«Quella fu l'ultima volta che vidi la Detective» concluse Elliot. Durante il colloquio con George Huang, il poliziotto aveva quasi perso la cognizione del tempo - come se non fosse la prima volta che capitava - e aggiunse: «Non è stato per niente semplice tornare alla vita di tutti i giorni».
«Lo immagino».
I due uomini rimasero in silenzio per un po', poi Elliot disse: «Sa una cosa? Credo che non mi abituerò mai alla mia vita prima di Olivia. Ho passato due anni a vedere cose grandiose a tal punto che mi sono sentito spesso un esserino inerme e inutile, a confronto, poi sono tornato a casa...».
«E non hai guardato più le cose di prima con gli stessi occhi» concluse Huang al suo posto: «Ti alzi la mattina e vai a dormire la sera con la sensazione che la tua giornata non sia stata così speciale, poi spesso e volentieri ti ritrovi a pensare a Olivia e a chiederti dove e con chi si trovi - in quale epoca - e provi invidia e rabbia per non essere lì con lei a godertelo».
«Esattamente» emise Elliot stupito, poi tacque per un momento: «Lei non sta cercando Olivia per il governo inglese, dico bene?» aggiunse e Huang sorrise.
«Le voglio confidare una cosa, signor Stabler» disse George Huang sporgendosi sulla scrivania per avvicinarsi al poliziotto: «Lei non è stato l'unico compagno della Detective».
 
Nel frattempo, dall'altra parte della Gran Bretagna...
La guardia giurata Odafin Tutuola, detto Fin, non avrebbe avuto scrupolo a classificare quella giornata come la peggiore degli ultimi dieci anni o giù di lì.
Il motore della sua auto si era spaccato come una mela, era arrivato al lavoro in ritardo, aveva litigato con il capo e con un paio di ragazzini viziati che erano venuti a importunarlo mentre passava per la ronda notturna, poi aveva telefonato a suo figlio Ken e quello non aveva risposto.
Quella specie di lupo alieno aveva scelto la serata sbagliata per farsi un giretto sulla Terra e inseguire quella donna.
Fin rinfoderò la pistola e osservò per un attimo il cadavere alieno che aveva appena cercato di sbranarlo: «Bel colpo!» osservò lei rimettendosi in tasca il Cacciavite Sonico.
«Grazie» borbottò Fin, quasi come scocciato dalla sua presenza, poi chiese: «Chi diavolo sei, tu?».
«Sono la Detective, ma tu puoi chiamarmi Olivia» rispose la Signora del Tempo.
«Olivia chi?».
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'Autrice
Eccomi qui con l'ultimo capitolo della storia, siamo proprio alla fine.
Dunque, la storia che avete appena finito di sorbirvi partecipa a Scambio di Fandom - AU contest di athenachan, dove chiedeva di prendere i personaggi di un fandom (nel mio caso, Law & Order SVU) e di trasferirli in un altro (in questa storia, il fandom è Doctor Who).
Ringrazio la giudice per il contest e ringrazio voi per aver letto la storia.
Alla prossima,
Triz