ultimo gli stringe in modo quasi possessivo i fianchi morbidi. Il riccio geme nel momento stesso in cui Louis gli tira i ricci portandogli la testa all’indietro e potendo baciare liberamente il suo collo. Lascia piccoli baci umidi per qualche secondo e -arrivato alla parte dietro l’orecchio- inizia a succhiare il punto sensibile mentre con l’altra mano continua a toccare i ricci del ragazzo, reputa siano la cosa più eccitante di lui. ‘’L-Louis’’ si lascia sfuggire Harry che in quel momento ha gli occhi socchiusi, sta cercando di rimanere calmo ma è impossibile, la parte inferiore del suo corpo sta andando a fuoco e i suoi pensieri non sono affatto lucidi, immagina solo le labbra di Louis ovunque sul suo corpo. Le grandi mani scendono ad arpionare il fondoschiena di Louis che come risposta geme e morde con più forza il collo di Harry. ‘’Spogliami!’’ sussurra Louis al suo orecchio e Harry non fa altro che annuire energicamente. Le mani si spostano dal sedere alla patta dei pantaloni, iniziando a massaggiare sopra. ‘’H-Harry, spogliami e basta’’ quasi supplica scendendo con le mani sulla parte inferiore della schiena di Harry. Lui ubbidisce e con un po’ di difficoltà sbottona i pantaloni per poi abbassargli la zip. Louis alza la testa del riccio dal mento per guardarlo e per tornare a baciare le sue labbra carnose, motivo di tanti sogni proibiti di Louis fatti in precedenza. Quasi senza fiato si staccano, Harry scende nuovamente giù con le mani, abbassa i pantaloni di Louis fino alle ginocchia e l’altro lo aiuta disfacendosene completamente. ‘’Harry andiamo in camera mia’’ si meraviglia della sua stessa voce, completamente strozzata. ‘’Okay.’’ Louis lo prende per mano e una volta dentro chiude velocemente la porta e lo bacia con forza, come se non lo baciasse da secoli. Ad Harry non dispiace affatto ma anzi, sembra come se dopo un lungo periodo di frustrazione i suoi livelli di ormoni si siano alzati a livello massimo. ‘’Loueh ti prego fai qualcosa, sto scoppiando’’ mormora abbassando gli occhi sulla sua erezione una volta finito il bacio. Louis annuisce facendolo sdraiare sul letto e mettendosi a cavalcioni su di lui. ‘’Cosa vuoi provare amore?’’ chiede mentre con la bocca inizia a succhiare uno dei capezzoli rendendolo turgido. Harry geme rumorosamente per poi coprirsi subito dopo la bocca con le mani. ‘’Non devi trattenerti piccolo’’ gli sussurra sulla pelle bagnata della sua stessa saliva provocandogli brividi lungo tutto il corpo. ‘’N-non lo so, fai qualcosa’’ Le sue parole sono preghiere e Louis non fa altro che sentirsi ancora più eccitato. ‘’Come si dice?’’ chiede scendendo con le labbra e arrivando a baciargli e mordergli le cosce. ‘’P-per favore?’’ le sue parole sono ormai come sospiri, non riesce a proferire alcuna parola, il suo corpo è completamente andato a fuoco ed è certo che neanche l’acqua del mare riuscirebbe a spegnerlo. Louis a quelle parole non fa altro che obbedire, con le labbra inizia a baciare porzioni di pelle vicine al membro di Harry e subito dopo inizia a leccarlo dalla base fino alla punta. Una volta arrivato in cima inizia a succhiare la punta e a bagnarla con la lingua che lo circonda. Harry non riesce davvero a trattenere gli ansimi che fuoriescono dalle sue labbra, pensa sia arrivata la fine. ‘’Ti piace?’’ chiede e subito dopo ingloba completamente la lunghezza di Harry lasciandolo senza fiato. ‘’D-dio! Louis mi stai facendo impazzire’’ Harry porta entrambe le mani a stringersi i ricci e i fianchi involontariamente si muovono in avanti chiedendo sempre di più alla bocca di Louis. Quest’ultimo non riesce più a trattenersi e mentre continua a succhiare il membro di Harry, porta una delle sue mani a massaggiare la sua erezione coperto ancora dai boxer, pensa di non riuscire più a resistere, dopo qualche secondo si stacca. Harry fa un verso contrariato e lo guarda con gli occhi ancora più lucidi di prima e colmi di desiderio. Senza dire niente si siede sul letto per poi invertire i posti, ora è lui quello a cavalcioni sull’altro. ‘’Harry che fai?’’ chiede sorpreso mentre il riccio inizia a liberarlo dai boxer decisamente di troppo. ‘’Voglio provare anche io’’ dice liberandolo completamente dagli indumenti e prendendo con la mano destra la lunghezza di Louis. Inizia a pompare leggermente per poi aumentare la velocità, Louis è senza fiato perché diamine, ha aspettato questo momento da giorni. Harry decide di fare il passo successivo e con decisione ferma la mano sulla base del membro e abbassa la testa per poi inglobare la punta con le sue labbra carnose. ‘’Harry’’ urla quasi in modo femminile per poi imprecare. Lui mormora sulla sua lunghezza una risposta non facendo altro che mandare brividi lungo il corpo di Louis ed eccitarlo ancora di più. ‘’Fermati o rischio di venire così’’ gli dice ad un certo punto il liscio e diminuendo la presa tra i suoi capelli. L’attimo dopo si sono ancora cambiati di posizione. ‘’Pesciolino, sei pronto?’’ chiede Louis facendosi strada tra le gambe di Harry e allargandogliele come meglio può, non ha mai visto un panorama così perfetto, i tatuaggi gli decorano la pelle in modo perfetto e le foglie di alloro sui fianchi sembrano volergli indicare il membro di Harry, molto poetico ammette. Harry alle sue parole annuisce, le sue guance sono rossissime, probabilmente un uovo crudo potrebbe friggersi tranquillamente su di lui. Louis annuisce di rimando e si stacca momentaneamente per prendere dal cassetto del lubrificante ed un preservativo. Apre la bustina del lubrificante e ne mette un po’ sulle dita per poi applicarlo anche sull’entrata di Harry. Con l’indice, Louis delinea i muscoli dell’entrata dell’altro ragazzo facendolo mugolare. Inizialmente Harry prova un leggero fastidio ma non è lontanamente paragonabile alla voglia che ha di avere Louis stesso dentro di lui, unendosi anche in modo carnale. Dopo che Harry si è abituato al primo dito, Louis ne infila un altro e dopo alcuni secondi un altro ancora. Il liscio inizia a sforbiciare per poter far abituare al meglio il ragazzo. Harry se possibile urla ancora più di prima e l’altro capisce che è più che pronto. Harry si sente subito vuoto senza le dita esperte del ragazzo. Louis apre il preservativo e lo srotola sul membro per poi cospargerlo di lubrificante. Louis vuole essere più dolce possibile con Harry così, con la punta del membro testa prima l’entrata facendo movimenti circolari per poi spingerlo all’interno in modo lento. Harry impreca di dolore appena il membro di Louis è quasi del tutto dentro ma si impone di farlo continuare. Inizia a spingere lentamente alzando la testa e gli occhi al cielo. ‘’Dio mio, sei così stretto Harry’’ dice continuando a spingere, si abbassa dolcemente su di lui per posare un bacio sulle labbra ormai rosse mentre l’altro inizia a gemere sulla sua bocca. ‘’Ti prego Lou, torna lì’’ Louis arriva alla conclusione di aver toccato la prostata di Harry così senza pensarci due volte torna a spingere in quel punto. Harry ha le gambe attorcigliate al busto di Louis e con i talloni inizia a spingere la parte inferiore della schiena di dell’altro, spingendoselo ancora di più in profondità e addosso. I fianchi iniziano a rispondere alle spinte e Louis ormai preso dalla situazione inizia a spingere in modo più forte, cosa che vuole terribilmente anche Harry. Dopo pochi minuti Harry viene tra i loro addominali senza neanche essersi toccato e subito dopo scende con due dita per prendere il suo stesso seme e portarselo