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Autore: ShadowFeanor    18/12/2008    1 recensioni
A dispetto del titolo non spaventatevi, non ci saranno spargimenti di sangue. O per lo meno non saranno questi i protagonisti. Questa è una fanfiction sui legami parentali e non, che possono essere o fortissimi o praticamente inesistenti.
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Hina-Ichigo, Shinku, Suigintou
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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X)              Inizia la vacanza!

 

Però, davvero un bel posticino. Direi che per una buona volta Shinku ha fatto qualcosa di buono.

 

Abbiamo posato i bagagli in casa, quindi  siamo scese in paese. Oggi pomeriggio ci sarà un mercatino, l’ideale per chi non ha ancora comprato i regali per natale.

 

Suigintou: Che facciamo ora?

 

Shinku: Che potremmo fare secondo te? Andiamo a sciare.

 

Tomoe: A sciare? Ma non abbiamo l’attrezzatura!

 

Shinku: Ah, già, avevo dimenticato di dirvelo. Compreso nel prezzo c’era anche il noleggio per l’attrezzatura da sci.

 

Koyomi: Allora voi sapete sciare!

 

Megu: Da quando il nostro gruppo si è formato non c’è stato un inverno in cui non abbiamo sciato almeno una volta. Tu invece?

 

Koyomi: Non ho mai imparato, e nemmeno Ryu. Al massimo so andare sui pattini.

 

Kanaria: Allora ti insegneremo noi kashira!

 

Ci dirigiamo alla pista da sci e prendiamo ciò che ci serve, quindi saliamo sulla seggiovia per arrivare al punto di partenza.

 

CASUALMENTE le ragazze si dispongono a coppie, così che io e Ryu finiamo col fare la salita assieme.

 

Queste qui ne sanno una più del diavolo, e sono certa che anche Jun le stà aiutando.

 

Tanto non avrete nessuno scoop, è inutile che vi tormentiate tanto…

 

Una volta in cima guardiamo subito dove sono le varie piste.

 

Finora il massimo mio e di poche altre è sempre stata la pista rossa, mentre quella scavezzacollo di Suiseiseki riesce benissimo ad affrontare anche quella nera.

 

Koyomi: Evviva! Si parte!

 

La biondina si lancia verso una delle discese, ma Ryu la blocca fermandosi davanti a lei.

 

Ryu: Ma che fai? Non puoi scendere da qui!

 

Koyomi: E perché no?

 

Souseiseki: Quella è una pista nera, una di quelle che possono praticare solo gli esperti. Sempre che tu non voglia romperti qualcosa…

 

Kanaria: Noi andiamo per quella pista lì, quella blu, che è la più facile. Forza, seguici, così ti insegniamo a sciare!

 

Kanaria scatta subito verso le amiche, ma nel farlo fa un grosso guaio.

 

Spintona Ryu.

 

Purtroppo il ragazzo per fermare la sorella era rimasto al bordo della pista, e visto che è la sua prima volta sugli sci non può fermarsi ed inizia a scendere per la pista nera.

 

Ryu: COME SI FERMA QUESTO COSOOOOOOOOOOO?!?!?!?

 

Speriamo non si faccia male.

 

Anche perché sono certa che queste qui mi faranno fare la crocerossina al suo fianco se gli succede qualcosa.

 

Ryu sembra non riuscire proprio a prendere il controllo degli sci e finisce su uno sperone di roccia che lo alza a mo’ di trampolino, facendolo finire contro i rami di un albero. Per fortuna è riuscito non so come ad evitare di rimanerci incastrato e cade pesantemente sulla neve, facendo un fosso che sembra fatto dal personaggio di un anime.

 

Dopo qualche secondo si rialza, ancora tutto intero, e ci fa segno che stà bene.

 

Ryu: HEY, ORA COME FACCIO A RISALIRE?

 

Shinku: NON PUOI! ORA PUOI SOLO SCENDERE, NIENT’ALTRO!

 

Ryu: ED IO DOVREI FARMI TUTTA QUESTA PISTA?!? MA SEI IMPAZZITA?!?

 

Shinku: MI DISPIACE MA DEVI FARLO! NOI TI ASPETTIAMO GIÙ!

 

Jun: Però così ha più possibilità di rimanerci secco che di raggiungerci.

 

Suigintou: Hai ragione. Suiseiseki, per favore, accompagnalo tu ed insegnagli a sciare.

