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Autore: Kairyporter    29/03/2015    1 recensioni
FF americana, traduzione. Quello che, secondo l'autore, è successo dopo l'episodio 2x10 Luter Braxton:Conclusione
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Reddington entrò nel ristorante precipitandosi verso la parte posteriore della sala dove, in un tavolo nascosto, erano seduti un uomo e una donna che si godevano la fine del pasto.
“Yves! Dio mio! Hai un aspetto fenomenale! Come riesci a sembrare più giovane ogni volta che ci incontriamo? Quanto tempo è passato? Cinque? Dieci anni?” Senza aspettare un invito, Red prese una sedia dal tavolo vicino e si posizionò tra la coppia, facendo cenno a Liz di sedersi. La bella bionda al tavolo la squadrò con aria interrogativa. Gli occhi dell’uomo rimasero fissi su Reddington mentre Liz prendeva posto.
Yves si spostò sulla sedia, cercando di nascondere il disagio dell’arrivo, senza preavviso, di Reddington. “Più vicino a cinque credo, che a dieci” rispose Yves con un lieve accento francese, sollevando il tovagliolo per pulirsi l’angolo della bocca. “Sei andato via da un ristorante, molto simile a questo, lasciandomi pagare un conto straordinariamente salato. E non ti sei fatto più vivo.” Si schiarì la gola e bevve un sorso d’acqua. “Fino ad ora. Il che pone la domanda…” Bevve un altro sorso d’acqua “…A cosa devo il piacere?”
“Ho appena lasciato un tuo amico; Ernie Malcom” L’espressione di Yves si scurì ma Reddington continuò come se non se ne fosse accorto. “Sei mai stato a casa sua? Non ho mai visto un tale orribile, pretenzioso miscuglio di arte moderna in vita mia, e pregherei di non vederlo più. Ma non hai risposto alla mia prima domanda” Red si sporse con fare cospiratorio “Sto notando, dai piccoli cambiamenti strutturali del tuo viso, che non hai trovato la fonte della giovinezza, ma che hai trovato un meraviglioso chirurgo plastico. Chiunque sia, fagli i complimenti. Ottimo lavoro.”
Yves, a disagio, si appoggiò allo schienale della sedia come Reddington strizzò gli occhi sul suo viso, studiandolo attentamente. “Nuovi zigomi, mento nuovo, nuovi capelli…” Red diede un occhiata a Liz che sembrava suggerirgli che non era una fan di trapianti di capelli “… e anche un nuovo tiraggio delle palpebre a quanto pare” La testa di Red oscillò da Yves al suo giovane appuntamento a cena, mostrando un sorriso d’apprezzamento mentre la guardava “E tu. Sei nuova anche tu”
Liz emise un suono seccato per poi osservare il resto del ristorante.
Il sorriso di Red non vacillò mentre si voltava nella sua direzione. “Non fate caso a lei. E’ ancora arrabbiata con me per averla ammanettata ad una struttura di metallo stamattina”
La testa di Liz scattò verso Reddington, gli occhi lampeggianti, ma non disse nulla.
“Raymond” Intervenne Yves “Perché sei qui?”
“Si, beh, come ho detto, abbiamo fatto una visita a Ernie Malcom questa mattina e gli ho gentilmente chiesto di dare una sbirciatina alla lista dei suoi recenti clienti. Quando gli ho fatto notare la merce di scambio, mi ha risparmiato la fatica di leggere quella noiosa lista dicendomi che il cliente con cui avevo bisogno di parlare avrebbe cenato qui stasera, a questo tavolo, ed ecco… io entro e trovo il tuo bel viso, eccessivamente botoxato che mi fissa” Reddington prese la bottiglia di vino sul tavolo e ispezionò l’etichetta
“Non ho rapporti d’affari con Ernie da mesi, Raymond. Recentemente non abbiamo fatto altro che giocare a golf e, occasionalmente, cenare insieme. Quando sua moglie è fuori città”
Reddington inarcò le sopracciglia. “Non avevo idea che funzionasse in questo modo, Yves. Quindi lei è per lo show?” chiese voltandosi a guardare la donna bionda.
“Ceniamo quando la moglie è via” dichiarò Yves indignato, indicando il suo appuntamento “perché la sua fidanzata, Claudia, è un’amica di Aleksandra, e a nessuno di noi quattro piace la moglie di Ernie.”
“Ah. Bene” Red interruppe il contatto visivo con Aleksandra e tornò a guardarla nella sua interezza “sarebbe un peccato sprecare… tutto questo” aggiunse agitando la mano su e giù verso la bionda, inclinando la testa e squadrandola.
Liz fece lo stesso suono basso di prima, alzando gli occhi al cielo questa volta.
