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Autore: ADelacroix    29/03/2015    1 recensioni
Grazie alle dichiarazione di un nuovo testimone, la squadra Cold Case può riaprire le indagini sull'omicidio del giovane agente di polizia Kenny Williamson ucciso nel settembre del 1965. Durante le indagini, però, i detective saranno costretti a fare i conti con un altro e ancor più sospetto delitto. Tra reticenza e fughe di notizie, nuovi incontri e vecchie conoscenze, l'unità Delitti Irrisolti riuscirà a scoprire la verità?
Genere: Drammatico, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Cold Case 8'
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«un nuovo caso?» chiese Nick vedendo Lilly seguita da Kat entrare in ufficio portando con sé una scatola bianca delle prove sul cui fronte c’era scritto Kenny Williamson, settembre 1965.
«sì» annunciò Lilly appoggiando la scatola sulla sua scrivania «l’omicidio irrisolto di un poliziotto».
«di chi si tratta?» chiese il tenente Stillman avvicinandosi alla detective.
«dell’agente Williamson: era appena uscito dall’accademia ed era stato da poco assegnato al dodicesimo distretto quando venne trovato morto»
Lilly aprì la scatola ed iniziò ad ispezionare le prove che erano contenute lì dentro.
«fu un caso di cui si parlò molto» iniziò a ricordare il tenente «quando fui assegnato anch’io al dodicesimo se ne discuteva ancora: non c’erano indizi né testimoni e tutti quelli che furono interrogati o non sapevano nulla o fingevano di non sapere»
«una bella gatta da pelare» intervenne Scotty che nel frattempo si era avvicinato assieme a Will.
«già, quello era un quartiere difficile: nessuno voleva collaborare, men che meno per l’omicidio di un poliziotto»
«però qualcuno telefonò al distretto perché venisse ritrovato il corpo» fece notare Nick.
«sì, ma fu una telefonata anonima» precisò il tenente.
«ci furono dei sospettati?» chiese pragmatico Will.
«molti, per lo più i pregiudicati che bazzicavano quella zona, ma non riuscirono ad inchiodare nessuno: credevano che fosse stato ucciso da qualche delinquente che era stato beccato in flagrante, ma non si trovò alcuna prova»
Lilly iniziò a sfogliare il fascicolo dai fogli ingialliti che era contenuto nella scatola e in cui erano state raccolte tutte le deposizioni degli interrogati e velocemente lesse alcuni passaggi di quegli interrogatori guardando anche alcune delle foto segnaletiche inserite tra le pagine.
«furono indagate solo persone di colore» fece notare Lilly mostrando anche agli altri le foto contenute nel plico tra le quali non ce n’era nemmeno il volto di una persona bianca.
«non c’è niente di stupefacente» osservò Will «erano gli anni sessanta e quello era un ghetto abitato prevalentemente da neri»
«il nostro testimone, però, sostiene di aver visto un uomo bianco scappare dalla scena del crimine» li informò Kat.
«ha saputo dire altro?» chiese Scotty.
«sì, dice che Williamson prima di morire continuava a ripetere le parole Jolly Blue»
«Jolly Blue?» chiese sorpreso il capo.
«sì» confermò anche Kat «perché? Vi dice qualcosa?»
«il Jolly Blue era un locale malfamato della zona» iniziò a spiegare Will.
«il genere di posto in cui potevi facilmente trovare un gran numero di delinquenti, certamente non il luogo più indicato per un poliziotto alle prime armi» continuò il tenente.
«esiste ancora il locale?» chiese Lilly.
«no, è stato chiuso molti anni fa dopo l’ennesima retata, ma credo che il proprietario non sia ancora morto» rispose Will.
«e allora da che parte cominciamo?» chiese Nick.
«potremmo partire dai suoi ex colleghi, magari sanno dirci qualcosa sul perché Williamson abbia nominato il Jolly Blue prima di morire» propose Scotty.
«l’agente Mitchell era il partner di Williamson, ma è stato ucciso nel 1968 mentre era in servizio» li informò il tenente «ma si potrebbe iniziare dal detective Turner, che arrivò al distretto assieme alla vittima: magari Williamson gli raccontò qualcosa che allora non ha avuto il coraggio di rivelare per non rovinare la reputazione del collega»
«dovremmo parlare anche con Montgomery, l’agente che allora faceva coppia con Turner, anche se ormai è in pensione da anni» aggiunse Will «è quello che ha passato più tempo su quelle strade»
«si potrebbe anche portare gli abiti della vittima al laboratorio» propose Lilly estraendo dalla scatola la busta trasparente contenente la divisa insanguinata che al momento dell’omicidio l’agente Williamson indossava «Williamson è stato picchiato a morte: magari l’assassino colpendolo si è ferito e potremmo trovare ancora delle tracce di DNA»
«sì, possiamo provare» acconsentì il tenente «nel frattempo Scotty e Will andrete da Turner»
   
 
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