 

Suiseiseki: Perché io? Non può andare il suo caro angelo oscuro a salvarlo desu? Con la tua divina abilità sciistica lo salverai desu.

 

Suigintou: Ma se sei tu l’unica che va sulle piste nere qui!

 

Suiseiseki: Ok, ok, ho capito, vado desu.

 

Meno male, è andata. Di sicuro Ryu con lei è in buone mani.

 

Koyomi: Uffa però, volevo scendere io di lì…

 

Barasuishou: Vedi che se non fosse stato per Kana lui non sarebbe mai sceso di li. Almeno non prima di aver imparato.

 

Noi intanto ci diamo da fare per insegnare a Koyomi i movimenti base per sciare ed arriviamo a valle dopo un paio di sue cadute ed una ventina di minuti.

 

Ryu e Suiseiseki sono già lì, anche se a guardarli sembrano l’opposto.

 

Suiseiseki è perfettamente in ordine, tale e quale a come è scesa, mentre il povero Ryu è mezzo coperto di neve, a tal punto che si è formata una patina di ghiaccio sul suo giubbotto.

 

Sinceramente non capisco perché abbia portato questo cappotto. Va bene che la pelle è un buon isolante termico e che il nero attira calore, ma un giubbotto lungo non è di sicuro l’ideale quando si è sulla neve.

 

Suiseiseki: Ben arrivate ragazze, com’è la vostra allieva desu?

 

Nori: Se la cava bene. Stai bene Ryu?

 

Ryu: Avrei preferito la pista rossa…

 

Suiseiseki: Non dire così, sei davvero bravo desu. Hai imparato subito a destreggiarti con gli sci desu.

 

Ryu: Allora come li spieghi quei capitomboli di quindici metri l’uno?

 

Suiseiseki: Beh, è la tua prima volta, è normale che capiti desu. E poi sei caduto solo sette volte contando la prima, e sulla pista nera è di sicuro un record desu.

 

Ryu: Hai dimenticato le quattro volte che stavo per andare a sbattere contro gli alberi.

 

Souseiseki: Direi che è più un record che non si sia rotto niente durante la discesa.

 

Poverino, non deve essere stata una bella esperienza.

 

Ricordo che la prima volta che ho sciato sono caduta una decina di volte sulla pista blu, anche se avevo cinque anni.

 

È vero che lui è più grande di dodici anni, però farlo sulla pista nera è comunque  impressionante.

 

Continuiamo così per tutta la mattinata, quindi all’ora di pranzo torniamo alla villa e ci riposiamo un po' prima di andare al mercatino di oggi pomeriggio.

 

Noi ragazze siamo tutte distese per terra nel salone su alcune coperte, mentre Ryu si occupa di qualcosa in camera sua e Jun ci prepara del the.

 

Suiseiseki: Uffa pero desu…

 

Shinku: Che ti prende?

 

Suiseiseki: Speravo di avere qualche informazione speciale oggi, ma invece niente desu…

 

Kirakishou: Che genere di informazioni?

 

Suiseiseki: Mentre io e Ryu aspettavamo che tornaste abbiamo parlato un po' desu. Ho cercato di capire almeno lui cosa prova per Suigintou, ma non ci sono riuscita desu. Rimane troppo vago sull’argomento, ha detto che si trova a suo agio con te, che sei la persona che conosce meglio di tutte in classe, che gli sei molto simpatica… di tutto ma non quello che volevo sapere desu. Però di sicuro gli piaci, ne sono certa desu.

 

Suigintou: Ah si?

 

Suiseiseki: Si desu. Ha detto che sei sempre molto aggraziata, che il tuo volto sembra risplendere quando sorridi e che hai degli occhi così belli che non può fare a meno di guardarli quando siete faccia a faccia desu.

 

Suigintou: Questo è tipico di lui, ormai non mi stupisce più…

 

Suiseiseki: Però non ti ha detto che ti ha scattato una foto quando avevi gli occhiali desu…

 

Suigintou: CHE HA FATTO!?

 

Suiseiseki: Quando ti ha portato il diario a casa il mese scorso ti ha scattata una foto mentre parlavate, ma tu non te ne sei accorta desu.

 

La giardiniera mi passa il cellulare, sullo schermo ci sono io con gli occhiali.

 

Suiseiseki: Non so come abbia fatto ma ti ha fotografata così bene che non ho resistito e me la sono fatta passare desu.

 

Suigintou: Quando esce dalla stanza lo ammazzo…

 

Shinku mi prende il telefono di mano ed osserva la foto.