alla bocca e succhiare. Louis vedendo quella scena non resiste più e viene dentro di Harry gridando il suo nome. Louis si lascia cadere accanto alla sirena completamente senza fiato mentre l’altro è completamente senza forze ma sorridente come non mai. ‘’Cristo Louis! Non riesco neanche a pensare ad un modo per dirti come mi sento in questo momento, sei perfetto’’ dice voltandosi di lato e guardandolo completamente estasiato. Louis volta la testa verso di lui e con la mano gli accarezza la guancia, portandogli un riccio dietro l’orecchio. ‘’Non riesco a parlare neanche io in questo momento’’ ride sporgendosi verso di lui e dandogli un bacio leggero sulle labbra. ‘’Che ne dici di dormire un po’?’’ propone mentre con un fazzoletto pulisce come meglio può la sua pancia e quella di Harry. ‘’Okay’’ risponde infilandosi sotto le coperte, Louis fa lo stesso e circonda il corpo di Harry fra le sue braccia, incastrando anche le gambe. La schiena di Harry è appoggiata sul suo petto ed entrambi non possono fare a meno di sorridere.

Dopo quella strana ed indimenticabile serata, la mattina seguente Harry è tornato a casa più felice e confuso che mai. E’ felice perché finalmente ha capito il senso dei sentimenti che lo attanagliavano e perché ha capito quello che si prova nell’essere vicini al corpo della persona per cui effettivamente si prova qualcosa. E’ confuso perché insomma… nessuno gli ha mai detto che stando fuori dall’acqua non sarebbe morto ma che invece  la sua coda da sirena si sarebbe trasformata in due gambe chilometriche.

Un dolore ed un calore improvviso si dirama sulla sua guancia. ‘’perché lo hai fatto?’’ urla Harry portandosi una mano sul viso appena schiaffeggiando e attendendo una risposta da sua madre. ‘’Prima cosa, sei sparito per tutta la notte e mi hai fatto preoccupare da morire! Seconda, Nick mi ha detto tutto, cosa credi di fare? Un umano… sul serio? L’aria che hai preso finora fuori dall’acqua ti ha dato alla testa? Ti sarebbe potuto succedere il peggio, lo sai questo vero? Sono tua madre e non mi hai detto niente.’’ Quelle parole lo fanno bloccare sul posto, Nick ha detto tutto a sua madre, l’unica cosa che riesce a pensare è a che razza di amico ha, non si sarebbe dovuto fidare di nessuno. ‘’Eri con lui stanotte vero?’’ chiede sua madre notando la delusione e lo shock sul viso di Harry. ‘’Tu-tu non sai niente!’’ In questo momento vuole solo fare una cosa, difendere Louis. Odia quando parlano di lui in questo modo, loro non sanno quanto sia speciale e diverso quell’umano. ‘’E anche se fosse? Non hai il diritto di parlare di lui in questo modo! Lui è anche meglio di alcune sirene che reputi tuoi amici.’’ ‘’Harry smettila di parlare in questo modo! Lo capisci che è sbagliato? E’ una cosa contro natura ed io non posso permetterti di fare questo errore madornale, non sarei una brava madre.’’ E cosa vorrebbe fare? Vorrebbe forse convincerlo a vivere nella solitudine e nella disperazione? Harry sa per certo che nessun’altro a parte Louis è in grado di farlo sentire in quel modo così strano e nuovo per lui. ‘’Errore madornale? Mamma tu forse non capisci! E’ la prima volta dopo tanto tempo che mi sento davvero felice e tu non puoi togliermi tutto questo per degli stupidi pregiudizi.’’ ‘’Pregiudizi dici? Sin dai tempi più antichi gli umani sono sempre stati causa di tragedie per noi, lo sai vero? Io non posso accettarlo.’’ Harry non può sentire quelle parole senza provare rabbia e dolore dentro di lui.‘’Cosa vorresti fare allora? Per caso rinchiudermi a vita e obbligarmi a non vederlo mai più?’’ Grida tra le lacrime che fino a questo momento cercava di trattenere. Anne sembra davvero pensarci su fino ad arrivare ad una conclusione. ‘’Forse è proprio quello che farò.’’

