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Autore: Nisi    15/02/2005    19 recensioni
Chi di voi non ha avuto una compagna di classe ricca, bella, con un sacco di uomini ai suoi piedi e mortalmente stronza? Io sì! Se anche voi l'avete avuta in classe e l'avete detestata, leggete questa fiction. Se siete voi quelle belle, ricche e stronze, NON leggete questa fiction perchè vi succederanno delle cose davvero brutte. Dedicata a tutti coloro che pensano che crescere NON sia facile.
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Good morning, good morning, good morning!” trilla la sveglia sul comodino di Sara..

Accidenti a quella sua mamma hippy di ritorno, che le ha registrato quell’idiotissima canzone dei Beatles come motivetto sulla radiosveglia..

I Beatles non le dispiacciono, ma quella canzone…..

Sara, con una zampata degna di un grizzly, spegne la sveglia..

I risvegli di Sara sono sempre traumatici, visto che la figliola dorme sempre troppo poco e, francamente, quella cavolo di canzoncina non è che favorisca un buongiorno, tutt’altro..

Le sembra tanto una gran presa per i fondelli.

Ma procediamo con ordine..

Allora, la personcina, lo avrete già capito, si chiama Sara, ha la per niente tenera età di anni 17 ed è una ragazza normale.

Diciamo che non è che sia una racchia. Né che sia la strafiga stellare che vorrebbe essere. capelli castani, occhi castani. Un nasino simpatico..

Una ragazza normale, come si diceva, con un pessimo rapporto con la bilancia..

Non che sia particolarmente grassa, ma in questi tempi di modelle anoressiche con la panza in dentro, un chilo in più sul fianco comporta un rotolino supplementare che rende assolutamente impossibile portare quei calzoni a vita bassa che vanno taaaaanto di moda in questo periodo..

Eravamo? Ah, sì, a good morning goodmorning goodmorning!.

Le occhiaie di Sara, al momento, ricordano tantissimo quelle del panda gigante in cattività da secoli nei nostri zoo, solo che per vedere lei, la gente non fa la fila, né tantomeno paga fior di euri..

Diciamo che la tendenza molto forte di Sara a spararsi quelle che nel linguaggio corrente si chiamano seghe mentali, si concentra nei momenti che precedono il sonno, con il risultato, per la maggior parte delle volte, di farla addormentare tardissimo e spesso con un forte mal di testa. Causandole le occhiaie di cui sopra..

“Ahiaaaa, ma porc…..!”.

ah, dimenticavo: tra le sfighe assortite di Belotti Sara, c’è Belotti Giulia: la pestifera sorella minore di anni 14, iscritta al liceo artistico: vuole diventare una aerosol artist, cioè una graffittara..

La sfiga assortita in questione, le sta camminando sul corpo ancora steso sul letto per dirigersi in bagno..

Non certo per cattiveria, ma Giulia pensa (a ragione) che salendo sul letto di Sara si risparmi un pezzo di strada. .

Poi, che nel letto ci sia Sara, beh, è solo un dettaglio..

Uno Sbam molto forte, fa capire che Giulia è entrata in bagno..

E solo il buon Signore sa quando ci sarebbe uscita: da quando le sono spuntate quelle uova fritte che chiamava tette, Giulia passa secoli in bagno per esaminarsi quelle strane meraviglie di carne che stanno per fare di lei una donna. E’ una persona metodica, vuole esaminare ogni dettaglio..

Sara si alza e si mette a sedere sul letto..

Si stropiccia gli occhi con i dorsi delle mani, poi si riassetta il pigiama di felpa rosa che durante la notte si è girato a 180° e va in cucina a far colazione..

“Ciao pulcino!” è il saluto allegro di sua madre..

Sua madre, cioè una creatura sui 45 anni, vestita prevalentemente con abiti etnici e orecchini africani, sempre con il sorriso sulle labbra. Ma come diavolo fa?.

“Ciao ma’”, Sara la abbraccia e le da un bacio sulla guancia..

Prima rogna della giornata: quella peste di Giulia le ha finito i cornflakes. .

Sara versa il latte nella scodella di porcellana a porcellini (scusate il bisticcio di parole) e quando versa i cereali nel latte… beh, dalla scatola non esce proprio niente..

“Mammaaaaaa!!! Giulia mi ha finito i cornflakes”. Si lamenta Sara mettendo il broncio..

“Mi spiace, pulcino, oggi te li ricompro… mangia i biscotti, allora, cambiare una volta tanto ti farà bene” le sorrise incoraggiante la madre (che per la cronaca si chiama Roberta, si come quella delle mutande…).

“Mi fanno schifo gli oro saiwa!” è la risposta acida come lo yogurt magro della nostra Sara..

Roberta sospira:”Tesoro, ho in casa solo questi, mi spiace”.).

Borbottando fra sé, Sara ingolla latte ed Oro Saiwa con pazienza e sopportazione degna del Giobbe dei tempi migliori (o peggiori, dipende da cosa intendiamo).

Anche questa è fatta, finita la colazione, Sara dovrebbe farsi la doccia..

Il condizionale è d’obbligo, anche perché il bagno è ancora presidiato da Giulia.

“Giuliaaaaaa, vuoi uscire dal bagno? Mi scappaaaa” .

