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Autore: Soly_D    30/03/2015    2 recensioni
Ti spogli, guardi il tuo riflesso nello specchio.
Lo zigomo è gonfio e arrossato.
C’è un livido alla base del collo.
Un altro livido sul fianco destro, uno sul braccio sinistro.
E quella piccola ferita sulla gamba,
quella che ti sei procurata urtando il mobile,
quando gli hai urlato di andarsene.
Aveva promesso che non lo avrebbe fatto più.
Ma l’ha fatto di nuovo. Una, due, tante volte.
Ti sta rovinando la pelle, il cuore e la vita.
Ti sta uccidendo a poco a poco.
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[NO alla violenza contro le donne!]
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Chi ama non fa male


Eccolo, è lui, lo vedi.
C’è quando entri a scuola e quando esci,
quando parli con gli altri, quando ridi,
quando stai in silenzio, quando pensi a tutto e niente.
Ti guarda da lontano. Sempre, ovunque.
Ed è così intenso, così profondo, che ti tremano le gambe.
Parte tutto da un “ciao”, un sorriso
e un “Ci vediamo in corridoio alla ricreazione”.
Arriva il primo appuntamento, il primo bacio,
le prime promesse, i primi “Ti amo”,
la prima volta in cui ti senti bella, grande, donna.
Ti senti amata.
Di quell’amore bello, appassionato, perfetto,
di quell’amore che leggi nei libri e vedi nei film,
di quell’amore che c’è nello sguardo di mamma e papà
anche quando litigano e non si parlano per ore.
Ed è bello questo amore, così bello
che tutto il resto scompare.
Scompare la scuola, scompaiono gli amici,
scompaiono le passioni e le idee per il futuro.
C’è solo lui, basta questo.
Perché sai già che sarà il primo e l’ultimo, che lui è quello giusto.
L’amore di una vita, il padre dei tuoi figli.



C’è un caffè poggiato sul tavolino.
Il bar è affollato, fa caldo e ti sbottoni un po’ la camicetta.
Lui è seduto davanti a te. Parlate,
ma ormai non si parla più di compiti e interrogazioni.
Ora c’è l’università e si vive insieme.
Chiudi gli occhi, sei felice, ti senti completa.
Riapri gli occhi e lui è ancora lì,
ma dietro di lui c’è qualcun altro.
Ed è familiare, fin troppo familiare.
L’amico di sempre, il compagno di giochi e di avventure,
quello simpatico, quello dolce, quello carino, ma niente di più.
Eppure ti sembra diverso. È più bello, più maturo, più uomo.
E dov’eri tu mentre il tuo migliore amico cresceva?
Oh, già, a quel tempo c’era l’amore e nient’altro.
Gli sorridi, lo abbracci, lo inviti a sedersi per un caffè.
Parlate di cosa è successo negli ultimi anni
ed è un peccato che vi siate divisi.
Con lui ti trovi bene, è sempre stato così.
Ma finisce tutto troppo presto.
È ora di andare, di tornare ognuno alla propria vita.
«Non mi piace quello, ho visto come ti guardava».
Lui sembra arrabbiato. È la prima volta che lo vedi così.
«È solo un amico, lo sai che per me esisti solo tu».
Gli accarezzi il viso e sorridi innamorata
ma qualcosa ti dice che questo non basterà.
«Non voglio che lo rivedi».
Ti guarda con astio mentre ti riabbottona la camicetta.
Geloso, possessivo, non conoscevi questo lato del suo carattere.
Ti senti soffocare, ma non è più per il caldo.



«Dove sei? Con chi sei? A che ora torni?».
«Quella gonna mi sembra un po’ corta».
«Chi era quello che hai salutato prima?».
«A quella festa ti ci accompagno io».
Tante piccole cose che avresti dovuto notare prima,
eppure te ne ricordi solo ora.
Perché non ti eri mai accorta di nulla?
L’amore cancella i difetti, l’amore passa oltre.
Ma oltre, ora, non ci vuoi passare
perché non hai più sedici anni,
perché l’amore è bello, ma ci sono tante altre cose.
Gli amici, le passioni, le idee per il futuro.
Allora indossi quella gonna corta,
esci di casa senza avvisarlo,
vai a quella festa da sola,
saluti tutti quelli che conosci e ti diverti.
Ti diverti come non facevi da tempo.
Quante cose ti sei persa in questi anni?
A quante cose hai rinunciato per lui?
Ma ora ti senti libera, finalmente libera.