 

Shinku: Perché? Sei un vero splendore in questa foto. Devo ammettere che il suo estro artistico è molto sviluppato. Ti ha immortalata in un modo che forse solo Mitsu potrebbe superare, ma lei è una professionista…

 

Suigintou: E va bene, non lo ammazzo. Però questa foto deve rimanere un nostro segreto, chiaro? E questo vale anche per te Jun!

 

Jun: Non preoccuparti, non intendo avere problemi con te o con qualcun’altra delle tue compagne…

 

Shinku: Ricordati di mettere del latte nella mia tazza di the.

 

Jun: Si, si.

 

Shinku: Si dice si una sola volta.

 

Jun: Si, si, si, si…

 

Ogni volta la stessa storia. Sembra che si divertano a fare ogni volta questo giochetto.

 

Quando si fanno le quattro e mezza prendiamo la funivia e scendiamo in paese. Ryu ha con se una strana valigia, ma non faccio domande a riguardo.

 

Il mercatino è più vasto di quanto ci aspettassimo, c’è di tutto e di più. L’unica cosa carente sembrano gli avventori, ma è meglio così. Con meno calca in giro possiamo andare rilassate senza che qualcuno ci spintoni o allunghi le mani.

 

Passiamo qualche oretta a girare per le bancarelle quando, ad un certo punto, mi cade l’occhio su una collanina, guarda caso raffigurante un angelo. e sento l’ambulate dire.

 

Ambulante: Le piace questo bella signorina? Perché non chiedete al vostro fidanzato di comprarvela? È oro bianco, non si annerisce se si bagna, e costa anche poco.

 

Eh? Il mio ragazzo?

 

Mi volto e noto che con me c’è solo Ryu, che guarda sulla bancarella senza aver capito a cosa alludesse l’ambulante. Le altre se la sono svignata e ci guardano sghignazzando.

 

Dovevo aspettarmelo da loro un colpo basso di questo tipo…

 

Suigintou: No, grazie. E comunque lui non è il mio fidanzato.

 

Mi allontano, seguita da Ryu.

 

Ryu: Allora si riferiva a me?

 

Suigintou: Non vedo altri ragazzi che mi stessero vicino…

 

Ryu: Beh, comunque se vuoi te la posso comprare quella collana, non ci…

 

Suigintou: Non ci pensare proprio! Già quelle lì pensano che noi stiamo assieme, poi figurati che fantasie si fanno se inizi anche a farmi regali!

 

Ryu: Come vuoi…

 

Continuiamo il giro, anche se dopo l’episodio della bancarella le ragazze continuano a punzecchiarmi come solo loro sanno fare.

 

Improvvisamente Hina si stacca dal gruppo e corre poco più avanti, fermandosi davanti ad un quadro. Un unicorno con in groppa un’Elfa realizzati con una maestria degna di un grande artista.

 

Shinku si avvicina alla sorellina e, dopo un paio di guardate al quadro ed al volto della bambina si abbassa e le dice con un dolce sorriso sulle labbra.

 

Shinku: Ti piace?

 

Hina annuisce, rimanendo ad osservare la tela, incantata.

 

Shinku: Perché allora non provi a farne uno anche tu?

 

Hina: Dovrei disegnarne uno anche io?

 

Shinku: No, intendo fare un quadro di tua mano.

 

La biondina inizia ad agitarsi dopo aver sentito quello che la sorella le ha detto, arrivando quasi sul punto di piangere. Lei ha sempre disegnato con le matite ed i pastelli, non ha mai usato pennello e tempere prima d’ora, e la cosa un po' la spaventa. Ebbe una reazione simile anche tre anni fa, quando sempre Shinku le propose di provare a nuotare senza braccioli, oppure quando suo padre le smontò le rotelle della bici per farle imparare ad andarci normalmente. A quanto pare le cose mai provate prima la spaventano facilmente e preferisce fare ciò che le riesce bene così come è abituata a farle.

 

Hina: M-m-ma i-i-i-io…

 

Shinku: Ma di che hai paura? Mica ti mangia il quadro.

 

Hina: Però io non ho mai dipinto prima, non so…

 

Shinku: C’è sempre una prima volta Hina, le prime volte ci sono per tutti. Da piccola io non volevo mai bere il the perché non l’avevo mai provato, però ora mi piace un sacco. Lo stesso vale per te. Se vuoi davvero diventare un’artista prima o poi dovrai imparare a dipingere, ed iniziando ora diventerai sempre più brava.