Sono passati dieci giorni da quando Louis non vede Harry, precisamente, è passato anche il Sabato, il loro giorno di incontro. Louis è una persona ansiosa ma questa volta l’ansia ha raggiunto il limite. Dopo una nottata così speciale e perfetta perché non si è fatto più vedere? Forse non gli è piaciuto? Forse ha capito che le cose che hanno fatto non vanno bene per lui o che forse le ha fatte con la persona sbagliata? Queste sono le domande che si pone ed ha paura della risposta. Più di una volta Zayn lo ha visto terribilmente triste e gli ha consigliato di dimenticare la persone che lo fa stare in questo stato, magari provandoci con qualcun altro ma Louis proprio non ci riesce, è impossibile come si sia fatto rubare il cuore da qualcuno che probabilmente lo ha usato solo per testare nuove esperienze. Eppure… eppure c’è qualcosa, una sensazione dentro di lui che gli fa pensare che c’è qualcosa che non va o probabilmente cerca semplicemente di convincere se stesso.

Sono passati dieci giorni da quando Harry è stato chiuso a chiave in camera sua senza il suo consenso. Le lacrime sono incessanti e l’unica cosa che rimane accanto a lui è la disperazione. Sa perfettamente che Louis potrebbe pensare che lo ha abbandonato ma non è così, non è affatto così. Gemma gli porta da mangiare, il volto della sorella è corrucciato e sembra voglia dirgli qualcosa. Appoggia il piatto sul davanzale e si siede alla punta del letto, accarezzando dolcemente la coda di Harry. ‘’Harry ascolta, sai che sono tua sorella maggior-‘’ Harry la interrompe sedendosi sul letto e portando una mano davanti a se stesso come per fermarla. ‘G-gemma ti prego, se sei venuta a farmi la ramanzina come mamma allora puoi anche andartene, mi state tenendo qui come un fottuto prigioniero, semplicemente perché amo un umano.’’  ‘’H stai zitto per una buona volta! Non sono venuta qui per sgridarti.’’ Harry la guarda sorpreso e la sprona a continuare. ‘’Stavo dicendo, sai che sono tua sorella maggiore e che dovrei darti buoni consigli su come non devi avvicinarti ad un umano e cose simili ma... In questi giorni ho notato come il tuo umore è cambiato categoricamente e non ho intenzione di avere un’ameba come fratello quindi… Alzati da questo letto e corri dal tuo uomo, non ho mai visto il mio fratellino innamorato.’’ Sorride lei scompigliandogli i ricci. ‘’D-dici davvero?’’ ‘’Certo che dico davvero’’ Harry non può credere a quello che ha appena sentito. Lui e Gemma sin da piccoli hanno sempre litigato, anche per le cose futili ma, si vogliono molto bene e ovviamente lei non avrebbe mai permesso che il suo fratellino soffrisse così. Harry si scaraventa completamente verso di lei e la abbraccia dolcemente. ‘’Grazie’’ mormora tra le sue braccia. ‘’Ora basta in convenevoli, sbrigati prima che mamma ci scopre’’ Harry annuisce ed inizia a nuotare più forte che può.