“Un momento, ho finito”, fu la risposta imperturbabile dall’altra parte della porta..

Lo so, è contrario alla privacy, ma è il caso di controllare la situazione e Sara si mette a sbirciare dal buco della serratura, per un sopralluogo.

“Giulia! Smettila di leggere sul cesso, sono in ritardo” esplode Sara..

“E va beeeene!” Giulia tira lo sciacquone e dopo pochi secondi Sara la vede emergere dalla stanza da bagno.

Con in mano i suoi manga di Lady Oscar..

“Brutta stronza! Ti sei presa ancora i miei manga, ecco dove erano finiti!”.

Fuga tattica di Giulia con Sara alle calcagna..

Della serie: se ti prendo, ti meno.

Inseguimento interrotto da Roberta, che ferma le due parti belligeranti (a volte le chiama Israele e Palestina…) prendendole per un braccio.

“Giulia, ridai i manga a tua sorella. Sara, fila a lavarti”.

in coro, tipo polifonia del rinascimento:”Va bene mamma”, la voce più acuta appartiene a Giulia, quella più bassa a Saretta nostra.

Finalmente, Sara prende possesso del bagno..

Immediatamente storce il naso: come al solito, Giulia non ha aperto la finestra….

La apre lei, anche se sa benissimo che le si congeleranno le chiappe.

Sospiro sospiroso sospirante.

Dopo che Sara ha finito di fare quello che deve fare, ecco, il rito mattutino della doccia. Velocemente. Non c’è stato neanche il tempo per leggerli LEI i manga di Lady Oscar.

Fa cadere uno dopo l’altro i vestiti: pigiamino, canottierina in microfibra e mutandine coordinate. Carucce, ma con il grosso difetto che ti si infilano sempre nel…..

Ehm!.

Sara si guarda allo specchio e non si trova poi così male… tranne che è un poco piatta in nei piani alti, e che le gambe avrebbero bisogno di una ceretta professionale, altro che Silkepil, le si incarnano tutti i peli.

Sara gira il rubinetto e poi si fionda sotto il getto caldo dell’acqua..

Si insapona con il bagnoschiuma al muschio bianco aiutandosi con la spugna a forma di paperella e pochi minuti dopo allunga la mano a prendere l’accappatoio..

…Azz, sembra carta vetrata, la mamma ha ancora dimenticato di comprare l’ammorbidente…..

Si spalma Nivea a piene mani sul corpo e, a tempo di record, si pettinafalacodasiinfilalabiancheriasivesteinfilalescarpemetteilgiubbettoooooo.

Raccatta i libri e dopo aver mandato un bacio alla mamma ed una pernacchia (lo so che è infantile) a Giulia, si fionda a prendere l’autobus.

Accidenti!.

Sta arrivando! Con uno scatto, Sara riesce a non farselo scappare.

Non c’è nessuna delle sue amiche in vista.

Appoggiandosi al corrimano, Sara pensa cupa a chi la prenderà in giro quel giorno.

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* * *.

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E questa è Sara..

Ringrazio per l’ispirazione: Annina, nonché l’amica migliore che una ragazza abbia la fortuna di trovare ed i racconti su sua sorella Ilaria (quella di lei che passa sul letto è storia vera…).

Roberta, Giulia e Laura. Roberta nella parte della mamma Roberta (è vero che si veste etnica e porta gli orecchini africani) ed è una persona deliziosa (qualche volta ci verrò a ballare con te, promesso!), Giulia e Laura, due sorelle di 14 e 11 anni, le migliori della loro età, veramente simpaticissime, anche se mi fregano sempre il telefonino e non so cosa ci facciano. .

Laura ha molto di Giulia e Giulia ha molto di Sara, solo che non credo Laura voglia fare la graffitara. Glielo chiederò la prossima volta che la vedo..

Avendo solo due terribili fratelli maschi, mi sono dovuta basare sull’esperienza delle sorelle di altre ragazze (ma le esperienze per l’utilizzo del bagno le ho avute anche io…).

Mia è l’esperienza dei peli incarnati con il Silkepil e dei pigiami che girano a 180°..

E’ mia mamma che mi chiama pulcino (e con altri soprannomi che non vi dico perché ho una reputazione da difendere, questo era il più innocuo), lo so che ho 34 anni, ma la mamma è sempre la mamma..

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Oh, ma quante recensioni!!! Grazie, troppo gentili…..

In particolare:.

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Lulumyu: Io avrei altre parole per definire una come Jessica…. Direi che ci hai preso…..

Akemichan. Sono contenta che ti piaccia questa storia…. anche io ho un’amica come la tua, le voglio un gran bene perché è una persona dolcissima, solo che ogni tanto l’invidia mi macina, sai com’è..

Donnasole: anche io sono invidiosissima (vedi sopra)… ti va di avere un pochino di pazienza, così vedi come va a finire?.

Neera: bellezza, aspetto con ansia i tuoi racconti, ma la faccenduola dell’uovo la trovo interessante! ehehehehe.

Muse17. Ma ciao! Sono una tua grande fan, sono onorata di avere una tua recensione….. anche io aspetto con ansia il libro numero 6, sono in crisi di astinenza. Spero che la profezia ti piaccia. Piton? Non è male, ma i miei preferiti sono Lupin e Bill Weasley. Come finira la snob? Male!

   
 
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