Yves raggiunse il suo bicchiere di vino, sembrava più rilassato rispetto allo shock iniziale. “Raymond, pare che la tua partner sia invidiosa di Aleksandra” sorrise
“Oh no, ti posso assicurare che non è invidiosa. Gelosa, forse, ma non invidiosa” Rispose Red, segnando al cameriere di portargli un bicchiere di vino.
Yves sorseggiò il vino e posò il bicchiere “perdonami ma non capisco le sottigliezze della lingua inglese, ma penso che l’invidia e la gelosia sono essenzialmente la stessa cosa, no?”
“Oh no” rispose Red sorridendo a Liz, dall’altra parte del tavolo. “L’invidia è desiderare qualcosa che l’altro ha. Dubito che Aleksandra abbia qualcosa che vuole. La gelosia, d’altra parte, si riferisce alla paura che qualcuno ti porti via qualcosa. E’ l’emozione che si verifica quando temi di essere sostituito da qualcuno che… ti interessa.”
Il volto di Liz era impassibile, e Reddington sostenne il suo sguardo per un lungo momento fino a quando non furono interrotti dal cameriere che portò il vino.
“Ah! Marvelous” esclamò Red prendendo la bottiglia e versandosene un bicchiere. Dopo aver chiuso gli occhi, per assaporare meglio il suo gusto, mise il bicchiere sul tavolo con un sorriso soddisfatto e si appoggiò allo schienale della sedia. “Yves,” iniziò con voce più greve di quanto non fosse prima “ho bisogno di un nome”
“Temo di non potertelo dare, perché non ne conosco: non sono un cliente di Ernie da tempo ormai. Godiamo della reciproca compagnia. Questo è tutto. I miei rapporti d’affari hanno preso una direzione diversa, l’anno scorso ci siamo amichevolmente lasciati, finanziariamente parlando, e da allora passiamo il tempo libero insieme quando le signore organizzano. Quindi, se sei alla ricerca di un nome recente, non ce l’ho.”
“Penso che ci sia la storia di Pinocchio, qui da qualche parte, su ciò che accade al naso quando si mente” Reddington parlava a Liz, dall’altra parte del tavolo, come se l’altra coppia non fosse a corrente della conversazione, “ma onestamente, quest’uomo è talmente pieno di rinoplastica che dubito ci sia abbastanza tessuto originale da fargli crescere qualcosa, a questo punto. Cosa è successo all’invecchiare con grazia?” chiese, sfoderando uno sguardo comicamente confuso e un volto serio. Senza fermarsi, e con velocità spaventosa, Reddington afferrò un coltello da bistecca, prendendolo dal piatto di Yves, e lasciò cadere la mano sotto il tavolo. Liz si irrigidì, ma non parlò. Per chiunque altro nel ristorante, Reddington sembrava stesse scherzando con un amico a cena
“Il nome” ringhiò a bassa voce
Yves afferrò il tavolo con una mano, l’altra scese sull’avambraccio di Reddington. “Vorresti uccidermi in pubblico?” sibilò “Recidere un arteria non ti permetterà di uscire da questo ristorante”
“Oh Yves, no, non ho intenzione di ucciderti, Yasmine non mi perdonerebbe mai. So che prova ancora qualcosa per te, ma questa lama è seghettata, e francamente, sono un po’ curioso di vedere che tipo di danni provoca. Proverò con… la baguette… se non ottengo il nome del contatto russo”
Yves fissò Reddington, la sua respirazione aumentava ed era in preda al panico
“Oh, andiamo, non serve iperventilare. Sappiamo che hai un chirurgo di talento che probabilmente può rimettere i pezzi, più o meno, di nuovo insieme. Ma perché scoprirlo? Dammi il nome”
“Ernie ha mentito!” sussurrò Yves “Non ho avuto rapporti con i russi negli ultimi anni! Non so cosa ha detto ma-”
“Reddington” Disse Liz piano, guardando in silenzio la bionda al suo fianco
“Ernie non ha mentito, Yves” Continuò, ignorando Liz
“Reddington” Lo chiamò di nuovo, con più forza
Red strinse le labbra esalando bruscamente, guardò Liz irritato per averlo interrotto. “Che c’è?” chiese, infastidito
Liz stava ancora fissando Aleksandra. “Malcom ti ha detto che la persona con cui dovevi parlare era a questo tavolo. Ti ha detto che era lui?
Reddington tolse delicatamente il coltello da Yves, posandolo sul tavolo mentre rivolgeva la sua attenzione alla bionda, che lo fissava tranquilla
“Ben fatto Lizzie” Disse Red piano, con voce impressionata. Sorrise alla donna bionda “Devi esserti divertita molto quando ti ho catalogato solo per una dolce fanciulla. Le mie più sincere scuse, mia cara. Posso assicurarti…” Red abbassò ancora di più il suo tono di voce “Che ora hai la mia completa attenzione”
   
 
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