E’ sera, Louis è in camera sua e dopo essersi fatto una doccia rigenerante si mette dei jeans chiari, delle scarpe nere ed una maglietta a mezze maniche rossa. Cerca di ravvivarsi il ciuffo ma senza successo e dopo qualche minuto esce dalla stanza. ‘’Vai ancora a cercare quel ragazzo?’’ chiede Zayn distogliendo lo sguardo dal libro che sta leggendo. ‘’No, vado a fare un po’ di spesa’’ sospira rassegnato mentre prende le chiavi della moto di Zayn ed il borsellino dal tavolino nel salotto. ‘’Tu che vai a fare la spesa? Questo si che è strano’’ ‘’Strano quanto te che leggi un libro!’’ Risponde Louis alzando un sopracciglio. ‘’Che simpatico… Lou ricordati di comprare le mie caramelle preferite, gli orsetti gommosi rossi.’’ Lui annuisce ed esce dalla villa.

Zayn si è ovviamente addormentato mentre cercava di immergersi nella lettura ma il fastidioso rumore del campanello lo riscuote dal sonno. Con malavoglia si alza dal divano stiracchiandosi e apre la porta sbadigliando. Un ragazzo dai capelli ricci e folti è davanti a lui, non ha idea di chi sia infatti ‘’Ehm, ciao? Chi sei?’’ Harry senza neanche chiedere il permesso si precipita in casa con lo sguardo che cerca nella stanza. ‘’Ma prego entra pure.’’ ‘’S-scusa… sto cercando Louis’’ E Zayn sembra improvvisamente capire tutto. ‘’Oh, quindi saresti tu il ragazzo che sta frequentando e che ultimamente lo ha fatto diventare uno zombie depresso?’’ chiede squadrandolo dalla testa ai piedi, Louis come al solito ha buon gusto, non per questo poco tempo fa erano intimi pensa Zayn. ‘’Cos’è uno zombie?’’ ‘’Non- davvero non sai cosa sono?’’ ‘’Ehm no… Però vorrei prima sapere dov’è Lou’’ Oh quindi già si danno nomignoli. ‘’E’ uscito un attimo, se vuoi puoi aspettarlo qui, intanto ti spiego cosa sono gli zombie, sei per caso un ragazzo con la testa fra le nuvole?’’ ‘’No, nell’acqua’’ Zayn lo guarda interrogativo e forse Harry si sarebbe potuto risparmiare una battuta del genere.

Louis ha finalmente finito di comprare del cibo e -con sua stessa sorpresa- tutto l’occorrente per provare a fare una torta di mele, probabilmente ci sarebbe riuscito mettendosi d’impegno. Dopo aver girato la chiave nella serratura di casa non si guarda neanche in torno urlando un ‘Sono tornato’ per avvisare il suo amico e si dirige in cucina per mettere nelle credenze e nel frigo quello che ha comprato. ‘’Louis!’’ Urla Harry facendo saltare l’altro dalla paura. Louis si gira immediatamente verso il suono di quella voce e non può credere ai suoi occhi, pensa sia un miraggio. Harry corre verso di lui e gli salta addosso unendo le braccia attorno al suo collo e le gambe sui fianchi. Lascia una scia di baci sul suo volto stordendolo ancora di più di quanto non lo sia già. ‘’Harry, dov’eri finito?’’ sussurra ricambiando con enfasi la stretta. ‘’Non sai che è successo…’’ mormora accarezzando il collo di Louis con la punta del naso. Dopo pochi minuti si staccano ed Harry prendendolo per mano lo fa sedere sul divano. Gli racconta tutto quello che è successo con Nick, con sua madre e con sua sorella. ‘’Oh.. dio Harry, mi dispiace così tanto. Sono stato così stupido.’’ Harry scuote la testa. ‘’perché dici così?’’ ‘’Ho pensato che… ho pensato che non volessi più vedermi’’ abbassa il capo per non mostrare le sue guance rosse. Harry gli prende la mano e incrocia le dita con le sue. ‘’Sei pazzo? Sarei un cretino al solo pensiero di lasciarti’’ sorride poggiando la testa sulla spalla dell’altro ragazzo. Louis sorride e di conseguenza poggia la sua testa su quella di Harry. ‘’Cosa farai ora?’’ ‘’Voglio stare con te Lou, non mi importa di quello che pensa mia madre. Pensa che appena sono entrato in casa mi ha attaccato con le parole, non ho avuto neanche la possibilità di chiedergli spiegazioni sul fatto… sul fatto della coda che viene sostituita da delle gambe appena esco dall’acqua.’’  ‘’Avrai il tempo di chiederglielo pesciolino mio’’ Harry sorride a quel nomignolo e lo stringe ancora più forte. ‘’Harry?’’ Mormora Louis dopo un momento di puro coccolamento. ‘’mmh?’’ ‘’Secondo me dovresti risolvere con la tua famiglia, potresti non perdonartelo più’’ Harry si siede di colpo e lo guarda stralunato. ‘’Cosa? E che dovrei fare?’’ ‘’Beh… potresti convincere tua madre a conoscermi, magari puoi portare sia lei che tua sorella al nostro scoglio e potrei farle capire che non ho cattive intenzioni con te.’’ Spiega riavvicinando Harry tra le sue braccia. ‘’Okay Lou, posso provarci…’’ ‘’Bravo bambino’’ ride baciandogli la guancia.