Strano il destino, a volte.
Alla festa c’è quel tuo vecchio amico.
Ti chiede se sei sola, ti invita a ballare,
ti stringe forte. Gli amici non si stringono così
ma è bello e vorresti continuare per tutta la notte.
Ma poi arriva lui, irrompe senza preavviso
ed è così furioso che quasi ti fa paura.
Spinge via il tuo amico, gli urla contro.
Ti prende per il polso e fa male, ma a lui non interessa.
Ti trascina fuori dalla festa, ti sbatte contro il muro,
urla che l’hai tradito, che non lo ami come lui ama te.
Eppure questo non ti sembra amore.
No, non lo è.
E allora volano parole pesanti, insulti,
sguardi carichi di rabbia.
Le mani ti tremano e hai voglia di scappare via.
Ma lui alza la mano con cui tante volte ti ha accarezzato
e quella stessa mano si avventa sul tuo viso.
È uno schiaffo. Veloce, inaspettato.
La guancia pulsa, si arrossa, fa male.
Ma il vero dolore è dentro, nel cuore.



«Scusa, ho sbagliato. Ti amo, lo sai».
Non lo vedi da settimane, forse mesi.
Vi siete allontanati senza dirvi nulla,
senza fare nulla, ma ora lui è di nuovo davanti a te.
Aspetta sulla soglia della porta, ha un mazzo di rose tra le mani.
Ti sorride di cuore, sembra pentito.
L’amore di una vita, il padre dei tuoi figli.
Come puoi negargli il perdono?
Come puoi dimenticare tutto ciò che avete costruito insieme?
Sorridi anche tu e l’errore si dissolve nel nulla.
In fondo l’amore passa oltre. O no?



Non è più come prima.
Lo senti, lo percepisci sulla pelle.
Di quell’amore adolescenziale rimangono solo le foto,
i regali conservati nel cassetto e i ricordi sepolti nella mente.
Ma lo schiaffo è ancora vivido,
così vivido che lo senti ancora sulla pelle.
Forte, doloroso, sbagliato. Indelebile.
Può un semplice ricordo fare tanto male?
O forse non è solo un ricordo, forse è reale,
forse la sua mano ti ha colpita di nuovo.
Aveva promesso che non lo avrebbe fatto più.
Ha mentito. E chi ama non mente.
Chi ama non fa male.



Ti spogli, guardi il tuo riflesso nello specchio.
Lo zigomo è gonfio e arrossato.
C’è un livido alla base del collo.
Un altro livido sul fianco destro, uno sul braccio sinistro.
E quella piccola ferita sulla gamba,
quella che ti sei procurata urtando il mobile,
quando gli hai urlato di andarsene.
Aveva promesso che non lo avrebbe fatto più.
Ma l’ha fatto di nuovo. Una, due, tante volte.
Ti sta rovinando la pelle, il cuore e la vita.
Ti sta uccidendo a poco a poco.
Eppure ci sono stati tempi in cui eri felice con lui.
Ti sentivi bella, donna, amata.
Rivuoi quella felicità, vuoi la libertà.
La rivuoi con tutta te stessa.
E allora ti vesti, esci in strada, corri,
piangi e le lacrime volano via con il vento.
Inciampi, cadi, ti rialzi e corri più veloce di prima.
Corri, corri, corri. Via da lui, il più lontano possibile.
Hai gli occhi chiusi quando sbatti contro qualcuno.
Quel qualcuno è fermo davanti a te, ti blocca la strada.
Ti senti afferrare i polsi e hai paura, tanta paura.
Perché quando lui ti prende in quel modo
ne esci sempre con un livido in più.
Ma poi apri gli occhi e scopri che non è lui.
È di nuovo quel tuo vecchio amico,
quello che ti faceva stare bene.
Ti guarda preoccupato, spaventato.
Ma non gli dai spiegazioni, non ne hai le forze.
Allora ti slanci verso di lui, lo abbracci, lo stringi.
Piangi tutte le lacrime trattenute fino ad ora.
E lui nemmeno ti chiede il perché.
Forse ha già capito.
Perché lui ti conosce meglio di chiunque altro.
Perché ti ha osservata da lontano, in silenzio.
Perché è rimasto ad aspettare che ti accorgessi di lui
e di quanto sbagliato fosse quello che credevi amore.
E sai già che ti ascolterà quando vorrai raccontare,
che ti asciugherà le lacrime quando vorrai piangere,
che ti darà la forza di denunciare l’errore,
che ti accompagnerà lungo il cammino. Fino alla fine.
Perché c’è sempre stato, anche se non lo vedevi.
Ma ora lo vedi: nel suo sguardo c’è più amore
di quanto tu ne abbia mai ricevuto in tutta la tua vita.
E sarai libera, finalmente libera.
E questa volta per sempre.










Note dell'autrice:
La mia prima storia originale, scritta per una gara scolastica che tra l'altro ho vinto ricevendo in premio un buono di 250 euro da spendere in libri (libri, liiiiibri, LIBRI *___*). Ho pensato di postarla qui su EFP perchè sono molto legata a questo messaggio e vorrei condividerlo con voi: NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, SI ALL'AMORE CON LA A MAIUSCOLA. Critiche e commenti nei confronti della storia sono ben accetti, ringrazio anche chi si limita a leggere.

Soly Dea
  
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