 

La piccola sposta lo sguardo verso di noi, sperando che guardandoci in viso le sue paure svaniscano.

 

E le sue speranze si avverano.

 

Sa che saremo sempre dalla sua parte, qualsiasi cosa faccia e quale sia il suo esito.

 

Finalmente smette di balbettare e ci sorride, mentre Shinku acquista subito colori ed un paio di tele.

 

Prima che le funivie chiudano raggiungiamo quella che ci porterà alla villa. Purtroppo il servizio chiude alle otto e questa sarà l’ultima della giornata.

 

Il telefono di Ryu squilla ed il ragazzo si allontana qualche secondo per rispondere, quindi dice.

 

Ryu: Ragazze, voi andate pure senza di me, io devo fare un attimo una cosa.

 

Souseiseki: Devi farla proprio ora? Se non vieni ora dovrai fartela a piedi.

 

Ryu: Lo so, ma è una cosa davvero urgente. In caso faccia tardi non aspettatemi in piedi.

 

Ryu se ne va, mentre noi saliamo sulla funivia. Mi chiedo che debba fare di così importante da dover addirittura rimanere a piedi pur di farla.

 

Ormai si è fatto scuro da un po', ma la luce della luna si riflette candida sulla neve, così che nonostante il buio possiamo guardarci attorno senza problemi. E poi le luci del paesino sono molto intense, anche se sono poche.

 

Arrivate a metà strada una violenta raffica di vento muove con forza la funivia, a tal punto che dobbiamo reggerci per essere sicure di non cadere.

 

Qualcosa però cade, ne ho sentito chiaramente il tonfo.

 

Poco più avanti di me c’è un pacco. Devono essere i colori che Shinku ha comprato.

 

Senza ragionare alzo la sbarra di sicurezza e salto giù.

 

Ci sono tre metri tra me ed il suolo, ma la neve è soffice ed attutisce la caduta.

 

Tomoe: MA CHE FAI SUIGINTOU?!

 

Suigintou: NON PREOCCUPATEVI, VI RAGGIUNGO SUBITO! NON DOVREI METTERCI MOLTO AD  ARRIVARE ALLA VILLA!

 

Kirakishou: STAI ATTENTA! CI SONO DELLE NUVOLE NERE POCO LONTANO DA QUI! SE IL VENTO NON CAMBIA DIREZIONE TRA MEZZ’ORA CI SARÀ  UNA TORMENTA!

 

Suigintou: VA BENE, FARÒ  PRESTO!

 

Cavolo, questa non ci voleva!

 

Se quello che Kira ha visto col suo occhio è vero sono nei guai fino al collo!

 

Devo raggiungere la villa nel minor tempo possibile.

 

Ma dico io, chi me lo ha fatto fare di rimanere indietro per recuperare dei colori?!

 

Ormai quel che è fatto è fatto, quindi mi conviene muovermi o rischio di rimanere davvero bloccata.

 

Per Ryu non mi preoccupo, di certo giù lo avranno fermato e passerà la notte da qualche parte al sicuro.

 

Purtroppo la neve mi rallenta molto, ed il vento ora soffia ancor più forte di prima.

 

Senza avere il tempo di rendermene conto mi trovo intrappolata nella bufera e non riesco più a vedere nulla.

 

Ormai cammino, ma non capisco più dove vado.

 

Ho perso il senso dell’orientamento.

 

Arranco ancora per alcuni minuti prima di crollare.

 

Questa giornata movimentata mi ha sfinita, ed il freddo pungente mi fa sentire fragile come il cristallo.

 

Io… non ce la faccio più.

 

Pensavo che chi morisse in montagna per tormente e valanghe era solo un idiota, ma ora capisco che non è così.

 

La legge della montagna è crudele. Se non sai reagire e proteggerti dai suoi attacchi non ha pietà di te e ti uccide indiscriminatamente.

 

Ed io non ho saputo reagire.

 

Perdonami Hina, non solo non ti ho portato indietro i colori, ma ora ti sentirai anche in colpa per quello che ho fatto…

 

Mi sembra di sentire una voce che mi chiama, ma è terribilmente lontana. Forse è solo la mia immaginazione, oppure stò già iniziando a delirare.

 

O forse è un angelo che è venuto a prendermi?

 

Chi lo sa.

 

Ma che importa ormai, tanto… per me è finita…

   
 
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