Louis è in spiaggia, precisamente vicino al loro scoglio e con la compagnia di una certa cosa chiamata ansia. Sta per incontrare per la prima volta la famiglia di Harry. Allontana il colletto della camicia dal collo per più volte e finalmente, dopo minuti interminabili Harry esce dall’acqua con un sorriso rassicurante baciandogli le labbra, ovviamente cercando di non lasciarsi prendere troppo dal momento, sua madre è praticamente a due passi da loro.‘’Ciao amore, rilassati… Sai che se non dovesse accettarti io sceglierei te’’ Louis è scosso piacevolmente da come lo ha chiamato il ricciolino e alla fine annuisce, la suspense del momento gli ha fatto completamente seccare la gola. ‘’Mamma, Gemma… potete uscire ora’’ quando Harry finisce la frase l’acqua inizia a muoversi più freneticamente in un punto preciso e subito dopo due donne stupende mostrano il loro volto. La donna evidentemente più giovane è sicuramente Gemma, ha i capelli celesti con un fiore che gli mantiene il ciuffo mentre il viso è perfetto, è quasi la copia di suo fratello. L’altra donna ha un viso apparentemente gentile anche se attualmente corrucciato ed i capelli castani sono legati in una coda. ‘’Tu devi essere Louis.’’ ‘’Si signora, sono molto lieto di conoscerla.’’ ‘’Chiamami Anne.’’ E per Harry questo è già un grandissimo passo, sua madre deve aver provato almeno un po’ di fiducia nel vedere il viso angelico di Louis a tal punto da dirgli il suo nome. ‘’Okay Anne – sorride incantando le due sirene – Tu devi essere Gemma’’ Allunga la mano per presentarsi. ‘’Esatto, mio fratello doveva avvertirmi prima che eri così carino, mi sarei messa il mio costume preferito e magari avrei convinto prima mia madre del fatto che non tutti gli umani sono uguali’’ ammicca scherzando mentre Harry la guarda con entrambe le sopracciglia alzate. Louis ride e si avvicina a entrambe. ‘’Oh grazie Gemma, accetto sempre i complimenti da persone così splendide’’ sorride mentre con la coda dell’occhio nota Harry che alza gli occhi al cielo e incrocia le braccia al petto. Gemma sorride arrossendo. ‘’Comunque – Volta il viso verso la mamma di Harry – Anne, volevo solo dirle che mi dispiace se ha pensato che io potessi fare del male ad Harry, giuro che non mi permetterei mai, io sono innamorato di suo figlio e insomma… è abbastanza imbarazzante o affrettato da ammetterlo ma non potrei vivere senza di lui’’ Il volto di Louis è serio ed Anne, sempre stata capace di capire i veri sentimenti di una persona, gli crede. ‘’Va bene Louis, mi fido ma…’’ ‘’Ma?’’ chiede Louis allarmato. ‘’Ma se provi a torcergli un solo riccio te la vedrai con me, magari potrei farti affogare’’ sorride la madre mentre Gemma ed Harry ridono. Louis deglutisce e cerca di abbozzare un sorriso. ‘’Si signora.’’ Durante quelle due ore passate con la famiglia di Harry, Louis può dire di aver conosciuto delle persone meravigliose ed è contento di aver fatto cadere i pregiudizi che avevano su di lui. Anne ha anche dato la soluzione al mistero della coda, ha spiegato che qualsiasi sirena che mette piede sulla terra di conseguenza si trasforma in un umano, ha anche detto che non ha mai fatto parola di questo fino ad ora con Harry perché aveva paura che suo figlio avrebbe scelto la terra al mare. Harry ha accettato di buon grado le parole di sua madre, dopo tutto lo aveva fatto per il suo bene ed infine, sono arrivati ad un patto che entrambi hanno amato sin da subito, Harry sarebbe andato a vivere con Louis sulla terra ma aveva anche promesso che sarebbe andato molto spesso a trovare la sua famiglia e che avrebbe comunque continuato gli studi in mare.

E’ passato circa mezzo mese da quell’incontro in famiglia. Harry ha anche risolto con Nick, l’amico gli ha spiegato che aveva raccontato tutto a sua madre perché voleva proteggerlo ma, alla fine aveva capito l’errore e gli era andato incontro, il riccio ovviamente ha accettato le sue scuse e sono tornati amici come ptima. Harry e Louis invece sono al settimo cielo nel loro piccolo mondo e – a detta ti tutti -  sono come calamite, infatti, Louis non è il solo a lamentarsi di mutande sparse in giro per la casa per motivi X.

Dopo una giornata in spiaggia a prendere il sole, Harry propone a Louis un bagno caldo per potersi rilassare e ovviamente lui accetta senza esitazione. Ovviamente appena entrano in acqua Harry si trasforma. Entrambi si sentono perfettamente a loro agio e non riescono a non sorridere mentre si guardano con occhi languidi. Harry inizia a muovere la coda verso l’intimità di Louis che preso alla sprovvista emette un piccolo mugolio. ‘’Hazza…devo andare alla galleria d’arte, non vorrai farmi fare tardi già il terzo giorno di lavoro.’’ ‘’Okay, non ti obbligo a rimanere.’’ Sorride malizioso mentre continua imperterrito a muovere la coda. Si passa il pollice sul labbro inferiore senza smettere di guardare Louis che di conseguenza posa lo sguardo sulle labbra carnose di Harry.’’Cosa succede LouLou? La tua voglia di lavorare è già arrivata al capolinea?’’ dice continuando a scendere con la mano, Louis ferma di colpo la mano del riccio e si avvicina repentinamente. ‘’Pesciolino’’ gli sussurra all’orecchio facendogli venire i brividi. ‘’Non tentarmi, sai quello che sono capace di farti, magari pos-‘’ ma prima che possa continuare a parlare qualcuno apre la porta del bagno e gli coglie sul fatto. Merda, è Zayn! Louis rimane scioccato per qualche secondo come gli altri due ed infine pensa che qualsiasi cosa faccia in questo momento sarebbe inutile, il suo amico ha già visto la coda di Harry. ‘’Zayn… ora lo avrai già capito ma, esatto… Lui è una sirena’’ incastra le dita tra loro nervoso e abbassa lo sguardo. ‘’Mi dispiace non avertelo detto prima ma sai, è strano, inutile dirti che tutto questo deve rimanere tra queste mura’’ Zayn posa lo sguardo dalla coda a Louis ‘’Oh beh vedo cose più strane quando fumo quindi… No problem Harry, non sono razzista’’ sorride facendo dietrofront ‘’Sbrigatevi voi due in bagno, ho un’urgenza primaria’’ urla uscendo completamente dalla stanza. Entrambi sono senza parole, Zayn è un tipo davvero strano ma dopo tutto crede negli zombie quindi…

Le vacanze sono ormai finite ma Louis non ha intenzione di andare via da quella splendida casa e dal suo splendido ragazzo, si perché nonostante fossero passati pochi mesi sembravano aver già ufficializzato tutto. ‘’Sbrigati amore, inizia a farmi male il collo’’ si lamenta Harry massaggiandosi. ‘’Ho quasi finito, manca una pennellata di verde.’’ Louis è nel pieno della concentrazione quando il suo telefono squilla. Sbuffa scocciato mentre appoggia il pennello e prende quell’aggeggio infernale dalla tasca inferiore dei jeans. ‘’Pronto?’’ ‘’Louis William Tomlinson, dove sei finito? Dovresti essere tornato già a casa a quest’ora’’ quasi urla il padre dal telefono. ‘’Beh e se ti dicessi che ho fatto un cambio di programma?’’ Si morde il labbro inferiore agitato. ‘’Quale cambio di programma? Muovi il culo e torna a casa, hai degli impegni, un’università che ti aspetta.’’ ‘’Non mi intessa! Papà non tornerò a casa e non farò l’università! Ah e… sono gay e felicemente fidanzato, felice giornata’’ chiude la chiamata. Louis è una persona molto diretta ma non pensava sarebbe mai arrivato ad un punto tale da rispondere in quel modo a suo padre, cosa può farci però, qui ha tutto quello che vuole, un lavoro che gli piace, un ragazzo di cui è follemente innamorato, la natura, la pittura e insomma… dei coinquilini scellerati con cui avere a che fare. Già, Liam si è trasferito da loro quindi, loro quattro insieme condividono la villa. ‘’Lou che succede?’’ ‘’Era mio padre’’ Harry ha gli occhi grandi e felici, ha sentito perfettamente quello che Louis ha detto al telefono ed è tremendamente contento perché ora ha la conferma che può stare davvero insieme a lui in quel magnifico posto. ‘’Tutto risolto vero?’’ ‘’Certo piccola musa ispiratrice, ora rimettiti in posa’’ Harry arrossisce furiosamente e annuisce rimettendosi nella posizione iniziale. Sono in un angolo isolato della spiaggia, Harry e completamente nudo, è sdraiato su dei petali di fiori rosa che Louis ha definito “fottutamente artistici,” ha il braccio piegato con la mano che regge la testa ed è sdraiato di lungo. Harry pensa che Louis sia bellissimo in versione pittore, ed il suo sguardo gli ricorda tanto quello di Jack Dawson quando dipinge la sua Rose - Harry aveva costretto il suo ragazzo a vedere quel film per tre giorni consecutivi- e le sue mani si muovono da sole sulla tela, è stupendo. Louis da parte sua, è completamente preso da quello che sta facendo, disegnare il corpo di Harry è una delle cose più belle che ha mai fatto in tutta la sua vita, ogni particolare di quel viso o di quel corpo gli fanno venire la pelle d’oca, neanche il David di Michelangelo potrebbe essere messo a confronto. Arrossisce nel momento in cui disegna le sue parti intime ed Harry accorgendosene ride e mette maggiormente in mostra il suo corpo. ‘’Sei un pesciolino intraprendente ormai’’ Sorride con sguardo pieno di affetto ricordandosi le prima volta in cui aveva parlato con quel ricciolino così fuori dal mondo ma allo stesso tempo così dentro al suo cuore.
 

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Ciao a tutte!! Volevo semplicemente dirvi che questa è la prima fanfiction Larry che scrivo quindi mi piacerebbe molto sapere il vostro parere con una recensione, ho deciso di scriverla perchè Harry!Mermaid mi ha sempre ispirato quindi... è venuta fuori questa storia.
Grazie mille per essere arrivati fino alla fine della storia, potete anche trovarla su Wattpad con lo stesso titolo.
Bacii -M

  
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